Sora-Piacenza, le voci dei protagonisti.
Terminata con il referto in favore ospite, la gara tra la Biosì Indexa Sora e la LPR Piacenza ha portato alla luce due compagini determinate e che non si sono certo risparmiate sul rettangolo da gioco, regalando 82 minuti di volley di qualità ai quasi 2000 spettatori presenti al PalaGlobo.
Nonostante il risultato non sorrida alla compagine di matrice volsca, quella di ieri è stata una partita molto sofferta da entrambe le formazioni, con Sora che più volte ha messo in seria difficoltà l’avversario portandolo ai vantaggi nel primo set che, complice anche un pizzico di sfortuna, è sfumato proprio sul più bello. Anche dopo un secondo game ad appannaggio dei piacentini, la Biosì Indexa ha stretto i denti e non ha smesso di lottare su ogni pallone nel terzo e ultimo parziale, terminato poi sul 23-25.
Dal punto di vista tecnico è lo stesso coach bianconero Bruno Bagnoli a spiegare dove bisogna andare a lavorare per avanzare nel percorso di crescita intrapreso soprattutto dopo la schiacciante vittoria su Monza di dieci giorni fa:
“Abbiamo affrontato una squadra molto forte al servizio che ha evidenziato un po’ i nostri limiti in ricezione, non tanto sulle palle forti quanto sulle palle medie. Lì, sicuramente, dovremmo crescere e spero che domenica riusciremo a dire la nostra anche in battuta. Gotsev, ad esempio, ha battuto bene solo verso la fine, di conseguenza quando i battitori si esprimono al di sotto del loro livello normale diventa decisamente difficile riuscire a organizzare la fase punto, soprattutto a fronte di squadre così forti in attacco. Piacenza ha vinto il primo set nonostante la nostra superiorità di gioco, soltanto facendoci 6 ace. Nonostante questo abbiamo attaccato molto bene il pallone chiudendo con oltre il 50 % e con pochi errori, e questa è una cosa di cui dovremmo fare tesoro per le prossime partite. Contro queste formazioni che non regalano nulla è veramente difficile giocare. Avremmo dovuto vincere il primo set e giocare sulle ali dell’entusiasmo, senza chiuderci in noi stessi. Tutto sommato però, dopo un secondo parziale non positivo siamo riusciti a giocare una buona pallavolo nel terzo. Ci sono state 3 situazioni molto semplici che non siamo riusciti a concretizzare e questo lo abbiamo pagato al termine perché, perdendo per 25-23, tre ingenuità fanno veramente la differenza. Sicuramente loro hanno giocatori più esperti che trattano meglio il pallone. C’era in campo un pezzo di storia della pallavolo. Quando facevano i cambi entrava Papi, mi viene paura. E pensare poi che in panchina c’erano Zlatanov e Parodi mi fa riflettere parecchio. Questi ragazzi sono veramente eccellenti, Marshall ed Hernandez a tratti sono parsi quasi inarrestabili”.
Proprio come dichiarato da mister Bagnoli, sul quadrato ospite c’era un emblema assoluto della pallavolo azzurra, lo schiacciatore Samuele Papi, che fa una lucida analisi del match:
“Sinceramente la nostra non è stata una vittoria tanto in scioltezza. Sapevamo che avremmo trovato una squadra difficile da affrontare. Siamo stati bravi nel primo set a portarlo a casa e questo ci ha dato una spinta in più. Molto bravi nel secondo, ma nel terzo ci siamo rovinati un po’ il vantaggio che avevamo creato, anche se poi siamo riusciti a chiudere. Una vittoria da tre punti di cui siamo contenti, ma sapevamo che sarebbe stato difficile e credo che, nonostante tutto, il punteggio sia bugiardo e che non racconta affatto l’intensità del confronto con una squadra davvero tosta come lo è Sora. Per me, giocare su questo campo, è stata un’emozione grandissima. Non mi aspettavo un’accoglienza così, tra gli applausi al mio ingresso in campo e le foto a fine partita. Questa è la mia ultima stagione e mi fa estremamente piacere intrattenere questo rapporto con il pubblico”.
Conclude per tutti il palleggiatore della LPR, Hierrezuelo, sulla scia del compagno di squadra Papi:
“Questa contro Sora era una partita molto dura. Abbiamo riscontrato grosse difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a portare a casa la vittoria. Il primo set è stato in bilico, poi però siamo riusciti a fare meglio. La Biosì Indexa Sora è una squadra buonissima, che a me piace molto; ha voglia di migliorarsi e andare avanti e sono sicuro che farà molto bene”.