Dal 1975 al 2017 ne ha fatta di strada l’Argos Volley: in 42 anni di vita ha collezionato tanti momenti emozionanti ed è arrivata a disputare la massima serie nazionale, partita dopo partita, stagione dopo stagione. Li ha vinti tutti i campionati per accedere alla SuperLega, senza fusioni, senza titoli acquistati, ma sul campo, dalle divisioni provinciali fino alla serie A, grazie solo alla tenacia di chi ha creduto in un progetto e si è adoperato con energie ed impegno per portarlo sul tetto d’Italia. Sora si rende dunque partecipe del “campionato più bello del mondo”, il più avvincente, quello che affascina ogni anno un numero maggiore di spettatori e che, soprattutto dopo l’argento olimpico che ha inchiodato la nazione intera allo schermo, conta così tanti appassionati da essere diventato il secondo sport più seguito d’Italia, dietro solo al calcio.
La Biosì Sora si guadagna così un prestigioso primato, quello di città più piccola d’Italia a partecipare alla massima categoria: una “pulce” che si è fatta strada in mezzo a tanti big blasonati e sgomitando continuerà ad affrontarli anche per questa stagione. La storia della pallavolo bianconera racconta che il nome della città volsca appaia a livello mondiale, come nel ranking stilato dal sito Volleyball Movies: il noto portale internazionale stila, difatti, una classifica dei migliori club maschili nel mondo, basata sulle posizioni raggiunte nel corso dei tornei; la squadra guadagna una quantità specifica di punti di rank in base al posto in cui si qualifica ed ogni lunedì viene fatto un aggiornamento. Secondo quanto riportato proprio su Volleyball Movies, la Biosì Sora si piazza alla posizione n. 636 su 2340 società esaminate e stacca, ad esempio, la Power Volley Milano, che si attesta al n. 887, rosa che affronterà il prossimo 4 ottobre per i sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Tante le italiane – da quelle con un passato glorioso a quelle che si stanno mettendo in bella mostra negli ultimi anni – che si classificano dopo Sora: da Brescia a Reggio Emilia, da Tuscania a Civita Castellana e così via. Domina le 2340 un’altra italiana, a sottolineare quanto la competizione tricolore sia la più ambita dagli atleti di tutto il mondo e la più seguita: parliamo ovviamente di Modena, che dall’alto della prima posizione guarda le compagini russe e le sue dirette concorrenti per lo scudetto, tra cui la Lube al nono posto e Trento al dodicesimo. E pensare che queste regine della pallavolo mondiale lo scorso anno siano venute proprio in terra lirense, a conferire ulteriore popolarità e luce anche alla città di Sora, non può che inorgoglire la franchigia di patron Giannetti e fare da stimolo per i prossimi incontri con questi dream team. Solo un rammarico: non poter più ospitare Zaytsev, N’Gapeth, Juantorena e gli altri campioni della SuperLega nella bomboniera di via Ruscitto, presso quel PalaGlobo teatro, lo scorso anno, del fulgido supporto del pubblico casalingo, emozionato e felice di potersi godere il grande spettacolo della serie A, di poter sostenere i propri beniamini e conoscere i mostri indiscussi del volley. Prossimo scenario della pallavolo bianconera sarà il palazzetto di Frosinone, pronto ad accogliere in provincia l’eccellenza pallavolistica sorana.
Cristina Lucarelli – Biosì Sora