Dalla Russia arriva lo schiacciatore Denis Kalinin

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È Denis Kalinin l’altro schiacciatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

L’atleta russo classe ’84, arriva dal club sovietico dell’Ural Ufa e nei suoi quindici anni di professionismo ha sempre disputato il campionato di SuperLega Russa.

Il vertice dell’Argos Volley assieme a coach Bagnoli ha cercato a livello internazionale un giocatore completo e molto motivato a confrontarsi nel Campionato Italiano, e infatti Kalinin ha scelto l’Italia per la metodologia di allenamento e Sora per svilupparla al meglio.

“Dopo aver parlato con la Società per impostare la nuova squadra di SuperLega partendo dal presupposto di confermare i migliori giocatori della passata stagione, nella fattispecie Mattia Rosso come posto 4 con propensione offensiva – spiega coach Bagnoli -, abbiamo cercato a livello internazionale un giocatore completo che potesse da un lato supportare bene la ricezione insieme a Santucci e dall’altro fosse comunque in grado di ben figurare negli altri fondamentali. Questo è il ruolo certamente più difficile da ricoprire e pertanto non appena siamo stati in grado di andare alla firma lo abbiamo fatto perché le alternative di livello erano veramente poche e non ci convincevano più di tanto”.

Comincia così a rinforzarsi e a prendere sempre più forma e sostanza la squadra volsca, con il Patron Giannetti, il GM Lami e il coach Bruno Bagnoli a lavorare alacremente per ben figurare nella Serie. Ed è proprio la guida tecnica Sorana a spiegare chi è Denis Kalinin, perché è stato scelto, e che tipo di valore può portare alla nuova Globo.

“Denis è un atleta che ho incontrato per la prima volta a livello internazionale nel 2007 in Final Four di Top Teams Cup, con una decina di campionati di alto livello alle spalle e qualche convocazione nella rosa allargata della Nazionale Russa allenata da mio fratello Daniele. È stato allenato anche da Tomaso Totolo, attuale vice-allenatore della Dinamo Kazan e della Nazionale Russa, che è stato mio grande collaboratore a Verona dal 2003 al 2006, e questo certamente ha inciso.
La scelta è caduta su di lui proprio perché si tratta di un giocatore molto completo e, venuta meno per Kalinin la possibilità di andare alla Dinamo Kazan come cambio di Leon o Anderson, si è dimostrato molto motivato a confrontarsi nel Campionato Italiano. Oltre a ciò, le affidabili referenze che abbiamo avuto su di lui erano lusinghiere e pertanto, nella logica di sviluppare un gioco veloce come nella passata stagione ma a un livello più alto, lo abbiamo messo sotto contratto nella convinzione di aver costituito così una buona diagonale.
Mi aspetto che dia sicurezza alla linea di ricezione, che partecipi allo sviluppo di un gioco offensivo rapido con pipe e quick in banda e che al tempo stesso giochi con saggezza la palla alta, che, sfruttando le sue capacità di lettura del gioco, contribuisca allo sviluppo di un muro solido che sappia esaltare le capacità di un giocatore come Sperandio e che, con la sua varietà di colpi in battuta, possa essere una spina nel fianco per la ricezione avversaria”.

“Difficilmente – continua la guida tecnica -, nei primi anni di SuperLega si potranno portare a Sora giocatori che facciano la differenza a livello individuale ed è proprio per questo che Denis all’interno di un gioco di squadra evoluto potrà fare quello che fece Romolo Mariano ad un livello più alto. Se riusciremo ad aggiungere altri due giocatori completi che conoscano già questo livello di gioco sono sicuro che ci potremo divertire a patto però che l’equilibrio di squadra venga raggiunto attraverso una credibilità offensiva su tutti e nove i metri della rete”.

Kalinin ha esordito nella pallavolo che conta nel 2001 nell’MGTU di Mosca e, passando dal Lunch Moscow (2004-2006) all’Iskra Odintsovo (2006/2007 – 2010/2011 e 2012/2013), dalla Dynamo Moscow (2011/2012) fino alla Dynamo Kaliningrad (2013-2015), ha sempre giocato in club importanti della sua nazione.
Sarà un esordio dunque per Denis quello nella SuperLega Italiana con la maglia della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, ma quali potranno essere le difficoltà che potrebbe incontrare e quali invece i vantaggi che potrebbe avere nel disputare per la prima volta un campionato di vertice diverso da quello Russo?

“Denis si sposterà con la sua stupenda famiglia – spiega ancora Bagnoli -, e penso che a Sora potrà trovarsi benissimo come clima, alimentazione e relazioni sociali, così come potrà apprezzare la nostra metodologia di allenamento, ulteriore importante motivo per il quale ha scelto l’Italia. Le difficoltà potranno insorgere un po’ all’inizio per la lingua, ma noi tutti aiuteremo lui e la sua famiglia da subito con grande dedizione, e in seguito per il livello tecnico del campionato che il prossimo anno sarà mediamente più alto di quello russo; poi è chiaro che sarà determinante vedere come completeremo la squadra”.

Quali sono le differenze tra il campionato di vertice Russo e quello Italiano?

“Nel campionato russo ci sono maggiori differenze fra le prime e le ultime della classe, la parte tattica è meno sviluppata e le giocate estrose che escono dagli schemi sono meno valorizzate che da noi e rappresentano talvolta un problema”.

Kalinin è un atleta di scuola Russa, quali sono le particolarità atletico-tecniche di questo movimento?

“Gli atleti della scuola russa parlano poco e pensano a giocare. Sono abituati ad una fisicità importante e quindi si adattano rapidamente a battute molto veloci e a gestire palle alte contro muro a tre”.