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Bonami: “Dentro ogni sconfitta si nasconda il seme di un nuovo successo”.

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Sebbene al PalaCoccia sia terminata per 0-3 in favore del Vero Volley Monza, la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora conserva il suo posto in classifica e la distanza dalla sua diretta concorrente. Certo è che la sconfitta, a questo punto cruciale della stagione, deve essere presto messa da parte, perché bisogna avere la mente sgombra da cattivi pensieri per restare tenacemente attaccati all’obiettivo.
Così come vincere, anche perdere fa parte del gioco e aiuta a crescere e a prepararsi meglio per le partite che verranno, come spiega il libero Federico Bonami:

“Era un’occasione, dopo Siena, per giocare al massimo e provare a vincere. C’è grande rammarico, quindi, ma se devo guardare il lato positivo, penso che dentro ogni sconfitta si nasconda il seme di un nuovo successo. Credo quindi che questa partita ci darà buoni spunti per il prosieguo. Sarà fondamentale cancellare immediatamente l’incontro, lo analizzerò domani con i video ma subito testa alla prossima partita. Ci aspettano gare importanti e noi dobbiamo essere uniti e lasciare ogni tipo di nervosismo fuori dal campo e fare gruppo”.

Anche coach Barbiero analizza il match, rassicurando l’ambiente bianconero:

“E’ stata una brutta gara, non è mai scattata la scintilla che ci ha fatto partire. Abbiamo giocato a tratti, solo con alcuni fondamentali, ma il gioco di squadra non è mai venuto fuori. Non dobbiamo però rattristarci troppo, perché sicuramente è un fatto episodico. Ora dobbiamo pensare a domenica a Ravenna. Non cambia molto in classifica visti anche gli altri risultati, per cui non dobbiamo abbatterci. Come sono venute le belle partite, così capita anche con le brutte, bisogna metabolizzarle il prima possibile. Non è andato il sistema squadra, ma il gruppo c’è, quindi dobbiamo lavorare e pensare positivamente a fare meglio nella prossima gara”.

Per la controparte lombarda, dà la sua lettura mister Soli:

“Era un ricordo bruciante quello della gara d’andata perché non avevamo giocato una grandissima pallavolo mentre Sora lo ha fatto in maniera molto concreta. Noi non siamo stati in grado di esprimere un gioco continuo. La Globo sa quello che vuole e come ottenerlo. Si esprime sul campo in maniera semplice ma decisamente molto efficace. All’andata ci aveva giustamente bastonato, e noi siamo arrivati qua memori del risultato e molto più attenti, riuscendo a mettere in pratica quello che ci eravamo proposti. Dovevamo essere pazienti, ordinati, nelle situazioni, e questo ci ha permesso di portare a casa 3 punti che sono oro e ci danno slancio rispetto al mese di gennaio, un mese di quaresima per noi.
Sono molto contento della prestazione dei miei ragazzi, andiamo avanti e pensiamo alla prossima partita, nella quale ci aspetta Perugia, memori di quanto abbiamo messo sul parquet oggi ed in settimana”.

Al suo tecnico si accoda il palleggiatore Orduna:

“Ci tenevamo particolarmente a questa partita dopo aver perso in casa 3-1. L’abbiamo preparata con un’attenzione speciale, anche per continuare la lotta verso i playoff. Questi sono 3 punti importantissimi. Per noi sarà un finale di stagione durissimo. Ci mancano 3 delle prime 4 squadre, quindi dobbiamo continuare a giocare concentrati per raccogliere risultati”.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Al PalaCoccia il Vero Volley si riscatta

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Riscatto pieno per il Vero Volley Monza al PalaCoccia di Veroli che con un 3-0 pareggia il conto con la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

Dopo la ferita aperta con la vittoria per 3-1 alla Candy Arena lo scorso novembre, Sora non riesce a girare il coltello nella piaga monzese, con la fame di riscatto che ha avuto la meglio su quella di riconferma.

L’intento di entrambe le forze in campo era fare punti classifica, i bianconeri per la salvezza e i biancoblu per i Play Off Promozione, ma la continuità al buon momento la dà Monza con una bellissima vittoria guadagnata sicuramente a muro, con 19 block messi a segno, e con un 63% in attacco.

Una battaglia, tra il collettivo monzese al gran completo dopo il pieno recupero di Plotnytskyi MVP del match, e quello sorano che deve ancora fare a meno di Nielsen ma con Petkovic che nel suo personale raggiunge i 1000 punti in SuperLega.
Il Vero Volley si è presentato in campo organizzato, affiatato e con continuità di gioco ben gestito dal suo regista. La Globo ha vissuto una gara davvero complicata, sempre alla ricerca del proprio gioco partito bene al servizio ma che non è riuscito a decollare in attacco.

“Non è stata una partita straordinaria – dice al termine coach Barbiero -. Non siamo mai entrati in partita, siamo stati lì lì per farlo ma loro sono stati bravi e abbastanza continui soprattutto nella fase di cambio palla che ci ha dato un po’ di difficoltà. Hanno ottimi attaccanti che oggi sono andati molto bene. Noi potevamo fare meglio. Abbiamo avuto dei momenti buoni ma non abbiamo mai giocato come volevamo e dovevamo. E’ una sconfitta che ci sta, ma che non deve abbatterci perché non cambia nulla in quello che è il nostro obiettivo. Da martedì torniamo in palestra per pensare alla prossima gara”.

“Una buona partita – commenta invece mister Soli -. Non solo per il risultato ma perché siamo riusciti a fare quello che ci eravamo ripromessi. Lo abbiamo fatto in maniera continuativa e quando lo facciamo produciamo buon gioco. Riuscire a prendere risultati, visto il periodo dal quale arriviamo, è molto molto importante per riprendere la corsa verso una pallavolo un po’ più fluida. Sono molto contento, anche di aver reso grazie ad una piazza molto importante come Sora, che mi ha dato una grandissima opportunità, mettendo in campo una squadra agguerrita e offrendo una buona pallavolo. Mi dispiace per il risultato per Sora, ma penso che fare così sia un modo molto professionale per rendere merito a Sora, che mi ha accolto come un figlio e dato casa per due anni, e la possibilità di fare il mestiere che amo”.

Allo starting player coach Mario Barbiero approccia al match con il suo sestetto tipo quello con la regia di Kedzierski in diagonale con Petkovic, Caneschi e Di Martino al centro, Joao Rafael e Fey in posto 4, e Federico Bonami libero.
Mister Soli decide di affrontare il suo ex club confermando la diagonale Orduna-Ghafour, scegliendo Yosifov al centro assieme Beretta, la banda Plotnytskyi in coppia con Dzavoronok, e Rizzo libero.

Il match è aperto da un monologo di Petkovic che con 4 ace consecutivi segna il primo break positivo per il 5-1 che costringe coach Soli a richiedere subito il time out discrezionale. Il Vero Volley fa partire la fase offensiva con i suoi schiacciatori a tutto fuoco ma è sull’11-8, con il turno al servizio di Orduna, che aggancia l’avversario e lo sorpassa 11-13. L’ace di Plotnytskyi fa salire il vantaggio ospite sul +3, Sora rincorre bene ed entrambi i registi si affidano ai loro centrali per togliere le castagne dal fuoco per il 15-17. Si prosegue punto a punto fino al 19-22 quando la battuta vincente di Fey ristabilisce l’equilibrio del 21-22 e Joao Rafel lo mantiene al 22-23, ma Monza apre il gas per lo sprint finale, 22-25 e 0-1 in fatto di computo set.

La Globo continua a fare difficoltà nel contenere l’attacco avversario che, dopo il 78% del set precedente, in avvio del secondo mantiene il trend, come anche a muro chiudendo la strada alle intenzioni avversarie. È sul 6-12 che coach Barbiero decide di intervenire cambiando la regia del suo gioco affidandola a Marrazzo. Inizia così la risalita volsca, con Joao Rafael a trovare spazio sulla rete per l’aggancio del 16-17, e Petkovic ad autografare il suo punto numero 1000 in SuperLega per il 17-20. Ma in battuta è il turno di Orduna che crea scompiglio e orchestra bene i suoi per la chiusura del 19-25.

La Globo trova la forza per tornare in campo combattiva, e con le sue bocche da fuoco incisive è 6-2 in apertura del terzo game. Mister Soli richiama i suoi che, al rientro in campo, continuano a trovare nel muro la loro chiave di volta per la parità del 7-7 e il +2 del 10-12. Kedzierski all’ace e a servire il suo opposto, riporta la parità 15-14, ma la corsa di Monza è inarrestabile fino al 19-25.

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA – VERO VOLLEY MONZA 0-3

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Kedzierski 1, Petkovic 19, Caneschi 3, Di Martino 3, De Barros Ferreira 10, Fey 5, Bonami (L), Marrazzo, Esposito n.e., Rawiak, Mauti (L) n.e.. I All. Barbiero; II All. Colucci. B/V 9; B/P 9; muri: 2.

VERO VOLLEY MONZA: Orduna 1, Ghafour 11, Plotnytskyi 22, Dzavoronok 13, Yosifov 13, Beretta 5, Rizzo (L), Calligaro, Buchegger n.e., Botto, Buti n.e., Arasomwan n.e., Galliani. I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 4; B/P 15; muri: 9.

PARZIALI: 22-25 (‘26); 19-25 (‘25); 19-25 (‘26).

ARBITRI: Rossella Piana, Stefano Cesare.
TERZO ARBITRO: Bolici.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: Ferrara.
SEGNAPUNTI: Falzi.

MVP: Oleh Plotnytskyi.

SPETTATORI: 625.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Sora non impensierisce Ravenna che conquista tutta la posta in palio

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Al Pala De Andrè la BioSì Indexa Sora cade sotto l’attacco di una galvanizzata Bunge Ravenna che sulle ali dell’entusiasmo del bellissimo risultato utile raccolto mercoledì scorso contro Trento, continua di gran carriera a dimostrare il suo valore archiviando un altro 3-0.

La Bunge è stata sempre costante nell’esprimere il suo gioco e la consapevolezza di dover fare risultato non le ha creato alcuna pressione. La BioSì Indexa ha provato a metterci forza di volontà e pazienza nel costruire le proprie azioni per contrattaccare, ma il gruppo di mister Soli, orchestrato in maniera impeccabile dalla regia di Orduna – MVP dell’incontro -, ha marciato spedito non impensierito da nulla.
Coach Barbiero per tutto il match ha dato istruzioni ai suoi ragazzi per farli uscire dal vortice ravennate, però contro la continuità di gioco serrata avversaria hanno mostrato fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e pochissimi break point.

Nonostante la buona ricezione, 49% contro il 46% dei locali, ben 10 sono stati gli ace messi a segno dalla Bunge mentre solo 2 quelli dei bianconeri. L’altra differenza si è registrata sulla rete, sia in attacco che a muro con 6 punti diretti. Il gioco dal centro, spesso preferito da Orduna che ha mandato in doppia cifra Georgiev (11 pt/match) e ha fatto divertire Diamantini (7 pt), ha punito Sora che trova in Petkovic il suo maggiore terminale offensivo ma che oggi non è bastato.

“In campo si è vista una Ravenna straordinaria, mentre noi siamo andati davvero molto male – commenta a caldo coach Mario Barbiero -. Non siamo mai stati in partita e non si può giocare in questo modo. I nostri avversari hanno espresso una pallavolo pulita, tecnica, tattica e non posso che far loro i miei complimenti. La mia è una squadra che ha bisogno di partire bene per rendere al meglio, ma non siamo mai stati capaci di fare ciò, senza sfruttare quelle pochissime situazioni che ci sono capitate per impensierire la Bunge, mancando anche in esperienza”.

“Siamo stati bravi a rendere facile una partita che poteva invece rivelarsi molto complicata – gli fa eco il mister ravennate Fabio Soli -. Si trattava del classico match in cui c’è tutto da perdere in quanto il nostro obiettivo era quello di conquistare il miglior risultato possibile. Per questo motivo abbiamo preparato la gara come quella contro Trento, senza lasciare nulla di intentato. Siamo riusciti a tenere in mano il pallino del gioco, con regolarità e ritmo, e con Orduna che è riuscito a utilizzare tutto il potenziale offensivo della squadra, senza dare punti di riferimento agli avversari”.

Allo starting players coach Soli fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Orduna in diagonale Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, dai centrali Diamantini e Georgiev, e con Goi libero. La guida tecnica sorana invece, Mario Barbiero, propone la diagonale Seganov-Petkovic, Caneschi e Mattei in posto 3, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero.

Un punto a punto dettato da errori al servizio da entrambi i nove metri del campo accompagna l’avvio di match fino al 4-4 quando sale in cattedra Buchegger che, con due attacchi vincenti e un muro a bloccare le intenzioni di Rosso, segna il primo mini break positivo che vale il 7-4. L’ace di Marechal incrementa il vantaggio locale ma Petkovic e Nielsen tengono i loro compagni attaccati al punteggio 10-7. Poglajen lavora bene per il cambio palla, e Orduna di prima intenzione assieme alla battuta vincente del suo opposto per il break point che vale l’allungo del +6. Sul 14-8 coach Barbiero richiama i suoi ragazzi i quali però al rientro in campo non riescono ad andare oltre il riprendersi il servizio, accompagnando così il set al 21-15 con Nielsen e Caneschi da un lato e Diamantini in attacco e all’ace, dall’altro. Una battuta direttamente a segno dello schiacciatore argentino mette a referto il 23-15 mentre una sbagliata dei bianconeri regala ben 7 palle set ai padroni di casa. Mattei annulla la prima possibilità ma Orduna si affida a Buchegger per chiudere subito la pratica primo set sul 25-18.

Stessi sestetti in campo per la seconda frazione di gioco che si apre con un video check a invertire la decisione arbitrale in favore di Sora a seguito della battuta di Diamantini decretata out per il 3-2. Due ace consecutivi di Petkovic portano per la prima volta la BioSì Indexa in vantaggio 3-4 e nonostante la potenza dei servizi ravennati che fanno saltare gli schemi ricettivi avversari, Sora riesce a mantenere il galleggiamento fino all’8-8. Qualche errore di troppo unito al braccio armato di Buchegger trasformano il punteggio nel 13-9 che costringe coach Barbiero a fermare il gioco per provare a far ragionare i suoi ragazzi ma alla ripresa il solito opposto giallo rosso apre un break positivo dal parziale di 4-0 che si traduce nel 17-10. Il gap oramai è profondo anche se i sorani provano a ricucire lo strappo aiutati dal nuovo entrato Fey chiamato a rilevare capitan Rosso non riuscendo però ad avvicinarsi oltre il 21-16. Diamantini in attacco e Marechal all’ace regalano al Pala De Andrè 8 palle set e alla terza possibilità mette a referto il secondo game 25-18.

La BioSì Indexa ora, sotto per 2 set a 0, ha solo una chance per restare attaccata al match e in avvio della terza frazione di gioco pare volerla sfruttare al meglio recuperando il 3-1 con il 3-4 firmato da Nielsen. Ma Ravenna non molla nulla, la sua continuità di gioco è serrata, e con un parziale di 5-0 guidato al servizio da Poglajen torna subito avanti 8-4. Coach Barbiero continua a dare istruzioni ai suoi ragazzi che però ora mostrano fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e nessun break point, così il set sale velocemente sul 17-10. Rosso e compagni trovano la forza di rosicchiare qualche lunghezza ma il 19-15 sembra già scrivere il destino della quarta giornata di campionato. Il verdetto finale è decretato dal nuovo attacco a senso unico dei ravennati che segna il 23-15. Ci sarà solo il tempo per due attacchi di Petkovic prima che l’arbitro fischi la fine dell’incontro con il 25-18 che mette a referto il 3-0.

BUNGE RAVENNA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

BUNGE RAVENNA: Orduna 2, Buchegger 17, Marechal 5, Poglajen 9, Diamantini 7, Georgiev 11, Goi (L), Pistolesi n.e., Mazzone n.e., Raffaelli n.e., Gutierrez n.e., Vitelli n.e., Marchini (L) n.e.. I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 10; B/P 18; muri: 6.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Petkovic 14, Rosso 2, Nielsen 7, Mattei 1, Caneschi 2, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 3, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 2; B/P 10; muri: 0.

PARZIALI: 25-18 (‘23); 25-18 (‘25); 25-18 (‘22).

MVP: Santiago Orduna.

ARBITRI: Pasquali Fabrizio, Dominga Lot.

SPETTATORI: 1600.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Direzione Ravenna, domenica si gioca al Pala De Andrè

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Terza gara in una settimana per la BioSì Indexa Sora, come del resto per tutte le sue compagne di SuperLega. Dopo il derby infrasettimanale disputato tra le mura amiche, Rosso e compagni sabato partiranno alla volta di Ravenna dove domenica alle ore 18:00 al Pala De Andrè l’attenderà la dura prova di regular season contro la Bunge dell’ex coach Fabio Soli.

Il “wednesday night” con Latina ha richiesto l’utilizzo di molte energie ma la squadra di coach Barbiero è giovane e non è di certo la cadenza serrata degli impegni o il poco tempo di recupero, a crearle difficoltà, anzi, al contrario potrebbe essere molto utile per il ritmo gara.
Dopo un giorno di riposo, quello concesso dallo staff tecnico agli atleti giovedì, e uno trascorso tra sala pesi, palestra e video, Sora si metterà dunque in viaggio per affrontare il destino che il calendario del Campionato ha deciso per lei.

“A Ravenna – spiega coach Maurizio Colucci -, dobbiamo portare con noi la stessa forza utilizzata per ribaltare la situazione sfavorevole che si era creata con Latina, ma soprattutto cercare di dare maggiore continuità al nostro gioco in particolar modo nelle rigiocate, ed essere un po’ più precisi nella finalizzazione.
È inutile dire che sarà una partita dura, anche alla luce dell’ultimo positivissimo risultato da bottino pieno conquistato dai ragazzi di coach Soli contro Trento. I ravennati giocano molto bene a pallavolo e dunque per noi sarà complicato e difficile mettere giù la palla, data anche la loro ottima correlazione muro difesa.
Il club ha cambiato tanto nel suo sestetto: ha nel palleggiatore un punto di riferimento importante con Orduna ottimo conoscitore del campionato. Il giovanissimo opposto Buchegger che alla prima esperienza in SuperLega sta ben figurando e i due posti 4 stranieri, Marechal e Poglajen, che con la loro esperienza danno una grossa mano a tutta la squadra. Lo stesso si può dire per i due giovanissimi centrali dalle notevoli qualità fisiche, Diamantini e Georgiev”.

È una Bunge molto rinnovata quella che in questa stagione si cimenterà in SuperLega e nella Challenge Cup, competizione europea in cui torna a giocare dopo tre anni. Sono infatti partiti verso altre destinazioni quasi tutti i protagonisti dello scorso torneo e a rappresentare il trait d’union con il passato sono rimasti in tre, Raffaelli, Goi e Marchini, oltre alla guida tecnica Fabio Soli.
Per il resto l’organico è stato rivoluzionato con l’inserimento sia di giocatori molto giovani che di grande esperienza. Il più navigato tra tutti è il palleggiatore argentino Orduna che farà da “chioccia” al gruppo assieme al francese Marechal e al connazionale Poglajen, entrambi posto 4. Del tutto cambiato il reparto centrale con gli arrivi di Diamantini, del bulgaro Georgiev e di Vitelli, come anche il pacchetto opposti formato dall’austriaco Buchegger e dal cubano Gutierrez. Completano la rosa il secondo regista Pistolesi e la banda Tiziano Mazzone.
Questa rinnovata Bunge Ravenna è carica dopo aver supera in tre set i vice-campioni d’Italia dell’Itas Trentino disputando una grande gara in tutti fondamentali.

“Per vincere contro un simile avversario ci vuole una prestazione maiuscola ed è questo ciò che sono riusciti a fare i miei ragazzi – spiega coach Soli -. Abbiamo disputato una partita costante con una pallavolo che infastidisce molto chi sta dall’altra parte della rete”.

Nelle gare precedenti però, ad eccezione della seconda giornata di campionato non disputata a Civitanova a causa di un malore accusato durante la fase di riscaldamento da uno spettatore presente all’Eurosuole Forum, il team era rimasto un po’ scottato dagli incontri con Piacenza e la stessa Lube in Coppa Italia.
Nella sfida con la Wixo LPR, nella prima giornata di Superlega, la Bunge prova a far sognare il Pala De André con due set giocati quasi alla perfezione, ma poi viene piegata al tiebreak.
Per quanto riguarda il percorso condotto nella Del Monte Coppa Italia invece, agli Ottavi Oruna e compagni si sono aggiudicati una bella vittoria a Vibo Valentia, ma poi nei Quarti disputati sempre in gara secca a Civitanova, si sono trovati davanti un ostacolo impossibile da superare.

Ora è il momento di Sora e questa è l’analisi pre gara di coach Soli:

“Sarà una sfida complicata dal punto di vista emotivo perché scenderemo in campo con la consapevolezza di dover fare risultato, e questo può creare delle pressioni. Sarà necessario giocare tranquilli e sereni e, se ci saranno dei momenti negativi, dovremo tirare fuori le armi utilizzate con la stessa continuità vista contro Trento, con grande disponibilità a trovare delle soluzioni alternative in caso di difficoltà. I nostri avversari vengono da una gara in cui hanno mostrato un grande carattere, rimontando da 2-0 a 2-2 contro Latina, a dimostrazione che in SuperLega nessuno ti regala niente e che non bisogna mai considerare una partita chiusa in anticipo”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Al PalaGlobo Ravenna si impone 3-0

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L’ultima giornata di regular season tra le mura amiche del PalaGlobo “Luca Polsinelli” si chiude con la vittoria della Bunge Ravenna sui padroni di casa della BioSì Indexa Sora.

La società volsca saluta così, con uno 0-3 per nulla entusiasmante, la parte regolare casalinga del suo primo campionato di SuperLega. Rosso e compagni hanno ancora un altro match importante da disputare, quello della prossima domenica a Padova, ma in questo anticipo infrasettimanale della tredicesima giornata di cartello, poco hanno messo in campo rispetto a quanto visto la scorsa domenica.

Con tutta la posta in palio guadagnata, Ravenna ha sicuramente mosso un passo importante per la sua stagione regolare. L’ obiettivo del club era la partecipazione ai play off scudetto e con la vittoria secca di oggi si ci tuffa a capofitto ma con riserva che potrà essere sciolta solo domenica. Il margine di vantaggio di 3 punti che aveva su la Tonno Callipo, vittoriosa oggi su Latina, lo mantiene, ma il destino di entrambi i club verrà scritto definitivamente al Pala De Andrè con lo scontro diretto nel quale i padroni di casa non possono permettersi di lasciare indietro nulla.

Il campo non ha vissuto uno scontro intenso, con la Bunge Ravenna che non ha perso mai il focus e che ha perseverato con pazienza e tenacia motivata dal suo importante obiettivo. Avvio di match equilibrato con entrambi i sestetti a scappare e rincorrersi bene ma è nel fondamentale della battuta che la Bunge fa la differenza. La BioSì Indexa prova a rispondere ma non è né offensiva e né incisiva e fino al 16-20 non riesce ad andare oltre il punto a punto, così il set scivola via 21-25.
Continua a premere sul gas Ravenna e coach Bagnoli opera l’inserimento di Tiozzo su Kalinin ma il tabellone ospite sale sempre più in alto con l’aiuto di qualche errore sorano ma soprattutto con una buona difesa. Il gioco cresce di ritmo e intensità ma il set viaggia sempre allo stesso modo con Sora a rincorre debolmente una Ravenna a tutto gas che arriva sul 2-0 con il 20-25 conquistato con l’82% in attacco. Nel terzo set Ravenna è su ogni pallone, non molla nulla e non lascia niente di inespresso. La decisione arbitrale invertita dal video check gli porta il primo vantaggio e poi l’MVP Van Garderen assieme a Torres, premiato come miglior giocatore dal pubblico, fanno il resto per mantenerlo. Nella parte centrale del set Sora rientra, pareggia i conti e prova a innescare la fuga, ma i ragazzi di coach Soli decidono che è ora di mettere il sigillo sulla gara che finisce 3-0.

“Oggi abbiamo pagato dal punto di vista nervoso lo sforzo fatto con Vibo – spiega coach Bagnoli -. Ravenna ha meritato di vincere ma noi abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità. In ogni caso, però, qualche spunto positivo c’è sicuramente. Abbiamo giocato bene con ricezione buona, i due centrali e Mattia Rosso hanno fatto una bella partita quindi il cambio palla è stato sufficiente, peccato per la fase punto perché abbiamo battuto male e non siamo riusciti a metterli troppo in difficoltà”.

“Sono molto felice di essere tornato in un posto che per due anni è stata casa mia – dice un sorridente coach Soli -. E’ stato un appuntamento molto speciale per me, una bella emozione tornare a salutare tanta gente amica che ho nel cuore. Pensavo che il modo migliore per rendere merito a Sora e agli amici che ho qui era giocare una bella partita e ci siamo riusciti guadagnando tre punti importanti in un campo difficilissimo perché nessuno al PalaGlobo ha vinto facile. Sora sta dimostrando di essere una realtà importante che non ha paura di nessuno. Sono molto contento quindi, del risultato ma anche di aver rivisto tanti amici”.

Allo starting players la guida tecnica locale, Bruno Bagnoli, schiera con Seganov in cabina di regia opposto a Miskevich, Mattei e Gotsev al centro della rete, Rosso e Kalinin in posto 4 e Santucci libero.
Dal lato opposto della rete coach Fabio Soli risponde con la diagonale Spirito-Torres, i centrali Bossi e Ricci, gli schiacciatori Van Garderen e Lyneel, e il libero Goi.

La Cronaca – In avvio di gara 3 errori locali segnano il vantaggio ospite del 2-4, ma il muro a uno di Kalinin a inchiodare Torres e l’ace di Mattei a beffare la ricezione di Van Garderen, capovolge subito il fronte 5-4. 7-5 con la pipe di capitan Rosso e poi arrivi il primo mini break positivo ravennate con Ricci a picchiare duro in battuta e Lyneel sulla rete per il sorpasso del 7-8. Lo schiacciatore francese, ispirato anche da seconda linea, tiene i suoi avanti ma è nel fondamentale della battuta che la Bunge fa la differenza prima con l’ace di Van Garderen e poi con il turno di Ricci che fa salire il tabellone sul 10-14. La BioSì Indexa prova a rispondere ma non è né offensiva e né incisiva e fino al 16-20 non riesce ad andare oltre il punto a punto. Il set scivola via con il vantaggio ospite che sale sul +6 del 18-24. Seganov si affida a Rosso per annullare la prima palla set e poi dai nove metri va a segno direttamente per il 21-24, però si chiude qui il primo game con Van Garderen che mette a referto il 21-25.

Apparente equilibrio per i primi scambi del secondo set che Ravenna spezza con il +2 del 4-6 che suggeriscono a coach Bagnoli l’inserimento di Tiozzo su Kalinin. La Robur Costa mantiene stretta le sue lunghezze di vantaggio e fatica poco a incrementarle con l’aiuto dei volsci che commettono qualche errore di troppo per il 10-15. Il gioco sale di ritmo e intensità ma il set viaggia sempre allo stesso modo con Sora a rincorre debolmente una Ravenna a tutto gas che arriva sul 2-0 con il 20-25 conquistato con 82% in attacco.

Nel terzo set Ravenna è su ogni pallone, non molla nulla e non lascia niente di inespresso. La decisione arbitrale invertita dal video check gli porta il primo vantaggio e poi l’MVP Van Garderen assieme a Torres, premiato come miglior giocatore dal pubblico, fanno il resto per mantenerlo. Nella parte centrale del set Sora rientra, pareggia i conti e prova a innescare la fuga, ma i ragazzi di coach Soli decidono che è ora di mettere il sigillo sulla gara che finisce 3-0.

BIOSÌ INDEXA SORA – BUNGE RAVENNA 0-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Miskevich 10, Kalinin 2, Rosso 9, Gotsev 6, Mattei 5, Santucci (L), Marrazzo, Sperandio, Tiozzo 2, De Marchi n.e., Lucarelli, Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Bruno Bagnoli; II All. Maurizio Colucci. B/V 3; B/P 15; Muro 3.

BUNGE RAVENNA: Spirito 1, Torres 14, Lyneel 12, Van Garderen 15, Ricci 6, Bossi 5, Goi (L), Kaminski n.e., Leoni n.e., Raffaelli n.e., Grozdanov n.e., Marchini n.e., Calarco n.e.. I All. Fabio Soli; II All. Giuseppe Patriarca. B/V 4; B/P 17; Muro 7.

ARBITRI: Bartolini Gianni, Oranelli Alessandro.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: Renzi.
SEGNAPUNTI: Santabarbara.

PARZIALI: 21-25 (’22); 20-25 (‘24); 18-25 (’24).

MVP: Van Garderen.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Al PalaGlobo contro Ravenna è già l’ultima di regular season

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Poco più di quattro mesi fa il PalaGlobo “Luca Polsinelli” spalancava per la prima volta le sue porte alla SuperLega, e già domani sera lo farà per l’ultima nella regular season. È arrivato agli sgoccioli il 72° Campionato Nazionale Italiano UnipolSai di massima serie e in cinque giorni vedrà disputarsi le ultime due gare di cartello. Così alla BioSì Indexa Sora resta solo di ospitare la Bunge Ravenna e di andare a trovare gli amici della Kione Padona.

Piccola variazione nel calendario con l’inversione delle due giornate rimaste: l’ultima, inizialmente in programma domenica 5 marzo, diventa penultima nell’anticipo di mercoledì alle ore 20.30.
È racchiusa dunque tutta in questa settimana la parte regolare di SuperLega 2016/2017 che resta da vivere all’Argos Volley, la quale domani, a partire dalle ore 20,30 vedrà tornare nella sua ex casa, coach Fabio Soli.
Il mister tanto amato dal pubblico sorano e non solo, finora la sua Bunge l’ha guidata fino all’ottavo posto della classifica, raggiunto in solitaria proprio la scorsa domenica con la vittoria netta sulla Revivre Milano ma anche grazie allo stop che Sora ha inferto a Vibo Valentia compagna di poltrona fino a quel momento. Seconda trasferta consecutiva per Soli e i suoi atleti prima del gran finale casalingo contro la Tonno Callipo che in questo turno sfiderà Latina. La lotta a distanza dunque, che Ravenna deve combattere per restare sul treno play off con l’ottavo ultimo posto utile, è quella con Vibo Valentia e Latina, ma in questa penultima giornata il suo pericolo reale si chiama BioSì Indexa Sora.

“Arriviamo da una bella vittoria per nulla scontata – spiega coach Fabio Soli. Siamo riusciti a vincere in tre set e siamo stati quindi bravi a spendere meno energie possibili in vista della partita di Sora. Bisogna stare concentrati al massimo su quello che sarà un match su un campo caldissimo, molto complicato. Conosco molto bene i nostri avversari e li rispetto: loro non avranno niente da perdere e vorranno fare festa nell’ultima partita casalinga della regular season. Dovremo quindi essere molto focalizzati sull’obiettivo e avere molta pazienza per riuscire a raggiungerlo”.

Alle parole del coach ravennate fanno eco quelle del suo ex libero Marco Santucci che sottolinea l’importanza della vittoria contro la Tonno Callipo Calabria e spiega che tipo di match sarà quello contro Ravenna.

“I tre punti conquistati contro Vibo sono importantissimi per noi, perché ci aiutano a far bene davanti al nostro pubblico e a prendere fiducia in vista degli scontri che ci aspettano con altre due dirette concorrenti, Ravenna e Padova.
Nel girone d’andata quella con la Bunge fu una gara dal doppio volto con noi a dominare nettamente nei primi due set e poi a subire il rientro dell’avversario che l’ha conquistata al tie break. Nel sestetto ha giocatori importanti come Linel e Torres, nel complesso sono una squadra giovane per questo credo sarà una battaglia come quella giocata contro Vibo. Dal punto di vista tecnico sarà difficile visto anche il bel punto di forza che ha nel fondamentale della battuta con il quale nel precedente match ci ha messo in netta difficoltà. Coach Soli poi, conosce bene molti dei nostri elementi e sa quali sono i punti di forza e di debolezza, quindi ci studieranno nel dettaglio. Noi però siamo prontissimi. Dobbiamo puntare su tutto ciò che abbiamo messo in campo contro Vibo e dare il massimo, perché la bellissima vittoria di domenica ci ha fatto capire nuovamente qual è il nostro valore ridandoci fiducia. Sono certo che sarà un’altra intensa ed emozionante partita.
Dobbiamo assolutamente fare tesoro della positività che nell’ultima gara c’era all’interno del gruppo in quanto la serenità che avevamo era tanta da permetterci di recuperare anche set nei quali eravamo in svantaggio.
Credevo nella vittoria contro Vibo, lo speravo. Abbiamo giocato tutti molto bene, anche chi è entrato ha dato il suo contributo importantissimo come Nicola Tiozzo e Rosso. Per questo, ci avviciniamo a Ravenna con molta fiducia”.

In panchina, per questa tredicesima giornata, come sponsor ci sarà il signor Ennio Soccodato dell’Impresa Generali Costruzioni Soccodato:

“Essere diventato partner della Biosì Indexa Sora per l’azienda è motivo di orgoglio e vanto perché significa essere vicini a quella che è l’unica realtà di lustro del nostro territorio. Ovviamente la scelta, consapevolmente fatta e portata avanti dall’Impresa Generali Costruzioni Soccodato srl, è dovuta anche a quei vantaggi di visibilità che la massima serie nazionale di pallavolo, ossia la SuperLega, ci dà di partita in partita. Vivere le emozioni del match dalla panchina sarà un momento particolare e che mi farà sentire ancora più parte integrante e apprezzata di questa grande famiglia che è l’Argos Volley. Io sono da sempre un grande appassionato di sport e soprattutto di pallavolo e questo è stato un altro fattore propulsivo per il mio impegno a fianco di tale realtà”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Un altro risultato utile e l’Ottavo di Coppa contro Verona

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Finisce al tie break lo scontro diretto al Pala De Andrè con la BioSì Indexa Sora che riporta a casa uno dei preziosi punti in palio dopo la vittoria di gran misura dei primi due set lasciandone due alla Bunge Ravenna che riapre un match che oramai sembrava segnato, rimonta e vince una gara che poteva essere dichiarata davvero spacciata.

Chiudere il girone d’andata con un altro risultato utile, il quinto consecutivo, è una buonissima notizia per Sora, ma lo è di più la sua prima qualificazione alla Del Monte Coppa Italia. Il suo bottino infatti, salito così a quota 12 punti, la piazza all’undicesimo posto della classe e tra dieci giorni gli farà disputare il suo primo ottavo di Coppa in SuperLega.
Nell’anno dell’esordio centra subito l’obiettivo dunque e con il girone d’andata chiuso oggi e quindi la griglia definita, in una sera infrasettimanale di metà dicembre Rosso e compagni si giocheranno il loro ottavo a Verona contro la Calzedonia.
Un match importante per entrambe le squadre in campo, che con la divisione della posta in palio ha spalancato le porte della Coppa Italia a una Sora decisamente al di sopra delle aspettative e una Ravenna che stenta a fare la differenza anche se stasera ha fatto vedere buone cose, ma che comunque vivrà il suo ottavo contro la Gi Group Monza.
Voleva riscattarsi la Bunge ma di fronte ha avuto un avversario che continua a dimostrare che se la può giocare bene con chiunque.

“Abbiamo fatto i primi due set molto buoni, – spiega coach Bagnoli al termine del match -, con un’ottima battuta ed alte percentuali d’attacco. Loro però hanno messo in campo Lyneel che, insieme ai suoi compagni che già stavano giocando una buona partita, hanno svoltato il gioco. Siamo calati tantissimo in attacco e, nonostante un buon servizio, non siamo riusciti a rimanere in partita. Peccato perché al tie break eravamo partiti bene ma non siamo riusciti a concretizzare un paio di azioni semplici e questo ha dato il la alla loro fuga. Una partita dai due volti, insomma”.

“E’ una bella emozione giocare contro Sora – dice coach Soli – perché ho ricordi fantastici e persone alle quali voglio molto bene. Speravo di offrire uno spettacolo migliore sin da subito. Siamo entrati in campo molli, merito anche di Sora che ha giocato il primo set e mezzo di alto livello mettendoci subito in difficoltà con la battuta e la qualità in attacco. Poi, fortunatamente, siamo riusciti a venire fuori con pazienza e grande applicazione. Alla fine il risultato ci ha sorriso e di questo siamo molto contenti perché ci aiuta a sperare ancora nei nostri obiettivi. Ora vedremo chi ci capita in Coppa Italia e cercheremo di affrontare il girone di ritorno memori degli insegnamenti ricevuti fino ad oggi. Complimenti comunque a Sora perché sta facendo cose egregie”.
Allo starting players coach Soli schiera la diagonale Spirito-Torres, i centrali Bossi e Ricci, gli schiacciatori Van Garderen e Grozdanov, e il libero Goi. Mister Bruno Bagnoli risponde con Seganov in cabina di regia opposto a Miskevich, Sperandio e Gotsev al centro della rete, Rosso e Kalinin in posto 4 e Santucci libero.

L’incubo di Ravenna in avvio di match si chiama Mattia Rosso, è suo il primo punto messo a referto ma soprattutto il primo break positivo di 5-0 che porta la contesa sul 2-8. In battuta il capitano bianco-nero destabilizza la ricezione avversaria autografando due ace e permettendo alla sua prima linea di essere incisiva a muro con Sperandio su Ricci e in attacco con Miskevich. Ferma il gioco coach Soli ma alla ripresa i suoi non trovano la reazione sperata e il set avanza punto a punto fino al +7 dell’11-18 quando richiede il secondo time out discrezionale a sua disposizione. Continua a suonare la stessa musica in campo con la BioSì Indexa che decide di dare la sferzata definitiva al game con un altro mini parziale positivo che segna sul tabellone il 13-22. Rosso gioca con le mani esterne del muro per il 14-23 e la doppia in palleggio dei locali si traduce in 10 set ball a disposizione degli ospiti che però con l’ottima intesa Seganov-Sperandio la chiudono in fretta 15-25.

Due ace di Gotsev a far spigolare la ricezione di Van Garderen prima e del libero Goi poi, aprono con uno 0-3 il secondo game che prosegue per Sora all’insegna del fondamentale con Sperandio dai nove metri a punire stavolta Grozdanov per il 3-7. Nel frattempo la guida tecnica locale richiama in panchina lo schiacciatore Van Garderen e torna a schierare il suo capitano Lyneel. Dopo due errori che fanno saltare i nervi a mister Soli, il tecnico richiama nuovamente i suoi che alla ripresa trovano il cambio palla e due ace del capitano per l’aggancio dell’8-10. Spinti da un Lyneel in più e con la sicurezza di Torres, i padroni di casa galleggiano fino al 14-15 quando Miskevich ottiene il cambio palla che manda Kalinin all’ace e poi lo stesso opposto a muro con due azioni fotocopia a bloccare graniticamente Lyneel per il nuovo vantaggio del 14-19. I soliti Torres e Lyneel provano a spezzare il gioco avversario ma non riescono ad andare oltre un punto a punto che accompagna il game fino alla sua conclusione. Con le belle giocate di Miskevich e Sperandio è 19-25 e 2-0 in fatto di conteggio set per la BioSì Indexa.

Per la terza frazione di gioco Ravenna torna in campo con il suo capitano al posto di Grozdanov ma soprattutto con una rinnovata energia e voglia di gioco che prima la porta in vantaggio per la prima volta nel match 4-2 e poi le fa mettere a segno un parziale positivo di 5-0 con Van Garderen al servizio a guidare l’allungo del 9-3. L’ace di Sperandio e l’attacco di Miskevich cercano l’inversione di rotta ma trovano solo il cambio palla così, quando coach Bagnoli richiama i suoi per dare indicazioni, la Bunge è avanti di 7 lunghezze, 13-6. La pipe di Rosso, seguita da altri due imprendibili diagonali, e l’occhio di falco a invertire la decisione arbitrale fanno rosicchiare punti preziosi agli ospiti, ma il contro break decisivo è quello autografato da Miskevich, aperto sulla rete e chiuso dai nove metri per il 15-14. La contesa prosegue punto a punto con Spirito a segno di seconda intenzione da un lato, e l’opposto volsco da ogni dove per il 19-19. Un altro mini break locale dà la marca decisiva al set con il 23-20 che con Torres si trasforma nel 25-21 e nel 2-1.

Dopo aver riaperto un match che oramai sembrava segnato, Ravenna torna sul parquet del Pala De Andrè con un volto completamente diverso. Con Lyneel al servizio e Bossi-Torres a muro il quarto set è sul 5-0 che dopo una serie di errori al servizio diventa 8-3. Cresce il muro locale e anche il punteggio sul tabellone 11-4, così ferma tutto mister Bagnoli. Alla ripresa del gioco Miskevich riporta il servizio nei suoi nove metri e finalmente Sora inanella una serie positiva che la rimette in gioco 11-8. Galleggia il punteggio fino al 16-13 quando si spegne la luce nel quadrato regolamentare ospite con i padroni di casa che ne approfittano in pieno per dare degna conclusione alla rimonta. Con Torres dai nove metri, con 5 servizi che fanno saltare la ricezione sorana, è 22-13. Mister Bagnoli da spazio a De Marchi e Mauti che prendono il posto rispettivamente di Kalinin e Rosso, e Gotsev a muro e Miskevich in attacco il quoziente bianco nero sale fino al 23-17. Non riesce ad andare oltre la BioSì Indexa che subendo il 25-17 rimanda tutto al quinto set.

La rimonta della Bunge Ravenna entusiasma il Pala De Andrè e carica i protagonisti giallo-rosi che aprono con due muri il tie break. Risponde però immediatamente il sestetto volsco con l’aggancio di Miskevich del 3-3 e il sorpasso autografato da Sperandio a muro su Torres per il 3-5. Dopo il time out discrezionale richiesto da coach Soli, Torres con il suo millesimo punto in serie A apre il contro break che vale il 6-5 e subito dopo ne arriva un altro che esplicita chiaramente l’esito della gara con un 13-6 padre del 15-7 finale.

BUNGE RAVENNA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-2

BUNGE RAVENNA: Spirito 8, Torres 27, Grozdanov 4, Van Garderen 10, Ricci 6, Bossi 7, Goi (L), Kaminski n.e., Leoni, Raffaelli 1, Lyneel 16, Marchini, Calarco n.e.. I All. Fabio Soli; II All. Giuseppe Patriarca. B/V 3; B/P 17; Muro 13.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 3, Miskevich 26, Kalinin 3, Rosso 20, Gotsev 7, Sperandio 6, Santucci (L), Marrazzo n.e., Mattei, Tiozzo n.e., De Marchi 1, Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e., Mauti. I All. Bruno Bagnoli; II All. Maurizio Colucci. B/V 8; B/P 10; Muro 10.

ARBITRI: Simbari Armando, La Micela Sandro.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: Salvemini.
SEGNAPUNTI: Marchi.

PARZIALI: 15-25 (’24); 19-25 (‘22); 25-21 (’32); 25-17 (’25); 15-7 (’16).

MVP: Torres.

 

Arrivederci coach Soli

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Non sarà coach Fabio Soli a guidare la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nella sua prima stagione in SuperLega. Il mister della promozione infatti ha deciso di aprire un nuovo corso alla Porto Robur Costa dove è stato scelto dal neo Direttore Generale, Marco Bonitta, come guida tecnica della CMC Ravenna. Sarà ancora sul cammino della Globo dunque, ma come avversario.

Coach Fabio Soli a Sora ha segnato un’epoca, ma è indubbio che Sora abbia segnato Soli e la sua carriera.
Arrivato nel club volsco nell’estate del 2014 quando la società di Patron Giannetti scelse di affidare la squadra che avrebbe affrontato il campionato 2014/2015 nelle mani di un allenatore al debutto nel Campionato Italiano di Pallavolo Maschile dopo il biennio trascorso in Turchia sulla panchina del Fenerbahçe Spor Kulübü preceduto da quello in casa Pallavolo Modena, in due anni è stato complice e artefice di grandi atti sportivi.
Con il direttivo Argos Volley a tirare le redini, il suo primo volley mercato da capo allenatore si mosse in tre direzioni: nuovi arrivi, riconferme e graditi ritorni. Quello è stato davvero l’anno in cui Sora ha tagliato il cordone con il suo passato e con quel filo sottile di pallavolo che l’ha contraddistinta negli anni: ha fatto tante cose buone e reso vivi tanti sogni senza raggiungere però quello più ambito, ma questo non ha avuto importanza perché Soli con il suo team e il suo staff, ha fatto innamorare il pubblico locale della sua Sora pallavolistica. Il PalaGlobo “Luca Polsinelli” ogni domenica era sempre più in festa, la partecipazione, la vicinanza, il calore, aumentavano giorno dopo giorno. Insomma, assieme a coach Colucci ha lasciato al movimento locale un’eredità importante di cui tutta la Argos Volley ne è orgogliosa.

Per la stagione seguente, quella 2015/2016, non viene dunque messa in dubbio la sua permanenza sulla panchina bianco-nera e per la settima partecipazione della Globo al Campionato Nazionale di Serie A2 la società volsca decide di mantenere l’ossatura della squadra e di contare su punte di diamante diverse.
“Costruiremo un gruppo che abbia nel lavoro il proprio must” – dichiarava il mister dopo le prime operazioni di mercato quando a dare valore aggiunto sono stati chiamati l’opposto olandese Sjoerd Hoogendoorn e lo schiacciatore Mattia Rosso.
In quel momento coach Soli ancora non sapeva che stava nascendo “il gruppo”, quello che gli avrebbe regalato una delle vittorie sportive più grandi, quello con il quale sarebbe andato in gloria, quello con il quale alla sola seconda esperienza come primo allenatore avrebbe festeggiato la conquista della promozione nell’Olimpo del volley Italiano.

Ora coach Soli sposa un altro progetto, quello della Porto Robur Costa che lo porta a chiudere un importantissimo ciclo della sua vita e ad aprirne, seppur nella continuazione, un altro accanto a mister Bonitta con il quale condivide la panchina della Nazionale Italiana Femminile e ora anche la scrivania di Ravenna.

L’Argos Volley augura all’allenatore che a Sora ha avuto perfino la possibilità di essere mental coaching della società assicurativa provinciale Allianz, un proseguo nel mondo della pallavolo ricco di esperienze positive alla guida di gruppi unici e quanto mai veri e leali come lo è stato quello della sua ultima stagione a Sora. Lo ringrazia per aver segnato un’epoca che farà storia, e come un amico vero gli lascerà aperta la porta del PalaGlobo per accoglierlo ogni qualvolta avrà voglia di passare a fare un saluto.

Al via la Finale Promozione, Gara 1 in trasferta per Sora

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Mancano pochi giorni all’esordio della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nella Finale Play Off Promozione Serie A2 UnipolSai e non c’è bisogno neanche di fare il cown down perché a scandire l’avvicinarsi di gara 1 sono le emozioni che società e tifosi provano.

Discorso diverso per Fabroni e compagni per i quali coach Soli assieme allo staff tecnico e medico ha provveduto a pianificare tutta l’attività in vista del duro turno fatto di gare ogni tre giorni, trasferte di oltre mille chilometri ciascuna, ma soprattutto dell’avversario più temibile di questo settantesimo Campionato, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia.

Domenica primo maggio alle ore 18,00 il fischio d’inizio dei signori Andrea Bellini
e Giorgia Spinnicchia risuonerà all’interno del PalaValentia per questa Finale che non sarà di certo un remake di quella di Coppa Italia ma un nuovo film che si girerà tra il palazzo calabro e il PalaGlobo “Luca Polsinelli” e andrà in onda con cadenza domenica-mercoledì-domenica al meglio delle cinque gare.

Sora dunque ha un nuovo sogno da inseguire perché quello che aveva fino a una settimana fa si è trasformata in un obiettivo raggiunto:

“Raggiungere la Finale è un sogno che si realizza per la società Argos Volley, per me stesso e praticamente per quasi tutti i ragazzi che non credo siano mai arrivati a conquistare due finali così importanti in una sola stagione, per cui questa partecipazione è la realizzazione di un grandissimo obiettivo – dice coach Fabio Soli -.
Quando si realizza un sogno però, ce n’è subito un altro al quale puntare con tutte le forze e noi adesso siamo in questa situazione. Abbiamo tagliato il traguardo di una doppia finale ma ora, archiviato questo obiettivo, ce ne poniamo immediatamente un altro, provare a vincerla.

È indubbio che ci aspetta una fase durissima, tutto quello che è successo finora dimostra che la differenza tra Sora e Vibo è minima, uno scarto di qualche pallone su centinaia che se ne giocano in una sola partita quindi figuriamoci in una serie play-off. Per questo dovremo avere grande pazienza per affrontare una grande battaglia con la consapevolezza che dalla nostra c’è lo svantaggio del campo il quale però, se pensiamo a fare bene il nostro gioco, influirà in maniera minimale.

Vibo Valentia è una squadra semplice ma nella propria semplicità molto solida. Questo è il loro grande pregio oltre al fatto che è raro che abbiano alti e bassi prolungati, giocano sempre una pallavolo molto pulita fatta di pochi errori e grande sostanza, questo è quello che fino a oggi ci ha dato grande fastidio. Dobbiamo quindi arrivare sul loro parquet consapevoli del fatto che col loro sistema di gioco potrebbero metterci i bastoni tra le ruote, ma anche del fatto che potremmo assolutamente essere noi a farlo a loro. Quindi chi avrà più pazienza e calma nel produrre la propria pallavolo avrà partita vinta.
Punto fermo nel quale credo è che dovremo fare affidamento solo su di noi, su quello che abbiamo dimostrato tutto l’anno, e su quello che siamo capaci di fare.
Abbiamo dato abbastanza prova di ciò di cui siamo in grado e questo, se espresso ai suoi massimi livelli, può esserci sufficiente per portare a casa il risultato senza inventarci cose strane. E’ sufficiente fare al meglio ciò che sappiamo fare”.

La strada percorsa da Sora e Vibo per arrivare a giocarsi la Finale Promozione è simile per il numero di gare disputate e vinte sempre con il minimo scarto ma non nei set. Nei Quarti la Globo con due secchi 3-0 si è liberata di Potenza Picena mentre alla Tonno Callipo c’è voluto qualche set in più contro Cantù. Nella fase di Semifinale invece due sono stati i tie break vissuti dai Calabresi contro Reggio Emilia oltre a un 3-0, con i volsci che invece hanno concesso molto meno a Tuscania ossia solamente due set come spiega coach Soli.

“Quello delle semifinali è stato un risultato più semplice del previsto in quanto ci aspettavamo una serie più lunga ma non sono assolutamente d’accordo con chi l’ha definita una serie scontata ancor prima di vederla giocare o anche con chi l’ha definita postuma una serie finita come doveva. Tuscania ci ha fatto penare tantissimo in gara 1 tanto che l’abbiamo portata a casa solo sul 20-18 del tie break. Se fosse esistito il pareggio nella pallavolo quel match sarebbe sicuramente stato da X.
Alla fine il risultato di questa gara, oltre a quello scritto sulla carta, è stato per noi quello di prendere ancor più consapevolezza che di fronte avevamo una squadra tosta, mentre Tuscania ha acquisito più consapevolezza del fatto che battarci era possibile. Per cui Sora è arrivata a gara 2 sapendo di dover dare tanto per contrastare il suo avversario soprattutto tra le mura amiche mentre i padroni di casa si aspettavano di poter fare risultato e quando si sono trovati di fronte un muro troppo duro si sono disuniti ed è stato proprio questo a darci ancor più linfa per un risultato abbastanza rotondo. Gara 3 era il nostro rigore da tirare in casa nostra e quando hai queste possibilità devi essere sveglio, furbo e capace, e noi lo siamo stati. Credo comunque che la serie sia finita troppo presto per il valore delle due squadre in campo, bravi noi a far valere il nostro”.

Coach Soli: “Per ogni sogno realizzato ce n’è sempre un altro da inseguire”.

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La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è alla sua prima Finale Play Off Promozione Serie A2 Unipolsai.

Nel turno di Semifinale, vincendo tre gare consecutive e dunque battendo con il minimo scarto la Maury’s Italiana Assicurazione Tuscania, ha regalato a tutti, staff, società e tifosi, quel sogno sfuggito per tre volte in sei campionati.
Ora i ragazzi dei coach Soli e Colucci sono pronti a combattere delle battaglie per le quali Sora non ha mai potuto schierare i suoi uomini i quali domenica 1 maggio scenderanno in campo per giocarsi il turno Finale, quello che assegnerà la promozione nella massima Serie, la SuperLega.

Come prevedibile, l’avversario da battere sarà la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia che domenica aspetta i Volsci nel suo Palazzo per dare inizio al vero spettacolo della grande pallavolo di Serie A2, quella già servita come antipasto nella finale della Del Monte Coppa Italia.

In attesa che questo turno abbia inizio, tutte le persone in qualche modo vicine alla società cara a Patron Giannetti, la Argos Volley, ne tessono le lodi applaudendo l’impresa mai raggiunta e ora sancita con grandi sottolineature.

Coach Fabio Soli però va un po’ contro quello che usualmente si dice e ad ammetterlo è proprio lui:

“Arrivare in finale per una società come Sora che ci prova da tanti anni e che ha avuto cocenti delusioni, penso sia indiscutibilmente un sogno che si realizza. Nel momento in cui però si realizzano i sogni, ce n’è sempre un altro da inseguire.
Come ci diciamo sempre, dobbiamo fidarci di noi stessi e di quello che riusciamo a produrre, godendoci però il passaggio in finale. Per cui a me stesso e ai miei ragazzi dico di guardare avanti con umiltà e ambizione.
Per gara 3 di Semifinale ci aspettavamo una partita dura dove Tuscania avrebbe provato a forzare in tutti i fondamentali per poter portare a casa il risultato, si leggeva nei loro occhi che ci credevano ma noi siamo stati bravi a mettere in campo una buona pallavolo fatta di pazienza e intensità di gioco. Se proprio dovessi trovare un neo nel nostro gioco, c’è stato un calo di tensione nel terzo set che però abbiamo recuperato immediatamente. I ragazzi quindi penso che si siano meritati questa finale con i fatti e non con le parole, cosa che gli fa grande onore”.

Prima di voltare pagina però, capitan Fabroni ci tiene a fare i complimenti ai suoi compagni e collaboratori:

“Finalmente ci siamo riusciti. Dopo il brutto epilogo della scorsa stagione sportiva, quest’anno ci siamo guadagnati la finale grazie a delle ottime prestazioni. Complimenti a tutti noi, alla squadra, ai mister e allo staff tecnico e medico che ha lavorato per permetterci di esprimere una grande pallavolo come quella di gara 3. Adesso arriva la parte più bella ma anche la più difficile perché andiamo verso una Finale Promozione dove non conta altro che vincere. Speriamo di poter riuscire a esprimere la stessa buona pallavolo delle ultime due gare e soprattutto che il pubblico che è venuto a sostenerci mercoledì sera come anche in tutti i momenti importanti del campionato, continui ad essere il nostro uomo in più fino alla fine”.

È importante ascoltare anche la parola di chi era dall’altra parte della rete e che purtroppo ha visto e vissuto in modo diverso l’epilogo di questa Semifinale:

“Sora ha meritato di passare il turno giocando molto bene – dice con fermezza il coach della Tuscia Paolo Tofoli -. Noi abbiamo dato il massimo, forse potevamo fare solo qualcosa in più ma Sora è forte.
Devo dire grazie ai miei ragazzi per il bellissimo e soprattutto inaspettato campionato che tutta Tuscania ha disputato, non pensavamo di arrivare fino a questo punto ma tutti insieme lo abbiamo fatto. Se a inizio stagione mi avessero messo davanti un foglio con scritto nero su bianco che saremmo arrivati settimi o ottavi, ci avrei messo subito la firma, e invece è andata come nessuno potesse immaginare, siamo arrivati terzi alla fine della regular season, guadagnandoci la semifinale play-off e la semifinale di Coppa Italia disputando una grande stagione. Devo ringraziare i miei ragazzi perché sono stati bravissimi e soprattutto i tifosi che ci hanno seguito in ogni battaglia. E’ stato un campionato esaltante ma adesso non posso che augurare il meglio a Sora per il proseguo del proprio cammino in questa post season”.

“Sono molto emozionato, dispiaciuto per oggi ma contento per l’incredibile campionato che abbiamo fatto – continua uno degli ex del turno, il libero Federico Bonami -. Sora ha meritato di passare il turno e auguro a questa grande società e a questi ragazzi il meglio che possano avere perché sono molto forti e lo meritano. E’ sempre un piacere giocare contro di loro, è molto divertente perché sono ragazzi che stimo tanto quanto la loro società. Oggi hanno vinto loro e questa è la pallavolo”.