Arrivano i primi frutti della “maglia solidale”, consegnato a Mons. Antonazzo il primo kit per allestire un campo
Il sodalizio tra l’Argos Volley e la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ha iniziato a fruttare risorse tangibili, come mostrato la scorsa domenica presso il PalaGlobo “Luca Polsinelli”. In occasione del match tra la Biosì Indexa e la Calzedonia Verona, il Vescovo Gerardo Antonazzo è tornato presso il palazzetto di via Ruscitto, ospite d’eccezione assieme ai suoi fedeli. Prima di assistere all’incontro in programma, però, una sorpresa per Sua Eccellenza ha rubato la scena allo sport in nome di ideali ancora più ampi sebbene condivisi dall’ambiente pallavolistico: pochi minuti per dare corpo a quella dichiarazione d’intenti di qualche tempo fa e che voleva portare la disciplina sportiva all’interno delle parrocchie così come i valori sociali della religione nel cuore della realtà bianconera del volley. E così, a squadre schierate in campo, patron Gino Giannetti ha consegnato a Sua Eccellenza il primo kit completo per allestire un campo da pallavolo in una delle parrocchie sorane, realizzato grazie ai ricavati della “maglia solidale” progettata dal club volsco al fine di sostenere tali progetti. Mons. Gerardo commenta così il dono:
“E’ stata una bella sorpresa, che tutto sommato rientra in quello che è lo scambio di reciprocità dell’accordo che abbiamo firmato. Questo é il primo kit che la società vuole mettere a disposizione della parrocchia per incentivare la partecipazione concreta e sempre più fattiva, da parte di tanti gruppi di ragazzi e ragazze”.
In un’esclusiva intervista, lasciata a bordo campo, il Vescovo continua:
“L’emozione di stare qui è quella di essere partecipe a un grande evento culturale, perché lo sport è cultura, cioè coltivare il valore della propria vita, e sappiamo di questi tempi quanto sia importante. Se lo sport diventa cultura, è parte integrante di questa cura dell’esistenza di cui abbiamo bisogno come beneficiari e promotori. Il messaggio che vorrei mandare lo rubo da una citazione di Benigni dell’ultimo incontro con Mattarella in occasione della premiazione del cinema italiano con il David di Donatello. Benigni diceva come spesso oggi il nostro corpo sia andato troppo avanti rispetto alla nostra anima, e sta a noi aspettare che anima e corpo si riuniscano, dobbiamo quindi dare valore a quello che facciamo, dare un’anima alla vita. Nulla ha valore nella nostra vita se non esprime un mondo di valori, affetti e principi, ispirazioni belle e nobili, e lo sport ci aiuta a manifestare con il corpo, per dare l’anima a quello che facciamo. Stiamo realizzando ormai un protocollo di intesa firmato dopo aver già iniziato la collaborazione materiale. L’intesa stabilizza questa relazione di reciprocità. Si riceve infatti dallo sport e, contestualmente, ad esso si danno quei principi regolatori che lo rendano sempre di più un valore culturale attuale”.
La presenza dell’autorità religiosa ha emozionato e inorgoglito l’intero staff societario, come palesa lo stesso Giannetti:
“Avere come nostro ospite il vescovo vuol dire rimarcare ancora di più la vicinanza che la nostra società ha con tutto l’ambiente religioso e sociale che ci circonda, e questo ci rincuora rispetto alle fatiche che facciamo settimanalmente. Sono molto contento dell’accordo con la diocesi, siamo riusciti ad entrare in un mondo che era già nostro e contiamo di portare in questo mondo tutti gli aspetti positivi del nostro fare sport, contando di apprendere tutti gli aspetti positivi della loro realtà. Quando ero bambino ho iniziato a praticare motoria proprio nelle parrocchie, ed è lì che voglio tornare. Dobbiamo infatti mettere il vertice a disposizione della base. Noi siamo entrati nelle parrocchie non perché siamo serie A ma perché siamo sport. La serie A poi, deve essere a servizio di tutto ciò per regalare la gioia della sana attività fisica”.
Come da accordo, non è stata solo la religione ad entrare nel tempio della pallavolo, ma anche i rappresentanti della SuperLega hanno varcato la soglia delle parrocchie per instaurare con i piccoli catechisti un importante dialogo fondato sui principi che accomunano le due identità fautrici di questo esaltante cammino. A raccontare come si sono svolti questi appuntamenti, il sig. Orlando Polsinelli, ideatore di questo percorso:
“La linea conduttrice degli incontri è stata la festa intesa come gioia di vivere lo sport tutti insieme, dai nostri campioni ai bambini del catechismo, i parroci e i genitori che ci hanno riempito di dolci per accoglierci con calore. Il grado di partecipazione è stato altissimo, abbiamo avuto grandi soddisfazioni da parte di tutti e questo ci lascia ben sperare nel proseguo di quanto stiamo mettendo in atto”.
Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora