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Sora è sul terzo gradino del podio del IX Memorial Nonno Gino

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La prima gara domenicale del IX Memorial Nonno Gino valevole per l’assegnazione del terzo e quarto posto, si è chiusa solo al quinto set e a vincerla è stata la BioSì Indexa Sora superando l’Emma Villas Siena.
Medaglia di bronzo per i ragazzi di un soddisfatto coach Barbiero:

“Oggi commentiamo un tie-break vinto e una vittoria è sempre motivo di soddisfazione. Abbiamo giocato una pallavolo alterna, a tratti bene e a tratti meno bene, però sicuramente qualche margine di miglioramento c’è. Stiamo lavorando in palestra e continueremo a farlo. Siamo un po’ troppo inesperti per la categoria ma la giovane età della squadra ci lascia ben sperare. Personalmente sono molto fiducioso, questi ragazzi si allenano molto bene. Da sempre il lavoro paga e sono sicuro che sarà così anche questa volta”.

“è stato sicuramente un allenamento molto interessante – analizza mister Bagnoli. Quasi tutti i set sono stati combattuti aldilà della vittoria o della sconfitta. Ho visto la squadra con un nell’atteggiamento da un certo momento in poi, e sono abbastanza soddisfatto perché c’è sempre da considerare che sono le prime partite e che abbiamo giocato con un assetto differente da quello che potrà essere quello del campionato. I ragazzi però sono stati bravi e di questo sono contento”.

Al termine della gara il Presidente del Comitato Regionale Fipav Lazio Andrea Burlandi e la Presidentessa Fipav Frosinone Luciana Mantua, hanno consegnato una targa di partecipazione al IX Memorial Nonno Gino al capitano della Emma Villas Siena quarta classificata, e una coppa alla terza, la BioSì Indexa Sora.

Allo starting player coach Barbiero manda in campo il sestetto formato dal regista Seganov in diagonale con Petkovic, i martelli Fey e Lucarelli under al cambio volante con Mauti per il giro in seconda linea, Mattei e Penning al centro della rete, e Santucci libero. Mister Bagnoli invece si affida alla regia di Fabroni in diagonale con Gradi, Vedovotto e Alisson Melo in banda, Spadavecchia e Bargi in posto 3, e Giovi libero.

Dopo l’attacco vincente di Fey che si mostra subito sul buon livello di ieri, Siena mette il naso avanti 4-7 con Fabroni a far girare tutte le sue bocche da fuoco. Quando coach Barbiero richiama in panchina i suoi ragazzi, l’Emma Villas mantiene ancora le 4 lunghezze di vantaggio, quelle del 6-10 che tiene strette anche sull’8-12 quando Caneschi è chiamato a rilevare Penning. Nella parte centrale del set, due muri, rispettivamente di Seganov e Mattei a inchiodare le intenzione di Vedovotto prima e Gradi poi, cambiano il volto al parziale con la BioSì Indexa che si riporta sotto 14-16 e poi, con ben 4 attacchi vincenti consecutivi dell’Hawaiano (7 pt/set), aggancia e sorpassa 18-17. L’ace di Seganov a beffare la ricezione di Vedovotto segna il +3 del 21-18, mentre nel braccio armato di Petkovic il 23-21. L’altra battuta con punto diretto di Caneschi, regala al PalaGlobo 3 set ball che l’opposto numero 15 alla seconda occasione trasforma nella vittoria del 25-22.

Il secondo game si apre con lo stesso copione del precedente, con il 3-6 autografato dall’ace di Spadavecchia e il 4-8 di Gradi che fa richiedere alla guida tecnica sorana il primo time out discrezionale. È Kupono Fey a salire in cattedra per la rimonta e l’aggancio del 9-10, ma sull’11-12 ancora Spadavecchia dai nove metri ristabilisce la distanza. Arriva subito il contro break targato Georgi Seganov a muro su Gradi per la parità del 14-14. Si prosegue punto a punto con il palleggiatore bulgaro sulla rete a chiudere le traiettorie d’attacco di Vedovotto e poi all’ace per il 19-17. Ferma il gioco coach Bagnoli ma non può fermare il buon gioco della BioSì Indexa Sora che con Caneschi al servizio mette a segno un parziale positivo di 4-0 che la porta direttamente al set ball. 24-19 con Petkovic a dettare legge sulla rete e a chiudere il secondo game 25-20.

In vantaggio per 2 set a 0 coach Barbiero conferma nel sestetto il centrale Caneschi mentre nell’altra metà campo arriva la reazione che mister Bagnoli aveva chiesto già nei parziali precedenti ai suoi ragazzi. Con i muri di Melo a sigillare il suo spazio aereo è 1-4 mentre con l’ace dell’ex Fabroni è 2-7. Suona la sirena dell’interruzione discrezionale la guida tecnica sorana, ma alla ripresa l’Emma Villas continua a far salire il tabellone, ed è 4-10. Si affida al suo centro il regista Seganov per togliere le castagne dal fuoco e nonostante Mattei e Caneschi vadano sempre a segno, il gap continua a essere quello dei 5 punti, 10-15. Sora riesce a mantenere ancora per poco il punto a punto mentre Siena capisce che è il momento di spingere sull’acceleratore, ne approfitta e fila via come un treno fino al 14-24. Fabroni si affida a Melo per mettere in cassaforte il parziale e riaprire il match con il 16-25 che si traduce nel 2-1 in fatto di conteggio set.

Equilibrio in campo nell’avvio della quarta frazione di gioco con il 7-6 a dimostrare che entrambe le squadre questa gara vogliono vincerla. Gradi lavora bene per il cambio palla e la battuta nelle mani di Bargi si trasforma nel vantaggio del 7-9. Ci pensa Petkovic a ristabilire la parità del 10-10 e nonostante le ficcanti battute del solito Spadavecchia, i muri di Fey e gli attacchi di Seganov mantengono il galleggiamento del 15-16. È Siena a spezzare l’andamento del gioco e a mettere la freccia per il 16-20, ma qualche errore degli ospiti unito alle bordate di Petkovic rimettono tutto ancora in parità, 20-20. Il momento è delicato, si prosegue palla su palla e al 23-24 ogni possibilità è ancora aperta. Ci pensa Vedovotto a scrivere la fine del quarto set con l’attacco che rimette i suoi in gara e porta Sora al tie break.

Seganov e Fey in attacco e Mattei dai nove metri, fanno aprire a Sora il quinto set con un promettente 3-0. Siena non ci sta e pareggia i conti, ma anche Patkovic ci tiene a dire la sua per il 7-5. Gli ace di Caneschi e Spadavecchia riportano l’equilibrio sul tabellone e con Mattei in prima linea si prosegue palla su palla. 13-13, animi caldi in campo, in panchina e sugli spalti. L’opposto bianconero conquista il punto che vale il match ball e il suo palleggiatore si affida ancora al suo braccio armato che non delude. È 15-13 e 3-2 per la vittoria della gara che vale il gradino del podio del Memorial Nonno Gino.

BIOSÌ INDEXA SORA – EMMA VILLAS SIENA 3-2

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 11, Petkovic 24, Fey 16, Lucarelli 5, Mattei 12, Penning, Santucci (L), Marrazzo, Rosso n.e., Duncan Thibault, Caneschi 7, Nielsen n.e., Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 6; B/P 17; Muro 9.

EMMA VILLAS SIENA: Fabroni 6, Gradi 8, Vedovotto 17, Alisson Melo 25, Bargi 6, Giovi (L), Di Tommaso, Graziani, Braga n.e., Nemec n.e., Pochini. I All. Bruno Bagnoli; II All. Simone Cruciani. B/V 8; B/P 19; muri 10.

ARBITRI: Paolo Benigni e Cristian Battisti.

PARZIALI: 25-22 (’23); 25-20 (’24); 16-25 (’20); 23-25 (‘25); 15-13 (‘16).

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Sora dall’animo battagliero cede al tie break

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Entusiasmo al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per la seconda semifinale del IX Memorial Nonno Gino che ha visto la BioSì Indexa Sora scendere in campo contro la formazione della Caloni Agnelli Bergamo.

Il match ha avuto un doppio volto con Sora a vincere bene il primo set e a cedere nel secondo e terzo, per poi battagliare e tornare alla vittoria in rimonta nel quarto e lasciarsi scivolare tra le mani il tie break.

Ad attendere coach Barbiero e i sui ragazzi ora l’Emma Villas Siena che nella gara d’apertura del torneo con formula week end è caduta per mano della Taiwan Excellence Latina 3-0. Appuntamento con la finale 3° e 4° posto è alle ore 16:30 di domani, domenica 17 settembre.

“E’ stato un esordio non positivo – commenta coach Barbiero a caldo -, perché abbiamo perso una partita che secondo me potevamo giocare diversamente. Abbiamo avuto problemi di formazione ma credo che dobbiamo ancora crescere, soprattutto in continuità. C’è stata una bella ripresa nel quarto set, nel quale si è visto l’animo battagliero della squadra. Dobbiamo però fare ancora molto perché la strada è lunga, proveremo domani a giocare un’altra partita, diversa, per crescere e prepararci al meglio al campionato”.

“Siamo molto soddisfatti – dice invece mister Graziosi -, perché ci tenevamo a venire a Sora e a confrontarci al meglio con realtà di livello. Ai miei ragazzi dico, meritato il risultato finale”.

Allo starting player coach Barbiero schiera il regista Seganov in diagonale con Petkovic, i martelli Rosso e Fey, Mattei e Penning al centro della rete, e Santucci libero.
Mister Graziosi risponde con l’alzatore Jovanovic opposto a Hoogendoorn, i posti 4 Pierotti e Dolfo, i centrali Valsecchi e Cargioli, liberi Innocenti nella fase di ricezione ad alternarsi con Franzoni in quella di difesa.

Tra i suoni di tromba dell’Armata Volsca, Sora vola subito in alto 7-2 trascinata nelle battute iniziali da Kupono Fey e poi da Petkovic. Time out discrezionale per coach Graziosi ma, nonostante le direttive, Hoogendoorn e compagni non riescono a contrastare la fase offensiva dei padroni di casa che con le bocche da fuoco in grande spolvero fanno segnare sul tabellone il 15-8. Mini break positivo per Bergamo con Cargioli dai nove metri e Pierotti a muro, ma il 15-11 non impensierisce Sora che continua a fare il suo gioco per il 19-15. 22-18 e ancora la panchina ospite a suonare la sirena per le indicazioni che potrebbero far restare la Caloni Agnelli attaccata al parziale ma Rosso e Mattei decidono che è tempo di set ball sul +5 del 24-19. Solo due azioni e la BioSì Indexa mette a referto il vantaggio match dell’1-0 con un buon 25-20.
Musica diversa in campo per la seconda frazione di gioco nella quale Bergamo si porta avanti 2-4, Sora aggancia 4-4 e poi sorpassa 8-6. Rosicchiando break, Seganov e compagni salgono sul +4 del 14-10 e per tutta la parte centrale del set tengono stretto il vantaggio fino al 23-20. Pierotti lavora bene per il cambio palla che manda l’opposto mancino al servizio dove autografa due ace che si traducono nella parità del 23-23. Time out discrezionale per coach Barbiero e set ball per Patkovic, 24-23. Un errore al servizio porta il game ai vantaggi, e ancora il posto due sorano da un lato e Valsecchi dall’altro sul 25-25. È Dolfo questa volta a decidere le sorti con il 25-27 che rimette il match in parità.

Tutto da rifare per entrambe le squadre che tornano in campo con la stessa determinazione del game precedente la quale apre il terzo sull’equilibrio del 5-4. Prova a scappare avanti Bergamo con il mini break del 6-9 ma, dopo l’interruzione di gioco richiesta dalla guida tecnica locale, Sora aggancia nuovamente con il 10-11 chiuso da Fey. Dura poco il galleggiamento con gli ospiti a mettere ancora la freccia direzione 12-17, con Pierotti e Hoogendoorn in cattedra. Richiama i suoi coach Barbiero e prova a cambiare qualche carta in tavola inserendo Caneschi per Penning e Duncan Thibault per Petkovic, ma i suoi giovani ragazzi non riescono ad andare oltre il cambio palla. Così, dopo il 15-21 e il 16-22, arriva la palla che vale ben 7 set ball per la Caloni Agnelli che ancora con Pierotti in attacco fa fischiare al primo arbitro Adamo la fine del terzo parziale sul 17-25.

In vantaggio per 2 set a 1, la squadra ospite aggredisce subito il quarto con la prima linea a fare la voce grossa per il 4-7. Ferma tutto il mister volsco ma con Hoogendoorn offensivo e incisivo in battuta e in attacco da seconda linea è 5-11, e allora utilizza anche il secondo time out discrezionale a sua disposizione. Lo stesso sestetto bianconero rivisitato nel game precedente, prende sicurezza e comincia a lottare palla su palla anche se fino al 15-19 si vedono pochi risultati sul tabellone se non quello di concedere il largo all’avversario. È sul 16-20, con l’attacco di Petkovic a riportare la battuta nei nove metri locali, che la BioSì Indexa si carica e alza la voce, e dopo i due ace di Caneschi a beffare la ricezione di Pierotti e Carminati, e il muro di Mattei ai danni di Hoogendorn, è la parità del 20-20. Un imprendibile Petkovic (9 pt/set) porta avanti i suoi 23-21 e in visibilio il PalaGlobo che si mette comodo per il tie break perché Seganov e compagni chiudono il quarto set 25-23.

Al sorteggio la battuta è nelle mani degli ospiti con Valesecchi, il clima è caldo ed entrambi i sestetti vogliono la finalissima. Palla su palla si arriva sul 6-6 con la prima impronta al quinto set che prova a imprimerla Bergamo con il +4 del 6-10. Sora non ci sta, e dunque la reazione è immediata con Seganov a orchestrare al meglio Caneschi e Petkovic per il 10-11. Nessuno vuole mollare e al 12-13 tutti ci credono, ma a realizzare le volontà è Pierotti per il 12-15 che vale il 2-3 del match e la finalissima del IX Memorial Nonnoo Gino.

BIOSÌ INDEXA SORA – CALONI AGNELLI BERGAMO 2-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 4, Petkovic 24, Rosso 2, Fey 12, Mattei 8, Penning 6, Santucci (L),Duncan Thibault 5, Nielsen n.e., Caneschi 6, Marrazzo n.e., Lucarelli, Mauti (L) n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 4; B/P 20; Muro 7.

CALONI AGNELLI BERGAMO: Jovanovic 4, Hoogendoorn 29, Valsecchi 6, Cargioli 11, Pierotti 14, Dolfo 13, Innocenti (L), Franzoni (L), Longo, Maffeis n.e., Carminati, Albergati. I All. Gianluca Graziosi; II All. Carmelino Leonel. B/V 6; B/P 26; Muro 7.

ARBITRI: Giorgia Adamo; Laura De Vittoris.

PARZIALI: 25-20 (’23); 25-27 (’27); 17-25 (’21); 25-23 (‘26); 12-15 (’17).

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
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Tornano le sfide al PalaGlobo, domani alle ore 18:30 Sora vs Civita Castellana

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Finalmente tornano le sfide al PalaGlobo “Luca Polsinelli”, quelle che rendono l’aria frizzantina e nelle teste e nei cuori di tifosi, appassionati e curiosi, per un attimo tolgono spazio alle importanti discussioni e riflessioni estive per fare largo alla pallavolo giocata. Domani alle ore 18:30 la BioSì Indexa Sora accoglierà la Ceramica Scarabeo GCF Roma e si misurerà per la prima volta nella stagione con un avversario ma soprattutto con le proprie potenzialità allo stato attuale della preparazione atletica giunta alla sesta settimana.

Dopo la conferma sulla qualità di alcuni giocatori e la crescita di altri venuta fuori sabato scorso al Memorial Guido Celani, i coach Barbiero e Colucci hanno continuato a lavorare sull’amalgama del gruppo e sui sistemi di gioco soprattutto con il rientro del regista Seganov lo scorso martedì, impegnato prima con la sua Nazionale.

L’entusiasmo alla nuova BioSì Indexa Sora targata 2017/2018 di certo non manca, come anche la curiosità di scoprire un nuovo campionato e di dire la sua in merito. Ma si cresce un passo per volta e dunque domani l’allenamento congiunto con il club di Civita Castellana sarà utile a entrambe le compagini proprio a questo, confrontarsi, capire la lezione, aggiungere un’esperienza al bagaglio e continuare a lavorare puntando verso i propri obiettivi.

La Ceramica Scarabeo GCF Roma ha dei tempi più stretti rispetto alla squadra di Patron Giannetti con il Campionato di Serie A2 che la farà debuttare in casa, al Palazzetto dello Sport di piazza Apollo D’Oro a Roma, già il prossimo 24 settembre contro l’Aurispa Alessano, mentre per Rosso e compagni lo start è fissato per il prossimo 4 ottobre con i sedicesimi della Del Monte Coppa Italia.

Gli uomini guidati per il terzo anno consecutivo da Spanakis e Pastore, hanno iniziato la preparazione atletica negli stessi giorni di Sora, e hanno avuto già modo di confrontarsi con validi avversari. Domenica 3 settembre il battesimo di gioco al PalaGrotte con la Videx Grottazzolina che è terminato 3-1 in favore dei padroni di casa; giovedì 7 settembre invece al PalaSmargiassi il Ds Sacripanti avrebbe dovuto ricevere la visita di Spoleto che però è stata annullata, così, per il secondo banco di prova la Ceramica Scarabeo GCF ha dovuto attendere sabato 9 settembre con il triangolare umbro che l’ha messa alla prova con le colleghe di categoria Potenza Picena e Spoleto con tre set per ogni match disputati con la formula della giornata.

Tra le fila di Civita Castellana ben due ex Sora, lo schiacciatore Nicola Tiozzo e il libero Roberto Romiti.

“Tiz” con l’Argos Volley ha vestito proprio la maglia della SuperLega e dalla società rossoblù del Presidente Agostinelli, è stato chiamato per portare grinta ed esperienza a una squadra completamente rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione. Il posto 4 di Chioggia ha risposto volentieri alla chiamata in quanto – “La Società e il Mister hanno le idee chiare e la squadra è veramente competitiva”.

Roberto Romiti invece era alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nella stagione 2012/2013, l’anno di Mazzone, Anzani, Fortunato, Patriarca, Siltala e di coach Ricci, l’anno della Semifinale di Coppa Italia finita al PalaGlobo sul 19-21 del quinto set in favore dell’Atripalda di Scappaticcio e Libraro, e delle semifinali Play Off infrante in gara 4 addosso al muro Padova allora guidata in panchina da Schiavon e in campo da Mattia Rosso.

Al PalaGlobo la Ceramica Scarabeo GCF Roma si presenterà con la diagonale Zoppellari-Padura Diaz, i centrali Franceschini e Rau, i martelli Tiozzo e Snippe, e con Romiti libero. Fino a qualche giorno fa fermo ai box per un risentimento il giovane americano Kaminski, mentre a disposizione di mister Spanakis ci sono l’altro palleggiatore Valenti, il centrale Mancini, gli schiacciatori Sacripanti, Fantini, Losco, e il libero Saturnino.

L’appuntamento dunque con l’allenamento congiunto tra la BioSì Indexa Sora e la Ceramica Scarabeo GCF Roma, è per domani mercoledì 13 settembre alle ore 18:30, al PalaGlobo “Luca Polsinelli”. Botteghino aperto e a disposizione, per info e transazioni con le molteplici opportunità che offre la campagna abbonamenti #SeTuciSeiNoiciSiamo, per tutti coloro che vorranno seguire le gare interne della BioSì Indexa Sora.

È possibile anche acquistare la card stagionale o i biglietti per singoli eventi, online sul circuito Liveticket, per info www.argosvolley.it.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa SoraClicca qui per aggiungere il proprio testo

Sora, eppure in tanti si sbagliavano.

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Pensavano fosse la “cenerentola” del campionato, la “squadra materasso” su cui far rimbalzare schiacciate micidiali e contro la quale far fruttare agevolmente i 3 punti della vittoria era dato per scontato, eppure in tanti si sbagliavano. La Biosì Indexa Sora, al suo esordio in SuperLega, ha raccontato una favola all’Italia intera: quella di una città di provincia che si scrolla di dosso il territorialismo e se ne va a spasso per lo stivale a far vedere chi sono i bianconeri, i valori di una società che rappresenta circa ventottomila abitanti contro i nomi certamente più altisonanti di Modena o Trento, per esempio. Innanzitutto, la società di patron Giannetti è riuscita nel tentativo di non essere il fanalino di coda della classifica, lasciandosi alle spalle la Revivre Milano e durante la regular season ha avuto il merito di eliminare dalla Del Monte Coppa Italia proprio la Calzedonia Verona degli ultimi fatti. Chiuso il campionato regolamentare, però, per Sora inizia il vero e proprio sogno con i Play off 5 Posto: agli ottavi incontra la Kioene Padova e dopo aver perso in casa della sua rivale, in molti davano per spacciata la permanenza in campo dei volsci, ma così non è stato. Con il passaggio del testimone da coach Bagnoli a coach Colucci cambiano anche le carte in tavola e il nuovo mister ribalta la situazione portando Rosso e compagni ai quarti e risollevando l’entusiasmo attorno alla realtà Argos Volley. Ai quarti la Biosì ritrova Verona e stavolta sono i gialloblu a farla franca, ma hanno dovuto sudarsela fino al tie break in tutti e tre i match disputati. Un post season, dunque, inaspettato, di quelli che trasformano la zucca in carrozza e rendono particolarmente bella questa Biosì Indexa agli occhi di tutti, ma davvero tutti. Si chiude così il primo anno di SuperLega, portando con se numeri che fanno la differenza e che possono spiegare facilmente quanto talento, quanto sacrifico si sia consumato in via Ruscitto tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli”: Svetoslva Gotsev si guadagna la testa della graduatoria di rendimento per il ruolo di centrale nel fondamentale del muro e diventa “best blocker” dell’A1 e quarto miglior centro in assoluto; il giovanissimo opposto Radzivon Miskevich, spesso MVP durante questi mesi, si porta a casa un bagaglio di 524 attacchi vincenti e si conferma come il secondo miglior schiacciatore nella speciale classifica dedicata, meglio di lui ha fatto solo Hernandez del Piacenza. Il nome di Miskevich, però, appare più volte nelle statistiche di rendimento stilate dalla Lega: per i servizi vincenti si posiziona terzo, con 53 ace, dietro lo stesso Hernandez e Sabbi del Molfetta; terzo, ancora dopo gli stessi, per quanto riguarda il totale dei punti messi a segno, e cioè ben 604. Anche lo schiacciatore-capitano Mattia Rosso chiude la stagione con un ottimo totale, 356. Per le ricezioni perfette si distinguono il posto 4 Denis Kalinin con 205 e il libero Marco Santucci con 158; tra i palleggiatori anche Georgi Seganov ben figura con un buonissimo rendimento, piazzandosi dietro campioni come Giannelli o Hierrezuelo. Sono questi i fattori che fanno la differenza e che lasciano il sorriso dopo mesi vissuti davvero alla grande, oltre ogni lecita aspettativa e che per il prossimo anno non possono che fan ben sperare: la conferma della diagonale Seganov-Miskevich è già garanzia di bella pallavolo e la base su cui continuare a costruire i prossimi obiettivi.

 

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Con una splendida post season Sora saluta la sua prima stagione in SuperLega

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Saluta la sua prima stagione in SuperLega la BioSì Indexa Sora e lo fa da vera protagonista della post season: all’AGSM Forum avanti ancora una volta 2-0 in gara 3 Quarti Play Off Challenge UnipolSai, costringe la Calzedonia Verona all’inseguimento e poi si fa sfuggire dalle mani il risultato al tie break. Strappa così il pass per le semifinali la squadra del Blu Volley, superando il turno con 3 gare sulle 5 disponibili.

La gara era quella da dentro o fuori, un match importante reso appassionante da due squadre che in campo si equiparano e che stasera hanno dato vita ancora una volta alla loro migliore pallavolo per raggiungere traguardi diversi ma della stessa importanza. Sora lo ha fatto senza il suo capitano, Mattia Rosso, e senza purtroppo molti cambi a diposizione e alla fine un calo fisico e di concentrazione le fa perdere il contatto con l’avversario e con il match non riuscendo a rendere giustizia alle due gare precedenti della serie.
Miskevich e compagni non avevano nessuna intenzione di chiudere qui la stagione, sono scesi sul campo dell’AGSM Forum e hanno tentato e lottato per l’impresa davanti ai tantissimi tifosi arrivati nel tempio scaligero per sostenerli e tutti insieme poi si sono stretti nell’applauso che entrambi meritano davvero per quanto fatto in questa stagione.

Il copione di gara 3 è stato lo stesso delle due gare precedenti e purtroppo anche il finale con coach Colucci e i suoi ragazzi che al tie break non trovano il meritato risultato. Ancora una BioSì Indexa Sora determinata, consapevole dei propri mezzi che utilizza per imprimere il suo ritmo al gioco e per correre veloce verso il suo obiettivo senza farsi distrarre da nulla neanche dall’esperienza degli uomini di spessore scaligeri. Tenendo sempre in mano le redini del gioco e mettendo in seria difficoltà un avversario che costringe alla rincorsa, i volsci non trovano quello che cercavano, la vittoria che allunga la serie.

“E’ stata una buona partita ma purtroppo abbiamo giocato meno bene delle altre due – analizza a caldo coach Colucci -. Abbiamo fatto bene nei primi due set, poi però un calo fisico e di concentrazione ci hanno messo i bastoni tra le ruote. Peccato non aver avuto troppi cambi a disposizione, anche se il rammarico è più per gara1 e gara2 che per oggi”.

Allo starting players coach Colucci affida il match nelle mani del suo regista Seganov e dell’opposto Miskevich, in quelle dei martelli-ricettori Kalinin e Tiozzo, dei centrali Gotsev e Mattei, e del libero Santucci.
La guida tecnica scaligera, Nikola Grbic invece, dà fiducia alla diagonale Baranowicz-Stern, alla coppia di posto 3 Anzani-Zingel, agli schiacciatori Randazzo e Kovacevic, e al libero Giovi.

La battuta d’apertura è nelle mani di Mattei e, dopo il primo punto messo a segno da Kovacevic, Tiozzo si presenta all’AGSM Forum con 3 attacchi vincenti che segnano il primo break positivo sorano per l’1-4. I bianconeri mantengono il vantaggio fino al 5-8 figlio della decisione arbitrale invertita dal video check che assegna il punto a Miskevich. Con Baranowicz al servizio la Calzedonia pareggia i conti, ma dopo un apparente punto a punto, Sora spinge sull’acceleratore e con il muro di Gotsev ai danni di Randazzo è di nuovo avanti di 3 lunghezze, 10-13. Mister Grbic utilizza entrambi i time out discrezionali a sua diposizione ma con Gotsev dai nove metri a segno direttamente su Kovacevic, è 12-19. Con l’ace del suo opposto Sora vola sul 14-21 ma poi soffre un po’ la battuta del palleggiatore del Blu Volley che con un turno lungo 4 azioni riapre il set 19-21. Kalinin e Miskevich fanno intravedere all’Armata Volsca presente sugli spalti la fine del set sul 20-23 ma Ferreira a muro ripropone prepotentemente i suoi 22-23. È di Tiozzo il colpo che vale due set ball e di Ferreira l’errore del 22-25.

Sotto di un set a zero Verona torna in campo con Ferreira al posto di Randazzo e con intenti diversi per il 3-0 chiuso a muro. La conduzione giallo-blu dura fino al 7-4 quando Seganov suona la carica e Miskevich fa il resto per la rincorsa che con l’ace di Tiozzo finisce con la parità dell’8-8. Sul 10-10 la BioSì Indexa innesta la sua marcia di giornata e comincia ad allungare il passo con Sperandio appena subentrato a Mattei e con l’ace di Kalinin che vale l’11-14. Grbic rimanda in campo Randazzo ma neanche lui riesce a interrompere la corsa sorana che azione dopo azione continua ad accumulare vantaggio con Gotsev a muro sulla seconda linea di Stern e poi all’ace per il 16-20. Il capitano palleggiatore scaligero si affida alla sua punta di diamante, Kovacevic, che con 3 punti consecutivi tiene vivi i suoi 22-24. Dopo l’errore di Gotsev sulla rete, arriva anche quello di Baranowicz al servizio che decreta la fine del set 23-25.

Sora conduce il match per 2 game a 0 e Verona di certo non resta a guardare ma lavora bene per la reazione tanto attesa dalla Maraia che la porta sul 6-3. 10-5 e Sora comincia a rosicchiare qualche punticino importante con Tiozzo, ma è con Gotsev a muro a bloccare per 2 volte consecutive Randazzo che si riporta sotto 12-10. Ferma il gioco la guida tecnica locale e alla ripresa i suoi si concedono un altro strappo che ancora il centrale bulgaro sulla rete e Tiozzo dai nove metri ricuciono per il 15-12. 18-16 con Mattei a murare il pallonetto di Kovacevic e l’ace di Miskevich, ma dopo l’atro time out richiesto da Grbic, la Calzedonia ottiene il cambio palla e con il suo uomo più pericoloso al servizio, Baranowicz, mette a segno un break positivo di 5-0 chiuso per il 24-16 da Anzani a muro sul suo pari ruolo. Resta solo il tempo al posto 2 ospite per una bella parallela prima che il mani-out del solito schiacciatore biondo metta a referto il terzo set 25-17.

Apparente equilibrio in apertura della quarta frazione di gioco che Sora sblocca subito con Mattei, 3-5. Kovacevic a muro mette tutto in parità 6-6 e la prima intenzione di Tiozzo seguita dal muro di Zingel ai danni di Gotsev la mantiene per il 9-9. Due colpi da manuale di Kalinin fanno rimettere il naso avanti ai volsci 11-13 ma il solito posto 4 mancino lavora bene per la parità del 14-14. Il servizio torna nella metà campo locale nelle mani di Kovacevic e resterà li per 5 lunghissimi turni che scavano un solco profondo tra le due squadre, quello del 20-15. Miskevich spezza il gioco avversario e apre per i suoi un contro break che rende ancora più intenso e infuocato il set e il match perché vale il 20-19. Nikola Grbic richiama i suoi ragazzi e al rientro in campo seguono i suoi consigli per il 24-21 con Sora in campo con Marrazzo in regia. Riprende il suo posto Seganov ma il diagonale di Kovacevic manda anche gara 3 al tie break, 25-22.

Diventa fallosa ora la BioSì Indexa e Verona ne approfitta per il 5-2. Coach Colucci ferma il gioco e dà fiato e consigli ai suoi, ma il martello mancino avversario mostra gli occhi della tigre e porta tutti al cambio campo avanti 8-4. Cominciano a perdere contatto con il set il sestetto volsco con il tabellone che segna l’11-5. Provano a resistere i ragazzi bianconeri ma non vanno oltre il punto a punto che porta la Calzedonia Verona alla vittoria del set 15-10, del match 3-2 e al superamento del turno in 3 gare.

CALZEDONIA VERONA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-2

CALZEDONIA VERONA: Baranowicz 3, Stern 19, Kovacevic 28, Randazzo 5, Anzani 4, Zingel 5, Giovi (L), Paolucci, Ferreira 5, Mengozzi , Lecat 5. I All. Nikola Grbic; II All. Matteo De Cecco. B/V 3; B/P 18; Muro 12.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 3, Miskevich 20, Tiozzo 19, Kalinin 8, Gotsev 15, Mattei 5, Santucci (L), Marrazzo, Sperandio 1, Rosso n.e., De Marchi n.e., Lucarelli, Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Maurizio Colucci. B/V 8; B/P 16; Muro 5.

ARBITRI: Bartolini Gianni, Pasquali Fabrizio.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: Giudica.
SEGNAPUNTI: Brasolin.

PARZIALI: 22-25 (’26); 23-25 (‘25); 25-17 (‘24); 25-22 (’27); 15-10 (’15).

MVP: Kovacevic.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Mattei: “A Verona per trovare tutto quello che ci è mancato finora, ossia il risultato”

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Schiarisce la voce la BioSì Indexa Sora e parte alla volta di Verona dove intende decisamente intonare il suo canto migliore. Non proverà a farlo all’Arena ma all’AGSM Forum dove l’attende domani sera alle ore 20,30 la Calzedonia per la nuova battaglia valevole per gara 3 dei Quarti Play Off Challenge UnipolSai.

Trovano il loro motto anche gli scaligeri che rispondono al grido dei volsci “la gente come noi non molla mai”, con “non c’è due senza tre” anche se lo pronunciano a bassa voce in quanto la sorpresa che ha generato la caparbietà e il livello di gioco e di difficoltà messo in campo da Rosso e compagni, insinua qualche dubbio nelle convinzioni.
Il Blu Volley si presenta a gara 3 con bottino pieno che si traduce nel largo vantaggio di 2-0 nella serie conquistato sempre ai vantaggi del quinto set, in due gare vissute rincorrendo una Sora mai doma. Dal canto suo la BioSì Indexa è sempre scesa in campo determinata, mostrando consapevolezza di tutte le possibilità dei propri mezzi, esprimendo un gioco di alto livello che la equipara a Verona la quale però trova la sua marcia in più nell’esperienza, quella che la tira sempre fuori dai pasticci e che, seppur ai vantaggi, le fa vincere le gare. Nonostante questo Sora è orgogliosa di quanto sta facendo, ovviamente il rammarico c’è, ma è in questo che troverà una motivazione in più per allungare la serie rimandando tutto a gara 4 che ospiterebbe al PalaGlobo “Luca Polsinelli” giovedì 13 aprile alle ore 20:30.
Questa volta coach Coluci e i suoi ragazzi non vogliono farsi sfuggire il risultato di mano per cui, come nei match precedenti, cercheranno di dare subito il loro ritmo al gioco, tenerne le redini e mettere in difficoltà l’avversario partendo dal fondamentale della battuta che ha già prodotto davvero ottimi frutti.

“Nella post season abbiamo espresso davvero una buona pallavolo che negli Ottavi contro Padova ci ha portati a superare il turno – analizza il centrale Andrea Mattei -. Ora, in quello dei Quarti stiamo continuando a giocare bene se non anche meglio in quanto il livello si è alzato, però nonostante il nostro essere davvero un avversario ostico per Verona, in entrambe le gare ci è mancato quel poco per portare a casa il risultato.
Abbiamo lavorato tutta la settimana a pieno regime cercando di arrivare al giorno della partenza in uno stato ottimale, e affronteremo la trasferta con la voglia di trovare tutto quello che ci è mancato finora contro Verona, ossia il risultato. Quella di coach Grbic è una squadra sulla carta superiore, ma ciò non giustifica il fatto di aver perso due gare al tie break. È vero anche che hanno delle individualità molto importanti che nei momenti cruciali dei match sono risultate decisive, come Kovacevic che ha fatto la differenza tanto a Verona quanto sul nostro campo di casa.
Mi aspetto una gara molto combattuta da entrambi i fronti. Verona ha delle ottime percentuali in attacco ma noi cercheremo di limitarli provando a tenerli lontano da rete.
Sul nostro fronte, nella preparazione al match abbiamo cercato di limare quelle piccole sfumature del nostro gioco che hanno portato risultato a Verona, e sono sicuro che così andrà meglio”.

La serie dei Quarti Play Off Challenge UnipolSai dunque è ostica sotto ogni punto di vista ma Sora, al primo anno in SuperLega e nei Play Off Challenge, sta affrontando alla pari un avversario che ha costruito la sua squadra con ben più alte mire, puntando alle prime quattro posizioni della classifica e che ora dunque, dopo l’estromissione dalla corsa scudetto, ci tiene a centrare questo risultato.
Ma la BioSì Indexa non ha alcuna intenzione di chiudere qui la sua stagione e dunque scenderà in campo per l’impresa.

Nel frattempo, mentre la corsa allo Scudetto 2017 è in pieno svolgimento, con un calendario che alterna le giornate tricolore a quelle europee con le stesse quattro squadre impegnate sia nella corsa continentale che per il trofeo UnipolSai di Campione d’Italia, e le otto squadre tra cui Sora, cercano il pass per la Challenge Cup 2018 nello speciale Play Off Challenge che assegna il quinto posto assoluto finale dell’annata, arrivano i numeri spettatori e incasso della stagione regolare.
Insieme, i 14 Club della SuperLega UnipolSai 2016-17 hanno dato vita a una delle più appassionanti Regular Season degli ultimi anni. I numeri che le 182 partite giocate lasciano agli annali sono eclatanti soprattutto per i dati di pubblico. La Regular Season ha registrato 473.040 spettatori sugli spalti, con una media per match di 2.600 spettatori.
Tutti i Club sia alla voce pubblico che a quella incasso registrano un segno “più” nelle medie rispetto all’anno precedente: fa eccezione la sola Top Volley Latina, che maggiora del 38% l’incasso ma perde il 5% di spettatori rispetto al 2015/16. Confronto invece impossibile per le due nuove franchigie Biosì Indexa Sora e Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che lo scorso anno erano in Serie A2.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Coach Giacchetti: “L’esperienza nello staff tecnico della SuperLega, il miglior corso di aggiornamento che potessi fare”.

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Dopo l’avvicendamento tra coach Bagnoli e il suo secondo Colucci, la Biosì Indexa Sora lascia esordire un altro bianconero doc in panchina, Vittorio Giacchetti. Il club volsco si fregia, così, di una guida tecnica tutta sorana a sottolineare che sa ben pescare tra le eccellenze locali, che tali esistono e non per forza di cose bisogna guardare troppo lontano per prendere il meglio. Lo ha dimostrato negli anni mister Maurizio Colucci che grazie all’impresa della passata stagione, quella che ha condotto la città lirense nell’olimpo del volley, si è anche guadagnato l’appellativo di “sindaco di Sora”, oltre la stima acclarata di un popolo, ma d’altronde quella era sua da tempo. Dalla scorsa domenica, durante la casalinga gara 2 di play off Challenge contro la Calzedonia Verona, Colucci è coadiuvato in panca da un emozionato Giacchetti, coach del settore giovanile dell’Argos Volley, anche lui cresciuto professionalmente e umanamente sotto l’egida della società del presidente Vicini. Il debutto in SuperLega deve essere stata un’emozione non da poco per il giovane allenatore, così possiamo solo immaginare, e dunque chiediamo al diretto interessato di provare, perlomeno, a spiegarci sensazioni che forse se non vivi non riesci ad esprimere in tutta la loro potenza:

“La SuperLega è uno spettacolo talmente grosso che tutt’ora è difficile rendersi conto di quello che è e di quello che è accaduto – spiega Vittorio Giacchetti. E’ stata davvero esaltante la mia prima volta in A1. Sono praticamente entrato in clima partita dopo che era bella che iniziata. Di solito quando scendo in campo sono già concentrato sul match, domenica invece è stato tutto un salutare, fare foto e complimenti vari, quindi la realizzazione di ciò che stava succedendo è arrivata in differita. Dal punto di vista del tecnico, dato che per ovvi motivi non sono tanto addentrato nei meccanismi della squadra e nei rapporti tra Maurizio ed i giocatori, mi sono soffermato tanto sull’andamento dei singoli atleti, emotivamente e tecnicamente, e per me è stato molto interessante. Maurizio Colucci è sempre stato il mio mentore – prosegue Giacchetti. E’ stato il mio primo coach e mi portò con sé ad allenare anche a Sant’Elia. Pallavolisticamente nutro un’ammirazione sconfinata per lui. Se c’è una cosa nella quale mi sto davvero impegnando in questa esperienza in SuperLega è nel cercare di apprendere il più possibile da Colucci: lavorando al suo fianco cercherò di riportare quanto imparato nel mio lavoro con i ragazzi. Ho intenzione quindi di trasferire loro la mia esperienza, e spero di farcela. Ritengo di avere un gruppo molto affamato di pallavolo, quando parlo di loro con lo staff delle giovanili infatti, nella persona di Alessandro Tiberia e Chiara Ottaviani (che saluto come i mie fan numero uno!) in primis, dico sempre che sono dei piccoli atleti perché non vengono in palestra solo per fare uno sport, ma per fare pallavolo puntando a ripetere le gesta degli atleti della SuperLega che vedono in campo domenica dopo domenica. Per me questo è il miglior corso di aggiornamento che avessi mai potuto sperare, mi auguro di riuscire a sfruttarla imparando il più possibile. In realtà io non posso dare molto a Colucci in palestra, se non a livello finisco nello svolgimento degli allenamenti. Per il resto tutto il lavoro è nelle sue mani, anche perché a me questo incarico viene a sommarsi a tutti i precedenti quanto al mio lavoro. Posso presenziare infatti solo ad uno dei due training quotidiani dei ragazzi, ma Maurizio, Stefano e gli altri hanno dei meccanismi talmente tanto rodati che si capiscono alla perfezione, e questo salta all’occhio ancora di più in quel determinato contesto. Non hanno quasi bisogno di parlarsi per comprendersi, soprattutto proprio Maurizio Colucci e Stefano Frasca”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Kovacevic: “Quando Sora ha le redini del gioco in mano riesce a massacrare l’avversario”.

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L’audacia della Biosì Indexa Sora neanche stavolta è stata premiata dalla dea bendata: dopo un’accesissima partita, durante cui i bianconeri hanno speso quante energie avessero in corpo, la posta in palio è andata di fatto alla Calzedonia Verona, meritevole, forse, di un po’ di lucidità in più nelle fasi cruciali e sicuramente dotata di maggiore esperienza in categoria. I volsci ne escono nuovamente a testa alta, dopo un’ottima prestazione e con la determinazione di andare a gara 3 di play off quinto posto UnipolSai puntando unicamente a non abbandonare questo post season, ad allungare la serie e tornare, per gara 4, tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
E’ lo stesso coach Maurizio Colucci ad esaminare candidamente il match di ieri:

“Pur giocando un’ottima pallavolo e stando in campo ad altro livello, per due volte il risultato ci è sfuggito ai vantaggi al tie break. Ai miei ragazzi dirò le stesse cose dette la scorsa settimana, e cioè che dobbiamo mettercela tutta per disputare poi Gara4 a Sora. Nonostante il risultato, abbiamo giocato bene e messo in pratica quanto di buono sappiamo fare. Stiamo infatti dimostrando grandi progressi e consapevolezza dei nostri mezzi. Verona dalla sua parte ha l’esperienza. Nei momenti clou, infatti, i giocatori di spessore vengono fuori e riescono a dare il meglio. Sono molto contento perché penso che quando si giocano partite del genere tutti debbano essere soddisfatti. Sicuramente tutti vogliono vincere, e quando gli incontri finiscono così c’è più rammarico, soprattutto per noi dello staff tecnico, ma ora andiamo a Verona e cercheremo di allungare la serie. Dopo due partite così, chissà che la terza non ci vada bene”.

D’altronde la Biosì Indexa si è guadagnata anche la stima del martello d’esperienza gialloblu Uros Kovacevic, colui che ha fatto, per due gare consecutive, la differenza in favore della Calzedonia:
“Mi complimento con Sora che attualmente gioca una pallavolo migliore della nostra: sono su ogni pallone, mentre noi per vincere un set dobbiamo buttare il sangue, mentre loro, quando hanno le redini in mano, riescono a massacrare l’avversario. Nonostante noi abbiamo più esperienza, loro ci hanno messo in enorme difficoltà, costringendoci davvero agli straordinari”.
Per tutti conclude patron Gino Giannetti, che resta sulla scia degli altri due intervistati:

“Dobbiamo essere orgogliosi di quel che siamo. Siamo Sora e stiamo facendo grandi cose a livello sportivo. Abbiamo sfidato Verona due volte e a fare la differenza è stato sempre l’ultimo punto. Questo non può fare altro che farci riflettere. Con la partita di questa sera posso dire che siamo l’unica società della SuperLega con lo staff autoctono. Il più lontano, infatti, è di Frosinone e questo significa, per noi, mettere le basi per un futuro. Da fuori posso dire che quando la decisione si fa dura loro sono molto precisi. Noi, invece, abbiamo una squadra giovane e, in qualche modo, questo lo stiamo pagando. E’ pur vero che non possiamo che essere fieri di giocarcela punto a punto contro una squadra che milita nella pallavolo che conta da molti anni. Io ho già chiesto ai ragazzi di mettercela tutta per allungare la serie. Tutti, secondo me, meritiamo Gara4, dallo staff ai tifosi ed alla squadra tutta. Noi andremo a Verona consapevoli del fatto che loro hanno vinto queste partite per un soffio, quindi portare gara3 a casa non sarebbe cosa sbagliata. E’ sotto gli occhi di tutti la trasformazione della squadra, con ragazzi che lottano su ogni pallone. Poi, a campionato finito, tireremo le somme”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora non pareggia i conti con Verona

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Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” la BioSì Indexa Sora non pareggia i conti con la Calzedonia Verona.

Finisce 2-3 la gara 2 targata “Oasi dei Sapori”, dei Quarti Play Off Challenge UnipolSai, con gli scaligeri che in fatto di conteggio set segnano un 1-1 che sembra un preludio alla bagarre di gara 1 e così è stato, con i volsci che continuano a mostrare la loro parte migliore e a mancare il risultato.

A farla da padrona sempre l’equilibrio tra due squadre che continuano a equivalersi, e come in un film già visto, la Calzedonia Verona passa alla conduzione della serie per 2-0 non senza faticare in una gara per lei dai due volti.
Gli scaligeri hanno messo in campo tutte le loro risorse per trovare la carta vincente e, nonostante le difficoltà che Rosso e compagni hanno trovato aldilà della rete, hanno saputo arginare, contenere e superare. I posti 4 giallo-blu che nella gara precedente avevano fatto la differenza, oggi sono stati seguiti con attenzione dalla prima linea locale che con un’ottima correlazione di lettura e di muro-difesa, ha contrastato limitandone l’efficienza. Per quanto riguarda la fase offensiva Sora ha mantenuto con continuità un buon livello al servizio.

In apertura di match Sora si mostra subito prepotente nella fase offensiva e, con il muro invadente, le bocche da fuoco a segno da ogni posizione e una battuta precisa e insidiosa, si porta subito avanti 1-0. Per il secondo game coach Grbic trova una risposta vincente con l’inserimento di Ferreira in posto 4 per la parità. Nel segno del capitano volsco il terzo set che, con i suoi 7 punti e i 4 ace di squadra, si traduce nel nuovo vantaggio del 2-1. Più equilibrio in campo per la quarta frazione che si gioca palla su palla con Verona che non molla nulla e lotta per tenere aperto il match e Sora che vuole chiuderlo subito senza tirare troppo la corda. L’affondo decisivo arriva sul 17-17 con il solito Kovacevich (10 pt/set) in cattedra per il 20-25 il quale porta tutto il PalaGlobo al tie break. Quinto set aperto dall’1-4 figlio del muro ospite. In risposta Seganov si affida nelle ottime e sicure mani di Rosso per la parità del 4-4. Il cambio campo è la Calzedonia ad autorizzarlo con 2 lunghezze di vantaggio annullate però dal diagonale di Kalinin e dal muri di Gotsev a bloccare le intenzioni di Ferreira per il 10-10. La sofferenza del pubblico continua ai vantaggi con Sora che ha la prima possibilità di chiusura e la spreca al servizio, e Verona che ne approficca con due azioni fotocopia di Mengozzi a muro per il 15-17.

“Anche oggi abbiamo giocato una gara ad alto livello – commenta la guida tecnica sorana Maurizio Colucci -, per questo sono molto soddisfatto. Rispetto alla gara precedente abbiamo sistemato alcune cose, riconfermando ciò che di buono avevamo già fatto. Nonostante questo però, anche oggi il risultato ci è stato sfavorevole. Adesso, in gara3 non ci resta che riproporre tutta la positività delle gare precedenti cercando quel risultato che fino a oggi è mancato”.

“E’ stata una vittoria di squadra – analizza mister Grbic -. Abbiamo iniziato in un modo e finito in maniera completamente differente. Tutti quelli che sono entrati in campo hanno aiutato la squadra a vincere. Sono molto contento del fatto che, nonostante le molte difficoltà siamo riusciti a portare a casa il risultato”.

Pubblico e tifosi sono stati decisamente l’uomo in più per entrambe le squadre in un PalaGlobo davvero pieno in ogni ordine di posto e in festa per l’occasione, con la curva BioSì colorata anche di gialloblu dai 50 della Maraia arrivati al seguito della squadra.

Le squadre in campo e quelle sugli spalti con a capo il vescovo Gerardo Antonazzo ospite d’eccezione di giornata, si sono stretti in un abbraccio simbolico verso il dolore della famiglia di Emanuele Morgante, il ventenne di Alatri barbaramente strappato alla vita troppo presto, e nel minuto di silenzio hanno fatto arrivargli il loro più profondo pensiero.
Momenti di premiazione invece, oltre alla targa come MVP allo scaligero Kovacevic e quella del pubblico per Mattia Rosso, monsignor Antonazzo ha ricevuto dalle mani del Patron Gino Giannetti per conto della società Argos Volley, il primo kit completo per allestire un campo da pallavolo in una delle parrocchie sorane.

Allo starting players coach Colucci affida il match nelle mani del suo regista Seganov e dell’opposto Miskevich, in quelle dei martelli-ricettori Kalinin e Rosso, dei centrali Gotsev e Mattei, e del libero Santucci.
La guida tecnica scaligera, Nikola Grbic invece, dà fiducia alla diagonale Baranowicz-Stern, alla coppia di posto 3 Anzani-Zigel, agli schiacciatori Randazzo e Kovacevic, e al libero Giovi.

In apertura di match Sora si mostra subito prepotente sulla rete con il muro invadente e le bocche da fuoco a segno da ogni posizione per il 5-3 trasformato nell’8-5 dall’ace di Kalinin. Con Mattei al centro e dai nove metri il vantaggio sale sul +5 dell’11-6. Il gioco cresce d’intensità con la BioSì Indexa che continua a randellare e la Calzedonia che prova a spezzarle il ritmo, ma con la decisione arbitrale invertita dal video check è 18-13. Dopo la richiesta del time out discrezionale, coach Grbic manda in campo Ferreira al posto di Randazzo che subito regala ai suoi finalizzazioni importanti che riportano Verona sotto nel punteggio fino al 21-19. L’ace del capitano volsco proprio a beffare la ricezione dello schiacciatore neo entrato, ristabilisce una distanza importante e l’attacco di Gotsev murato out dal pari ruolo Zingel porta il PalaGlobo al set ball. I bianconeri di coach Colucci hanno a disposizione ben 4 possibilità e, dopo l’ultimo grido di Kovacevich a muro su Miskevich, lo stesso opposto con un diagonale ficcante decreta la chiusura del set 25-21.

La Calzedonia torna in campo confermando Ferreira in posto 4 accanto a Kovacevich che preme subito sull’acceleratore per il primo vantaggio ospite del 2-5. Miskevich in attacco e all’ace tiene i suoi attaccati al punteggio anche se, con una decisione arbitrale messa in discussione dall’occhio elettronico, gli scaligeri riprendono terreno 8-13. Arriva il mini break positivo dei padroni di casa che soffiano sul collo dei giallo-blu 12-14. Ferreira e Anzani continuano a spingere e a far correre i propri colori ma il muro di Rosso ai danni di Kovacevic e il tocco d’astuzia dell’opposto bielorusso rimette tutto in equilibrio 20-22. Gotsev palleggia dietro per Rosso per il 21-23 ma il tocco di seconda intenzione del palleggiatore scaligero Baranowicz rimette la contesa in parità in fatto di conteggio set con il 22-25 che vale l’1-1.

Nel segno del capitano il terzo set con Rosso che, dopo due attacchi vincenti consecutivi, inanella un turno positivo in battuta che segna un break di 5-0 autografato da 2 ace per il 7-2. Con il tocco di seconda intenzione di Seganov il vantaggio locale sale sul +6 del 12-6 e con l’ace di Mattei giudicato in campo dal video check, è 13-6. Ferma il gioco la guida tecnica ospite ma alla ripresa si prosegue punto a punto con il muro di Kalinin ai danni di Stern che vale il 17-9. La mattanza continua con il 22-12 e il 24-14 figli dell’esperienza del capitano bianconero che, dopo la battuta a rete di Randazzo, valgono il nuovo vantaggio set 2-1.

Più equilibrio in campo per le prime fasi del quarto game che si gioca palla su palla con Verona che non molla nulla e lotta per tenere aperto il match e Sora che vuole chiuderlo subito senza tirare troppo la corda. L’affondo che è anche quello decisivo, arriva sul 17-17 quando il solito Kovacevich (10 pt/set) sale in cattedra e chiude ben 6 punti per il 20-25 che porta tutto il PalaGlobo al tie break.

Quinto set aperto dall’1-4 figlio del muro ospite. Richiama i suoi coach Colucci e alla ripresa del gioco Seganov si affida nelle ottime e sicure mani del suo capitano per la parità del 4-4. Il cambio campo è la Calzedonia ad autorizzarlo con 2 lunghezze di vantaggio annullate però dal diagonale di Kalinin e dal muri di Gotsev a bloccare le intenzioni di Ferreira per il 10-10. La sofferenza del pubblico continua ai vantaggi con Sora che ha la prima possibilità di chiusura e la spreca al servizio, e Verona che ne approficca con due azioni fotocopia di Mengozzi a muro per il 15-17.

BIOSÌ INDEXA SORA – CALZEDONIA VERONA 2-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Miskevich 19, Kalinin 9, Rosso 25, Gotsev 12, Mattei 6, Santucci (L), Marrazzo , Sperandio, Tiozzo, De Marchi n.e., Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Maurizio Colucci. B/V 8; B/P 19; Muro 11.

CALZEDONIA VERONA: Baranowicz 1, Stern 22, Kovacevic 27, Randazzo 3, Ferreira 8, Anzani 3, Zingel 4, Giovi (L), Paolucci, Mengozzi 4, Lecat 3. I All. Nikola Grbic; II All. Matteo De Cecco. B/V 3; B/P 23; Muro 10.

ARBITRI: Luciani Ubaldo, Braico Marco.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: De Orchi.
SEGNAPUNTI: Lisi.

PARZIALI: 25-21 (’25); 22-25 (‘27); 25-15 (‘21); 20-25 (’24); 15-17 (’18).
SPETTATORI: 890.
INCASSO: €3.900.

MVP: Kovacevic.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Al PalaGlobo arriva Verona e i Quarti Play Off Challenge

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È targata “Oasi dei Sapori” gara 2 dei Quarti Play Off Challenge UnipolSai.

Il match della prossima domenica alle ore 18 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” tra la BioSì Indexa Sora e la Calzedonia Verona, sarà presentato dall’agriturismo di Colle Le Vicenne a Posta Fibreno, partner commerciale dell’Argos Volley che per l’occasione metterà in palio a estrazione anche cinque cene presso la sua accogliente struttura.

La serie dei quarti della post season che mette in palio un posto nella Challenge Cup e che si è aperta con tanto entusiasmo al grido di “la gente come noi non molla mai”, ha visto all’AGSM Forum una bellissima Sora sempre alla conduzione di gara 1 ma che purtroppo sul 19-19 del tie break le è mancato il risultato, e una Verona in continua rincorsa, più lucida per la conquista del primo vantaggio match.

“Quella di domenica – dice il capitano Mattia Rosso -, è stata una partita estremamente equilibrata. Più di una volta abbiamo assaporato la vittoria, soprattutto nel tie break dove ci eravamo guadagnati un vantaggio consistente. Purtroppo però non siamo stati lucidi e cinici da riuscire a chiuderla. E’ stato, tutto sommato, il match che ci aspettavamo, molto equilibrato. Noi venivamo da due vittorie consecutive quindi avevamo un buon ritmo gara, mentre loro hanno pagato un pochettino l’assenza di Djuric, loro giocatore di riferimento. Inoltre venivano da due settimane di stop, quindi inevitabilmente avevano un po’ di ruggine nelle gambe e non troppo ritmo gara”.

Ha avuto una settimana di tempo il team di coach Colucci per fare il pieno di rinnovate energie e lavorare sullo studio teorico-pratico dell’avversario e del nuovo incontro, e lo ha fatto con la consapevolezza di lavorare per una battaglia che può vincere.

“Mi auguro una partita equilibrata – continua il capitano bianconero -, perché in questo momento il valore delle squadre è molto vicino, non c’è tutta quella differenza che la carta dice.
Ovviamente spero in un risultato diverso dal precedente. Verona ha talmente tante risorse che sono difficili da arginare. Dal canto nostro dovremmo fare meglio a muro e in difesa per poter contrastare soprattutto i loro posti quattro che in gara1 hanno fatto la differenza. Stiamo lavorando molto sotto questo punto di vista, speriamo di mantenere un buon livello al servizio messo in campo domenica e cercare di far pesare l’attacco, nostro punto di forza durante la stagione”.

Il PalaGlobo “Luca Polsinelli” è prontissimo ad accogliere la “Maraia” che, grazie anche al supporto della società BluVolley, ha organizzato la trasferta in terra volsca. Come anche è pronto all’accoglienza del pubblico delle grandi occasioni che in questa domenica potrà vantare il ritorno di un graditissimo ospite, il vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino e Pontecorvo, mons. Gerardo Antonazzo che applaudirà le gesta della BioSì Indexa assieme ai fedeli delle parrocchie della città.

“Il fattore campo conterà parecchio – ci tiene a sottolineare Mattia Rosso -, e sicuramente può influire sull’andamento della gara e sul risultato finale. Giocare in casa significa soprattutto avere la spinta del nostro pubblico per questo mi auguro che il palazzetto sia pieno. Dal canto nostro faremo di tutto per ribaltare il risultato di gara1”.

Di certo l’avversario dal dente avvelenato e la sete di riscatto non resterà a guardare:

“Sarà una partita da affrontare subito con l’atteggiamento giusto, entrando bene in campo e lottando dalla prima all’ultima palla – dichiara il centrale della Calzedonia Verona, Stefano Mengozzi -. Dall’altra parte c’è una squadra che non ha nulla da perdere e che sicuramente, come ha dimostrato all’andata, darà in campo il ritmo fin dall’inizio”.

L’appuntamento dunque con Gara 2 Quarti Play Off Challenge UnipolSai è per domenica alle ore 18:00 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” dove a sfidarsi saranno la Biosì Indexa Sora e la Calzedonia Verona.
Biglietti in vendita al prezzo di € 14,00 (intero) e ridotto Under 16 al prezzo di €10,00, presso il botteghino del PalaGlobo in via Ruscitto; Caffè Novecento – viale San Domenico; Bar Civico 41 – via Napoli; Papa Rossi – piazza Santa Restituta; Caffetteria del Corso – corso Volsci; Dolce & Caffè – via Veneto; Caffetteria del Borgo – via Giacomo Matteotti; Bar La Piazzetta – Centro Commerciale La Selva; Thuban Viaggi – via San Nicolola; Bar Pasticceria Facchini – piazza XX Settembre, Isola del Liri; Bar Gelateria Cinemateatro – via Lungoliri, Isola del Liri.
Oppure attraverso la comodissima opzione online su www.liveticket.it.

Tutti i possessori del titolo d’ingresso intero, al termine del match avranno la possibilità di partecipare a ben cinque estrazioni vincenti che metteranno in palio altrettante cinque cene offerte dall’agriturismo Oasi dei Sapori.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora