Domenica 15 maggio 2016 è una data che nessun sorano potrà mai dimenticare: in un PalaValentia gremito in ogni ordine di posto, l’allora Globo Banca Popolare del Frusinate Sora conquista la promozione in SuperLega. Lo storico salto di categoria è la giusta conclusione di un percorso che parte da lontano, dal 1975 e che era lastricato di sogni da molti ritenuti irrealizzabili. Dopo i campionati provinciali, arriva la serie C e dunque la svolta grazie alla passione dell’attuale patron, Gino Giannetti. Quando Giannetti arriva in società lo fa come sponsor, ma da lì a breve, aumenterà il suo impegno sia dal punto di vista patrimoniale che manageriale. La lungimiranza e la passione si trasformano in ambizione e l’ambizione in realtà. La scalata alla vetta del volley viene pianificata a tavolino: dalla B2 alla B1, dove resta un solo anno stravincendo la competizione e volando finalmente in cadetteria. Sette sono gli anni trascorsi in A2, anni ricchi di avvenimenti: dall’ingresso come partner della Banca Popolare del Frusinate all’inaugurazione, nel 2012, del PalaGlobo “Luca Polsinelli”, alla finale di Coppa Italia di Assago contro la stessa Vibo Valentia e persa per un soffio. Ma Sora ha avuto modo di rifarsi, ampiamente. L’accesso alla finale di play off la rivede contro l’avversaria calabrese, la “nemica” di tante battaglie: la serie inizia male, con i bianconeri che sono sotto di due partite su cinque, con il grande pubblico che dava quasi a zero le speranze di invertire bruscamente rotta. Invece, l’imponderabile è accaduto. Una Sora gagliarda e tosta s’impone in gara 3 a Vibo, torna in casa e vince anche gara 4 e va giocarsi il tutto per tutto nella tana del lupo. Gara 5 è vietata ai deboli di cuore: troppe emozioni, la paura di aver fatto tanto e poi vedere sfumare un’impresa del genere. Ed invece i bianconeri escono vittoriosi alzando i calici, scappando a destra e manca su quel parquet per abbracciare i tanti tifosi accorsi da Sora; la SuperLega diviene realtà. Con l’approdo in massima serie avviene anche un altro cambiamento epocale: cambia denominazione la formazione dell’Argos Volley, con lo switch aziendale dei patron Giannetti che inseriscono il marchio Biosì al posto di quello Globo, e l’implemento di risorse da parte del gruppo Indexa che subentra come title sponsor, da qui Biosì Indexa Sora. Il primo anno in massima categoria è esaltante, il palazzetto pieno ogni domenica, 2mila persone fisse sugli spalti e da presunta “Cenerentola” del torneo, la formazione volsca si rivela una matricola insidiosa. Alla sua seconda esperienza in A1, ancora novità: cambia il campo da gioco, con l’impossibilità di disputare le gare casalinghe al PalaGlobo e si vira per il più capiente Casaleno di Frosinone dove, tra nemmeno un mese, arriveranno i mostri sacri del “campionato più bello del mondo”. E l’Argos Volley è pronta ad ospitarli nel migliore dei modi.