Oltre la Serie A.
Argos Volley: oltre la serie A. Perché la società volsca non è sinonimo unicamente di professionismo, SuperLega e nomi altisonanti. Il club sorano è anche passione e amore per il proprio territorio, impegno per il sociale e investimento per il futuro. Oltre che sui campi di tutto lo stivale l’Argos Volley ogni anno profonde le proprie forze tra i giovani cittadini del comprensorio conquistando risultati sempre più soddisfacenti e stimolanti affinché, in futuro, si faccia ancora meglio, se possibile.
Come ogni anno gli uomini del patron Giannetti dirigono sforzi umani ed economici verso l’istituto formativo dell’essere umano per eccellenza, la scuola, e lo fanno diversificando l’apporto in diverse strategie ma con lo stesso obiettivo: formare un individuo dai sani principi con un corretto stile di vita e che sappia vivere nella collettività. Sono dunque gli incontri scolastici l’attività faro degli uomini Argos, come dimostrato dai numeri toccati in stagione: circa 5000 alunni incontrati (elementari, medie, superiori), 2 visite settimanali per 6 mesi di lavoro – come da planning societario -, sei comuni coinvolti: Sora, Broccostella, Isola del Liri, Campoli, Castelliri, Monte San Giovanni Campano.
In queste visite, il responsabile del progetto coach Maurizio Colucci è stato sempre accompagnato dagli atleti della serie A che, di volta in volta, hanno animato le ore a disposizione dei più piccoli, facendosi conoscere, illuminando i loro occhi attraverso la dimostrazione pratica di un gesto tecnico, intrattenendo con loro conversazione, rapporto e supporto, perché ogni eccellenza del presente e del domani è stata un bambino con un sogno.
“Abbiamo preso dei ragazzi e fatti diventare uomini ed eccellenze nel nostro sport” ha detto Gino Giannetti, e questa filosofia accompagna da sempre tutta l’operosità dell’Argos Volley che mette al primo gradino dei suoi interessi proprio il bambino di oggi, uomo ed eccellenza del domani. A spiegarlo la voce della dirigente Antonella Evangelista:
“La nostra società ha da sempre creduto che le eccellenze vadano distribuite e che il territorio debba crescere. I nostri atleti hanno per contratto l’obbligo di impegnarsi a tal fine, di diffondere la pratica sportiva nelle scuole del territorio. Questo tipo di responsabilità rientra tra quelli che il contratto definisce come “impegni agonistici”, a palese dimostrazione di quanto per noi sia importante partecipare all’educazione delle giovani leve, avvicinandole il più possibile a uno stile di vita sano e corretto. Per noi lo sport è portatore di valori sociali importanti, quegli stessi valori che consolideranno il cittadino coscienzioso e consapevole del domani. Competere vuol dire avere rispetto dell’avversario, riconoscere se il rivale ha più talento di te e avere rispetto del verdetto del campo; vuol dire legarsi ad un gruppo, perseguire uno scopo comune e aiutarsi reciprocamente. Portare il nostro mondo, che è una realtà pulita, nelle scuole, attraverso un professionista della massima serie, vuol dire far passare un messaggio pedagogico: lo sport può si diventare una professione, ma può e deve essere sempre accompagnata dallo studio, come insegnano i nostri stessi giocatori. E avvicinare i ragazzi a tutto ciò ha valenza cooperativa su tutto il territorio: visitando i vari comuni e parlando con i giovanissimi, non necessariamente questi verranno da noi per praticare sport, ma molto più probabilmente lo faranno nella città di residenza, aiutando così lo sviluppo del comprensorio come corpo unico. L’Argos da sempre opera sul territorio, è radicata e cresciuta a Sora da circa 40 anni, ha lo stesso presidente, Enrico Vicini, da circa trent’anni, è sostenuta e formata da un collettivo di persone che crede fortemente in quelle individualità che poi formano il gruppo e sfornano eccellenze in ogni settore: a partire da quello sportivo, con tanti atleti provenienti dal nostro vivaio e che oggi si trovano a calcare campi della serie B e della serie A, passando per lo staff tecnico dove il nome di coach Maurizio Colucci è esaustivo di un’impresa, quella dei playoff, che ne porta la firma indimenticabile, fino ad arrivare a tutti gli altri settori, medico, mediatico. E proprio il dono della SuperLega sarà, da parte nostra, un regalo a Sora: l’Argos è una realtà inclusiva, aperta a quanti vogliano aiutarci a crescere ancora, perché miriamo ad aumentare sempre la nostra efficienza e la nostra alacrità”. Alle parole della dirigente fa eco coach Maurizio Colucci: “Il messaggio che i nostri atleti vogliono divulgare tra i bambini è quello di fare sport, aldilà di quale sia la disciplina sportiva scelta, e lo fanno raccontando le loro esperienze e come magari si sono avvicinati al volley partendo però da pratiche differenti. Perché ciò che è salutare è l’attività fisica, a prescindere da quale si scelga. Perché il nostro scopo è il diffondersi di qualsiasi attività, a prescindere dalla pallavolo. Oltre, quindi, gli incontri che nell’arco della stagione l’Argos pianifica all’interno degli istituti scolastici, è stato organizzata la terza edizione del torneo interscolastico “Oasi dei Sapori”, in collaborazione con l’omonimo agriturismo. La nostra società mette a disposizione un budget, non solo di competenze e professionalità, ma anche economico; ogni scuola partecipa gratuitamente alla competizione e usufruisce di materiale sportivo, divise e quant’altro, come segno tangibile del nostro passaggio. Il nostro speciale legame con i giovani torna ad essere ribadito anche attraverso il discorso delle giovanili: se con i campionati di A2 siamo stati punto di riferimento della provincia, con i più piccoli abbiamo disputato competizioni regionali e nazionali e ad oggi siamo convinti che bisogna continuare su tale strada, dando però l’opportunità non solo alle eccellenze sportive di scendere in campo e giocare; per cui, accanto a tornei d’eccellenza, viaggeranno di pari passo tornei accessibili a tutti, dove salute e divertimento saranno le parole d’ordine. La nostra associazione, anche in estate, non fermerà il lavoro nel sociale e a breve esporremo un programma di attività volte ai grandi e ai più piccini”.
Cristina Lucarelli