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A Monza per provare a confermare il risultato dell’andata

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Domenica 8 gennaio si gioca già la quinta giornata del girone di ritorno in SuperLega e la BioSì Indexa Sora sarà impegnata nella trasferta lombarda che la vedrà contrapposta alla Gi Group Monza.

Un nome, questo del club del Consorzio Vero Volley, che solo a pronunciarlo in casa Argos Volley fa nascere un sorriso spontaneo sui volti. Gi Group Monza infatti è stata la prima squadra battuta nel massimo campionato, la prima vittoria netta che ha fruttato bottino pieno, arrivata tra le mura amiche del PalaGlobo “Luca Polsinelli” a rendere giustizia alla tenacia dei ragazzi di coach Bagnoli. E ora la BioSì Indexa Sora vuole ripartire da qui, dalla gara che apre per lei una parte di torneo “più abbordabile”, quella dove può meglio confrontarsi e battersi:

“Ci aspetta una partita importante, quella con una nostra diretta concorrente – dichiara il libero Marco Santucci -. Un match cruciale per il proseguo della stagione perché dal risultato dipenderà il nostro cammino in campionato.
Monza è una buona squadra che all’andata abbiamo battuto per 3-0. Tra le loro fila quel giorno mancavano due elementi fondamentali, palleggiatore e opposto titolare, ma noi abbiamo messo in campo una ottima prestazione che ci è fruttata la prima vittoria in SuperLega, per questo credo che non sia stato quello il loro problema. Domenica invece si presenterà al completo più un nuovo importante acquisto, ma noi siamo pronti e carichi per affrontare la gara al meglio. Le difficoltà saranno maggiori in quanto ormai le squadre iniziano a conoscerci, non siamo più la Cenerentola della situazione, chiunque affrontiamo ha imparato chi siamo e ci rispetta”.

È notizia di pochi giorni infatti che il Campione del Mondo Leandro Vissotto sia diventato ufficialmente un giocatore della Gi Group Monza. L’opposto brasiliano, già in Italia con la maglia di Latina e Trento, ora in Qatar, potrebbe a breve aggregarsi alla sua nuova squadra agli ordini di coach Falasca.

“Vissotto è un giocatore di primissimo livello che va ad arricchire di qualità ed esperienza il nostro roster – commenta il direttore sportivo del GI Group Team, Claudio Bonati -. Siamo sicuri che sia l’uomo giusto al momento giusto che potrà farci fare un salto di qualità, garantendoci quel prezioso contributo utile a raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione”.

Dopo la rescissione con effetto immediato del contratto con il centrale Marcello Forni avvenuta lo scorso 22 dicembre, il Volley Milano continua a puntare le sue mete ossia tentare, per la prima volta nella sua storia, di conquistare l’accesso ai Play Off per lo scudetto ed essere tra le protagoniste della Del Monte® Coppa Italia torneo nel quale mercoledì disputerà il suo Quarto a Trento.
Finora il risultato del cammino brianzolo in SuperLega è un quoziente di 25 punti che la piazzano sul settimo gradino della classifica. Nelle 17 gare disputate 8 sono state le vittorie di cui 7 a punteggio pieno e 3 i tie break. Nel girone di ritorno, due i centri messi a segno, il 3-1 casalingo con Vibo Valenti e il 3-0 a Milano come nel girone d’andata. La differenza è nell’ultima gara, l’infrasettimanale precedente al capodanno nel quale in casa si è arresa alla Calzedonia Verona in tre set mentre nello scorso incontro l’aveva portata al quinto seppur perso.

Sora invece è ancora fanalino di coda a quota 12 punti, a 1 lunghezza dalla Revivre Milano, a 2 dalla Kione Padova e Top Voley Latina, e 3 dalla Exprivia Molfetta. Classifica corta dunque nelle ultime cinque posizioni che a ogni giornata potrebbero capovolgersi totalmente.
I precedenti tra i due club hanno visto Sora dominare su Monza per ben 8 volte su 11 incontri, con il PalaGlobo che è sempre stato stregato per i lombardi ma questa volta si gioca nel palazzetto dello sport della cittadina lombarda.
Tre gli ex sorani tra le fila brianzole, Simon Hirsh, in maglia bianconera nella stagione 2014/2015 per la sua prima esperienza in Italia; Nicola Daldello capitano del roster di Patron Giannetti targato 2013/2014; e Marco Rizzo libero dell’allora sestetto di Fenoglio, sempre 2013/2014, arrivato però alla sua corte a stagione iniziata. L’altro ex, ma a campi inversi, è Sveto Gotsev, a Monza nel torneo 2014/2015.

La BioSì Indexa Sora sarà di scena dunque al Palazzetto dello Sport di Monza contro i padroni di casa della Gi Group per la quinta gara di cartello del girone di ritorno; fischio d’inizio programmato per le ore 18.00, con possibilità di seguire il match arbitrato dai signori Rapisarda Daniele e Florian Massimo, live streaming su Lega Volley Channel all’indirizzo www.sportube.tv.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Rosso, Santucci e Corsetti in visita all’Istituto scolastico “Gioberti” di Sora

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Le attività Argos Volley continuano a brulicare anche nel periodo pre-natalizio, soprattutto quelle legate alla scuola e al sociale. Nella mattinata di mercoledì difatti, coach Colucci è andato a far visita ai ragazzi del Liceo “Simoncelli”, nello specifico i frequentanti degli indirizzi linguistico e scienze umane del polo distaccato “V. Gioberti” di Sora, accompagnato come al solito da tre degli atleti della Biosì Indexa Sora. A scendere nella palestra di via Spinelli il capitano schiacciatore Mattia Rosso, il suo vice, il libero Marco Santucci e il secondo libero Marco Corsetti. I tre professionisti hanno intrattenuto una platea molto numerosa, costituita dai giovani che frequentano il biennio dell’istituto superiore, con storie di vita vera e sport praticato ai massimi livelli auspicabili. Il bagaglio di una carriera, l’esperienza della SuperLega di Rosso e Santucci, nonché la volontà di mettersi alla prova e il brio con cui affronta questa prova difficilissima il giovane Corsetti, hanno dato vita a un dialogo molto soddisfacente per entrambe le parti in gioco. Le curiosità maggiori si sono focalizzate proprio attorno a ciò che ha spinto i tre ad avvicinarsi allo sport, nello specifico al volley, e come tutto ciò si traduca nella loro quotidianità, dalle sedute di allenamento, alle trasferte, passando per il momento clou dello scontro in campo.
Ai ragazzi è stato anche illustrato il progetto che li coinvolge da molto vicino, ossia il torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup” che a breve li vedrà protagonisti attivi a rete, prima all’interno del proprio plesso e poi nella fase successiva presso il PalaGlobo “Luca Polsinelli”, dove a seguirli e guidarli nella giusta direzione ci saranno proprio loro, i pallavolisti dell’A1.
A tutto ciò è, come di consueto, seguita la pratica: palleggio, bagher e schiacciata i fondamentali in cui gli entusiasti studenti si sono cimentati prima di salutare i loro beniamini. Piena soddisfazione per il corpo docente che ha assistito all’incontro e che ha apprezzato il lavoro encomiabile della società volsca per il proprio territorio, in particolare proprio questo rivolto agli adulti del futuro.

“Questi appuntamenti con i nostri ragazzi sono di estrema utilità, in quanto instillano in loro i valori puliti e sani dello sport – spiega la professoressa Concettina Marchione, insegnante di scienze motorie e sportive. Non solo però training mentale, ma anche fisico per i nostri scolari, che devono appunto imparare a muoversi, a fare attività motoria e capire che lo sport è fondamentale per un corretto sviluppo psico-fisico e va associato a uno stile di vita equilibrato. Il fatto poi, di avere a disposizione professionisti che hanno trasformato una passione in lavoro, non può che aiutarli a comprendere tutti questi fattori attraverso le loro testimonianze e a spingerli a emularli positivamente. Il vedere con i propri occhi che persone più adulte di loro abbiano fatto, in questo caso del volley, la fonte del loro sostentamento nonché del loro benessere corporeo, è stimolante più di qualsiasi lezione in cui manca la praticità dell’evento stesso. Sora è fortunata ad avere una realtà come l’Argos Volley, una società di massimo livello che non solo è motivo di orgoglio per la nostra popolazione, ma che da sempre si prodiga affinché tutti possano trarne beneficio, soprattutto i più giovani”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

La nuova sfida di Sora si chiama Piacenza.

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Tutto pronto al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per la settima giornata di SuperLega, ospite la LPR Piacenza.

Nel giorno della festività di Ognissanti, la BioSì Indexa Sora alle ore 18 scenderà in campo per disputare la seconda gara di cartello in quattro giorni dopo l’adrenalinico sabato sera Veronese durante il quale i ragazzi di coach Bagnoli sono riusciti a mettere in discussione anche la Calzedonia Verona.
Dall’altra parte della rete Piacenza, che invece pochi giorni fa tra le sue mura amiche ha condotto una battaglia infinita con Milano. Dopo 2 ore e 45 minuti di gioco infatti, con un primo set finito 40-38, a spuntarla sono proprio Papi e compagni assicurandosi così la terza vittoria consecutiva al tie break.

Nona della classe a quota 6 punti dopo appunto tre gare vinte in 5 tiratissimi e sofferti set con Verona, Molfetta e Milano, e con in arretrato una sfida, quella con Trento da recuperare il prossimo 17 novembre.
Gli uomini di coach Giuliani hanno risolto tutti i problemi fisici in cui erano incappati a inizio Campionato e ora sono carichi e determinati a proseguire positivamente il loro cammino. Finora in campo hanno le loro prestazioni sono state altalenanti, sempre però unite alla indiscussa capacità di spingere sull’acceleratore nei momenti importanti come dimostrato nei tre tie break disputati.

“Sarà una partita difficile – commenta il libero Marco Santucci -. Piacenza ha tutti giocatori esperti e tecnici, basti pensare a Papi, emblema del pallavolo italiana e non solo, o gli stessi Zlatanov e Marshall. Sarà un’altra grande battaglia, un banco di prova molto importante perché sulla carta è una squadra molto competitiva. Dal canto nostro siamo un po’ più tranquilli e sereni, ma soprattutto coscienti delle nostre capacità. Daremo dunque il massimo davanti al nostro pubblico che si rivela sempre più numeroso e caloroso tanto da essere l’uomo in più, sperando che basti per battere l’avversario”.

La parola chiave della LPR Piacenza targata 2016/2017 è riscatto. La Società piacentina durante il volley mercato ha lavorato duramente per creare una squadra competitiva e insidiosa anche per le Big del Campionato, anche se il destino avverso a oggi la sta facendo sudare tanto con tutti i team. Della LPR dello scorso anno è rimasta nel sestetto l’impronta dello zoccolo duro: Hristo Zlatanov, alla sedicesima stagione consecutiva in serie A1 in maglia piacentina, ma con un totale di ben ventiquattro stagioni nella massima serie nella quale ha esordito a diciassette anni, nel 1993, tra le fila del Milan Volley; Samuele Papi, in Serie A1 dal 1990 senza mai scendere di categoria, esordendo a 17 anni e 5 mesi con Falconara tra le cui fila ha militato per 4 stagioni, per poi passare per altre 4 a Cuneo, ben 13 alla Sisley Treviso e ora alla sesta con Piacenza. In Nazionale per 339 partite e 3543 punti. Miglior attaccante WL 2004, dopo Londra 2012 diventa il pallavolista più medagliato ai Giochi: è Argento alle Olimpiadi di Atlanta nel 96, bronzo a quelle di Sydney 2000, argento ad Atene nel 2004, bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. A livello maschile, come lui solo il russo Tetyukhine; ma anche per il suo albo d’oro di club è lungo almeno due pagine; dello stesso calibro anche Luca Tencati, in serie A1 dal 1997 e a Piacenza dal 2010; come anche il libero Loris Manià.
Accanto all’altro riconfermato Cottarelli, a dare manforte è arrivato invece il talento e l’estro della coppia palleggiatore-opposto Hierrezuelo-Hernandez, duetto cubano ormai ben rodato lo scosso anno a Molfetta e, senza dubbio, punto di forza dei lupi bianco-rossi. Graditi da società e pubblico i ritorni del centrale Alletti e del posto 4 Marshall, lontani da Piacenza rispettivamente una e sei stagioni. A completare il reparto degli schiacciatori Simone Parodi che, dopo 5 anni in maglia Lube, si ricongiunge al coach di riferimento Giuliani, e poi Clévenot, giovane talento francese messosi in luce con la sua nazionale. Il block della LPR può contare anche sulla bravura di Yosifov, miglior muratore nella passata stagione. Il mercato piacentino è stato chiuso dell’opposto greco Tzioumakas, le cui potenzialità hanno conquistato la dirigenza della LPR. È doppio il fronte agonistico di Piacenza che, vincitrice del Play Off Challenge Cup 2015/16, parteciperà alla CEV Cup dopo essere stata promossa dalla Confederazione Europea.

Questo il ricchissimo menù della settima giornata di cartello in scena al PalaGlobo dove, tra le altre attività che a ogni gara animano la casa volsca, domani è previsto anche lo stand di caldarroste de l’Associazione Culturale La Selva che proprio nella serata di Halloween ha concluso l’undicesima Sagra della Castagna e del Vino Rosso che si è tenuta presso il polo fieristico ed ha avuto come tema la solidarietà coinvolgendo varie associazioni tra le quali la Lega Italiana Fibrosi Cistica e i Ladri di carrozzelle.

Appuntamento dunque a domani, martedì 1 novembre alle ore 18 presso il PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
Biglietti ancora in vendita al prezzo di €14, ridotto under16 €7.

La prima vittoria raccontata a caldo dai protagonisti

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L’urlo liberatorio della BioSì Indexa Sora arriva alla quinta gara di regular season di SuperLega: tre punti determinanti che la smuovono dall’ultimo posto in classifica, lasciando sola la Top Volley Latina ferma ad una lunghezza e appaiandosi con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia un gradino più su.
Tre punti, questi contro la Gi Group Monza, figli di un lavoro certosino in palestra e della ferrea volontà di crescere. Tre punti che significano togliersi un sassolino dalla scarpa e affermare che Sora non è piazza da pubblico ludibrio ma una realtà che vuole esserci e che c’è e che continuerà su questa strada per crescere e fare ancora meglio. Sulla carta, la formazione brianzola aveva forse qualcosa in più di quella volsca, ma i bianconeri sono stati bravi a scacciare la paura e fare risultato, spiega uno dei migliori in campo, il libero Marco Santucci:

“Mi aspettavo una partita di questo genere, forse non un risultato così netto. Se andiamo a guardare i parziali raccontano una partita più equilibrata, punto a punto. Noi siamo stati più cinici e con il grande tifo a supporto, abbiamo fatto nostra la partita. Anche quando eravamo sotto di 4 o 5 punti nel terzo set, la tenacia è stata ripagata e abbiamo ribaltato il risultato chiudendo subito la partita. Nello sport bisogna comunque restare sempre con i piedi per terra e cercare nuovi stimoli. Il nostro era proprio quello di fare i primi punti in SuperLega ed era importante per noi giocatori quanto per una società che oramai vivo da anni. Ci tenevo particolarmente a questa gara e soprattutto alla risposta del pubblico: temevo che, magari, non essendo un match di cartello, venisse meno gente; invece i nostri fan sono stati grandiosi, hanno riempito gli spalti e sono felice che abbiano potuto godere di un grande spettacolo. Questo mese in cui ci siamo confrontati con club blasonati come Modena, Trento, Civitanova e Perugia ci è servito a crescere ed è stato formativo: lo ha esplicato l’incontro odierno con Monza che sulla carta aveva persino qualcosa in più a noi, ma che invece siamo riusciti a battere iniziando così il giusto cammino in campionato”.

La consapevolezza dei propri mezzi è ora sopraggiunta facendosi largo tra i referti delle prime gare che, nonostante sancissero delle sconfitte, andavano letti in chiave di parziali, eloquenti e positivi per gli uomini di patron Giannetti:

“Finalmente siamo riusciti a portare a casa i primi 3 punti della stagione – spiega Matteo Sperandio; importantissimo per noi farlo avanti al nostro pubblico, e questo ci da le energie mentali positive per fare al meglio i prossimi allenamenti in vista delle gare importanti che ci aspetteranno. Le nostre prime quattro partite sono state molto difficili perché abbiamo incontrato le quattro forze del campionato e, comunque, a tratti, siamo stati bravi a metterli in difficoltà come rivelano i parziali, e questo ci ha dato delle buone indicazione che abbiamo sfruttato stasera. Abbiamo messo in campo la giusta cattiveria mettendo soprattutto nel terzo set; non volevamo farci sfuggire questa occasione di vincere a punteggio pieno, e lo abbiamo fatto”.

Al centrale fa eco il compagno di reparto Andrea Mattei:

“Aspettavamo questa partita dall’inizio del campionato, considerando che le prime quattro sono state contro le squadre più difficili, senza nulla togliere a Monza che è un roster decisamente competitivo. E’ andata molto bene; questi 3 punti sono oro e sono felicissimo di aver vinto davanti la nostra città. Il pubblico è stato spettacolare. Anche se non giocavamo contro Trento o Macerata ad esempio, il palazzetto è stato riempito ugualmente, facendoci davvero sentire sostenuti. Per quanto riguarda la partita in se, il secondo set è stato la molla che ci ha trasmesso la fiducia. A darcene ancora di più è stato il recupero nel terzo game, con l’ace di Sperandio, i muri di Gotsev. E’ stato un sogno avverato”.

Sora – Trento, le voci dei protagonisti.

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Dopo il match casalingo contro la Diatec Trentino degli argenti olimpici Giannelli, Lanza, Antonov e Colaci, la Biosì Indexa Sora torna al lavoro per preparare un’altra gara complicata almeno quanto quella disputata domenica. Al varco sarà attesa dal Perugia dello zar Ivan Zaytsev e dunque bisogna rimettersi presto in moto ripartendo dai buoni spunti messi sul parquet del PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro gli altoatesini e cercando di gestire meglio alcune fasi di gioco cui inevitabilmente ci si ritrova faccia a faccia quando si deve battagliare con le big delle SuperLega.
Lo spiega bene coach Bruno Bagnoli che al termine della seconda giornata di regular season dichiara:

“E’ stata una partita indubbiamente difficile. Siamo stati bravi nel primo set a giocare punto a punto mentre loro battevano in maniera normale, spinti anche da un pubblico stupendo. Poi nel secondo e nel terzo set loro hanno accelerato al servizio mettendo a segno 10 ace che ci hanno mandato in difficoltà. Gotsev ha fatto una bella partita, Rosso ha attaccato bene il pallone, stiamo integrando sempre meglio il nostro opposto, anche se manca un po’ all’appello Kalinin. Adesso dobbiamo alzare il livello di gioco. Nel terzo set abbiamo sbagliato cose molto facili che, in un contesto di allenamento, raramente sbagliamo. In queste situazioni però, con questa velocità di palla, abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti. Mi riferisco soprattutto a delle palle molto facili che ci avrebbero consentito di giocare fino al punto a punto. In ogni caso sapevamo che sarebbe stato un inizio molto difficile, ma ieri abbiamo fatto un buon set e dobbiamo ripartire da lì ed essere bravi in settimana a cercare di migliorarci. Poter accogliere 4 medaglie di argento delle olimpiadi è una cosa straordinaria e penso che il pubblico abbiamo potuto apprezzare delle giocate di tutto livello, nella fattispecie quelle fatte da Giannelli che sono state veramente incredibili. Sicuramente abbiamo giovani interessanti che dovranno crescere con l’allenamento e con l’adattamento a questo livello di gioco”.

Dello stesso avviso capitan Rosso:

“E’ stata la gara che ci aspettavamo – spiega il posto 4 cuneese. Trento non ha bisogno di presentazioni mentre noi per ottenere un buon risultato avevamo bisogno di una prestazione ottima, e così non è stato. Abbiamo fatto una buona gara, è vero, soprattutto all’inizio ma con una squadra del genere ci vogliono pazienza e costanza di rendimento, altrimenti le occasioni sono poche ed è difficile batterli. Loro, dopo, si sono sciolti e quando sono avanti col punteggio giocano con ancora più facilità. Queste partite però, ci servono per capire a cosa dobbiamo ambire, dopo di che sta a noi migliorare. Abbiamo grande potenzialità a livello di squadra, anche se paghiamo un poco l’inesperienza e la nostra giovane età media. A volte, infatti, ci incastriamo in certe occasioni; dobbiamo crescere e avere una visione a lungo termine su tutto il campionato migliorando alcuni aspetti semplici che dipendono solo da noi. Gli avversari in questo momento sono fortissimi, ma arriveranno sicuramente anche i più abbordabili, contro i quali dobbiamo riuscire a fare risultato. Devo fare i complimenti al pubblico per l’afflusso e il grande sostegno: ci sentiamo la squadra di questa città, di Sora, e ne siamo orgogliosi”.

Per i bianconeri conclude il veterano Marco Santucci:

“Il risultato era pronosticabile – afferma il libero molisano – ma noi ce l’abbiamo messa tutta, soprattutto nel primo set. Negli altri due siamo un po’ calati, ma è una cosa che a una squadra come la nostra non deve accadere. Dobbiamo imparare quindi, a lottare palla su palla per non chiudere i game con così tanto svantaggio. Io ho cercato di vivere la SuperLega nel modo più tranquillo possibile e me la sto godendo giorno per giorno, perché mettersi a confronto con questi campioni è per me uno stimolo, nonostante la mia età. Da 6 anni sono a Sora, ma oggi ho avuto un brivido diverso varcando la soglia del palazzetto. Penso che dobbiamo crescere un po’ in tutti i campi, dalla ricezione che mi vede impegnato personalmente, alla distribuzione, e in tutti i fondamentali. E’ vero che i miei compagni sono tutti ragazzi giovani e sono sicuro che riusciremo a migliorarci e portare a casa qualche soddisfazione”.

Dal versante trentino giunge la replica dell’allenatore Angelo Lorenzetti e del suo assistant:

“Era importante raccogliere questo risultato per tanti motivi dice la guida tecnica. Stasera abbiamo utilizzato una formazione diversa da quella che si è vista in campo nelle ultime partite perché c’era la necessità di ottenere risposte importanti da alcuni giocatori anche in previsione del Mondiale per Club, in cui giocheremo tante partite nel giro di pochi giorni. Abbiamo e avremo bisogno di tutti ed è era quindi necessario permettere agli attaccanti di costruire un’intesa migliore col palleggiatore in un match metteva in palio una posta significativa. Siamo riusciti a gestire bene questa opportunità e anche nel momento più difficile, come il finale di primo set, non abbiamo perso la lucidità. Sono contento, possiamo guardare avanti con fiducia”.
“E’ stata una bella partita – continua coach Dario Simoni. Il nostro servizio e il nostro muro hanno fatto la differenza, ma a mio parere Sora si è battuta bene mettendoci anche in difficoltà soprattutto nel primo set. Il lavoro sul cambio palla sul quale stiamo puntando molto comincia a dare dei discreti frutti. Abbiamo ancora qualche problemino ma stiamo forzando sempre di più il gioco e i risultati cominciano a vedersi. Sono molto contento per i giocatori che di solito non hanno avuto molto spazio ma che sono riusciti a scendere in campo oggi, per esempio Antonov e Nelli, oppure Simon, rientrato dopo l’esperienza delle qualificazioni europee. Comunque siamo pronti per la partita contro Padova e poi per la Coppa del Mondo per Club”.

Le voci dei protagonisti della Finale del Trofeo Zeus

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Si conclude con il secondo posto, l’avventura campana della Biosì Indexa Sora impegnata nella prima edizione del “Trofeo Zeus”. Con un netto 3-0, la Top Volley Latina supera i bianconeri e si aggiudica il torneo; bronzo all’Exprivia Molfetta che batte la società organizzatrice della Sigma Aversa, medaglia di legno.

Sora lascia dunque il parquet del PalaJacazzi con un po’ di amarezza, ma anche con la consapevolezza di poter andare a lavorare con serenità sui “punti deboli”, fissando l’obiettivo della crescita generale di un gruppo con molti giovani e tanto potenziale. Questo il punto di vista di coach Bagnoli:
“La nostra squadra in questo momento non è attrezzata per giocare due partite consecutive, come è già successo la scorsa settimana durante il “Trofeo Nonno Gino”. Anche in quell’occasione, abbiamo disputato una gara buona e una meno buona. Siamo partiti bene nel primo set con un’ottima battuta, abbiamo messo sotto Latina, poi, purtroppo, una serie di servizi di Maruotti ci ha messo in grossa difficoltà: ha fatto 5 ace, molto bravo lui, e noi non abbiamo gestito al meglio alcune situazioni di palla alta, dove avremmo potuto, allungando lo scambio, fare un pochino prima il cambio palla. E’ stata una disputa tutta in salita e nonostante i cambi – ho messo dentro Tiozzo e Sperandio – non siamo riusciti a ribaltare l’inerzia del match. Al servizio abbiamo fatto un po’ fatica e questo non ci ha consentito di piazzare bene il muro, infatti ne abbiamo presi solo 3. Sottile, dall’altra parte della rete, è stato molto bravo e ha gestito davvero bene i suoi centrali, sia Gitto che Qunitana a oltre il 70%, e questo ha consentito all’opposto mancino Strugar di fare una bellissima partita. Sicuramente è un test che ci servirà per il futuro e che ci mostra tutti gli spazi di miglioramento che abbiamo, soprattutto nella continuità di cambio palle che dobbiamo arrivare a sviluppare ulteriormente. Speriamo che l’opposto Miskevich, mercoledì, possa dare un punto di riferimento in più al palleggiatore e alla rosa in generale per quanto concerne la situazione d’attacco”.

A commentare la sconfitta anche il capitano volsco, il martello Mattia Rosso:

“Nel match di oggi c’è sicuramente un peggioramento rispetto a quanto abbiamo fatto vedere ieri. Avevamo di fronte una compagine più quadrata rispetto a Molfetta, più rodata, con delle sicurezze in più e gestita da un palleggiatore esperto che ha saputo metterci in difficoltà. Noi, dal canto nostro, abbiamo peccato nella fluidità di gioco contro chi ha saputo mettere in campo una performance ordinata. Certamente ci dispiace per il risultato finale, ma cercheremo di andare correggere il tiro proprio dove abbiamo mostrato lacune, puntando ad ottenere il miglioramento cui aspiriamo”.

Nota positiva di giornata il riconoscimento andato a Marco Santucci, come miglior libero del torneo:

“Sono molto contento di aver ricevuto questo premio ma molto meno per l’esito della finale; sono stati due giorni davvero importanti in vista dell’inizio di campionato. Nella partita contro Molfetta siamo stati più ordinati e abbiamo commesso meno errori, oggi purtroppo c’è stato un po’ di scoramento dopo un buon inizio, dove promettevamo una prestazione migliore rispetto a quella che poi abbiamo portato in campo. Questo però ci servirà da lezione per affrontare le tante situazioni difficili che andremo a fronteggiare durante la stagione. C’è tanto da lavorare, ma ciò non ci spaventa perché abbiamo solo un obiettivo: quello di migliorarci il più possibile e lo faremo”.

Per i cugini pontini, risponde mister Nacci con la sua disamina del derby laziale:

“Questa settimana è stata in realtà un po’ problematica tra qualche influenza e qualche infortunio, fortunatamente non grave. Dunque, questa vittoria vale doppio, in virtù di un sestetto non al completo; i ragazzi hanno dovuto fare un sacrifico maggiore: gli è stato chiesto di rischiare su alcuni fondamentali e, ad esempio, al servizio si sono comportati molto bene, dove ci ha facilitato la fase break. Anche sul cambio palla, nonostante abbiamo ricevuto in maniera differente da come faremo durante il campionato, abbiamo dato molto. Credo che la nostra formazione possa dare delle belle soddisfazioni a tutti, in primis agli atleti stessi, alla società, allo staff e ai tifosi. Abbiamo un presidente che si prodiga molto per noi e dunque cercheremo di ricompensare la fiducia, giocando al meglio”.

Quinto blocco e primo allenamento congiunto

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Dopo il successo ottenuto durante la presentazione in occasione della Notte Bianca dello Sport e della Solidarietà, la BioSì Indexa Sora torna a sudare in palestra.

Questa mattina, la seduta di pesi ha aperto il quinto blocco di preparazione, mentre al pomeriggio i ragazzi agli ordini dei coach Bagnoli e Colucci proseguiranno al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con la seduta tecnica a partire dalle ore 17.30, in vista del primo test stagionale questo mercoledì contro la Sigma Aversa, formazione neopromossa in A2. Alle ore 17,30 di domani infatti, i due club scenderanno sul parquet del palazzetto di Alatri per il trofeo dedicato alla memoria di Guido Celani, giocatore e allenatore ciociaro scomparso nel 2014.

Si è dunque ben avanti con il ritiro, come spiega il ministro della difesa Marco Santucci:

“Abbiamo iniziato ad allenarci con gradualità e ora siamo in una condizione di carico assoluto; questo non ci preoccupa perché sappiamo che siamo nel periodo più importante e ci servirà per affrontare una stagione lunga e dispendiosa sotto il profilo psico-fisico. In queste 4 settimane abbiamo svolto un ottimo training incentrato sulla parte atletica e fisica con lavoro in sala pesi e aerobico, non tralasciando mai la parte tecnica con esercizi per rispolverare un po’ di ruggine estiva. In questo ultimo blocco abbiamo iniziato a saltare in palestra e a mettere i primi paletti per costruire il nostro gioco, quello che ci accompagnerà per tutto l’anno.
Ho trovato un gruppo carico e unito, propenso al lavoro, e tutti ci stiamo impegnando al massimo; ovviamente dobbiamo ancora conoscerci bene e creare la giusta amalgama, ma posso dire che ci sono tutti i presupposti per creare un buon gruppo, fattore su cui anche il nostro allenatore conta tanto. Abbiamo una squadra giovane, ma con delle potenzialità buone e credo fermamente che con il duro lavoro potremmo toglierci tante soddisfazioni perché abbiamo tutti la voglia di emergere”.

E così come sta venendo fuori il roster, si sta compattando anche il gruppo:

“I nuovi compagni per me fanno già parte della mia famiglia – continua il libero –, la stessa che mi accompagnerà fino a fine stagione; con i vecchi ormai ci conosciamo a memoria, sono la mia sicurezza. Anche il coach è una persona molto disponibile, aperta al dialogo e tanto attenta alle dinamiche del gruppo: aspetti per me molto importanti; gli auguro di esprimersi al meglio qui a Sora.
Noi intanto siamo pronti e non si parla di altro che della prima partita a Modena; ci gusteremo questo palcoscenico importantissimo poiché non capita davvero tutti i giorni di essere in un club che possa permetterti di vivere tutto questo”.

E proprio a Modena, il 2 ottobre, Santucci ritroverà un ex compagno a cui è molto legato, la medaglia d’argento di Rio 2016, Salvatore Rossini che, appena qualche giorno fa, ha registrato un video di saluti e in bocca al lupo alla sua ex squadra, in particolare proprio al suo collega di reparto:

“Salvatore è stato mio compagno qui a Sora per ben due anni – spiega l’atleta molisano – conditi con altrettante promozioni. Il nostro è un rapporto che va oltre la pallavolo, fatto di stima reciproca e rispetto. Lui ora ha quello che merita, un successo conquistato con il sudore e tanta gavetta. Non è cambiato di una virgola Rossini, e questo gli fa onore. Sarà uno stimolo e un piacere giocare contro un amico e un campione. Ci siamo sentiti appena sono usciti i calendari e lui mi disse che il mio battesimo di SuperLega sarebbe avvenuto sul tricolore di Modena; io pensai solo che non vedevo l’ora di vivere un’emozione così. Gli faccio un enorme in bocca al lupo e gli auguro di ripercorrere i successi della stagione passata”.

Santucci: “Sora, un’ottima compagna di vita”.

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Riparte da Santucci la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora mentre Marco continua a coltivare un progetto ambizioso che con la maturità dei trent’anni è vissuto e affrontato con cognizione di causa. Un progetto comune che gli ha fatto raccogliere grandi frutti e che tra qualche mese lo porterà a vivere esperienze ambite da tanti ma destinate solo a pochi.

Matrimonio consolidato dunque quello con la Globo: tra i tre anni di cavalcata dalla serie B2 alla A2, quelli dal 2007 al 2010, e il ritorno nelle ultime due stagioni segnate anche queste da una vittoria epica, oramai Santucci è alla sua sesta presenza in maglia bianco nera.
Quanto la società crede in te? e quanto tu credi nel suo progetto futuro?

“Quello che mi lega principalmente alla Globo fin dal primo giorno in cui sono entrato a far parte del club – comincia a raccontare il libero Marco Santucci -, sono gli obiettivi.
Anno dopo anno il vertice societario ha sempre fissato dei punti fermi e altri a cui mirare, e io li ho sempre condivisi in pieno.
Trovare una società che per così tanto tempo, stagione dopo stagione, continui a investire per obiettivi importanti, non è facile e io sono felicissimo e onorato di farne parte, sia della società che di qualunque progetto essa abbia. Per questo sono arrivato a firmare la mia sesta presenza perché, come nei cinque anni passati, anche per questa nuova avventura sportiva condivido e accetto il progetto della Globo che continua a combaciare con il mio. Questa coincidenza di obiettivi, di desideri, di scopi, credo sia il segreto del nostro rapporto duraturo e della stima reciproca che si è venuta a creare anno dopo anno”.

Hai raggiunto una certa e notevole maturità professionale, che giocatore sei diventato? E quanto e in che modo Sora ha contribuito in questo?

“Sento che posso ancora crescere. I miei 32 anni non sono sinonimo di piena maturità perché ho ancora tanta voglia di lavorare e migliorare sia sotto il profilo tecnico che umano. Sora nella mia crescita ha contribuito molto e continua a farlo tantissimo, senza peccare di presunzione mi sento di dire che nel corso degli anni siamo cresciuti insieme e che Sora è stata un’ottima compagna di vita”.

Per te sarà la prima volta in SuperLega come del resto per la Globo, che esordio sarà?

“Non ne ho la più pallida idea, ho solo tanta voglia di iniziare e giocare contro campioni italiani e stranieri che non ho mai avuto l’occasione di incontrare e affrontare. Sarà un grandissimo stimolo, non ho nulla da perdere ma tanta voglia di godermi in pieno la possibilità che mi è stata data”.

La curiosità più grande che hai per la prossima stagione?

Come Marco Santucci si comporterà in questa SuperLega”.

Saluti la Serie A2 da re della seconda linea con le classifiche di rendimento stilate dalla Lega Pallavolo Serie A al termine regolar season che ti vedono sul gradino più alto del podio della stagione 2015/2016, ci fai un bilancio delle tue prestazioni in generale?

“Per rispondere a questa domanda ho bisogno di fare un passo indietro e tornare alla stagione 2014/2015 che finì male sia a livello di squadra che personale. Durante l’estate ho avuto molti dubbi sul cambio di ruolo, torno a fare lo schiacciatore con quello che ne consegue o continuo a fare il libero? La società ha avuto fiducia in me e questo nella mia mente ha fatto scattare una molla, la voglia di mettercela tutta per capire fino in fondo se potevo perseguire nella mia scelta o fare un passo indietro. Durante questa annata sportiva, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita mi sono sentito sempre in continua crescita e il bello è che sento di poter migliorare ancora”.

Questi tuoi risultati personali che contributo hanno dato alla squadra e alla vittoria finale?

“Sono più contento per quello che ho trasmesso ai miei compagni sotto il profilo emotivo che per la vittoria della classifica di rendimento, a volte la differenza la fa un sorriso o un consiglio a un compagno piuttosto che una ricezione o difesa fatta bene. Penso che alla vittoria finale abbia contribuito più il mio carattere che la mia tecnica”.

Qual’è la palla che sei stato più orgoglioso di ricevere e/o difendere? e invece quella che ti ha fatto più paura? hai qualche rimpianto?

“Come faccio ad avere rimpianti dopo una stagione del genere? Scherzo, ovviamente la sconfitta nella Finale di Coppa Italia, però ci siamo rifatti e alla grande.
La paura non fa parte delle sensazioni che provo quando entro in campo, nel corso degli anni ho capito che il modo giusto per affrontare le partite è quello di godersi palla dopo palla con lucida e serenità. Non ci sono palle recuperate in particolare, ma a detta dei miei amici e parenti più stretti in gara 5 di Finale Play Off ne ho recuperate abbastanza, forse come non ho mai fatto, e mi bastano quelle. Io ero in trance e non ricordo nulla, devo ancora realizzare al punto giusto per poter rivedere la partita”.

Il ricordo più bello di questa stagione che ti porterai nel cuore qual è?

“I miei compagni: ragazzi semplici e sempre con il sorriso sulle labbra anche nei momenti difficili, un vero gruppo con il quale ho avuto immenso piacere di condividere tutto”.

Quanto tempo hai impiegato a realizzare la grandezza dell’impresa epica che avete realizzato?

“Ancora non realizzo del tutto, ho tanta gioia dentro mi sembra di volare, è una sensazione bellissima. Voglio godermela finché dura”.

Cosa significa per te questa vittoria?

“Ci tenevo tantissimo, ho cambiato ruolo anche per raggiungere quest’obiettivo e vedere che i sacrifici fatti per anni hanno portato il loro frutto mi riempie di gioia. Ringrazio mia moglie e la mia famiglia che mi sono stati sempre vicini e penso di averli ripagati per i tanti chilometri e i tanti sacrifici che hanno fatto per me”.

Confermati Sperandio e Santucci, due atleti che valgono la categoria.

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Non ha dubbi la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, sa da dove vuole partire e dove vuole arrivare per il suo primo anno in SuperLega e ha deciso che all’esordio di certo non possono mancare Matteo Sperandio e Marco Santucci.

C’è dunque la riconferma per il centrale e il libero che oramai nella maglia sorana riconoscono il loro vestito migliore.

Matteo sarà al suo terzo anno targato Globo e i progetti che la società Argos Volley gli propone lo entusiasmano sempre di più.
Matrimonio consolidato invece per Marco che, tra i tre anni di cavalcata dalla B2 alla A2, quelli dal 2007 al 2010, e il ritorno nelle ultime due stagioni segnate anche queste da una vittoria epica, oramai è alla sua sesta presenza.

Entrambi però nelle loro carriere pallavolistiche non hanno mai calcato i palcoscenici della Serie A1 e ora hanno la possibilità di farlo con Sora, continuando un percorso che ha portato il club nell’Olimpo del volley anche grazie al significativo contributo dei due giocatori.

È indubbio che entrambi gli atleti oramai siano dei veri professionisti dell’ambiente e a testimoniarlo ci sono i risultati raggiunti con numeri importanti non solo nel complessivo ma anche nel singolo.
Sperandio “The Wall” saluta la Serie A2 come miglior muratore della stagione regolare 2015/2016 con ben 83 block realizzati in 98 set giocati. Terzo nella classifica di rendimento del suo ruolo con 243 punti totali messi a segno di cui, oltre agli 83 muri, 19 ace e 141 attacchi perfetti con percentuali del 56,2%.
Santucci invece è il re della seconda linea. Statistiche e classifiche di rendimento stilate dalla Lega Pallavolo Serie A al termine della regolar season, lo vedo sul gradino più alto del podio. Nei 102 set disputati in 26 gare, 449 sono state le palle che ha ricevuto con il 37% di perfezione, permettendosi solamente 21 errori.

Parte così il mercato della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, confermando due atleti che valgono la categoria e che venerdì conosceranno il loro nuovo allenatore nella conferenza stampa indetta per l’occasione presso l’Azienda Agricola-Agriturismo “Oasi dei Sapori”, in località Colle le Vicenne a Posta Fibreno, a partire dalle ore 12,00.

Infrasettimanale posticipato, testa al match con Castellana Grotte

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Si torna già in campo per la decima giornata di cartello che la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora però guarderà dal divano di casa. Riposano domani infatti Fabroni e compagni chiamati a disputare la loro giornata nel posticipo del prossimo martedì 22 dicembre a Reggio Emilia contro la Conad.

Nel secondo turno infrasettimanale di questo ultimo mese del 2015 tutte le compagini del Campionato di Serie A2 si sfideranno alle ore 20,30 di mercoledì mentre Sora affronterà la Conad Reggio Emilia la prossima settimana a causa dell’indisponibilità momentanea del PalaBigi.
Per questo ora la testa dei coach Soli e Colucci e di tutti i loro ragazzi è proiettata alla sfida domenicale del PalaGlobo “Luca Polsinelli” prevista all’insolito orario delle 12,00 quando la Materdominivolley.it Castellana Grotte sarà ospite dell’Argos Volley.

“Castellana Grotte è un avversario molto giovane ma allo stesso tempo esperto – dice il libero Marco Santucci -, per cui temibilissimo. Da venti giorni il sestetto si è rinforzato con Galaverna però alla base c’è sempre il discorso che se noi facciamo il nostro come sappiamo e come dobbiamo, riusciremo sicuramente a fare bene. Al match ci stiamo preparando seguendo il programma quotidiano di sempre, guidati e seguiti in tutto dallo staff tecnico”.

Il binomio tra volley maschile e Castellana Grotte è da sempre legato ai colori della Mater Domini. Nel 2007 la società ha deciso di fare della promozione del volley giovanile la propria vocazione sportiva dando vita all’accademia del volley giovanile.
Il sodalizio decide di abbandonare momentaneamente la serie A2 cedendo il titolo, con i tempi che ridiventano maturi per il grande volley nel 2012 anno in cui allestisce una giovanissima formazione di B1 che alla fine quel campionato l’ha vinto.

Ora è alla sua terza stagione in cadetteria e dopo nove giornate ha all’attivo 12 punti classifica guadagnati nei tie break persi a Cantù, Brescia e al Pala Tiziano contro il Club Italia, e nelle vittorie nette casalinghe contro Ortona e Alessano.
Mercoledì sera se la vedrà tra le sue mura amiche con l’altra Castellana, la Globo Scarabeo di Civita, aprendo una serie molto impegnativa che la metterà di fronte alle prime tre forze dell’attuale classifica, Civita, Sora e infine Vibo Valentia.
Per la formazione allenata da Vincenzo Fanizza si prospettano settimane complesse da affrontare sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria del derby pugliese nella scorsa domenica e nel segno del sogno Del Monte® Coppa Italia Serie A2 la cui griglia si delineerà al termine del girone d’andata.

Sora dunque aspetta di accogliere il nuovo avversario che potrebbe arrivare sul rettangolo da gioco del PalaGlobo con un amalgama diverso data la gara in più e il duro lavoro che coach Fanizza sta facendo con i suoi dall’arrivo circa venti giorni fa di Andrea Galaverna dalla SuperLega, e il ritorno in casa Mater del libero Nanni Primavera dal prestito al Tuscania.
Ma certamente i volsci non si faranno cogliere impreparati anzi, dato il momento e quello accaduto nelle ultime due giornate, hanno sulle spalle e nella testa tante consapevolezze in più.

“Questa vittoria ci voleva. Contro Brescia è stata dura però dovevamo portare il risultato a casa e l’abbiamo fatto, – ribadisce soddisfatto Marco Santucci. Per il proseguo del campionato sarà molto importante la condizione fisica che nelle ultime giornate, con gli stop precauzionali di entrambi i nostri opposti, ci ha un po’ tagliato le gambe”.

“Non forzeremo assolutamente il rientro dei nostri atleti – gli fa eco coach Soli -, preferiamo che recuperino al cento per cento per poter poi essere tranquilli fino alla fine del campionato.
Sono orgoglioso del mio gruppo perché sta gestendo bene la mancanza di elementi importanti come Hoogendoorn e Buzzelli, con grande serenità e applicazione. Durante gli allenamenti settimanali tutti si stanno sacrificando parecchio e lo stanno facendo con il sorriso sulle labbra. È questo quello che mi fa pensare che ogni domenica possiamo fare risultato come è successo contro Brescia che pure è una squadra dalle importanti individualità”.