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Sora-Verona: le voci dei protagonisti

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Lascia il palasport “Città di Frosinone” con una sconfitta la Biosì Indexa Sora che, nonostante abbia condotto un match con tanta grinta e voglia di sfatare la cabala che l’ha vista fino ad ora non riuscire a tagliare il traguardo, non riesce a sopraffare la Calzedonia Verona. I tre set in cui si è giocata l’ottava di campionata vanno letti attraverso gli eloquenti parziali (20-25; 27-29; 23-25): tre parziali che raccontano una Sora in perenne lotta ma che scivola sul finale, dopo aver tenacemente più volte condotto il gioco e rimontato l’avversario, scavalcandolo e poi cedendo sul più bello, forse complice quella sottile tensione che una squadra così giovane ancora deve imparare a gestire.

Protagonista assoluto del match diventa il libero Pierpaolo Mauti, chiamato a sostituire Santucci che ha accusato un affaticamento. E’ proprio il giovane atleta a commentare la sua performance e quella generale della squadra:

“Questa è stata una partita molto difficile e tesa. Purtroppo Santucci ha avuto un risentimento muscolare e mi è dispiaciuto molto. Io ci ho messo l’anima e ho dato tutto per la squadra. Ho cercato di buttarmi su ogni pallone, ma il risultato è stato comunque quello del 3 a 0 per gli avversari. Bravi loro, ma molto bravi anche noi. Ripartiremo presto in palestra per cercare di migliorare le cose che sono andate male e aggiustare tutte quelle piccolezze che riusciamo a capire grazie al nostro mister Mario Barbiero”.

Al giocatore segue proprio la disamina del coach bianconero:

“Oggi abbiamo affrontato un avversario di grande rispetto – spiega il tecnico dei volsci -, però nonostante stiamo iniziando a giocare con continuità non so se paghiamo ancora l’inesperienza o gli errori che commettiamo dal 20 in poi. Per noi ormai è diventata una sorta di cattiva consuetudine. Generalmente queste situazioni accadono un po’ per poca esperienza di categoria e un po’ probabilmente anche per la tensione o per la paura, perché dopo sette sconfitte calcare il campo e affrontare a viso aperto l’avversario non è proprio semplice. Però è un peccato perché siamo sempre lì, giochiamo, recuperiamo, difendiamo, contrattacchiamo; poi in questi momenti ci si perde, e non dovremmo farlo quasi a metà stagione. Continueremo a lavorare e cercheremo di far crescere ulteriormente questi ragazzi sull’intensità della fase finale dei set, ma capisco che ci vogliono tempo e pazienza. Speriamo di migliorare in futuro, al di là della prossima partita. Ci sono stati dei cambiamenti di tipo tattico perché l’avversario aveva inquadrato il nostro sistema di ricezione e aveva trovato le giuste vie di battuta, per cui abbiamo dovuto modificare leggermente l’assetto. I cambi non sono dovuti a cattive prestazioni, ma a una modifica tattica della squadra”.

Per la controparte gialloblu va ai microfoni la guida Nikola Grbic:

“Per noi è arrivata un’altra vittoria importante, ma l’ultima cosa che sto guardando in questo momento è la classifica poiché quest’ultima è solamente la conseguenza di ciò che stiamo facendo in campo. Sono molto contento della conferma della bella prestazione fatta contro Ravenna. Ancora ci sono alcune cose da migliorare, sulle quali stiamo lavorando, sulle quali stiamo crescendo di domenica in domenica. Venire qui e portare via tre punti da Sora non è così semplice quanto sembra e lo si è visto anche nella partita contro la prima della classe, ovvero il Perugia. Questa è una squadra di valore che più avanti nel tempo toglierà delle lunghezze a qualche club”.
Intanto la Biosì Indexa si ributta a capofitto negli allenamenti e da domani sarà nuovamente al PalaGlobo per preparare l’insidiosa trasferta di Milano.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora lotta ad armi pari ma non trova la chiave match

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Gara intensa tra la BioSì Indexa Sora e la Calzedonia Verona ma a decidere il risultato sono ancora degli episodi, quelli che hanno concretizzato gli ospiti in tutti i finali di set.
Sul campo del PalaSport “Città di Frosinone” Rosso e compagni non riescono ancora a trovare la chiave per muovere la classifica nonostante tanta buona pallavolo unita a rinnovate energie che fanno bene a tutto l’ambiente.
3-0 per l’appassionante match che ha tenuto tutti con gli occhi incollati sul campo fino all’ultimo pallone, tra due contendenti che hanno lottato ad armi pari per la posta in palio. A trovare la vittoria però sono gli ospiti scaligeri che si confermano inarrestabili mangia punti in trasferta con Stern mattatore indiscusso e MVP con 24 punti totali realizzati di cui 3 ace.

Grandi assenze di giornata tra le fila gialloblu con l’opposto Mitar Djuric al seguito della sua squadra ma seduto in tribuna a causa della lesione al tricipite brachiale destro, e il centrale Emanuele Birarelli invece bloccato a casa dall’influenza. Anche i padroni di casa, dai primi scambi del secondo set, hanno dovuto fare a meno di un importante uomo, il libero Marco Santucci, cosctretto ad abbandonare il campo a causa di problematiche muscolari, al suo posto Pierpaolo Mauti.

“E’ stata una partita intensa, gioca su qualche episodio – dice il General Manager Adi Lami -. Meritavamo qualcosina di più, almeno un set. Tutto il match è stato giocato a ritmi abbastanza alti da tutte e due le squadre, ma sono stati bravi loro a concludere e a concretizzare nel finale di ogni set. Ora però dobbiamo pensare alla prossima gara”.

“Siamo molto contenti dei tre punti guadagnati contro una squadra che è riuscita a mettere in difficoltà Perugia – commenta coach Nikola Grbic. Sappiamo che se non giochi bene con loro rischi di perdere quindi sono molto contento per la prova dei ragazzi che hanno confermato la solidità dimostrata a Verona contro Ravenna. Sono stracontento quindi sia della prestazione che del risultato”.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, le bande Rosso e Fey, i centrali Caneschi e Mattei, e Santucci libero.
La guida tecnica scaligera invece, Nikola Grbic, propone la diagonale Spirito-Stern, Mengozzi e Pajenc in posto 3, i martelli Marretta e Maar, e Pesaresi libero.

In avvio di match la prima a presentarsi è Verona che con 2 ace e 3 attacchi di Stern conduce 4-7. Dopo il time out discrezionale richiesto da coach Barbiero, l’ace di capitan Rosso a beffare la ricezione di Marretta e il video check a invertire la decisione arbitrale, la BioSì Indexa pareggia i conti 9-9. Il gioco prosegue punto a punto con la Calzedonia che prova l’accelerata con la battuta direttamente a segno di Mengozzi e una chiamata dell’occhio elettronico favorevole per il 13-16 ma Sora, con la stessa moneta servita da Caneschi dai nove metri, riporta l’equilibrio. Il set cambia volto sul 18-17 quando Stern da posto 4 lavora bene per il cambio palla e Marretta ancora dal servizio, rimette i suoi un passo avanti, 18-20. Mattei interrompe la striscia positiva tenendo i suoi attaccati al set ma la battuta torna nelle mani gialloblu con Pajenk che picchia duro andando direttamente a segno per il 19-24. Seganov si affida ancora a Mattei che prontamente annulla la prima palla set, ma Stern (9 pt/set) lo manda a referto 20-25.

Per il secondo game Sora torna in campo con Nielsen al posto di Fey e con un 3-3 che trasforma 6-4 ma proprio su questo vantaggio perde il suo libero, Marco Santucci per problematiche muscolari, al suo posto Pierpaolo Mauti. Mette la freccia Verona con Maar incisivo da seconda linea per il 7-10. Inizia la sua rincorsa la BioSì Indexa ma nonostante le belle giocate di squadra non riesce a guadagnare break point mentre gli ospiti continuano a rosicchiare lunghezze per il +4 del 16-20. Caneschi si riprende la battuta e la consegna nelle mani di Nielsen che mette a segno un importantissimo ace mentre i suoi compagni fanno il resto per la parità del 20-20. Sora ci crede sempre di più e lo dimostra nelle sue giocate mentre Verona tiene botta viaggiando sempre un passo avanti fino al 22-24 che vale due set ball. Sulla rete, Petkovic in attacco e Mattei a muro, portano la contesa ai vantaggi con la Calzedonia che ha possibilità di chiudere e i volsci che annullano per tre volte. Al quarto tentativo un fallo di piedi di Nielsen sulla linea di tre metri beffa i padroni di casa che si ritrovano così sotto di 2 set dopo aver lottato per rientrare meritatamente nel match.

Terzo set senza Rosso per coach Barbiero, ma con la diagonale Nielsen-Fey, e sempre in rincorsa sotto gli attacchi di Stern per il 5-8. Arriva la reazione con il break positivo di 5-0 che si traduce nel sorpasso del 10-8. Dopo il time out discrezionale, la guida tecnica scaligera manda in campo Jaeschke per Marretta ma il trend non cambia con Sora che continua a viaggiare tenendo stretta il suo vantaggio fino al 20-18. Mengozzi a muro pareggia i conti e il finale di sente prosegue palpitante punto a punto fino al 23-24 di Mattei a bloccare le intenzioni di Stern. Si chiude qui il match per la BioSì Indexa che con una battuta in rete fa scattare la festa della Calzedonia Verona.

BIOSÌ INDEXA SORA – CALZEDONIA VERONA 0-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 19, Rosso 5, Fey 5, Mattei 7, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Nielsen 10, Penning n.e., Mauti (L). I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 4; B/P 14; muri: 6.

CALZEDONIA VERONA: Spirito 1, Stern 24, Marretta 7, Maar 10, Mengozzi 6, Pajenc 7, Pesaresi (L), Paolucci, Jaeschke 2, Mohammadjavad, Grozdanov n.e., Frigo (L) n.e. I All. Nikola Grbic; II All. Giancarlo D’Amico. B/V 9; B/P 10; muri: 3.

PARZIALI: 20-25 (‘27); 27-29 (‘36); 23-25 (‘230).

MVP: Toncek Stern.

ARBITRI: Sobrero Luca, Saltalippi Luca.

SPETTATORI: 2.112.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare

Gino Giannetti: “Sora torna a Sora”

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Torna a casa la Biosì Indexa Sora, lo annuncia patron Gino Giannetti nel corso della conferenza stampa straordinaria che ha avuto luogo questa mattina al PalaGlobo “Luca Polsinelli”.

“Domani giocheremo a Frosinone ma per quanto ci riguarda, a partire dalla prossima di campionato, aspetteremo Piacenza a Sora. È una questione di giustizia sociale e riteniamo che questa ci vada attribuita”.

“La tranquillità con cui siamo qui a fare le nostre dichiarazioni – aggiunge il dirigente dell’Argos Volley, Mario Cioffi -, deriva dalla gestione della vicenda: rigoroso silenzio prima di arrivare a qualcosa che ci desse la possibilità di crederci. Noi oggi ci crediamo perché abbiamo avuto la risposta celere ed efficace dell’amministrazione comunale. Allo stesso tempo attendiamo una replica e una risposta dalla Lega, e mi auguro sia un ok perché si arriva a un punto in cui anche degli organi che hanno dimostrato di avere delle responsabilità, capiscano che è il momento di mettere un punto definitivo sulla faccenda”.

Al tavolo dei relatori anche il Sindaco di Sora, Roberto De Donatis:

“Grazie all’attenzione della dirigenza dell’Argos Volley che è riuscita a trovare il bandolo della matassa all’interno della gestione di una vicenda che per noi è stata come una doccia scozzese, ora metteremo in campo qualsiasi sforzo tecnico per rimodulare lo spazio possibile all’interno del palazzetto per raggiungere il numero di posti a sedere. L’amministrazione non ha fondi propri sui quali investire ma oggi siamo qui, ci mettiamo la faccia insieme per fare cose importanti per la città di Sora. Questa amministrazione è e sarà, come possibile, al fianco della Biosì Indexa Sora. Bentornati a Sora!”.

Proprio lì, al PalaGlobo “Luca Polsinelli”, dopo tante battaglie e mesi di energie spese per difendere un patrimonio della città di Sora, i sacrifici vengono ripagati. Finalmente anche per l’Argos Volley giunge il momento della catarsi con una dichiarazione che vale l’applauso spontaneo dei presenti all’incontro e la felicità dello staff tutto.
Da ottobre ogni partita, anche quella casalinga, era una trasferta; ogni domenica bisognava convogliare personale e lavoro a Frosinone, per non lasciare nulla al caso, con il rammarico di non poter giocarsi la SuperLega tra le mura intime. Oggi, tutto questo potrebbe finire sul serio. Certo che il capoluogo e la sua amministrazione hanno avuto l’incontestabile merito di accogliere a braccia aperte la realtà bianconera e offrirle un alloggio in un momento difficile della sua storia, ma ora la stessa storia dice che è arrivato il momento di rientrare a Sora.

Al tavolo dei relatori, oltre patron Gino Giannetti, hanno spiegato le dinamiche di questa meravigliosa novità anche il dirigente volsco Avv. Mario Cioffi e il sindaco di Sora Roberto De Donatis.
Apre la tavola il padrone di casa, Giannetti, che spiega:

“Abbiamo passato un’intera estate a cavalcare il problema della capienza del palazzetto. Abbiamo contrastato le volontà di un nuovo regolamento della Lega, ma ne facciamo parte e abbiamo dovuto adeguarci al nuovo indice di capienza. Abbiamo iniziato il campionato e ci siamo resi conto che non era stato così per tutte e quattro le società con lo stesso problema. C’è stato un momento di smarrimento e poi abbiamo iniziato, piano piano, a verificare il perché ci fosse stata questa così palese differenza tra noi e loro. Abbiamo chiesto la documentazioni per renderci conto del da farsi e poi, inoltrata una richiesta per tornare eventualmente a Sora. Questa richiesta ci è stata bocciata, ma una società di SuperLega, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, ha voluto discutere questo punto e lo si è fatto nell’assemblea di Lega dello scorso lunedì. Giovedì siamo venuti in possesso della documentazione finale con la quale le altre società sportive in oggetto si erano iscritte al campionato. A questo punto abbiamo preso atto di una interpretazione molto più estensiva del campionato e della stessa Lega e ci siamo resi conto che tale interpretazione era applicabile anche a noi. Abbiamo fatto le nostre verifiche all’interno dell’impianto sorano e contattato la nostra amministrazione. Subito, con eccellenza assoluta, ci ha supportato in questa cosa. Il sindaco e i suoi collaboratori hanno compreso che quel tipo di impegno poteva essere assunto. Ieri abbiamo avuto la documentazione necessaria da parte del primo cittadino e abbiamo provveduto in serata a inoltrare il tutto attraverso pec certificata, come da regolamento, richiedendo un immediato trasferimento da Frosinone a Sora, con l’esclusione della sola partita di domani in quanto non abbiamo né la volontà e né l’esigenza di mettere in difficoltà le strutture e Verona che aveva già organizzato completamente la trasferta.
Per cui domani giocheremo a Frosinone ma per quanto ci riguarda, a partire dalla prossima di campionato, aspetteremo Piacenza a Sora. È una questione di giustizia sociale e riteniamo che questa ci vada attribuita”.

“È il momento nel quale anche noi come amministrazione speravamo – sottolinea il primo cittadino -. C’è un importante dialogo in corso con la Regione, che ho anche annunciato in consiglio comunale, riguardo la realizzazione di un impianto di 3000 posti. Contestualmente stiamo ragionando su un’ulteriore possibilità quella di un finanziamento di 2 milioni di euro, e concorreremo per andare a prenderlo. Con questa somma si può programmare il futuro”.

Verona il prossimo avversario di Rosso e compagni

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Domenica alle ore 18:00 al PalaSport “Città di Frosinone” in scena l’ottava giornata del girone d’andata della SuperLega UnipolSai 2017/2018. A dividersi i diciotto metri quadrati di campo e a contendersi i tre punti in palio, i padroni di casa della BioSì Indexa Sora e la Calzedonia Verona.

Un nome che fa nascere un sorriso sulle labbra dei tifosi, un nome che si accomuna a una delle prime gioie vere vissute in massima serie dalla prima squadra dell’Argos Volley, la vittoria secca per 3-0 che lo scorso 14 dicembre all’AGSM Forum portò Sora a giocarsi i Quarti della Del Monte Coppa Italia. Un ricordo molto bello al quale però la squadra di patron Giannetti ora vorrebbe affiancarne un altro, ma il progetto non è certamente dei più semplici.

Settima in classifica a quota 9 punti e con una gara in meno disputata da recuperare il prossimo 13 dicembre contro Castellana Grotte, il Blu Volley Verona arriva al match dopo aver intascato bottino pieno al PalaTrento contro la Diatec e aver portato, domenica scorsa, al quinto set vincendolo, la Bunge Ravenna. A fare quota nel suo forziere anche gli altri due tie break vinti in trasferta a Latina nella prima giornata e a Padova, mentre finora si è arresa solamente tra le mura amiche contro gli ospiti Perugini e Modenesi.

Insomma, ovunque va questa Verona, riporta indietro un importante souvenir, con 7 dei 9 punti classifica, guadagnati fuori casa. Dall’altra parte della rete una BioSì Indexa che nel suo palazzo sa esprimere al meglio la sua pallavolo e sa tenere testa anche alle grandi come ha dimostrato contro Modena e Perugia, potendo vantare inoltre il secondo posto di Dusan Petkovic nella classifica di rendimento per punti totali realizzati, 129, dietro solo ad Abdel-Aziz Nimir.

Anche questa domenica insomma, sarà un appassionante match da vivere fino all’ultimo pallone, tra due contendenti che lotteranno per la posta in palio, con i padroni di casa in cerca della loro prima vittoria, e gli ospiti per continuare a confermarsi inarrestabili mangia punti in trasferta.

“Verona è un squadra giovane – dice il palleggiatore bianconero Georgi Seganov -, è vero che in tempo di mercato ha optato per molti cambiamenti ma si è assicurata anche giocatori esperti della serie. Mi riferisco in particolar modo a Maar che l’anno scorso ha fatto molto bene a Padova, e Birarelli, atleta di fama oramai riconosciuta e molto insidioso dal centro della rete. Sicuramente questi gli uomini più pericolosi, quelli a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione, e per farlo dobbiamo cercare di ribaltare il rendimento della scorsa settimana in battuta e in ricezione. Sarà un match difficile contro una squadra brava a giocare a pallavolo, e credo che solo partendo bene da questi fondamentali potremmo essere finalmente pronti a muovere la classifica”.

Ed è proprio una Calzedonia Verona molto rinnovata quella che arriverà a Frosinone e che, tra Campionato, Coppa Italia e il ritorno in Europa con la Coppa CEV 2018 nella quale inizierà a dicembre la propria avventura ai 16esimi di finale contro i serbi del Ribnica Kraljevo, vorrebbe lasciare il segno in ogni competizione anche se già ha dovuto salutare la Coppa Nazionale ai Quarti dove è stata battuta da Modena.

Grande assente di giornata sarà lo schiacciatore bosniaco con passaporto greco Mitar Djuric che si è infortunato un paio di settimane fa al braccio destro procurandosi una lesione piuttosto seria al tricipite brachiale. Tuttavia,  anche se in fase di guarigione, non potrà essere in campo contro Sora con i tempi di recuperano che oscillano ancora attorno ai due mesi.

Gli arrivi alla corte del confermato coach Nikola Grbic, o meglio i ritorni in gialloblu sono quelli del libero Pesaresi lo scorso anno a Civitanova, del palleggiatore Spirito da Ravenna, del centrale Birarelli a distanza di dieci anni, e dopo la lunga permanenza di otto stagioni a Trento passando per Perugia, e dell’altro posto sloveno Pajenk, a Verona nel 2010/2011. Indosseranno invece per la prima volta la maglia scaligera gli schiacciatori Marretta (ex Milano) e Maar (ex Padova).

In fatto di stranieri, prima volta in SuperLega per lo schiacciatore statunitense Jaeschke arrivato dalla Polonia; per il centrale bulgaro Grozdanov e l’altro posto 4, l’iraniano Manavinezhad. L’arrivo di quest’ultimo è un passo storico per la pallavolo mondiale, mai nessun giocatore iraniano prima di lui aveva giocato in un torneo diverso da quello del proprio paese.

Riconfermati invece da coach Grbic e dalla società gialloblu il palleggiatore, unico ex in campo, a Sora nella stagione 2012/2013, Adriano Paolucci; il centrale Mengozzi; l’attaccante sloveno Stern; e il libero Frigo.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Il botteghino di Sora-Verona.

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Archiviata la trasferta di Civitanova, la Biosì Indexa Sora torna in campo e lo fa volgendo lo sguardo al futuro più prossimo. Domenica, difatti, il palasport “Città di Frosinone” sarà il teatro privilegiato di un’altra grande sfida che vedrà contrapposta la formazione guidata da Mario Barbiero alla Calzedonia Verona. Per l’occasione i biglietti sono in vendita e sono già pervenute le prime richieste.

Il botteghino del PalaGlobo “Luca Polsinelli” di Sora, in via Ruscitto a Carnello, e il circuito on line www.liveticket.it sono attivi per soddisfare le richieste di tutti gli appassionati e amanti della grande pallavolo. Un numero cospicuo di pubblico ha già provveduto in occasione del big match contro Perugia, quando fu ideata una speciale combo che permetteva di assistere ai due incontri in casa ad un prezzo veramente speciale, solo 28 euro. Ma per chi non ha agito prima, può rimediare ora senza paura, perchè la società bianconera è sempre operosa e lavora alacremente per non far perdere a nessuno lo spettacolo offerto dalla SuperLega.

Come sempre le tipologie di ticket sono diverse, così come i costi: 14 euro tribuna vip, senza possibilità di ridotto; numerata est 14 euro l’intero, 10 euro per gli under 16; tribuna ovest e curva 10 euro, 8 euro la riduzione U16. Un pacchetto particolare è stato studiato anche per i tesserati FIPAV che hanno la possibilità di acquistare un pacchetto comprendente dieci ingressi al costo di 80 euro, con una media quindi di 8 euro a titolo.

La biglietteria del palazzetto sorano sarà aperta fino a sabato e osserverà i seguenti orari: dalle 15.30 alle 18.30; discorso diverso per la domenica, in cui a partire dalle ore 10.00, l’impianto del Casaleno si metterà a disposizione per gli acquisti dell’ultima ora. Per chi invece volesse accedere ai biglietti da casa, può comodamente farlo sul sito www.liveticket.it.

Contro Civitanova mente libera e tanta voglia di fare non bastano

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La sfida ai Campioni d’Italia all’Eurosuole Forum di Civitanova è andata come doveva riservando poche sorprese, con la BioSì Indexa Sora cade 3-0 sul tricolore della Cucina Lube.

Mente libera e tanta voglia di fare non sono bastati agli uomini di coach Barbiero che pur provando a seguire le linee che la guida tecnica aveva dato loro durante tutta la settimana di preparazione al match, non sono riusciti a salire e a mantenere per tutta la durata il livello dell’avversario. Arginare il potenziale d’attacco della Lube, sia sulla rete che in battuta, non era semplice soprattutto contro delle bocche da fuoco con il braccio armato come Sokolov e soprattutto capita Stankovic, MVP dell’incontro.

In casa dei Campioni d’Italia era ipotizzabile un turnover e così è stato in parte, con coach Medei che è partito dal suo sestetto tipo per poi in corso d’opera utilizzare più panchina. La Lube in questo periodo ha bisogno di calibrare e dosare bene le forze, sta lavorando su un doppio fronte, sia per raccogliere punti in campionato che per prepararsi al meglio al Mondiale per Club in programma a dicembre, e lo scontro con Sora ha aperto una fase a ciclo intenso nella quale Sokolov e compagni giocheranno in media ogni tre giorni fino almeno a gennaio. Nel breve termine cinque le sfide che si concluderanno il 26 novembre con l’atteso duello al vertice con Perugia.

Alla fine applausi da tutto il pubblico presente, sia quello biancorosso locale che quello bianconero arrivato in pullman da Sora, spettatore di un non appassionante incontro. Sulla carta una partita dal destino già scritto, in campo una gara che voleva provare a cancellato la carta, che ha riscritto il suo percorso, anche se poi il risultato non è cambiato.

Allo starting player il tecnico dei marchigiani, Giampaolo Medei, non sacrifica il centrale e capitano Stankovic schierandolo in posto 3 con l’italiano Candellaro, per la diagonale di posto 4 sceglie Juantorena e Sander, mentre per quella palleggiatore opposto Christenson e Sokolov con Marchisio libero. Coach Mario Barbiero invece fa scendere in campo un 6+1 diverso dal solito solo in posto 4 con Fey e Rosso, Seganov in regia in diagonale con Petkovic, i centrali Caneschi e Mattei, e Santucci libero.

Rosso mette a segno il primo punto del match aprendo un apparente equilibrio interrotto dal break che porta i padroni di casa sul +3 del 6-3. Sora lavora bene sul cambio palla con Petkovic in attacco e Caneschi a muro, riuscendo però a ridurre il gap solo a metà set pareggiando i conti sul 15-15. Ferma il gioco coach Medei e alla ripresa delle ottime giocate di capitan Stankovic (5/5 pt/set) dal centro della rete e una serie di battute sbagliate nella metà campo ospite aiutano i biancorossi ad accumulare il nuovo vantaggio del 22-19. L’opposto volsco prova a suonare la carica ai suoi riconsegnandogli il servizio, ma l’ottima ricezione della Lube (88% di positività/set) consente a Christenson di utilizzare in scioltezza ancora il suo centro con Candellaro che chiude il primo set 25-21.

Stesso copione in avvio del secondo game con i padroni di casa avanti 6-3 e 7-5. Christenson di seconda intenzione manda Candellaro ai nove metri dove resterà per 6 turni che si traducono nel parziale positivo di 7-0 che segna sul tabellone il 14-5 figlio degli attacchi del capitano e i muri di Sokolov. Con Juantorena all’ace per il 17-7 Civitanova prova a scappare ancora, ma l’occhio lungo del mister sorano vede la pestata in battuta dell’”hombre de Cuba” e il video check la conferma invertendo la decisione arbitrale. Ancora l’occhio elettronico a dare ragione alla panchina sorana e a invertire la decisione del giudice di gara per un attacco out che vale il 18-9. Con gli ace di Rosso e Seganov, che la panchina Lube cerca di contrastare con l’inserimento di Grebennikov al posto del capitano per il giro dietro, la BioSì Indexa cerca di restare attaccata al set ma nonostante i pochi errori al servizio è in ricezione che cala in questo parziale che si chiude 25-16.

In vantaggio per 2 set a 0 Civitanova torna in campo con Kovar al posto di Sander mentre Sora, confermando lo stesso sestetto, cerca la reazione e va in vantaggio 3-4. Subito arriva la risposta locale con Kovar che non tarda a presentarsi per il 6-4. Dopo un breve punto a punto e l’inserimento di Duncan Thibault per far prendere fiato a Petkovic, un altro mini break positivo fa salire i biancorossi sull’11-7 guidati da Stankovic. I padroni di casa continuano a correre forte e gli ospiti a difendersi come possono non riuscendo ad essere per nulla incisivi in attacco. Finisce così la trasferta marchigiana con un 25-15 che in un’ora e dici minuti decreta il 3-0.

CUCINE LUBE CIVITANOVA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Christenson 1, Sokolov 14, Sander 5, Juantorena 6, Cester n.e., Candellaro 5, Grebennikov, Zhukouski n.e., Stankovic 14, Kovar 4, Casadei n.e., Milan, Marchisio (L). I All. Giampaolo Medei; II All. Marco Camperi. B/V 5; B/P 17; muri: 7.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 14, Petkovic 9, Rosso 6, Nielsen 1, Mattei 3, Caneschi n.e., Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault 1, Lucarelli n.e., Fey 5, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 1; B/P 14; muri: 5.

PARZIALI: 25-21 (‘26); 25-16 (‘23); 25-15 (‘21).

MVP: Dragan Stankovic.

ARBITRI: Omero Satanassi, Alessandro Cerra.

SPETTATORI: 2.437.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

A Civitanova con le “facce giuste”

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Nelle ultime due settimane e rispettive giornate di calendario, il percorso a breve termine ha messo la BioSì Indexa Sora davanti a delle difficoltà evidenti dal nome di Perugia e Civitanova, che avrebbero potuto complicare ancora di più il percorso dei ragazzi di coach Barbiero all’interno del torneo. E invece, dopo il duro rientro dalla Kioene Arena di Padova, contro Perugia a testa alta i bianconeri ritrovano la continuità e la determinazione del proprio gioco e durante tutta questa settimana hanno lavorato alacremente per affrontare domenica alle ore 18,00 all’Eurosuole Forum di Civitanova la Cucine Lube.

“Sono certo che ripartiremo dal set vinto contro Perugia – dice coach Mario Barbiero -, perché è stato un momento importante di crescita che per noi significa certezze, fiducia, coraggio, ma anche che dobbiamo lavorare ancora di più perché, se abbiamo tenuto quel ritmo, significa che possiamo farlo, quindi siamo certi che anche in futuro, tra mille difficoltà, cercheremo di raggiungere alti livelli di gioco e maggiore consapevolezza”.

E ora, Rosso e compagni, dovranno presentarsi alla corte dei Campioni d’Italia e detentori della Del Monte Coppa Italia, gli uomini della Cucine Lube Civitanova, un team di professionisti della serie che vive un bel momento dopo le importantissime vittorie negli scontri diretti con Trento tra le mura amiche per 3-0, e con Modena al PalaPanini con un 3-1 che ha riscattato in pieno la débâcle vissuta a Latina lo scorso 29 ottobre quando è uscita dal PalaBianchini a mani vuote. Nella sua casa, e dopo una settimana intera per ricaricare le pile e allenarsi con tranquillità, la Lube vuole guardare avanti spinta dal calore del suo pubblico per puntare a un posto sempre più alto della classifica dove è a un punto dal podio, ma con 6 lunghezze di ritardo dalla vetta e in attesa di recuperare il match della seconda giornata con Ravenna. Sora ovviamente non vuole essere spettatrice di questo, ma co-protagonista dello spettacolo di Serie A che andrà in scena in terra marchigiana, sia in campo che fuori.

“Dare un giudizio sulla Lube è facile – spiega ancora coach Barbiero -, è una grande squadra composta da atleti di altissimo spessore che giocano a memoria anche ai livelli più alti. Affrontarla sarà un altro banco di prova e noi alla prova vogliamo metterci soprattutto per vedere se i nostri meccanismi di gioco continuano a migliorare. Certo è che scenderemo in campo con la mente libera e tanta voglia di fare come è stato contro Perugia. Mi aspetto una partita allegra, dinamica e molto tattica, che poi è quello di cui abbiamo bisogno per essere a quei livelli. Ma più di tutto mi aspetto dai miei ragazzi le facce giuste e dato che hanno grande voglia di fare, sono abbastanza fiducioso. Sicuramente la battuta è l’arma che bisogna usare in ogni partita a questo livello, e la stiamo allenando molto. Chiaramente è un fondamentale che può avere livelli di prestazioni alterne perché si rischia molto, ma sarà da lì che partiremo. Poter arginare il loro potenziale di attacco diventa molto complicato, ma proveremo a giocare la nostra pallavolo”.

La Cucine Lube Civitanova nel corso dell’estate ha operato sul mercato allestendo una formazione competitiva costruita intorno ai pezzi da novanta rimasti alla base. A dare concretezza al progetto, dopo l’impresa nello Scudetto UnipolSai e in Del Monte® Coppa Italia, svettano i campioni uscenti della passata stagione: le mani pesanti della bocca da fuoco Sokolov alla guida dell’attacco e l’affidabilità del suo vice Casadei, la classe in posto 4 di Juantorena, al terzo anno nelle Marche, e l’esperienza di Kovar, biancorosso dalla stagione 2011/12. Nella batteria dei palleggiatori è rimasto l’americano Christenson, tra i più amati dai tifosi e cugino del sorano Kupono Fey. Riconferma in blocco per i centrali, a partire dalla bandiera Stankovic, serbo di nascita, marchigiano d’adozione, alla Lube dal 2009/10, e i “lunghi” reduci dalla grande stagione, Candellaro e Cester. Tra le certezze del team scudettato il libero transalpino Grebennikov, protagonista di molte delle vittorie recenti. A completare un team di stelle sono arrivati il palleggiatore croato Zhukouski, ultimo a essere ingaggiato, il giovane martello – ex Padova – Milan e lo schiacciatore statunitense – ex Verona – Sander, reduce dall’esperienza in Cina e uno dei più importanti “colpi” del volley mercato. Nuovo anche Marchisio, il libero originario di Cuneo, tornato nella massima serie dopo gli applausi raccolti a suon di tuffi in A2 con Siena e Tuscania. Infine, cambio anche sulla panchina biancorossa: in arrivo con il ruolo di primo allenatore una vecchia conoscenza della Lube, Giampaolo Medei, già secondo allenatore biancorosso negli anni dal 2001 al 2006 e lo scorso anno sulla panchina francese del Tours VB, con cui ha vinto la CEV Cup; come secondo allenatore subentra l’ex Piacenza Marco Camperi.

“Fino ad ora abbiamo avuto qualche battuta di arresto – conclude coach Barbiero -, ma fondamentalmente la squadra ha sempre provato a giocare e, nei momenti in cui è riuscita a farlo come ben sa, ha sempre espresso una buona pallavolo. Ci vuole tanta pazienza, stiamo lavorando duramente in palestra per raggiungere livelli di gioco più alti. Io sono fiducioso perché vedo quotidianamente qualcosa in più, vedo delle facce giuste e un clima giusto, quindi sicuramente andremo a migliorare pian piano. Le partite, poi, sono una storia a sé. L’avversario è diverso di domenica in domenica e sono anche diversi gli approcci. Dovremmo crescere anche sotto quel punto di vista, soprattutto quando incontreremo squadre che hanno la stessa nostra qualità”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Sora-Perugia, le voci dei protagonisti

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Era un’impresa troppo grande per chiunque pensare di scalfire il primato della Sir Safety Conad Perugia, ma la Biosì Indexa Sora torna in palestra con un grande, grandissimo onore: essere riuscita a vincere il primo set contro una corazzata che fino a ieri aveva vinto tutti e cinque i turni per 3-0. Quello che i bianconeri hanno messo sul campo è stato sufficiente a capire che la squadra c’è, il gioco anche e finalmente è tornata anche la lucidità di cui avranno bisogno per portare avanti l’impegnativo percorso della SuperLega.

“Purtroppo ci ritroviamo qui a commentare ancora un’altra sconfitta – dice a caldo coach Mario Barbiero. Abbiamo giocato bene, ma facciamo ancora fatica. Oggi nel secondo set dovevamo fare meglio, avevamo il periodo in mano e lo abbiamo sprecato. Chiaramente dall’altra parte avevamo una squadra davvero competitiva, non c’è da discutere riguardo le qualità del Perugia. C’è però da discutere riguardo la nostra squadra. Mi aspetto ancora di più, perchè nei momenti importanti ancora mostriamo leggerezze. Da questi ragazzi voglio qualcosa in più. Gli faccio i complimenti perché ci hanno messo anima e cuore in questa gara, però ancora non basta; dovremo lavorare molto in palestra per migliorarci. Dal 20 in poi bisogna diventare grandi. Oggi, con questa cornice di pubblico qui a Frosinone, credo che potevamo fare meglio, però un passo avanti è stato fatto. Adesso abbiamo la partita con Civitanova, domenica prossima, e per noi sarà un altro banco di prova che ci dovrà lasciare insegnamenti per le partite successive. Questo è il mio augurio”.

Al suo allenatore si unisce il capitano, Mattia Rosso, reduce da una prestazione di classe contro la capolista umbra:

“Innanzitutto partiamo dagli aspetti positivi. Abbiamo fatto una bella partita. C’è grande soddisfazione per essere stata la prima squadra in questo campionato ad aver rubato un set al Perugia, e ripartiamo da qui. Siamo stati protagonisti di una grande prestazione, a differenza delle altre partite dove avevamo faticato un pò di più. Speriamo di riuscire a fornire questo tipo di performance anche contro rivali più abbordabili; solo in quel caso possiamo tirar fuori qualche punto e arrivare alla vittoria. Adesso guardiamo al match di domenica prossima contro Civitanova, un’altra grande formazione, ma se lo spirito è questo potremmo dargli del filo da torcere. C’è mancata un pò di esperienza: loro nei momenti decisivi hanno tirato fuori la stoffa dei campioni, sono più abituati rispetto a noi a disputare sfide molto delicate. Noi forse, presi un pò dalla frenesia, siamo stati poco lucidi e sul finale del secondo set ci siamo fatti scappare una grande occasione. Un punto sicuramente lo avremmo meritato, ma siamo comunque soddisfatti”.

Per i perugini è il Direttore tecnico Stefano Recine a commentare l’entusiasmante gara:

“Innanzitutto non è assolutamente vero che volevamo fare turnover. Abbiamo avuto un problema in mattinata con Zaytsev e abbiamo dovuto tenerlo fuori per precauzione, e di conseguenza è rimasto fuori anche Podrascanin. Quello che ci ha sorpreso di più è stata la qualità del Sora. Noi non eravamo venuti qui con la testa altrove. Oggi loro hanno avuto Petkovic che era in giornata di grazia, ci sta un risultato così. Direi che siamo andati bene, di solito un punto lo si perde in queste partite. Da noi qualcosina è mancato, avendo alcuni ragazzi in panchina, qualche meccanismo si è un pò inceppato, ma non ho nulla da rimproverare se non qualche disordine nel muro in un paio di occasioni. Comunque è proprio nei momenti decisivi che i miei giocatori sono riusciti a far vedere le migliori cose”.

La Biosì Indexa tornerà domani in palestra a preparare una partita ostica contro un’altra big: dopo aver affrontato a testa alta Modena e Perugia, tocca infatti togliersi il dente anche contro Civitanova , in trasferta, per la settima giornata di regular season.

Cristina Lucarelli – BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare

Sora a testa alta con la capolista

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Al PalaSport “Città di Frosinone” è stata tutta da vivere la sfida tra la BioSì Indexa Sora e la Sir Safety Conad Perugia. Lo show preannunciato è andato in scena in entrambe le metà campo e tutto quello che poteva essere scontato alla fine proprio tanto non lo è stato, a parte il risultato finale, il 3-1 che continua a confermare il club del Presidente Sirci in testa alla classifica.

Con una prestazione corale sempre allo stesso ritmo e ben amalgamata senza nessuna voce fuori dal coro, ma soprattutto con la sua esperienza, la Sir Safety Conad Perugia si conferma anche in questa giornata la regina della SuperLega. Sei vittorie su sei incontri, 18 punti classifica ma ora con una piccola macchia, il set lasciato a Sora, quello che finora non aveva concesso a nessuno.

Dal canto suo la BioSì Indexa, che tra le mura amiche guarda il suo avversario alla pari affrontandolo a testa alta, ha cercato di premere ancor più l’acceleratore sui suoi punti di forza, non solo lottando su ogni pallone, ma soprattutto gestendo e giocando al meglio quelli più importanti. Alla fine però la maggiore esperienza degli uomini di coach Bernardi, che sul 15-15 del quarto set ha messo in campo i suoi migliori, quelli del sestetto titolare, hanno scritto quel risultato che dà ragione all’aspettativa comune, ma entrambe le squadre hanno dato vita a un grandissimo spettacolo, quello degno della Serie A, quello che ogni tifoso vorrebbe vedere la domenica nei PalaSport.

“Purtroppo commentiamo un’altra sconfitta – dice coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato bene ma non è bastato: nei momenti importanti facciamo fatica e dobbiamo imparare dai nostri errori per non commetterli più in futuro. Dobbiamo crescere come squadra perché la pallavolo che conta si gioca dal 20 in poi e su quel punteggio ancora facciamo fatica. Volevo fare i complimenti però ai ragazzi che hanno giocato una buona pallavolo, anche se dobbiamo ancora crescere tanto”.

“E’ stato bellissimo giocare in questo palazzetto e soprattutto contro Sora – commenta un entusiasta Gino Sirci, presidente del Perugia -. La partita non era facile e lo sapevamo, perché Sora è una squadra che vuole realizzarsi. Sappiamo che alle grandi squadre italiane capita a volte di cadere anche con le piccole, come è successo a Civitanova con Latina. Abbiamo lasciato un set ma per fortuna poi il mister ha messo dentro i soliti titolari che aveva inizialmente deciso di lasciare in panchina. Con il loro ingresso la squadra è partita e siamo decollati verso la vittoria finale. Comunque bravissimo il nostro avversario e il pubblico che è stato correttissimo. Insomma, una società amica con un pubblico più che corretto”.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, e con Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Anzani e Ricci in posto 3, i martelli Berger e Russell, e Colaci libero.

Subito aggressiva la Sir Safety Conad Perugia con una battuta che fino al 2-11 lascia Sora fuori dai giochi con 3 ace di Atanasijevic e uno dell’ex Anzani. Coach Barbiero fa respirare i suoi richiedendo il time out discrezionale e poi da campo a Fey sostituendo Nielsen, e a Mauti per il giro dietro al posto di capitan Rosso. Con il neo entrato in prima linea e il suo opposto, i padroni di casa rosicchiano lunghezze importanti per entrare in partita ma i perugini continuano a spingere con tutte le bocche da fuoco per il 10-19. I bianconeri di coach Barbiero non ci stanno, non mollano, respirano e fanno bene il loro lavoro crescendo in attacco guidati da capitan Rosso e Petkovic e ben orchestrati da Seganov. Sale il livello del gioco con il mini break positivo che fa segnare sul tabellone il 18-23 ma a fare la differenza è De Cecco che permette al suo opposto, Magnum Atanasijevic, di giocare senza muro per il 20-25 finale.

Sotto di un set a zero la BioSì Indexa torna in campo con uno sguardo diverso, quello di chi affronta il suo avversario alla pari per il primo vantaggio gara del 5-2. Un errore però riporta la battuta nella metà campo ospite che con i suoi martelli inanella un filotto positivo di 5-0 che ribalta la situazione 5-7. Rosso e Petkovic rimettono subito tutto in equilibrio e il muro di Fey a bloccare Atanasijevic porta il nuovo vantaggio del 10-8. Si prosegue punto a punto con belle giocate da entrambe le parti e con Bernardi che sul 17-14 richiama a colloquio i suoi ragazzi ma al rientro in campo, nonostante la prima intenzione di Russell su ricezione lunga, Sora mantiene stretto il suo vantaggio 22-19 con Rosso che lo emula tirando il rigore che chiude il mezzo punto autografato da Caneschi al servizio. Ancora time out discrezionale per la panchina perugina con il sestetto che poi approfitta di qualche errore di tropo al servizio del suo avversario per l’equilibrio del 22-22. Il diagonale del capitano e l’ace di Petkovic regalano al PalaSport due set ball che fanno sognare, ma la Sir rimanda tutto ai vantaggi. La battuta a rete di Russell prima e la decisione arbitrale invertita dal video check dopo, mettono nelle mani della BioSì Indexa altre due opportunità set ma De Cecco sa a chi deve affidarsi per far continuare l’imbattibilità set della sua squadra. Così ci pensa Atanasijevic a mettere a referto il 26-28 che si traduce nel computo set 0-2.

Continua l’equilibrio in campo e la grande esultanza sugli spalti dell’Armata Volsca e i dei Sirmaniaci che cantano per il 13-13 che mette in mostra lo spettacolo di uno scontro tra due belle squadre. È il momento dei centrali: con Mattei all’ace e Caneschi a muro su Anzani, il mini break positivo dal parziale di 4-0 porta Sora avanti 17-15. Però fanno anche il loro cattivo tempo i padroni di casa per il 20-20 che continua a tenere tutti con il fiato sospeso ma comunque mettono sempre per primi il piede avanti. Così coach Bernardi ferma il gioco ma alla ripresa l’ace di Petkovic e il muro a uno di Rosso a bloccare graniticamente Atanasijevic, lo costringono a utilizzare anche il secondo time out discrezionale a sua disposizione per cercare di rimettere i suoi i corsa nonostante il 24-20. È Petkovic però a correre più forte di tutti per il 25-21 che fa vincere il terzo set a Sora e riapre il match.

Stesso copione del game precedente in avvio del quarto che dopo aver visto una bellissima Sora costruire con pazienza certosina il suo gioco e imporlo su quello avversario, vede anche sul 15-15, coach Bernardi decidere di schierare il suo sestetto titolare con l’ingresso di Zaytsev su Berger e Podrascanin per Anzani. Sale ancora il livello del gioco con scambi lunghi che infiammano l’ambiente e alla fine a fare la differenza è l’esperienza, quella dei bianconeri avversari. Così Sora saluta il match sul 21-25 e Perugia festeggia il 3-1 che gli frutta altri 3 preziosi punti classifica.

BIOSÌ INDEXA SORA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 32, Rosso 15, Nielsen, Mattei 2, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 11, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 6; B/P 22; muri: 5.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 20, Zaytsev, Russell 11, Podrascanin 3, Ricci 9, Colaci (L), Shaw n.e., Anzani 10, Siirila, Berger 9, Della Lunga, Andric n.e, Cesarini (L) n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 6; B/P 15; muri: 9.

PARZIALI: 20-25 (‘26); 26-28 (‘33); 25-21 (‘27); 21-25 (’26).

MVP: Dusan Petkovic.

ARBITRI: Maurizio Canessa, Gianluca Cappello.

SPETTATORI: 2.408.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare

Tutto pronto per Sora vs Perugia

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La grande attesa è terminata, i biglietti d’ingresso quasi; il PalaSport “Città di Frosinone” ha indossato il suo vestito migliore grazie all’infaticabile e ineccepibile lavoro dello staff Argos Volley; la madrina d’eccezione, Valeria Altobelli, riscalda la voce; la famosa Apetta BioSì Street ha messo in funzione l’estrattore; e Dolcemascolo da “La Scuola del Gusto” sforna delizie per la sala hospitality. E loro, le vere star sotto le luci dei riflettori, la BioSì Indexa Sora e la Sir Safety Conad Perugia, scalpitano a bordo campo in attesa del fischio d’inizio che daranno i signori Maurizio Canessa e Gianluca Cappello alle ore 18:00 di domani.

Una sfida tutta da vivere quella valida per la 6a giornata di andata del Campionato di SuperLega UnipolSai che sulla carta pare abbia già un destino scritto ma che poi in campo non si sa come girerà la palla.
Ovvio che la carta parla attraverso dati di fatto: Perugia è la prima della classe a punteggio pieno, quota 15 conquistata con cinque gare vinte 3-0, bottino con il quale vive un testa a testa con l’Azimut Modena. Sora invece ha nel suo forziere una sola lunghezza conquistata nel derby infrasettimanale terminato al tie break. Ergo, sfida tra la testa e la coda della classe.
La Sir Safety Conad ha indubbiamente dalla sua parte la maggiore qualità tecnica, la maggiore esperienza in tutti i suoi uomini, oltre che appunto, la carta. Ma i favori del pronostico dovranno vedersela e scontrarsi con una BioSì Indexa che se in trasferta finora ha accusato qualche problema, sul quale lo staff tecnico ha già posto l’accento e sta lavorando, tra le mura amiche, davanti al suo bellissimo pubblico, ha sempre lottato con le unghie e con i denti restando attaccata al match con Modena fino alle battute finali di ogni set, e ribaltando completamente la situazione di svantaggio nel derby dove sotto di 2-0, si è arresa solo al quinto.

L’obiettivo di Sora per questo confronto lo spiega coach Mario Barbiero:

“La Sir Safety Conad Perugia si descrive da sola: grandi atleti, grande squadra, grande tecnico. Per noi sarà un altro momento di verifica, mi aspetto una risposta dalla squadra e dai singoli, ma soprattutto che vengano superati alcuni traguardi intermedi. Il maggior punto di forza del nostro avversario è la potenza in battuta e in attacco, ma quest’anno giocano molto più di squadra e ciò li rende spesso inavvicinabili. Le difficoltà che incontreremo sono evidenti, Perugia e poi Civitanova rendono complicato il nostro percorso a breve termine. La strada che seguiremo sarà quella di lavorare sui nostri punti di forza, e dunque non solo lottare su ogni pallone, ma soprattutto su quelli che contano. Questo ora è il nostro obiettivo”.

Il team del presidente Gino Sirci arriva a Frosinone, e dunque ad affrontare Sora, dopo il doppio turno casalingo con Milano e Monza risolto positivamente in 6 set con le energie risparmiate che saranno investite oltre che nella gara di domani, anche per la trasferta in Bielorussia dove mercoledì 8 scenderanno sul campo del Palace of Sport “Uruchje” di Minsk per l’andata del turno preliminare di Champions League contro i padroni di casa dello Shakhtior Soligorsk.
Ma la stagione dei perugini era iniziata con una grande conquista che ha scritto una magnifica pagina della loro storia sportiva, la vittoria del primo trofeo, la Del Monte SuperCoppa. Fino all’8 ottobre infatti, in bacheca avevano solo la vittoria del campionato di Serie A2 (2012), oggi invece i bianconeri laziali troveranno nei bianconeri umbri dall’altra parte della rete, un team di professionisti della serie guidati da coach Lorenzo Bernardi e con al centro della rete l’ex Simone Anzani, a Sora nella stagione 2012-2013 (Serie A2). Durante il mercato la Sir Safety si è mossa in più direzioni confermando comunque la sua artiglieria pesante, quella formata dalla diagonale De Cecco-Atanasijevic; dagli schiacciatori di posto 4, lo “Zar” Zaytsev, l’esperto marchigiano Della Lunga, lo statunitense Russell, e l’austriaco Berger. Unico superstite della passata stagione al centro, il nazionale serbo Podrascanin al quale sono stati affiancati appunto Anzani, Ricci e il finlandese Siirila. Altre new entry nel roster dei Block Davils il libero Colaci, ex bandiera della Diatec Trentino; il palleggiatore statunitense Shaw, in arrivo dalla Kioene Padova; il libero Cesarini, reduce da una buona stagione in Serie A2 UnipolSai con la Emma Villas Siena. Dal torneo polacco, invece, è arrivato il giovane opposto Leo Andric.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora