Articoli

Coach Barbiero: “I nostri ragazzi sono stati spettacolari”

, ,

Un’impresa sfiorata ma anche una prestazione unica, tutta da incorniciare. La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nelle vesti del biblico ‘Davide’ non riesce ad abbattere la mostruosa Azimut Leo Shoes Modena ‘Golia’, ma la doma, eccome. Per un attimo la pure stende. E c’è bisogno del quinto round e di tutta la concentrazione di questo mondo per sudarsi la vittoria. Due punti per i gialloblu e uno per i bianconeri, che però vale quanto un tesoro.

Non può che andarne fiero coach Mario Barbiero, che dice:

“Un’ottima prestazione, abbiamo avuto momenti meno buoni ma siamo stati sempre in partita, e questo è un segnale positivo, che a me piace molto. Abbiamo recuperato il primo set con uno svantaggio di 4-5 punti, e contro Modena è veramente difficile. Sono molto contento della prestazione della squadra davanti ad un pubblico meraviglioso, la prima volta che questo palazzetto ha visto tutta questa gente. Ho visto tanto entusiasmo, tanta voglia di collaborare a far grande questo gruppo. I giocatori sono stati, secondo me, spettacolari. Nonostante le criticità in alcune situazioni sono rimasti con la testa in campo e sono stati davvero bravi. Abbiamo mosso la classifica di un punto, che per noi è oro. E’ un tassello importante, ma la nota migliore è che abbiamo affrontato una grande con il piglio di chi vuole giocarsi la partita. Questo cercheremo di ripeterlo nella prossima gara, contro Trento, dove sappiamo di incontrare una formazione fortissima, a casa loro, ma vogliamo giocarcela così, a testa alta”.

Dalla performance corale spicca certamente quella del brasiliano Joao Rafael:

“Peccato che nel tie break non abbiamo giocato bene come negli altri set. Abbiamo creduto nella partita, siamo cresciuti e siamo riusciti a prendere questo punto fondamentale: contro una squadra come Modena è ancora più importante di quanto non lo sia già E’ stato veramente bello avere una cornice di pubblico così. Ho sudato in campo, e questo mi mancava, veramente”.
Dall’altro versante si increspa la voce di Julio Velasco:
“Sono arrabbiatissimo con la mia squadra. Non si può buttare un punto così. Nei set che abbiamo perso eravamo in vantaggio, ma abbiamo fatto errori clamorosi che neanche i giocatori della juniores. Abbiamo finito un game con una palla fuori asta tirata out, un altro scontrandosi per andare in due sulla palla, che poi è finita all’opposto. Abbiamo difeso un terzo di Sora e siccome la difesa è un termometro dell’atteggiamento mentale della squadra, questa partita l’ha vinta Sora. Noi portiamo a casa i due punti, ma loro hanno vinto, dal punto di vista della determinazione, del modo di giocare. Modena ha giocatori più forti ed è riuscita a sfangarla comunque, ma per me abbiamo perso”.

Amareggiato anche il centrale Simone Anzani:

“E’ stata complicata ma penso per tanto demerito nostro, non per altro. Abbiamo avuto un forte calo di concentrazione nel primo set, dopo che eravamo sopra di tanto. Abbiamo rischiato di perdere subito il primo. Poi lo vinci, vinci il secondo e poi parti nel terzo così così. Loro dopo hanno meritato di portarla al tie break. Siamo contenti di essere riusciti comunque a vincere, ma non possiamo essere contenti della prestazione e del gioco messo in campo. Queste sono partite difficili, dopo le feste, con la testa un po’ staccata, e si è dimostrata così. Se vogliamo diventare una squadra che ambisce ai massimi risultati, non possiamo avere un livello del genere. Dobbiamo lavorare su questo e ce la metteremo tutta per far sì che i prossimi risultati non siano come quello di oggi”.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Sora cade contro l’influenza e contro Verona

, ,

Si apre nel segno dell’influenza il 2017 del PalaGlobo “Luca Polsinelli” che, alla prima gara dell’anno solare, vede la sua BioSì Indexa Sora ridotta ai minimi termini dal virus che ha colpito ben cinque atleti del sestetto titolare durante la settimana, che ha costretto oggi Nicola Tiozzo a restare a casa e il libero Marco Santucci ad abbandonare la gara all’inizio del terzo set.
Nonostante questo, il match che ha visto la Calzedonia Verona vincere 3-1, è stato uno scontro di livello che, assieme all’ottima pallavolo messa in campo da entrambi i sestetti, ha purtroppo lasciato nuovamente gli uomini di coach Bagnoli con tanto amaro in bocca.

Gli scaligeri, che battono in quattro set i volsci, erano arrivati al cospetto dell’avversario con un solo imperativo dettato dal suo allenatore Grbic, vincere, e l’hanno fatto seppur lottando contro una Sora aggressiva e concentrata su ogni pallone, che ha spinto sull’acceleratore commettendo pochi errori e chiudendo il match con il 51% in attacco.
Mettono dunque a segno il poker gli uomini della Blu Volley e allungano la loro striscia positiva, mentre quelli dell’Argos Volley non riescono ancora a dare linfa vitale alla loro classifica.

Il migliore in campo della sesta giornata del girone di ritorno è l’applauditissimo ex Simone Anzani ma le statistiche finali tessono le lodi di numeri importanti come i 18 punti di Miskevich o i 3 ace di Sperandio e Ferreira, con Seganov a ritirare il premio del pubblico.

“Portiamo a casa zero punti dopo aver fatto gli stesso punti dei nostri avversari in due ore di gioco – analizza coach Bagnoli-. Siamo troppo scarsi nel concretizzare le buone occasioni che ci capitano, ed è lì che dobbiamo sicuramente crescere molto. Non è possibile infatti, continuare a regalare set come abbiamo fatto oggi”.

“Per due set siamo stati concentrati e aggressivi, facendo bene le cose semplici – spiega mister Grbic -. Poi abbiamo smesso di applicarci commettendo l’errore di aspettare che finisse la partita. Questa però, è la SuperLega e tutte le squadre sono attrezzate per giocare bene. Abbiamo rischiato di andare al tie break e di perdere la partita. Tutto ciò deve esserci da lezione”.

Allo starting players la guida tecnica locale, coach Bagnoli, manda in campo il suo sestetto tipo con Seganov in cabina di regia opposto a Miskevich, Kalinin e Rosso martelli-ricettori, Gotsev e Sperandio al centro della rete, e Santucci libero.
Mister Grbic invece, per affrontare Sora utilizza la diagonale Baranowicz-Djuric, la coppia di posto 3 Anzani-Zigel, gli schiacciatori Ferrira e Kovacevic, e Giovi libero.

Subito sul pezzo la BioSì Indexa con il 5-2 trasformato nel 7-5 dall’ace di Seganov. Continuano a picchiare i padroni di casa con Sperandio e Miskevich per il 12-9 ma Ferreira lavora bene per il cambio palla e poi si porta al servizio dove inanella un turno positivo che segna la parità del 12-12. Ferma il gioco coach Bagnoli ma al rientro in campo Verona continua la sua opera con Djuric prepotente sulla rete e passa, per la prima volta nel match, in vantaggio 13-16. Gotsev e Miskevich da posto 4 rimettono la situazione in equilibrio 18-18 e il set arriva al nodo cruciale. La Calzedonia porta ancora più acqua al suo mulino con uno degli ex di giornata Simone Anzani, per il 18-21 e nulla possono i due video check richiesti dalla guida tecnica locale. Il capitano e l’opposto bianconero sciolgono il nodo con il 20-21 che rimette il set in discussione ma dopo il time out discrezionale richiesto da mister Grbic, le sue bocche da fuoco gli regalano 3 set ball e non ne sprecano neanche uno per il 21-25 che archivia il primo game in loro favore.

La seconda parte di gioco si apre come la prima, con il 5-2 figlio dell’ace di Gotsev e l’attacco di prima intenzione di Seganov decretato in campo dall’occhio elettronico che inverte la decisione arbitrale. Miskevich mantiene vivo il vantaggio 7-5 ma Anzani e Kovacevic suonano la carica per i gialloblu che agganciano e sorpassano 7-9. Ferma il gioco coach Bagnoli e dopo qualche scambio ben chiuso dal suo centrale Gotsev è di nuovo parità, 11-11. Con l’ace di Rosso, Sora rimette il naso avanti e poi con quello di Sperandio e il muro di Kalinin ai danni di Djuric, il tabellone segna il +3 del 17-14. I locali tengono stretto il vantaggio fino al 22-20 quando Ferreira dai nove metri detta le regole del gioco per la nuova parità del 22-22. Gli opposti a segno per il 23-23 e poi il set va ai vantaggi. Lo schiacciatore biondo mancino però decide che è ora di chiuderla qui, sul 24-26 che porta gli scaligeri avanti per 2 set a 0.

La BioSì Indexa torna in campo con De Marchi in posto 4 in sostituzione di Kalinin che cambia maglia per vestire quella del libero, con Santucci che ha dovuto abbandonare la gara a causa del virus influenzale. Ancora il tabellone sul 5-2 nei primi scambi di game e con gli attacchi incisivi del neo entrato Cico De Marchi, i padroni di casa mettono a segno un parziale positivo di 4-0 che si traduce nell’allungo del 9-4. Mister Grbic ferma il gioco ma dopo un breve punto a punto, con Gotsev al servizio arriva un altro mini break bianconero che fa salire la contesa sul +8 del 15-7. La panchina ospite rivoluziona il sestetto sostituendo la diagonale con Paolucci e Stern al posto di Baranowicz e Djuric, e Kovacevic con Randazzo, ma la musica in campo non cambia. Sora dilaga fino al 20-10 autografato dall’ace di Sperandio, Verona prova a rosicchiare qualche lunghezza fino al 23-16, ma dopo la battuta vincente di Stern, Rosso chiude i conti 25-18 e riapre il match.

Verona torna in campo con il suo sestetto titolare e con Ferreira sugli scudi segna il 2-4 che prontamente, un’attenta Sora rimette in parità. Con Sperandio al servizio i locali scappano avanti ma gli ospiti inseguono bene per l’8-8. È con Kovacevic dai nove metri che la Calzedonia mette la freccia e sorpassa 9-13, ma l’ace di Gotsev e il muro di Miskevich a inchiodare Kovacevic, rimettono tutto in equilibrio. Due chiamate vincenti del video check portano gli uomini di coach Bagnoli avanti 20-18 ma Anzani suona la carica ai suoi e lo schiacciatore mancino risponde sempre presente per il 21-22. Miskevich fa esplodere il PalaGlobo con il 23-22 che profuma di tie break ma nella metà campo locale non si era fatto i conti con Djuric che sulla rete non fa passare più nessuno per il 23-25 che archivia set e match.

BIOSÌ INDEXA SORA – CALZEDONIA VERONA 1-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 5, Miskevich 18, Kalinin 2, Rosso 14, Gotsev 9, Sperandio 8, Santucci (L), Marrazzo, De Marchi 7, Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Bruno Bagnoli; II All. Maurizio Colucci. B/V 9; B/P 18; Muro 7.

CALZEDONIA VERONA: Baranowicz 2, Djuric 16, Kovacevic 14, Ferreira 12, Anzani 8, Zingel 7, Giovi (L), Paolucci, Mengozzi n.e., Lecat 2, Stern 5. I All. Andrea Giani; II All. Matteo De Cecco. B/V 5; B/P 15; Muro 11.

ARBITRI: Tanasi Alessandro, Saltalippi Fabrizio.

PARZIALI: 21-25 (’26); 24-26 (‘29); 25-18 (’23); 23-25 (’27).

MVP: Simone Anzani.
SPETTATORI: 1.402.
INCASSO: 6.318,01.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Gotsev: “L’unico modo per affrontare Verona è rischiare”.

, ,

Sabato sera da SuperLega per la BioSì Indexa Sora attesa alle ore 20,30 all’AGSM Forum di Verona dalla Calzedonia di coach Andrea Giani.

Questa sarà la prima di un trittico di gare concentrate in otto giorni che faranno attraversare l’Italia intera a Rosso e compagni impegnati, dopo Verona, martedì 1 novembre alle ore 18 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro Piacenza e domenica 6 in Puglia al Pala Poli di Molfetta.

Il team di Patron Giannetti salirà sul pullman direzione Verona domani mattina, e dopo una bella dormita e la rifinitura pre-gara, sarà pronto a mettere in campo tutte le sue armi.

“Verona è una delle migliori squadre di SuperLega – dice il centrale Svetoslav Gorsev -, con giocatori esperti del calibro di Djuric o Kovacevic. Io non sottovaluterei nessuno perché il team è molto forte seppure penso che dobbiamo riporre qualche attenzione in più per le bande. Domenica abbiamo dimostrato che siamo una squadra di grande livello, siamo un po’ indietro come esperienza e come gioco, ma entreremo in campo con l’idea di rischiare tanto, magari anche sbagliare un po’, ma rischiare è l’unico modo per affrontare Verona”.

La scorsa domenica tra le mura amiche coach Bagnoli e i suoi ragazzi imponendosi per 3-0 sulla Gi Group Monza hanno fatto registrare uno storico successo per il team volsco, la prima vittoria in SuperLega arrivata alla quinta giornata di cartello dopo aver affrontato i club più blasonati della categoria, utile a muovere la classifica che ora vede Sora penultima a due lunghezze di distanza dall’ultima Latina. Un successo che ha reso giustizia alla tenacia e alla costante crescita dei ragazzi bianco-neri che arrivano così alla sfida con la forte Verona più motivati e determinati.

La Calzedonia dal canto suo, quarta della classe con 12 punti all’attivo a meno 3 di distanza dalla vetta dove alberga Civitanova, è reduce da una importante vittoria in trasferta a Ravenna ma prima aveva messo a segno un 3-0 con Latina e uno con Molfetta, e andata al tie break con la vincente Piacenza e la perdente Monza.

Questo turno degli scaligeri è spinto dall’opposto Djuric che dice a gran voce “Dobbiamo vincere”, e per farlo il BluVolley oltre che sui suoi terminali offensivi, punta sul muro, attualmente il più redditivo del campionato con la classifica individuale comandata dal centrale Aidan Zingel.

Questa gara sarà ricca anche dal punto di vista degli ex con coach Bruno Bagnoli alla guida dei giallo-blu per quattro stagioni consecutive a partire da quella 2009/2010 fino a quella 2012/2013 nella quale ai suoi ordini aveva anche Gotsev e De Marchi.
A parti inverse invece, gli ex che hanno vestito la maglia sora dell’allora Globo sono Adriano Paolucci e Simone Anzani già compagni di squadra nella Serie A2 della stagione 2012/2013.
Il regista romano arrivò a Sora con una grande esperienza sulle spalle, e nell’anno in cui la società volle puntare nel mix tra atleti conoscitori della serie, come appunto Adriano, e giovani futuribili, Anzini risultò tale, basti guardare la strada che ha percorso dopo tra la Nazionale e i quattro anni, compreso l’attuale, in serie A con Verona.

Lo scorso anno la Calzedonia Verona ha conquistato la CEV Challenge Cup e sulla scia positiva della buona stagione ha regalato ai suoi tifosi un mercato di primo livello. La società ha subito dichiarato di ambire a traguardi sempre più prestigiosi e lo dimostra appunto il mercato con il quale è andato a migliorare il roster a disposizione di coach Giani. Le conferme di Kovacevic, Anzani, Baranowicz, Frigo e Lecat hanno dato continuità al progetto tecnico e gli inserimenti sono stati chirurgici e di qualità. Mitar Djuric, ex opposto di Trento, è in assoluto il colpo da novanta del mercato gialloblù. Un giocatore fisico, potente, spettacolare chiamato a sostituire Starovic. Non solo attacco ma anche qualità in seconda linea con l’arrivo da Perugia del libero Andrea Giovi, giocatore di grande esperienza. Ferreira, schiacciatore portoghese, ha ricevuto invece l’eredità di Taylor Sander volato in Cina. Assieme a loro il rafforzamento della squadra è passato anche attraverso l’inserimento nel roster di giocatori di qualità per la panchina e dunque per l’allenamento come Mengozzi, Paolucci, Stern e Holt.