Articoli

Coach Mario Barbiero: “L’unica strada da seguire è il lavoro quotidiano”

, ,

È stato duro il rientro dalla Kione Arena di Padova per i ragazzi della BioSì Indexa Sora, ma il coach Mario Barbiero, uomo di esperienza e vera guida non solo tecnica, ha saputo parlare loro utilizzando anche il metodo del bastone e della carota.
Insieme hanno fatto il quadro dell’accaduto, hanno tirato fuori le criticità, e poi hanno scelto la strategia da seguire per le prossime durissime due settimane, quelle che portano il nome di due avversari devastanti al solo pensiero, Perugia e Civitanova.
Nessuno si scoraggia, nessuno si tira indietro, ma tutti seguono le indicazioni dello staff tecnico che prima di loro ha studiato situazioni, avversari, e definito allenamenti, e dunque testa bassa e lavorare.

“A Padova potevamo e dovevamo fare di più – spiega coach Mario Barbiero -. Nel primo e terzo set siamo stati sempre in partita e abbiamo avuto le opportunità per fare meglio, ma siamo mancati proprio li, nei momenti che contano. Dobbiamo crederci di più e accumulare esperienza per gestire meglio alcune situazioni nei momenti delicati della gara”.

Cosa ha detto ai suoi ragazzi al termine del match patavino?
Come avete analizzato quanto espresso in campo?

“Ho detto che possiamo e dobbiamo fare meglio, l’unica strada da seguire è il lavoro quotidiano, che nel tempo da certezze tecniche e tattiche le quali ci consentiranno di crescere sia a livello individuale che di squadra, e tutto ciò lo dobbiamo a noi stessi, alla Società che ci mette sempre nelle migliori condizioni e ai nostri sostenitori che ci seguono e ci sostengono ovunque”.

Con pochissimo tempo a disposizione, solo tre giorni prima del prossimo match, su cosa lavorerete?

“Continueremo il nostro programma di lavoro fisico-tecnico-tattico, credo che abbiamo tutti i margini e le potenzialità per crescere nell’arco della stagione. Mi dispiace per questi risultati, ma credo fermamente nel lavoro che stiamo facendo, sarà il tempo a darci ragione o torto. Ogni domenica per noi sarà momento di verifica, e a ognuna di queste mi aspetterò sempre una risposta diversa e comunque migliore da parte della squadra e dei singoli. Ogni domenica dovremo superare alcuni traguardi intermedi con le prossime due che ci mettono davanti a difficoltà evidenti con Perugia e Civitanova a rendere complicato il nostro percorso a breve termine”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Valeria Altobelli madrina d’eccezione di Sora-Perugia

, ,

Domenica al Palasport “Città di Frosinone” la BioSì Indexa Sora ospiterà i campioni della Sir Safety Conad Perugia e ad accogliere entrambe le squadre e i tantissimi tifosi che arriveranno per seguire i propri beniamini da ogni parte della provincia e anche oltre, come anche da Perugia, ci sarà una madrina d’eccezione, Valeria Altobelli.

La conduttrice, attrice, cantante e modella ma soprattutto Sorana doc, attualmente impegnata nel fortunato varietà del sabato sera di Rai Uno, Tale e Quale Show, non perde mai occasione per sostenere tutte le attività dell’Argos Volley. Chi non ricorda il video messaggio dello scorso agosto 2016 quando da Rio, dove si svolgevano le Olimpiadi, fece arrivare attraverso i social il suo messaggio in sostegno della BioSì Indexa Sora dando appuntamento a tutti al PalaGlobo “Luca Polsinelli” dove poi si recò assieme alla sua famiglia, il marito Simone Venier e il figlio Gioele in occasione proprio dell’incontro tra Sora e Perugia? O la sua presenza sul palco in piazza Santa Restituta in veste di presentatrice accanto allo speaker Pietro Di Alessandri in occasione della festa della promozione in SuperLega?

“Alla Argos Volley mi lega una grande passione per lo sport, una grande passione per Sora, e la stima per Gino Giannetti che è stato capace di credere e scommettere su qualcosa che fino a qualche tempo fa poteva sembrare utopia, difficile da realizzare. Ha avuto la forza di scommettere su un settore in grandissima crescita, e lo hanno dimostrato le prime serate di Rai1 trasmettendo con grande audience la pallavolo. Solo un grande sognatore, un grande visionario come lui poteva rendere possibile una cosa del genere perchè non è assolutamente semplice spingersi in un settore totalmente diverso dal proprio, per questo lo stimo a livello professionale. Neanche i problemi all’ordine del giorno con il cambio di “casa” sono riusciti a fermare una persona che crede fermamente in ciò che fa, nel territorio sorano e in tutti quei ragazzi e atleti che ha ingaggiato e che stanno calcando il palcoscenico della Serie A. E’ una serie d’eccellenza, e se anche tu non lo sei non puoi raggiungerla. Quindi tanto di cappello a Gino che ha dato l’opportunità di eccellere tra le eccellenze soprattutto a persone del territorio”.

Nonostante il grande impegno televisivo del momento, la Altobelli ha voluto fortemente trovare il tempo per passare un pomeriggio al Palasport “Città di Frosinone”.

“Gino mi aveva invitato alla partita del debutto casalingo con Modena, alla quale purtroppo per impegni di lavoro non sono riuscita ad esserci. Ma non sarei potuta mancare per niente al mondo: mi piace sostenere la mia città soprattutto attraverso una squadra d’eccellenza come quella dell’Argos Volley proprio perchè sono legata a Gino, a questi ragazzi e alla mia Sora che porta la maglia della Biosì Indexa. Ho pieno rispetto e amore per loro, bisogna seguire e sostenere questi ragazzi che ci mettono la faccia e portano il nome della nostra città, perchè se crescono loro cresce anche il nostro territorio, e questa è una cosa che dobbiamo capire, ossia che Sora è rappresentata da una squadra di pallavolo ed è la cosa più importante che abbiamo, e parallelamente, in questo momento, è rappresentata da me in prima serata su Rai1”.

Sora vs Perugia è anche l’occasione per Valeria e la tua famiglia di rivedere tanti amici, sia sorani che quelli ai quali il destino oggi fa indossare la maglia umbra.

“Sarà anche l’occasione per rivedere coach Bernardi e sua moglie con i quali siamo grandissimi amici, per rivedere Ivan Zaytsev sperando ci sia anche la moglie, ma soprattutto per vedere tutti i ragazzi e le persone che sono legate alle sport, un mondo fatto assolutamente di belle persone. Non sarà campanilismo, non sarà tifo perchè sicuramente Perugia sulla carta parte avvantaggiata, ma sono certa che i ragazzi della BioSì Indexa lotteranno seriamente contro un grandissimo avversario. Poi potrebbe anche arrivare il risultato, perchè come diceva mio nonno, la palla è tonda e certe cose non si possono mai prevedere”.

Per una donna di spettacolo come te, che spettacolo è la SuperLega? E cosa significa esserne madrina di un evento così importante?

“La SuperLega è un grandissimo spettacolo perché oltre ad essere il campionato più bello e più ricco di valore al mondo, chi ne fa parte ha capito che oramai si vive di comunicazione e la decisione di rende ogni evento-gara un vero e proprio spettacolo ne è la dimostrazione. Per me dunque è una grandissima gioia poter essere artefice dello spettacolo dell’evento-gara Sora-Perugia. Il fatto che Gino mi riconosca l’onore di essere la madrina di un incontro del genere, forse l’appuntamento più importante per la Biosì Indexa Sora, mi inorgoglisce, mi sento privilegiata e stimata.
Spero di arrivare con tutta me stessa al pubblico delle grandi occasioni che domenica sarà sugli spalti allo stesso modo in cui ho raggiunto quelle persone che sono venute in trasmissione con lo striscione “Valeria, Sora è con te”. Quando semini bene, raccogli bene; quando ami, sei amata; quando rispetti, sei rispettata; quando non ti tiri mai indietro per la tua città, il riscontro arriva sempre, quando meno te lo aspetti e nelle modalità che neanche immagini. Sono sicura che la nostra gente ancora una volta non ci deluderà e che il detto “nemo profeta in patria” per noi non esisterà”.

“Prima di darvi appuntamento a domenica alle ore 18:00 presso il PalaSport “Città di Frosinone” voglio lasciare alcuni messaggi importanti.
Il primo è per chi ha già comprato i biglietti: bravi! La previdenza vince sempre. Soprattutto nel caso di un bellissimo evento come quello di domenica, è davvero inutile rischiare di rimanere a bocca asciutta, quindi complimenti ai previdenti che si sono già garantiti il loro posto nel grande spettacolo di Serie A.
Un altro è per quelli che devono ancora acquistare il biglietto, fatelo! Perchè se un intero pianeta si ferma per guardare le Olimpiadi, alcuni di quegli atleti che hanno fatto ciò domenica saranno in campo a Frosinone, giocheranno contro la nostra squadra del cuore, e allora, quale occasione migliore?
Le mie ultime parole, ma non in ordine di importanza, le rivolgo ai ragazzi della BioSì Indexa Sora: siete l’orgoglio di una città. E mi riferisco anche ai ragazzi stranieri che condividono veramente delle immagini bellissime del nostro territorio sui social, del loro modo di stare insieme anche con persone di zona, del loro modo di integrarsi e imparare l’italiano.
Per me qualsiasi risultato sarà la vittoria, perchè il solo scendere in campo e affrontare alla pari qualsiasi avversario e giocarsela, è una grandissima vittoria. La vittoria del match magari arriva, ma il solo fatto di essere in SuperLega, è un grandissimo orgoglio per loro, per le loro famiglie e per Sora che è la loro famiglia adottiva”.

Carla De Caris – Responsabile BioSì Indexa Sora

Padova-Sora, le voci dei protagonisti.

, ,

Ancora a mani vuote contro la Kioene Padova, la Biosì Indexa Sora ora farà un esame di coscienza e dovrà applicarsi soprattutto per ritrovare il morale e l’agonismo che l’avevano contraddistinta con Modena o Latina. I problemi emersi nel corso dell’ultimo match serviranno a coach Barbiero per lavorare sui suoi ragazzi e tirare fuori quel che serve per dire “basta” a questo momento sfavorevole ai bianconeri, come spiega la stessa guida tecnica:

“Della mia squadra non sono tante le cose che mi sono piaciute perché abbiamo di nuovo approcciato la partita male e sottotono dal punto di vista mentale – commenta a caldo Mario Barbiero. Non riusciamo a venirne fuori; probabilmente le motivazioni sono sia di origine tecnica che mentale, ma cercheremo di lavorarci. Nelli ha fatto la differenza al servizio, mettendoci sempre in grossa difficoltà ed aprendo solchi importanti all’interno dei set, per cui uscire da lì, per noi, attualmente era veramente difficile. Sicuramente mi preme sistemare l’aspetto morale. Fisicamente e tecnicamente c’è quello che c’è. Sono convinto che con i mezzi che abbiamo possiamo competere per giocare meglio, sicuramente. Dal punto di vista mentale, però, ho visto i miei atleti un po’ sottotono. Ho cercato di scuoterli in settimana ma i match riavvicinati non ci aiutano. Il campionato è questo e bisogna gestirlo. Adesso avremo due turni durissimi, Perugia e Civitanova, per cui cercheremo di riemergere”.

Che Nelli abbia fatto realmente la differenza per i suoi, lo dicono anche i dati statistici, che riportano ben 6 ace per l’opposto patavino, la cui forza è raccontata anche da capitan Mattia Rosso:

“Nelli ha spaccato la partita nel secondo e nel terzo parziale al servizio. La differenza, principalmente, è stata tutta lì. Noi attualmente non siamo ancora abituati a giocare con certi tipi di battute ed andiamo un po’ in difficoltà, situazione che ha maturato questo risultato. Non ci aspettavamo, francamente, di perdere 3-0 a Padova, quindi ci rifletteremo su. Noi siamo una squadra estremamente giovane, quindi abbiamo un obiettivo che dura tutto l’anno, ed è quello di migliorare partita dopo partita. Ora abbiamo una gara in casa domenica, ed è contro Perugia, e sarà un altro incontro difficilissimo. E’ chiaro, poi, che dobbiamo mettere a segno anche qualche risultato che ci da entusiasmo per lavorare meglio. Dobbiamo crescere e cercare di fare punti per smuovere la classifica”.

Per i padroni di casa della Kioene, analizza la sfida lo stesso Mvp Nelli, che dice:

“Sicuramente non era una partita molto facile da interpretare, ma siamo stati bravi. Abbiamo avuto dei cali, siamo una squadra che deve crescere ancora e tutti abbiamo bisogno di continuità, ma il risultato finale ci ha premiato. Siamo riusciti a portare a casa la vittoria: io ho dato una grossa mano in battuta, mentre in attacco sto facendo fatica, ma lavorando in palestra riuscirò a fare più punti. Sicuramente giocare in casa, con un pubblico così, mi piace tantissimo e mi carica. Cerco di caricarli anche io, alcune volte ci riesco ed altre no, ma l’importante è giocare forte”.

Ora la Biosì dovrà raccogliere tutta la concentrazione di questo mondo, ritrovare un po’ di serenità e lavorare alacremente perché domenica sarà di nuovo una “bolgia” al Casaleno: arriva il Perugia dello zar Zaytsev e la battaglia sarà senza esclusione di colpi.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora ancora a mani vuote

, ,

Era a caccia di se stessa la BioSì Indexa Sora e in parte si è ritrovata, ma alla Kione Arena a vincere in tre set è Padova, un avversario non semplice da affrontare e da gestire.
Quinta giornata di regular season che mette nuovamente a dura prova i ragazzi dei coach Barbiero e Colucci che però oggi, rispetto alla scorsa domenica, sono scesi in campo riuscendo a entrare subito in partita per affrontare l’avversario con tutte le proprie armi e qualità. Il risultato non è stato quello sperato, e il rammarico è soprattutto quello di un secondo set a senso unico con la luce spenta nella metà campo sorana. La differenza purtroppo per Rosso e compagni, è stata di nuovo quella di essere troppo leggeri nei momenti importanti come nei finali di primo e terzo set, quelli nei quali hanno tenuto bene testa all’avversario fino agli ultimi scambi mollando sul più bello. Padova invece ha trovato la sua arma vincente nella battuta del suo opposto Nelli che a ogni turno segnava il solco decisivo per la vittoria dei set.

“Non sono tante le cose che mi sono piaciute della squadra questa sera – dichiara coach Mario Barbiero -. Fatichiamo a uscire da questa situazione, per un problema di natura tecnica e mentale, anche se la seconda in questo momento condiziona la prima. Ora ci attendono due sfide durissime ma la speranza è quella di trovare quella serenità che ci consenta di poterci esprimere al meglio”.

Nicola Baldon, assistant coach di Padova, invece dice:

“Sono contento per la gara disputata da Gabriele Nelli, che al servizio ha fatto la differenza togliendo di fatto la possibilità a Sora di recuperare. Mi auguro che questo sia di buon auspicio per il proseguo del campionato. Quella di stasera è soprattutto una vittoria importante per il morale, perché ha mostrato il carattere della squadra in occasione di una sfida delicata come questa”.

Allo starting players coach Valerio Baldovin fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Travica in diagonale Nelli, dalle bande Randazzo e Cirovic, dai centrali Polo e Volpato, e con Balaso libero. La guida tecnica sorana invece, Mario Barbiero, propone la diagonale Seganov-Petkovic, Caneschi e Mattei in posto 3, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero.

Randazzo e Rosso aprono il match con un punto a punto che accompagna il set fino al 4-5 quando Travica di seconda intenzione riporta il servizio nella sua metà campo e se ne incarica mettendo la firma sul primo mini break positivo che si traduce nel vantaggio dell’8-5. Arriva subito la reazione sorana per la parità del 10-10 che fa richiedere a coach Baldovin il time out discrezionale a seguito del quale i suoi ragazzi, con Polo all’ace, mettono di nuovo la freccia per il 14-10. Petkovic spezza il gioco avversario e una buona chiamata del video check da parte di coach Barbiero a invertire la decisione arbitrale, si traducono nel nuovo equilibrio del 15-14. Il punteggio galleggia per tutta la parte centrale del set fino al 20-21 quando il servizio out sorano manda Nelli ai nove metri da dove deciderà il destino del primo game con due ace consecutivi che regalano ai patavini 3 set ball. Petkovic annulla la prima possibilità ma Volpato decide che è ora di mettere a referto il primo set 25-22.

Padova torna in campo con una determinazione diversa dettata dal solito Nelli al servizio. Sull’1-1 Volpato guadagna il cambio palla e il suo opposto, con 6 turni positivissimi che destabilizzano la ricezione avversaria servendo anche a Randazzo ben due rigori, fa salire il tabellone sull’8-1. La guida tecnica sorana richiama i suoi ragazzi e poi da campo a Fey inserendolo al posto di Nielsen, ma il sestetto in campo a ogni buona azione che si traduce nel cambio palla fa corrispondere un errore al servizio così da non riuscire a ricucire lo strappo. Sul 13-9 un’altra battuta out manda nuovamente Nelli al servizio per un nuovo turno micidiale per i bianconeri ospiti che dopo un parziale di 6-0 si ritrovano sotto 19-9. Scivola via così il secondo game, tra i tanti errori al servizio da entrambi i lati del campo per un punto per parte che accompagna i sestetti al cambio campo sul 25-13.

Il terzo set si apre con un apparente equilibrio, quello del 6-5, rotto da Sora per il vantaggio del 6-8. Con Cirovic all’ace, Padova azzera il vantaggio ospite e con quello di Nelli, torna in avanti 12-10. Randazzo da seconda linea tiene strette le 3 lunghezze di vantaggio al 15-12 e coach Barbiero ferma il gioco per dare indicazioni ai suoi che alla ripresa con Nielsen e Mattei rimettono tutto in parità 16-16 e poi con Petkovic fanno un passino avanti 18-19. 20-20 e come nel primo set Padova imprime l’accelerata per chiudere set e match, ma sul 23-20 il neo entrato Penning riapre i giochi con l’ace del 23-22. Ancora un servizio sbagliato regala il match ball ai padroni di casa, Mattei annulla la prima possibilità di chiusura ma arriva il solito Nelli a dare la stoccata finale per il 25-23 che si traduce nel 3-0 finale.

KIONE PADOVA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

KIONE PADOVA: Travica 3, Nelli 15, Randazzo 13, Cirovic 7, Polo 7, Volpato 6, Balaso (L), Peslac n.e., Gozzo n.e., Koprivica, Scanferla n.e., Premovic n.e.. I All. Valerio Baldovin; II All. Nicola Baldon. B/V 8; B/P 12; muri: 6.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Petkovic 12, Rosso 11, Nielsen 2, Mattei 5, Caneschi 2, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault, Lucarelli n.e., Fey, Penning 1, Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 1; B/P 16; muri: 2.

PARZIALI: 25-22 (‘2); 25-13 (‘2); 25-23 (‘2).

MVP: Gabriele Nelli.

ARBITRI: Gnani-Piperata.

SPETTATORI: 1.879.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Alla scoperta della tifoseria bianconera: il racconto del trombettista Daniele Loreti

, ,

Il mondo sportivo ha delle peculiarità ben precise e tra queste, la più evidente, è l’importanza del pubblico, il calore del tifo. Si legge spesso del cosiddetto “uomo in più” in campo ed è proprio il supporter, che con la sua voce e la propria passione, sostiene costantemente la squadra del cuore nelle tante gare casalinghe, nelle faticose trasferte, gioisce nelle vittorie, ci resta male nelle sconfitte, applaude quando sul terreno da gioco vede il cuore di un club e il sacrificio degli atleti, si arrabbia quando si gioca male: è insomma parte integrante e attiva dell’ambiente sportivo ed è il motivo per cui lo sport stesso vive. Senza lo spettatore, lo sport non esisterebbe. Questo vale per ogni disciplina e, nello specifico, l’Argos Volley ne conosce bene le dinamiche e, orgogliosa del suo pubblico, sempre vicino alla società e noto per la correttezza con cui presenzia sugli spalti, intende intraprendere un fantastico viaggio alla scoperta delle identità che costituiscono il grande cuore pulsante bianconero. Si inizia così da un personaggio che, con il suo apporto, trasforma coreograficamente un coro in qualcosa di ancor più emozionante e viscerale, qualcosa che coinvolga un’intera curva e trascini con i suoi suoni d’incitamento i giocatori sul taraflex. E’ il trombettista, il primo volto che andiamo a conoscere, sempre in prima fila durante le partite della sua amata Biosì Indexa Sora. Lui è Daniele Loreti, che racconta come è nata la sua passione e come vive la realtà pallavolistica volsca:

“Inizialmente seguivo il Sora on line, cercando i risultati, poi capitò che andai a qualche partita. E’ iniziato tutto saltuariamente, ma grazie all’ambiente sano e caloroso e all’amicizia con un altro tifoso, Davide, mi sono ulteriormente avvicinato, fino a svolgere il ruolo di trombettista che mi appartiene da quest’anno. E’ stato proprio lui a chiedermi di suonare, cosa che faccio con molto piacere e che spero sia apprezzata dal nostro collettivo dell’Armata volsca e dal resto del pubblico e dallo stesso club. Assistere ad un match della Biosì Indexa è una sensazione unica, travolgente, soprattutto quando il punto è a nostro favore. Credo però che le mie emozioni siano diverse da quelle comuni, perché suonando vivo più intensamente il momento e mi diverto comunque, visto che, assieme alla pallavolo, la musica è una mia grande, grandissima passione. Da tifoso, penso che questa squadra possa arrivare lontano, mettendoci impegno e volontà, facendo dei sacrifici. Credo che nella vita tutti debbano farli per avere risultati. Sora può viaggiare ad alti livelli perché ha un buon organico, una bella tifoseria e soprattutto una società solida e affidabile alle spalle; per come la vedo io, quindi, con un po’ più di esperienza e tanto impegno sul parquet possiamo disputare un ottimo campionato”.

Queste le parole del nostro primo intervistato, Daniele Loreti, che l’Argos è fiera di avere tra il proprio pubblico assieme ai suoi “compagni di passione”, grintosi, educati e fondamentali tra le mura del palasport, come hanno dimostrato, venendo sempre in tantissimi anche nell’impianto di Frosinone.
Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

A Padova per rimettere testa e gambe nella competizione

, ,

Senza spegnere il motore la BioSì Indexa Sora continua a viaggiare per l’Italia partendo da Ravenna e puntando ancora più a nord direzione Padova. Alla Kione Arena domani pomeriggio con fischio d’inizio alle ore 18:00, Rosso e compagni troveranno con la faccia fatta a scacchi dalla rete i prossimi avversari di campionato, gli uomini della Pallavolo Padova guidati da mister Baldovin.

Quinta giornata di regular season che mette a dura prova i ragazzi dei coach Barbiero e Colucci, sia per il valore dell’avversario quanto per gli appuntamenti serrati che stanno facendo scendere in campo i club ogni tre giorni, con Padova vs Sora quarta gara in dieci giorni.
Due trasferte lontane consecutive, racchiuse in un arco temporale di quattro giorni, sicuramente influiranno nella mente e nel fisico degli atleti volsci che in questi giorni assieme al loro staff tecnico, hanno dovuto riflettere e resettare per rimettere testa e gambe nella competizione. Se infatti, all’esordio con Modena con tanto agonismo la BioSì Indexa ha disputato un bellissimo match, che a tratti ha messo in vera difficoltà il blasonato avversario, riuscendo a dargli equilibrio tenendo i giochi aperti in qualsiasi direzione fino agli ultimi punti di ogni set, e subito dopo è arrivata alla conquista del suo primo punto nel derby laziale nel quale sotto di due set ha inseguito la vittoria riaprendo un match che sembrava oramai scritto portandolo al tie break con una grande rimonta, a Ravenna è entrata nel vortice Bunge e non ne è mai uscita.

“Affronteremo Padova – ragiona il giovanissimo Edoardo Caneschi -, una squadra con componenti giovanili come Balaso e Polo che hanno già avuto modo di conoscere e farsi conoscere nel campionato di Serie A, ma anche di atleti di esperienza come il palleggiatore Travica, insomma, un altro bell’impegno per noi. Comunque, chiunque sia l’avversario, il nostro compito è quello di non commettere l’errore fatto la scorsa domenica contro Ravenna, ossia di scendere in campo con la testa sbagliata.
Per tutta la partita non siamo riusciti a ingranare quindi è stato difficile metterci la testa alla fine. Bisogna scendere in campo con l’aggressività giusta senza farsi subito scavalcare dagli avversari, è questo quello che dobbiamo fare a Padova.
In un avvio di campionato come questo, con tutte le partite ravvicinate, bisogna sempre essere pronti e non buttarsi giù. Cercheremo quindi di dare il massimo, di entrare in campo subito con la testa giusta e concentrata, e creare situazioni di pressione agli avversari”.

La Pallavolo Padova, alla sua seconda gara consecutiva tra le mura amiche, è decima in classifica a quota 4 punti conquistati dopo aver fatto anche un bel percorso nella Del Monte Coppa Italia partito proprio dalla Kione Arena con il preliminare dei sedicesimi superato agevolmente 3-0 contro la BCC Nep Castellana Grotte, al quale è seguito il turno degli Ottavi che l’ha vista impegnata a Piacenza dove ha battuto anche la Wixo LPR con l’1-3 che le è valso i Quarti.
Si è trovata poi difronte al doppio appuntamento con la Sir Safety Conad Perugia, uno per la prima di campionato e l’altro Coppa Italia, entrambi terminati con lo stesso risultato in favore degli umbri, 3-0.
Sono arrivati però per i patavini, anche problemi di infermeria, con il libero Nicolò Bassanello che dovrà rimanere lontano dai campi per almeno 2-3 mesi a causa della lussazione alla spalla destra per la quale l’atleta si è dovuto sottoporre a intervento chirurgico. Così il GM Santuz opta per un rinforzo in banda ingaggiando il serbo Lazar Koprivica classe ’91, utile anche in fase di ricezione.
Alla seconda giornata il team patavino ha affrontato la Diatec Trentino, ma come Sora con Modena, in campo ha messo tanto carattere ma in tasca zero punti. È nel primo turno infrasettimanale che Padova fa bottino pieno in casa della Tonno Callipo Vibo Valentia con uno 0-3 che non concede repliche. Domenica scorsa però le è sfuggito tra le mani il tie break del derby con la Calzedonia Verona, episodi nuovamente a specchio con quelli tra Sora e Latina per una gara vinta dalla squadra che ha saputo sbagliare di meno ma soprattutto affrontare con maggiore lucidità i momenti decisivi.

La rosa della Kioene Padova rispetto alla passata stagione è variata per 10/13, con i soli Fabio Balaso, Nicolò Bassanello e Marco Volpato confermati. Curiosità: sono tre gli atleti padovani di nascita, sei invece i veneti.
Rivoluzionata la diagonale palleggiatore-opposto che si affiderà all’esperienza di Dragan Travica, capitano del team bianconero, e al toscano Gabriele Nelli, che dopo otto stagioni ha lasciato la “sua” Trento in cerca della definitiva consacrazione. Pur contando su giocatori che già ben conoscono la SuperLega come l’Azzurro Luigi Randazzo, Padova continua a essere una delle formazioni più giovani del campionato, attestando l’età media del gruppo a 23 anni. Guidato dalla rodata coppia di allenatori Valerio Baldovin e Nicola Baldon, anche l’ex di giornata Matteo Sperandio a Sora dal 2014 al 2016, gli anni della vittoria del campionato di Serie A2 e del debutto in SuperLega. A parti inverse invece due gli ex che ora vestono il bianconero sorano, Andrea Mattei, nel club veneto dal 2013 al 2015, ma soprattutto il capitano Mattia Rosso che dal 2010 al 2015 ha contribuito in prima persona a scrivere un pezzo della storia della Pallavolo Padova.
Alla Kione Arena dunque appuntamento per la BioSì Indexa Sora e la Kione Padova, sotto rete alle ore 18:00.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Sora non impensierisce Ravenna che conquista tutta la posta in palio

, ,

Al Pala De Andrè la BioSì Indexa Sora cade sotto l’attacco di una galvanizzata Bunge Ravenna che sulle ali dell’entusiasmo del bellissimo risultato utile raccolto mercoledì scorso contro Trento, continua di gran carriera a dimostrare il suo valore archiviando un altro 3-0.

La Bunge è stata sempre costante nell’esprimere il suo gioco e la consapevolezza di dover fare risultato non le ha creato alcuna pressione. La BioSì Indexa ha provato a metterci forza di volontà e pazienza nel costruire le proprie azioni per contrattaccare, ma il gruppo di mister Soli, orchestrato in maniera impeccabile dalla regia di Orduna – MVP dell’incontro -, ha marciato spedito non impensierito da nulla.
Coach Barbiero per tutto il match ha dato istruzioni ai suoi ragazzi per farli uscire dal vortice ravennate, però contro la continuità di gioco serrata avversaria hanno mostrato fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e pochissimi break point.

Nonostante la buona ricezione, 49% contro il 46% dei locali, ben 10 sono stati gli ace messi a segno dalla Bunge mentre solo 2 quelli dei bianconeri. L’altra differenza si è registrata sulla rete, sia in attacco che a muro con 6 punti diretti. Il gioco dal centro, spesso preferito da Orduna che ha mandato in doppia cifra Georgiev (11 pt/match) e ha fatto divertire Diamantini (7 pt), ha punito Sora che trova in Petkovic il suo maggiore terminale offensivo ma che oggi non è bastato.

“In campo si è vista una Ravenna straordinaria, mentre noi siamo andati davvero molto male – commenta a caldo coach Mario Barbiero -. Non siamo mai stati in partita e non si può giocare in questo modo. I nostri avversari hanno espresso una pallavolo pulita, tecnica, tattica e non posso che far loro i miei complimenti. La mia è una squadra che ha bisogno di partire bene per rendere al meglio, ma non siamo mai stati capaci di fare ciò, senza sfruttare quelle pochissime situazioni che ci sono capitate per impensierire la Bunge, mancando anche in esperienza”.

“Siamo stati bravi a rendere facile una partita che poteva invece rivelarsi molto complicata – gli fa eco il mister ravennate Fabio Soli -. Si trattava del classico match in cui c’è tutto da perdere in quanto il nostro obiettivo era quello di conquistare il miglior risultato possibile. Per questo motivo abbiamo preparato la gara come quella contro Trento, senza lasciare nulla di intentato. Siamo riusciti a tenere in mano il pallino del gioco, con regolarità e ritmo, e con Orduna che è riuscito a utilizzare tutto il potenziale offensivo della squadra, senza dare punti di riferimento agli avversari”.

Allo starting players coach Soli fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Orduna in diagonale Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, dai centrali Diamantini e Georgiev, e con Goi libero. La guida tecnica sorana invece, Mario Barbiero, propone la diagonale Seganov-Petkovic, Caneschi e Mattei in posto 3, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero.

Un punto a punto dettato da errori al servizio da entrambi i nove metri del campo accompagna l’avvio di match fino al 4-4 quando sale in cattedra Buchegger che, con due attacchi vincenti e un muro a bloccare le intenzioni di Rosso, segna il primo mini break positivo che vale il 7-4. L’ace di Marechal incrementa il vantaggio locale ma Petkovic e Nielsen tengono i loro compagni attaccati al punteggio 10-7. Poglajen lavora bene per il cambio palla, e Orduna di prima intenzione assieme alla battuta vincente del suo opposto per il break point che vale l’allungo del +6. Sul 14-8 coach Barbiero richiama i suoi ragazzi i quali però al rientro in campo non riescono ad andare oltre il riprendersi il servizio, accompagnando così il set al 21-15 con Nielsen e Caneschi da un lato e Diamantini in attacco e all’ace, dall’altro. Una battuta direttamente a segno dello schiacciatore argentino mette a referto il 23-15 mentre una sbagliata dei bianconeri regala ben 7 palle set ai padroni di casa. Mattei annulla la prima possibilità ma Orduna si affida a Buchegger per chiudere subito la pratica primo set sul 25-18.

Stessi sestetti in campo per la seconda frazione di gioco che si apre con un video check a invertire la decisione arbitrale in favore di Sora a seguito della battuta di Diamantini decretata out per il 3-2. Due ace consecutivi di Petkovic portano per la prima volta la BioSì Indexa in vantaggio 3-4 e nonostante la potenza dei servizi ravennati che fanno saltare gli schemi ricettivi avversari, Sora riesce a mantenere il galleggiamento fino all’8-8. Qualche errore di troppo unito al braccio armato di Buchegger trasformano il punteggio nel 13-9 che costringe coach Barbiero a fermare il gioco per provare a far ragionare i suoi ragazzi ma alla ripresa il solito opposto giallo rosso apre un break positivo dal parziale di 4-0 che si traduce nel 17-10. Il gap oramai è profondo anche se i sorani provano a ricucire lo strappo aiutati dal nuovo entrato Fey chiamato a rilevare capitan Rosso non riuscendo però ad avvicinarsi oltre il 21-16. Diamantini in attacco e Marechal all’ace regalano al Pala De Andrè 8 palle set e alla terza possibilità mette a referto il secondo game 25-18.

La BioSì Indexa ora, sotto per 2 set a 0, ha solo una chance per restare attaccata al match e in avvio della terza frazione di gioco pare volerla sfruttare al meglio recuperando il 3-1 con il 3-4 firmato da Nielsen. Ma Ravenna non molla nulla, la sua continuità di gioco è serrata, e con un parziale di 5-0 guidato al servizio da Poglajen torna subito avanti 8-4. Coach Barbiero continua a dare istruzioni ai suoi ragazzi che però ora mostrano fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e nessun break point, così il set sale velocemente sul 17-10. Rosso e compagni trovano la forza di rosicchiare qualche lunghezza ma il 19-15 sembra già scrivere il destino della quarta giornata di campionato. Il verdetto finale è decretato dal nuovo attacco a senso unico dei ravennati che segna il 23-15. Ci sarà solo il tempo per due attacchi di Petkovic prima che l’arbitro fischi la fine dell’incontro con il 25-18 che mette a referto il 3-0.

BUNGE RAVENNA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

BUNGE RAVENNA: Orduna 2, Buchegger 17, Marechal 5, Poglajen 9, Diamantini 7, Georgiev 11, Goi (L), Pistolesi n.e., Mazzone n.e., Raffaelli n.e., Gutierrez n.e., Vitelli n.e., Marchini (L) n.e.. I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 10; B/P 18; muri: 6.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Petkovic 14, Rosso 2, Nielsen 7, Mattei 1, Caneschi 2, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 3, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 2; B/P 10; muri: 0.

PARZIALI: 25-18 (‘23); 25-18 (‘25); 25-18 (‘22).

MVP: Santiago Orduna.

ARBITRI: Pasquali Fabrizio, Dominga Lot.

SPETTATORI: 1600.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Direzione Ravenna, domenica si gioca al Pala De Andrè

, ,

Terza gara in una settimana per la BioSì Indexa Sora, come del resto per tutte le sue compagne di SuperLega. Dopo il derby infrasettimanale disputato tra le mura amiche, Rosso e compagni sabato partiranno alla volta di Ravenna dove domenica alle ore 18:00 al Pala De Andrè l’attenderà la dura prova di regular season contro la Bunge dell’ex coach Fabio Soli.

Il “wednesday night” con Latina ha richiesto l’utilizzo di molte energie ma la squadra di coach Barbiero è giovane e non è di certo la cadenza serrata degli impegni o il poco tempo di recupero, a crearle difficoltà, anzi, al contrario potrebbe essere molto utile per il ritmo gara.
Dopo un giorno di riposo, quello concesso dallo staff tecnico agli atleti giovedì, e uno trascorso tra sala pesi, palestra e video, Sora si metterà dunque in viaggio per affrontare il destino che il calendario del Campionato ha deciso per lei.

“A Ravenna – spiega coach Maurizio Colucci -, dobbiamo portare con noi la stessa forza utilizzata per ribaltare la situazione sfavorevole che si era creata con Latina, ma soprattutto cercare di dare maggiore continuità al nostro gioco in particolar modo nelle rigiocate, ed essere un po’ più precisi nella finalizzazione.
È inutile dire che sarà una partita dura, anche alla luce dell’ultimo positivissimo risultato da bottino pieno conquistato dai ragazzi di coach Soli contro Trento. I ravennati giocano molto bene a pallavolo e dunque per noi sarà complicato e difficile mettere giù la palla, data anche la loro ottima correlazione muro difesa.
Il club ha cambiato tanto nel suo sestetto: ha nel palleggiatore un punto di riferimento importante con Orduna ottimo conoscitore del campionato. Il giovanissimo opposto Buchegger che alla prima esperienza in SuperLega sta ben figurando e i due posti 4 stranieri, Marechal e Poglajen, che con la loro esperienza danno una grossa mano a tutta la squadra. Lo stesso si può dire per i due giovanissimi centrali dalle notevoli qualità fisiche, Diamantini e Georgiev”.

È una Bunge molto rinnovata quella che in questa stagione si cimenterà in SuperLega e nella Challenge Cup, competizione europea in cui torna a giocare dopo tre anni. Sono infatti partiti verso altre destinazioni quasi tutti i protagonisti dello scorso torneo e a rappresentare il trait d’union con il passato sono rimasti in tre, Raffaelli, Goi e Marchini, oltre alla guida tecnica Fabio Soli.
Per il resto l’organico è stato rivoluzionato con l’inserimento sia di giocatori molto giovani che di grande esperienza. Il più navigato tra tutti è il palleggiatore argentino Orduna che farà da “chioccia” al gruppo assieme al francese Marechal e al connazionale Poglajen, entrambi posto 4. Del tutto cambiato il reparto centrale con gli arrivi di Diamantini, del bulgaro Georgiev e di Vitelli, come anche il pacchetto opposti formato dall’austriaco Buchegger e dal cubano Gutierrez. Completano la rosa il secondo regista Pistolesi e la banda Tiziano Mazzone.
Questa rinnovata Bunge Ravenna è carica dopo aver supera in tre set i vice-campioni d’Italia dell’Itas Trentino disputando una grande gara in tutti fondamentali.

“Per vincere contro un simile avversario ci vuole una prestazione maiuscola ed è questo ciò che sono riusciti a fare i miei ragazzi – spiega coach Soli -. Abbiamo disputato una partita costante con una pallavolo che infastidisce molto chi sta dall’altra parte della rete”.

Nelle gare precedenti però, ad eccezione della seconda giornata di campionato non disputata a Civitanova a causa di un malore accusato durante la fase di riscaldamento da uno spettatore presente all’Eurosuole Forum, il team era rimasto un po’ scottato dagli incontri con Piacenza e la stessa Lube in Coppa Italia.
Nella sfida con la Wixo LPR, nella prima giornata di Superlega, la Bunge prova a far sognare il Pala De André con due set giocati quasi alla perfezione, ma poi viene piegata al tiebreak.
Per quanto riguarda il percorso condotto nella Del Monte Coppa Italia invece, agli Ottavi Oruna e compagni si sono aggiudicati una bella vittoria a Vibo Valentia, ma poi nei Quarti disputati sempre in gara secca a Civitanova, si sono trovati davanti un ostacolo impossibile da superare.

Ora è il momento di Sora e questa è l’analisi pre gara di coach Soli:

“Sarà una sfida complicata dal punto di vista emotivo perché scenderemo in campo con la consapevolezza di dover fare risultato, e questo può creare delle pressioni. Sarà necessario giocare tranquilli e sereni e, se ci saranno dei momenti negativi, dovremo tirare fuori le armi utilizzate con la stessa continuità vista contro Trento, con grande disponibilità a trovare delle soluzioni alternative in caso di difficoltà. I nostri avversari vengono da una gara in cui hanno mostrato un grande carattere, rimontando da 2-0 a 2-2 contro Latina, a dimostrazione che in SuperLega nessuno ti regala niente e che non bisogna mai considerare una partita chiusa in anticipo”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Barbiero: “Al di là del rammarico per la sconfitta, un altro passo avanti è stato fatto e ne sono contento”

, ,

Una Biosì Indexa Sora, mai doma, mai vinta nell’intimo del suo cuore bianconero, conquista meritatamente il suo primo punto e smuove, sebbene anche solo di un passo, quella classifica che non era di certo lo specchio dell’energia investita in campo, e lo fa contro i cugini della Taiwan Excellence Latina, in un derby tutto da vivere. Due set che sembravano decretare la fine della gara in anticipo, poi la rimonta, straordinaria: sul 2-2, la certezza di aver messo da parte almeno una lunghezza riscalda il palazzetto, squadra, staff, tifosi. Al tie break Sora non ce la fa a chiudere in suo favore, ma certo non può rimproverarsi di non averci provato in una partita davvero strana, dove ha mostrato entrambi i volti della stessa medaglia, come spiega coach Barbiero:

“E’ stata una partita dai due volti. Siamo partiti con la nebbia in campo. Volevamo spaccare tutto dopo l’entusiasmo di quella contro Modena, perché volevamo dimostrare la nostra forza. Abbiamo però incontrato un Latina che nei primi due set ci ha bloccato ogni via d’attacco e non abbiamo avuto scampo. Siamo andati sotto di 2-0 e tutti si sono calmati un attimo. Ho chiesto loro di rincominciare a giocare come sapevamo. Abbiamo fatto il punto della situazione ed ho visto che i ragazzi avevano occhi diversi. Effettivamente abbiamo iniziato a giocare dal terzo set ed abbiamo messo in campo un’ottima pallavolo. Nel terzo e quarto periodo siamo usciti veramente bene soprattutto nei fondamentali di muro-difesa, dove abbiamo fatto 7 su 12 il terzo e 6 su 9 il quarto, quindi sono numeri veramente importante, questo significa determinazione e tecnica. Nel tie break, poi, un po’ di energie mentali sono venute meno, però reagire da due bruttissimi game era veramente difficile, quindi credo che, al di là del rammarico per la sconfitta, questo sia un altro passo avanti e sono contento. Forse è mancato, in alcuni momenti nel parziale finale, l’energia mentale, consumata tutta nel primo e nel secondo set quando abbiamo un po’ voluto strafare. Sintomatico di una squadra giovane”.

Per il versante pontino analizza il match lo schiacciatore Corteggiani, che dice:

“E’ stata una partita difficile. Abbiamo iniziato portandoci avanti 2-0 e giocando molto bene, ma poi Sora ha fatto una grande rimonta. Giocare un altro set era come partire dallo zero a zero, ce l’abbiamo fatta. Contro Verona abbiamo perso 3-2 e penso che in questa gara abbiamo disputato un grande quinto set. E’ la nostra prima vittoria, ci aiuterà ad proseguire per bene la settimana”.

All’atleta si unisce il presidente biancoblu Gianrio Falivene, che dice:

“Ad un certo punto pensavo che avremmo potuto vincere molto più facilmente, ma vediamo il buono della partita. Non eravamo delle fave a Bari, non siamo stati delle fave neanche questa sera quindi andiamo avanti. Chiedo un po’ di tranquillità perché probabilmente si sono create delle aspettative e poi qualche acciacco un po’ imprevisto non ci permette di allenarci ancora bene, quindi facciamo fatica su alcune situazioni. Noi dobbiamo pensare gara dopo gara senza guardare troppo al futuro. Adesso abbiamo Civitanova, ogni settimana, poi, deve essere migliore della precedente”.

La Biosì Indexa si gode quest’oggi il meritato riposo, dunque, ma da domani sarà nuovamente in palestra a preparare il difficilissimo incontro di domenica quando sarà la Bunge Ravenna dell’ex allenatore Soli ad attendere i volsci tra le mura romagnole.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Latina vince il derby e Sora in rimonta conquista un punto

, ,

Al primo appuntamento infrasettimanale di SuperLega, arrivato alla terza giornata d’andata, la BioSì Indexa Sora conquista il suo primo punto della stagione ma il derby laziale, al quinto set, lo vince la Taiwan Excellence Latina.

Al Palasport “Città di Frosinone” i ragazzi di coach Barbiero non riprendono i giochi da dove li avevano lasciati la scorsa domenica contro Modena, entrando nel match con l’atteggiamento mentale e fisico giusto, e soprattutto determinazione, solo nella terza frazione di gioco. Sotto di due set, Rosso e compagni hanno inseguito la vittoria riaprendo un match che sembrava oramai scritto portandolo al tie break con una grande rimonta.

Un match dal doppio volto e combattuto a fasi alterne nel quale apparentemente la differenza sembrava dover essere fatta dall’esperienza ma dove in realtà alcuni episodi chiave ne hanno segnato le sorti. Come nel primo set quando sul 6-6 la rotazione di Savani al servizio fa saltare tutti gli schemi di gioco ai ragazzi di coach Barbiero. Per sette lunghi turni infatti il regista pontino crea difficoltà alla seconda linea sorana mentre il muro di Starovic e Rossi (3 a testa nel set per un totale di 8 di squadra) chiude ogni passaggio alla prima per il 6-14 che con Maruotti e Savani si trasforma nel 10-19. Mister Barbiero prova a dare freschezza mentale al suo sestetto cambiando qualche carta in tavola, ma Latina archivia 15-25.
Nel secondo i locali rincorrono una Latina sempre in accelerazione, e che dall’8-15 vola sul 10-22 preludio del 13-25. Non cala il morale dei bianconeri che nel terzo game tornano in campo più determinati e con un indiavolato Petkovic (11 pt/set), e salgono anche la ricezione ma soprattutto l’attacco con un 60% ancora mai toccato. Sull’1-2 entrambe le squadre non vogliono mollare nulla, così il gioco si infiamma e sale decisamente di livello. Nella parte centrale del set Sora trova un +3 di vantaggio che tiene stretto con un bel gioco di squadra sostenuto a gran voce dai tifosi sugli spalti, vedendo molto vicina la conquista del primo punto campionato che arriva sul 25-23. Il tie break emoziona e la lucidità premia la Taiwan Excellence Latina che sul 7-9 punta dritto il suo obiettivo e festeggia la sua prima vittoria in campionato.

“Abbiamo giocato malissimo i primi e due set – commenta coach Barbiero -, anche perché Latina ci ha praticamente sovrastato. Pian piano poi, siamo cresciuti e abbiamo iniziato a giocare come sappiamo e sì è visto il Sora che a me piace: combattivo, bene in difesa, nelle rigiocate, e attacchi intelligenti. Credo che sia stato fatto un bel passo avanti importante. Potevamo anche vincerlo il tie break facendo qualcosa in più, ma ho visto che i ragazzi erano un po’ stanchi mentalmente, quindi va bene così”.

“Dovevamo riprendere confidenza con la vittoria – spiega coach Di Pinto -. Era la prima partita di Sasha Starovic da titolare in campionato e si è visto subito. Abbiamo fatto due set determinati e concentrati come avevamo preparato la partita. Poi abbiamo perso lucidità. Sì vede che c’è mancanza di ritmo di gioco e di continuità e lo abbiamo pagato. Poi l’importante però è che siamo venuti fuori nel quinto set e abbiamo vinto, anche se potevamo fare qualcosa in più”.

Allo starting players coach Barbiero propone il suo sestetto tipo, quello formato dalla diagonale Seganov-Petkovic, i centrali Caneschi e Mattei, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero. Mister Di Pinto risponde con Sottile in cabina di regia opposto a Starovic, Gitto e Rossi al centro della rete, Maruotti e Savani in banda, e Shoji libero.

La cronaca del match
Si studiano le due laziali in campo per l’apparente equilibrio del 6-6. La pipe di Savani manda il suo capitano, Sottile, al servizio per una rotazione che fa saltare tutti gli schemi di gioco ai ragazzi di coach Barbiero. Per sette lunghi turni il regista pontino crea difficoltà alla seconda linea sorana mentre il muro di Starovic e Rossi chiude ogni passaggio alla prima per il 6-14 che costringe la guida tecnica locale a utilizzare entrambi i time out discrezionali a sua disposizione. Il mini break messo a segno da Petkovic e Nielsen rosicchia lunghezze importanti ma Maurutti mette la sua firma al set per il +7 del 9-16 che con Savani si trasforma nel 10-19. Mister Barbiero prova a dare freschezza mentale al suo sestetto inserendo Penning per Mattei e Fey per Nielsen ma i suoi ragazzi non riescono ad andare oltre un punto a punto che fa scivolare il parziale fino al 15-24 con l’attacco di Starovic che lo archivia 15-25.

Per il secondo game i locali confermano Fey in posto 4 e, come successo in avvio di gara, si tengono attaccati al punteggio fino al 6-7 rincorrendo una Latina sempre in accelerazione. Con il solito Sottile dai nove metri, la Topo Volley si concede il primo allungo, quello del 6-10 ma, aiutato da qualche errore avversario di troppo sale sul +7 del’8-15. Caneschi e Petkovic provano a spezzare il loro gioco ma Gitto e Maruotti continuano a rispondere presente sia in attacco che a muro per l’incolmabile 10-22. Fey continua a insistere ma i suoi tre punti serviranno solo a incrementare il quoziente finale, quello del 13-25 chiuso dall’unico punto nel set dell’opposto pontino.

Non cala il morale dei bianconeri che nel terzo game tornano in campo più determinati e con un indiavolato Petkovic (11 pt/set), e salgono anche la ricezione ma soprattutto l’attacco con un 60% ancora mai toccato. Con l’ace di Nielsen è 8-5, Caneschi lavora bene a muro per il 12-9, mentre Seganov si affida al suo opposto per tenere strette le 3 lunghezze di vantaggio al 17-14. Dopo il time out discrezionale richiesto dalla panchina ospite, si gioca palla su pala tra azioni concitate ed errori al servizio ma con il diagonale di Nielsen e il muro di Mattei ai danni di Starovic, il tabellone sale sul +5 del 23-18. Ferma ancora il gioco coach Di Pinto ma alla ripresa i suoi non possono seguire i suoi consigli perche sulla rete a dettare le regole ora c’è Petkovic che si assicura il set 25-19 riaprendo un match che sembrava oramai scritto.

Sull’1-2 entrambe le squadre non vogliono mollare nulla, così il gioco si infiamma e sale decisamente di livello. Ogni pallone scotta e nessuno dei sestetti riesce a concedersi un doppio passo di vantaggio con il 9-9 che mette in mostra tutte le bocche da fuoco. Il primo break positivo porta la firma di Gitto mentre la risposta quella di Petkovic per la nuova parità del 13-13. Il muro di Seganov sulle intenzioni di Maruotti apre il gas della macchina sorana che trova a spingere ancora sull’acceleratore il suo opposto per il +3 del 17-14. I volsci tengono stretto il loro vantaggio e con un bel gioco di squadra sostenuto a gran voce dai tifosi sugli spalti, vedono molto vicina la conquista del loro primo punto campionato con il 23-19 chiuso da Nielsen. Ovviamente la Taiwan Excellence non resta a guardare mostrando il suo lato migliore, ma i padroni del set oramai sono loro, i sorani guidati da Petkovic e Nielsen che portano con una grande rimonta i loro avversari al tie break con un 25-23.

Il tie break emoziona e la lucidità premia la Taiwan Excellence Latina che sul 7-9 punta dritto il suo obiettivo e festeggia la sua prima vittoria in campionato.

BIOSÌ INDEXA SORA – TAIWAN EXCELLENCE LATINA 2-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 32, Rosso 2, Nielsen 12, Mattei 6, Caneschi 2, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli, Fey 7, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 1; B/P 20; muri: 6.

TAIWAN EXCELLENCE LATINA: Sottile 4, Starovic 18, Rossi 7, Gitto 9, Maruotti 16, Savani 16, Shoji (L), De Angelis, Kovac n.e., Corteggiani n.e., Huang, Le Goff, Ishikawa. I All. Vincenzo Di Pinto; II All. Marco Franchi. B/V 4; B/P 17; muri: 18.

PARZIALI: 15-25 (‘19); 13-25 (‘21); 25-19 (‘24); 25-23 (’29); 9-15 (’15).

MVP: Dusan Petkovic.

ARBITRI: Cesare Stefano, Saltalippi Fabrizio.

SPETTATORI: 1831.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare