Sarà ancora… Rosso di Sora
Sarà ancora Mattia Rosso il numero 9 della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Arriva la riconferma per lo schiacciatore cuneese che in breve tempo è passato da nemico più temibile a idolo indiscusso del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
E come non perdere la testa per un campione come lui, un ragazzo dalla faccia d’angelo, semplice, educato, sempre a modo, ma che in campo diventa Thor il Dio del tuono che con la sua arma, il martello di Thor, scaglia fulmini in ogni dove.
E proprio il suo ultimo lampo, quello che ha squarciato il PalaValentia di Vibo per il 28-30 della vittoria di gara 5, farà parte dei ricordi indelebili di tutti quelli che amano Sora e la pallavolo indistintamente. È proprio da lì che ripartiranno i Guerrieri Volsci, da quell’urlo di gioia infinita, per continuare a tifare il loro Mattia Rosso.
Anche, e ovviamente non solo per questo, il vertice societario dell’Argos Volley ha condotto una lunga e impegnativa trattativa con l’atleta, che alla fine si è conclusa nel miglior modo possibile per entrambe le parti, con la riconferma per la stagione sportiva 2016/2017, la prima nella massima Serie per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
La società non nasconde la soddisfazione per l’operazione conclusa e sente che con questa pedina nel suo scacchiere, posizionata accanto alle altre preziose riconferme già ufficializzate, quelle di Sperandio e Santucci, la SuperLega ha già un sapore diverso.
Lo scorso anno l’arrivo di Rosso è stata la notizia bomba del mercato sorano, ora quella della riconferma lo è sicuramente di nuovo. La trattativa è stata lunga, ma alla fine…
“La trattativa si è dilungata, sia per l’inserimento di un’altra società, sia per dettagli contrattuali, ma alla fine il cuore comanda, e il mio ha detto Sora”! – sono queste le prime parole dello schiacciatore dopo la firma -. L’anno scorso non trovavo posto in SuperLega così decisi di scendere per l’ennesima volta in A2 e provare a riconquistarla sul campo. Scelsi Sora per portare avanti il mio progetto perchè aveva già un’ossatura di squadra forte e rodata, un ottimo staff, e poi la società mi fece una corte sfrenata fin dal primo giorno di volley mercato. Adesso, undici mesi dopo, il mio obiettivo che poi coincideva perfettamente con quello societario, si è concretizzato, e quindi la scelta di rimanere a Sora è il naturale proseguimento di un percorso iniziato insieme.
La superlega è la massima ambizione per qualsiasi giocatore professionista di pallavolo, e quindi anche il mio. Credo di poterci stare e perciò farò di tutto per giocare al meglio le mie carte. In più disputarla a Sora, dove era attesa e cercata da anni, ha un sapore molto particolare. Le persone in città sono molto fiere e orgogliose, così come la società, e noi giocatori dovremo essere dei validi rappresentanti sul campo di tutto questo entusiasmo che ci circonda. A livello di roster probabilmente saremo inferiori a più di qualche club che da sempre è al vertice di questo campionato, e sarà dura vincere tante partite come abbiamo fatto quest’anno, ma sono convito che le nostre soddisfazioni ce le leveremo”.
Delle conferme dei tuoi compagni cosa ne pensi?
“Sono contento per tutti i miei compagni rimasti, è un giusto premio per loro e per quello che hanno fatto durante la stagione. Per me sono innanzitutto degli amici con cui ho condiviso tante emozioni, dei grandi uomini di sport e bravi giocatori. Sarebbe stato bello proseguire tutti insieme perché il gruppo dello scorso anno aveva dei valori e delle alchimie al suo interno davvero eccezionali, ma purtroppo lo sport è così e le strade spesso si dividono per motivi vari”.
Hai già avuto modo di confrontarti con il tuo nuovo allenatore?
“Bagnoli lo conosco solo da avversario, ho avuto modo di scambiarci più di qualche parola al telefono e, oltre a essere molto affabile mi è parso veramente super motivato e la motivazione è il carburante giusto che dovremo avere tutti quanti durante l’arco della stagione. È un nome altisonante della pallavolo italiana, e quindi il suo ingaggio ha dato lustro alla nostra società facendo capire che c’è tanta voglia di fare bene”.
Mattia Rosso era il peggior incubo dei tifosi locali per via del passato da avversario terribile e indomabile, per questo quando sei arrivato a Sora la prima promessa che hai fatto loro è stata “alla luce delle numerose battaglie combattute da avversario, spero di fare altrettanto bene con la maglia di Sora per far si che questa squadra si tolga le soddisfazioni che merita”.
Dopo aver vinto il campionato, aver schiacciato per tutti loro l’ultima palla di gara 5 e dunque averli portati in SuperLega, sei cosciente del fatto che oramai sei il loro idolo?
“Sono davvero contento di essere un idolo per la tifoseria sorana, i complimenti e i “grazie” che mi hanno rivolto si sono sprecati e mi rendono molto felice. Alla fine il nostro scopo è anche quello di far divertire il pubblico e direi che ci siamo riusciti.
Aldilà dell’ultima palla di gara 5 che sarebbe potuta capitare ad altri, sono soprattutto contento per aver conquistato i tifosi insieme ai miei compagni con la nostra grande tenacia e la costanza di rendimento. Poi, vedere il PalaGlobo in gara 4 stracolmo, e una marea bianco-nera a Vibo, sono immagini indelebili”.
In questa stagione vissuta a Sora hai conosciuto qualche nuovo aspetto della pallavolo e del modo che la circonda? Dal punto di vista sportivo e sotto quello umano di cosa ti sei arricchito? Cosa ti porterai nel cuore?
“Mi porterò dentro il gruppo. Sembra scontato ma in un lavoro come il nostro per funzionare bene ci si nutre anche e soprattutto di rapporti umani, e quest’anno è stato il top. Quindi mi sono arricchito sicuramente di tante e belle conoscenze in più di persone eccezionali.
A Sora si vive bene, l’aria è pulita, le montagne sono vicine, si mangia bene e la vita costa poco. Il palazzetto piccolo ma accogliente, la società seria e puntuale nei pagamenti. Tutti ottimi ingredienti per poter vivere in serenità assoluta l’annata sportiva. A me piace andare a spasso in bicicletta, e spesso lo facevo. Oltre a delle bella passeggiate in montagna in mezzo alla natura”.
“Ci tengo a fare un grande saluto a tutti i tifosi sorani e a ringraziare pubblicamente la proprietà per la stima manifestata nei miei confronti. Il sentirsi amato, al giorno d’oggi, è un valore fondamentale per uno sportivo. E dico anche che quest’anno ci sarà bisogno di ancora più coesione e partecipazione, l’asticella delle difficoltà si alza di molto e ci sarà bisogno di grande maturità da parte di tutto l’ambiente per affrontare con grande carica e serenità questa nuova avventura chiamata SuperLega”.