Maurizio Colucci, l’assistant coach con la passione per i giovani
Il “Sindaco” resterà ancora sulla panchina della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora: anche per il sorano doc Maurizio Colucci arriva la riconferma ufficiale come assistant coach di Bruno Bagnoli.
Non poteva essere altrimenti perché la società Argos Volley non si sarebbe mai potuta privare di un uomo così importante come il condottiero, dai più oramai conosciuto come “Il Sindaco”, che l’ha presa per mano durante le ultime tre partite di play off, quando tutto sembrava perduto, e l’ha spinta oltre ogni limite e previsione, a valicare quello che sembrava un ostacolo insormontabile e che invece alla fine ha lasciato il posto in vetta proprio al club bianconero.
Coach Colucci è stato tra gli artefici più operativi della promozione in massima serie e la Globo gli rinnova la meritata fiducia per una collaborazione che diviene storica: quarta stagione come seconda guida tecnica in categoria nazionale e un intenso passato in casa Argos Volley in vari ruoli sempre sostenuti con la professionalità che gli competono; da mister in serie B2 a Direttore Tecnico del Settore Giovanile Maschile per poi tornare sulla panchina dell’A2 e ora in SuperLega, senza dimenticare tutte le varie attività che porta avanti con dedizione per la promozione della pallavolo nel territorio entrando, accolto a braccia aperte, in tutte le scuole.
“Le riconferme fanno sempre piacere – dice un contento Maurizio Colucci -, anche quando potrebbe sembrare scontata, ricevere la dimostrazione palese di una fiducia riposta e rinnovata è enormemente soddisfacente, soprattutto in virtù dell’impegnativo campionato che ci accingiamo a disputare in SuperLega. Anche per questa stagione la società ha le idee ben chiare circa il percorso che ci aspetta e io non posso che condividere i nuovi progetti in collaborazione con il coach Bruno Bagnoli e le figure tecniche che si sono distinte nella passata stagione, anche loro riconfermate da un club che sa tenersi strette le proprie eccellenze”.
Una vita, quella di mister Maurizio, spesa sui campi di pallavolo per la sua città. Ora la SuperLega:
“Sin da giovanissimo ho capito che a Sora ciò che mancava nel panorama pallavolistico era una figura tecnica che avesse tempo, voglia e passione per dedicarsi al settore giovanile e che fosse in grado di coinvolgere i più piccoli, insegnando questo sport con semplicità e gioia. Così all’età di 20 anni ho iniziato ad allenare i primi gruppi giovanili e ad avviare la pratica del minivolley nelle scuole, passando successivamente anche alla guida della prima formazione sorana dalla prima divisione alla B2. Quindi, per uno che come ma ha allenato migliaia di ragazzini tra scuola e società sportiva, essere per loro un punto di riferimento anche in SuperLega mi riempie di orgoglio, mi stimola a far bene e mi auguro possa essere da sprono a tanti per avvicinarsi e conoscere una disciplina meravigliosa come lo è il volley”.
Come ti aspetti il prossimo campionato?
“Abbiamo finora allestito una buona squadra, formata da atleti che siamo convinti confermeranno tutto il loro valore e di altri che, attraverso il lavoro tecnico e tattico e il giusto sacrificio, ci aspettiamo riescano a ben figurare anche in SuperLega. Attualmente la collocazione della nostra compagine dipende molto dalla scelta dell’opposto: in base ad essa si potrebbe alzare notevolmente il valore tecnico”.
Quali pensi siano i punti cardine da cui partire per i prossimi impegni di serie A1?
“Bisognerà essere bravi a incrementare il tasso tecnico di ogni singolo giocatore per poi trasferire ciò al gioco di squadra, costruendo un gruppo allenato a reagire e a venir fuori con determinazione e volontà da tutte le situazioni difficili che si verranno a creare, sia in gara che in preparazione, così come si è verificato nella passata stagione”.
Hai guidato la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora alla promozione in massima serie assumendoti un grosso carico di responsabilità nelle ultimissime partite di post season, quanto credi che ciò abbia influito sul tuo bagaglio di esperienza come coach e che cosa hai tratto dalla bellissima avventura di questa stagione?
“Mi sono assunto determinate responsabilità con consapevolezza: eravamo sotto di 2 a 0 in finale playoff, ma ho lavorato con piacere e tranquillità perché mi sono trovato a gestire un gruppo straordinario fatto di uomini prima che di giocatori. La forza di un gruppo coeso e lucido che ha affrontato le criticità con la legittima risolutezza ha fatto si che tutti insieme riuscissimo in ciò che era dato per impossibile. E’ naturale che quanto accaduto abbia arricchito il mio bagaglio esperenziale, insegnandomi a venire fuori anche nei momenti più bui. E’ stata una situazione formativa professionale e caratteriale e per questo ringrazio anche coach Soli, per la fiducia che ha riposto in me in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato fianco a fianco”.
Tu che da sempre sei stato parte fondamentale nelle attività giovanili, in che misura pensi questo settore si possa sviluppare con questo salto di categoria e quali obiettivi pensi si possano raggiungere?
“La società si sta già muovendo per riorganizzare tutte le attività giovanili; penso che a piccoli passi si possano incrementare i vari roster con i migliori atleti presenti in un primo momento sul nostro comprensorio per poi guardare ad ampio raggio. Credo fortemente che questo settore, gestito dallo staff che si sta attualmente formando, sia in grado tra qualche anno di primeggiare nei campionati nazionali giovanili”.
Questo è Maurizio Colucci, l’assistant coach con la passione per i giovani.