Al PalaFlorio risuona la voce dell’Argos Volley, “Pietrone” alla sua settima Final Four

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Un altro motivo di orgoglio si scatena in casa Argos Volley, dove la professionalità non scende solo sul taraflex ma se ne sta seduta anche a bordo campo, ad animare con la voce un intero palazzetto. Colui che rende magica ogni partita della Biosì Indexa Sora, che con il suo timbro riconoscibile all’orecchio di qualunque avventore del PalaGlobo scalda tutto l’ambiente bianconero, è lo speaker Pietro D’Alessandri. Pietro è un professionista della parola e da tale valica i confini laziali e stavolta vola in Puglia, a Bari, chiamato a presentare un torneo di lustro come la Final Four di Coppa Italia, sia per l’A2 che per la SuperLega. Non è certo la prima volta che “Pietrone” – come lo appellano un po’ tutti – è chiamato ad un impegno così importante: spesso si è prestato alla nazionale, e per la competizione tricolore è oramai un veterano, affidabile, preciso, carismatico. “Questa sarà la mia settimana final four di Coppa Italia da Speaker per la Lega Pallavolo Serie A Maschile – racconta D’Alessandri. Per la prima volta, da quando faccio io lo speaker, un evento del genere va al sud, e questa cosa mi elettrizza visto che ho un pubblico diverso da quello che ho incontrato di solito, quando le finali si sono svolte nel Nord Italia. Tra quelle a cui ho partecipato, infatti, quella più a Sud è stata a Roma, al mio primo anno, poi tutte tra Bologna, Milano ecc. Al PalaFlorio sarà certamente una bella sfida. Sicuramente le squadre partecipanti saranno molto agguerrite. Ci saranno Trento, Lube, Perugia e Modena, quindi sarà spettacolo unico. L’emozione è sempre grandissima, perché è una manifestazione davvero molto importante per tutto l’ambiente pallavolistico e non solo per le squadre che vi partecipano; infatti i campionati si fermano appositamente, a sottolineare l’interesse generale che coinvolge diverse personalità del mondo del volley. Ci saranno poi comunque eventi collaterali piuttosto che altri spettacoli. Ogni anno c’è una sorta di scenografia per la premiazione e la consegna della coppa. Io guiderò anche la cerimonia di premiazione, come nelle altre edizioni, quindi sarà un motivo in più per essere fiero di una cosa che sento dentro, mia, profondamente. Si parte per un’altra nuova entusiasmante avventura”. E’ orgoglioso per questa attestazione di stima, per questo riconoscimento di impegno nella propria professione, Pietro, e con lui lo è tutta la società volsca che sa di aver riposto nell’uomo giusto la “parte-show” che porta con sé ogni match. Per tale motivo, a lui va il più grande degli “in bocca al lupo”, da parte della dirigenza, dello staff e della squadra: un motivo in più per non perdere le Final Four e tifare proprio per lui! L’abbraccio “virtuale” è d’obbligo, in attesa di quello “fisico” di domenica 4 febbraio, quando lo speaker ufficiale del Sora sarà atteso in via Ruscitto per rendere unico, come solo lui sa fare, l’incontro tra la Biosì Indexa e la Cucine Lube Civitanova.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Il 4 febbraio arriva la Lube, la caccia al biglietto è già aperta

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Lo spettacolo della SuperLega si fermerà una settimana, giusto il tempo di lasciare il giusto spazio  alle Final Four di Del Monte Coppa Italia, ma la città di Sora è già in fermento per l’ospite d’onore che aspetta per domenica 4 febbraio. Alle 18.00, il PalaGlobo “Luca Polsinelli” sarà un’altra volta teatro privilegiato di una gara da brivido, con protagonisti volti eccellenti del panorama pallavolistico internazionale. Chi non conosce l’hombre Osmany Juantorena? Chi non ha mai sentito pronunciare il nome di Sokolov, Stankovic, Grebennikov o del cugino del bianconero Fey, Christenson? Chi non ha mai sentito parlare della Lube Cucine Civitanova Marche come uno dei club più noti e blasonati al mondo? Ebbene, saranno proprio loro a calcare il taraflex di via Ruscitto e a lanciare il guanto ai sorani.

In tantissimi, nonostante il largo anticipo, si stanno già preoccupando di accaparrarsi il biglietto che vale lo show e la società sta lavorando più che mai per assicurare un ampio ventaglio di ingressi, per venire incontro a tutte le esigenze: per chi non fosse in possesso dell’abbonamento, c’è la possibilità di poter scegliere il proprio posto nei vari settori al costo unico di 20 euro per gli adulti, mentre gli under 16 potranno usufruire del ridotto a 14 euro nel settore tribuna est e in curva. Una promozione speciale è stata studiata per i tesserati Fipav che potranno acquistare 10 ingressi al costo di 140 euro, quindi ad una media di 14 euro.

Il botteghino di via Ruscitto resterà aperto tutti i giorni, tranne questo weekend (sabato 27 e domenica 28 gennaio) dalle ore 16 alle 19, oltre ovviamente al mattino nel giorno dell’incontro, domenica 4 febbraio. Per chi fosse impossibilitato a recarsi personalmente presso l’impianto sorano, può beneficiare della chance on line grazie alla disponibilità del circuito www.liveticket.it.

Non resta dunque che approfittare subito delle diverse opzioni per assicurarsi una partita davvero imperdibile e per non lasciare i beniamini volsci sprovvisti della loro arma in più, ossia il PalaGlobo gremito, che canta cori con un’unica voce e li sostiene contro campioni mostruosi!

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

I cento di Perugia

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Erano in più di cento, non hanno avuto paura dei km da percorrere né di far sentire la voce in un impianto come il PalaEvangelisti; non li ha fermati tantomeno il risultato. Loro, i tifosi, non hanno abbandonato nemmeno stavolta la loro squadra del cuore, la bianconera Biosì Indexa Sora. Sono partiti con i pullman, con le auto, dalla città del Liri per arrivare in Umbria e sostenere i propri atleti contro una corazzata come la Sir Safety Conad Perugia. Sono partiti consapevoli che una sconfitta era un risultato nell’aria, un verdetto che era già toccato a molti prima di loro, quasi tutti a dire il vero. Ma nemmeno la consapevolezza di una difficoltà titanica ne ha intaccato l’orgoglio o l’entusiasmo, la voglia di cantare per i loro ragazzi. Lo sport è anche e soprattutto questo: croce e delizia di ogni fervido appassionato che sente quasi come un obbligo morale il dover essere presente, stretto alla sua società; è un “matrimonio”, un “finché morte non vi separi”, figuriamoci se a dividerli dalla proprio “amata” poteva essere una trasferta complicata. Il loro tifo accorato, sano, pulito è stato ripagato dal sacrificio messo sul campo dai volsci: davvero hanno fatto tutto quello che potevano, Rosso e compagni, davvero se li sono meritati quegli applausi scroscianti e il rispetto del loro pubblico. Gli stessi cento, uniti da un unico fine, sono ripartiti con la soddisfazione di aver visto i ragazzi concentrati e impegnati sul parquet e sono tornati a Sora con il pensiero rivolto già alla prossima gara casalinga. Bisognerà aspettare il 4 febbraio, in virtù della sosta della regular season per dare spazio ai match di Coppa, ma i giorni in più saranno sicuramente utili a preparare l’apporto consueto che si scatena quando il PalaGlobo apre le sue porte. D’altronde l’occasione è d’oro, perché la Biosì Indexa ospiterà un’altra big, la Cucine Lube Civitanova, seconda della classe. Anche stavolta l’impegno sarà probante, ma come non si tireranno indietro gli uomini di coach Barbiero, non lo faranno loro, i tifosi dal grande coraggio e dall’immenso cuore. Già in tantissimi si stanno preoccupando di assicurarsi il loro posticino per un evento imperdibile, quando tornerà a far visita a Sora una formazione tra le più nobili e con tanti campioni, tra cui spicca il nome dell’hombre Osmany Juantorena. Quasi due settimane, dunque, per non farsi trovare impreparati: gli atleti per destreggiarsi al meglio sul parquet locale e forgiare una performance peperina, cercando di mettere in difficoltà i forti cucineri, gli avventori del palazzetto lirense, invece, per fare sfoggio del loro migliore tifo. Si preannuncia il sold out, si preannuncia il grande spettacolo della serie A, dentro il rettangolo in tarafalex e fuori da esso, sugli spalti.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Perugia non fa sconti a una coriacea Sora

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La capolista Sir Safety Conad Perugia non fa sconti in casa e mette in archivio un’altra vittoria piena giocando però con la BioSì Indexa Sora una gara bella e intensa che non le ha fatto tirare il fiato mai.

Al PalaEvangelisti, nella gara valevole per la sesta giornata del girone di ritorno, una Sora competitiva ma una Perugia più continuativa alla conquista dei tre punti che le permettono di mantenere il comando della classe e di presentarsi a Bari il prossimo fine settimana per la conquista alla Coppa Italia con ancora più carica.

Senza nulla da perdere, a braccio sciolto e con la mente libera ma concentrata sul gioco senza mai un abbassamento di tensione, i ragazzi dei coach Barbiero e Colucci, ci hanno creduto lottando palla su palla senza condizionamenti avversari. Nonostante però la loro determinazione e la motivazione sempre alta, nei momenti importanti è prevalso il valore della Sir Safety Conad che nel primo set, con un ottimo muro e un incisivo servizio, ha chiuso tutti i giochi all’avversario. Nel secondo Sora ha sgomitato ed è entrata in gara con nuove intenzioni, ma è nel terzo che prepotentemente si è fatta strada aprendo con un 1-5 che ha tenuto viva e appassionante la contesa finita ai vantaggi.

Podrascanin è stato eletto meritatamente migliore in campo autografando 12 punti di cui ben 5 muri (10 totali di squadra), ma il best scorer è Petkovic con 18.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, e Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Podrascanin e Ricci in posto 3, i martelli Zaytsev e Russell, e Colaci  libero.

In avvio di gara Atanasijevic onora subito il suo nomignolo, “Magnum”, per il 3-0 che dopo il turno al servizio di Podrascanin diventa 8-3. Sora fatica a entrare in gara tagliata fuori dai giochi dall’ottimo muro perugino e dal servizio, fondamentali che fanno registrare il massimo vantaggio locale del +7 sul 12-5. Petkovic interrompe la striscia positiva avversaria e manda sui nove metri il suo capitano che prova a suonare la carica rosicchiando lunghezze importanti per il 12-9. Ma è sempre il muro locale a comandare con Podrascanin e Russell a fermare sulla rete le intenzioni sorane per il nuovo allungo del 16-10. Scorre così il gioco fino all’ace di Atanasijevic che fa decidere a coach Bernardi di concedere un po’ di respiro ad alcuni dei suoi inserendo Shaw in regia al posto di De Cecco e sul 21-16 Berger per Russell. Dall’altra parte della rete Seganov prova a innescare tutte le sue bocche da fuoco ma il divario da colmare oramai è ampio così la Sir Safety Conad fa suo il primo set 25-18.

Torna in campo con nuove intenzione la BioSì Indexa con il muro di Mattei ai danni di Ricci che segna il primo vantaggio del 3-4. De Cecco fa rispondere subito il suo centrale che poi va a segno anche dalla battuta per l’8-7 ma Rosso lavora bene per il cambio palla che Caneschi a muro a fermare Podrascanin, e Petkovic in attacco trasformano nel 9-11. Al PalaEvangelisti si gioca palla su palla con Sora che trova lo spazio per accumulare un altro punticino di vantaggio sul 13-16 con il suo opposto che comincia a girare come ci ha sempre abituati a vedere. De Cecco di seconda intenzione dice ai suoi che è arrivato il momento di rimettersi in riga e, con un ace e un fallo avversario, rimettono tutto in parità 17-17. Ferma il gioco coach Barbiero e alla ripresa si continua punto a punto con Fey che prende il posto di Rosso. 21-22 ed è la guida tecnica perugina a richiedere il time out discrezionale per indicare ai suoi come aprire il gas e spingere alla chiusura del set. E così è stato: con il mini break dal parziale di 3-0 che ha segnato sul tabellone il 24-22, il PalaEvangelisti si è infiammato ma la BioSì Indexa non si è intimorita con il 24-23 che voleva portare la contesa ai vantaggi, ma la pipe di Russell ha messo a referto il game 25-23.

Testa in campo per Rosso e compagni che con il dente avvelenato sembrano continuare a giocare il set precedente con lo 0-3 che in poco diventa l’1-5 che costringe mister Bernardi all’interruzione del gioco. La BioSì Indexa mantiene stretta il suo vantaggio fino al 6-8 messo in parità dallo Zar. Il livello sale con i sestetti che spingono molto. Perugia in difesa raccoglie tutto con Colaci onnipresente e Russell a finalizzare per il primo sorpasso set del 13-11. Contro break per i bianconeri ospiti con Petkovic sulla rete a tutto braccio a riportare i suoi in vantaggio 14-16. De Cecco stavolta si affida a Podrascanin per il nuovo aggancio del 19-19. Sulla rete nella metà campo sorana c’è ancora Petkovic per il 22-22 e per l’ace del 22-23 ma poi il neo entrato Berger lo mura per il punto che vale il set e il match. Atanasijevic manda in rete la Battuta che porta la contesa ai vantaggi, ma due errori ospiti scrivono la parola fine su una bellissima gara.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

 

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 9, Zaytsev 9, Russell 12, Podrascanin 12, Ricci 6, Colaci (L), Shaw, Anzani n.e., Siirila n.e., Berger 1, Della Lunga 1, Andric n.e, Cesarini (L) n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 7; B/P 19; muri: 10.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov, Petkovic 18, Rosso 8, Nielsen 5, Mattei 5, Caneschi 4, Mauti (L); Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey, Penning n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 2; B/P 13; muri: 4.

PARZIALI: 25-18 (‘25); 25-23 (‘28); 26-24 (‘30).

MVP: Marko Podrascanin.

ARBITRI: Piperata Gianfranco, Pozzato Andrea .

SPETTATORI: 3.205.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

La carica dei 100 in direzione Perugia

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“La carica dei 100” in partenza da Sora, destinazione l’Umbria, Perugia e ancor più da vicino il PalaEvangelisti. L’occasione è di quelle extra lusso perché la Biosì Indexa andrà a vedersela, domani alle 18.00, con la capolista Sir Safety Conad Perugia. I Block Devils dello “zar” Ivan Zaytsev sono, d’altronde, garanzia di spettacolo, nomi eccellenti e atmosfera da serie A consacrata. Un palazzetto gremito funge poi da carburante di prima qualità per spingere i propri atleti a combattere su quel particolare “ring” in taraflex, a dare il tutto per tutto, e i sorani sapevano che mancare era traducibile con “perdersi lo show dei show” e lasciare i propri beniamini a secco di quella magica benzina di cui parlavamo.

In cento, chi con pullman organizzati dagli stessi tifosi, chi con mezzi propri, andranno nella tana della prima della classe a cantare per i loro ragazzi, a sfoggiare il grande cuore bianconero che fino a questo momento ha sempre contraddistinto il pubblico lirense, certo non nuovo alle trasferte, anche le meno agevoli per distanza. Perugia non incute timore alla spavalda Armata Volsca, sebbene sia consapevole della forza unica di una corazzata come quella del presidente Sirci. Così come sul campo, baldi saranno Rosso e compagni, con tanto rispetto per l’avversario, ma senza nessuna paura, altrettanto faranno le cento anime al loro seguito.

Irrequieti e trepidanti, i supporters della Biosì Indexa non vedono l’ora di scaldare gli spalti perugini, piazzare vessilli e striscioni e cercare di alzare il più possibile la voce per farsi sentire dai loro beniamini tra la bolgia del tifo casalingo.

La società Argos Volley non può che essere emozionata e soddisfatta da una simile dimostrazione di affetto e ringrazia il suo pubblico che è stato sempre presente, dal palasport frusinate al PalaGlobo di via Ruscitto e che nemmeno fuori dalle mura amiche si tira indietro e assolve a tutti quei “compiti non scritti” che solo un collettivo diligente sa portare a termine allo stesso modo. Per il resto dello spettacolo, poi, bisognerà aspettare solo il fischio d’inizio e chi sarà presente non se ne pentirà.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Domenica con i Block Devils

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Al termine di una settimana tornata a scorrere con ritmi meno martellanti e densi di appuntamenti ma con la cadenza quotidiana che permette a coah Barbiero e al suo staff tecnico di continuare il lavoro sul piano della crescita della squadra, arriva l’appuntamento con la Sir Safety Conad Perugia. Domenica alle ore 18:00 la BioSì Indexa Sora è attesa dalla prima della classe e da tutta la sua splendida cornice del PalaEvangelisti, per la sesta giornata del girone di ritorno.

“Perugia è una squadra fortissima composta da campioni autentici – dice coach Barbiero -: per noi sarà una partita difficilissima, giocheremo sul loro campo ma cercheremo di fare il massimo. Il lustro del club non ci condiziona di certo, a farlo molto di più è la qualità degli atleti. Cercheremo di giocare la nostra pallavolo, non so fino a che punto arriveremo, ma la partita dell’andata ci ha insegnato che tutto può succedere e che bisogna crederci sempre lottando palla su palla, poi sarà il match a sancire il risultato finale. Rispetto a quel precedente noi siamo cambiati molto, riusciamo ad essere più competitivi, mentre Perugia è migliorata tanto nella amalgama, nella continuità di gioco e possiede un servizio straordinario, tra i migliori del campionato.

Ai miei ragazzi ho chiesto di mantenere alta la motivazione e cercare di continuare a crederci perché questa stagione è stata sfortunata nei risultati ma non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo sempre dato il nostro massimo. Chiederò ancora una volta di fare esattamente quello che ogni giorno fanno in palestra con grande determinazione e serietà professionale”.

Dal giro di boa, cinque sono state le gare ufficiali di campionato disputate in quindici giorni che nelle casse dell’Argos Volley hanno portato un punto, quello guadagnato al PalaGlobo “Luca Polsinelli” nel tie break con Ravenna, utile a muovere la classifica con l’aggancio e il sorpasso momentaneo a Castellana Grotte, e a ridare morale a tutto il gruppo che continua a scendere in campo da vero guerriero volsco.

Ma se la BioSì Indexa ha chiuso il suo periodo intenso la scorsa domenica, alla Sir Safety Conad c’è voluto mercoledì per farlo e in soli tre giorni in più le gare messe in archivio sono state otto. Alle cinque di campionato infatti vanno aggiunti i suoi importantissimi impegni nella Pool A di Champions League. È soprattutto nell’ultima settimana che i Block Devils hanno avuto ritmi serrati e scanditi velocemente da un tour de force tutto in trasferta iniziato martedì 9 gennaio per l’appuntamento di campionato del giorno seguente a Milano, continuato la domenica a Monza e poi terminato in Belgio, a Roeselare, con il rientro a casa di mercoledì. Tre gare e tre vittorie che hanno permesso al club del Presidente Sirci di restare al comando della SuperLega e della Pool A di Champions League.

Perugia dunque guarda la classifica dal lato inverso di Sora, o meglio, si affaccia e vede tutte le sue rivali sulla testa. Regina d’inverno e prima della classe a quota 48 punti dopo quindici giornate di cartello, continua la sua lotta con la diretta rivale Cucine Lube Civitanova che la marca stretta a una sola lunghezza di distanza e con la quale ha perso lo scontro diretto nel girone d’andata. Gli altri 3 punti li ha lasciati all’Azimut Modena che ha avuto la meglio in trasferta sul caldo campo perugino.

Domenica quindi dopo tanti giorni lontano da casa, i Block Devils riapriranno le porte del PalaEvangelisti per chiudere un periodo intensissimo prima di tuffarsi alla conquista di uno degli obiettivi societari, la Del Monte Coppa Italia che andrà in scena nel prossimo week and a Bari.

“Perugia ha due turni di coppa, prima e dopo il nostro incontro – continua la guida tecnica sorana -. Per loro dunque sarà importante fare risultato in chiave classifica, ma nella testa avranno sicuramente altre competizioni importantissime per questo spero, un po’ egoisticamente, che ci lasci qualche spiraglio per poterci infilare e magari toglierci qualche soddisfazione.

Punteremo sull’intensità, sulla continuità e sulla voglia di fare una buona partita soprattutto perché giocheremo in un palazzetto importante ma soprattutto contro una squadra importante. Hanno una compagine che a livello di gioco può essere nettamente superiore alla nostra, però proveremo fino in fondo a metterli in difficoltà”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Foto: Komunicare

Giovanili: al via il Campionato Under 13 maschile

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Nella mattina di domenica 14 gennaio si sono aperte le danze anche nel campionato territoriale di Under13 maschile, con il girone B che ha visto andare in scena il primo concentramento stagionale in quel di Pontecorvo. Protagonisti della manifestazione sono stati giovanissimi della Biosì Indexa Sora, i padroni di casa della Polistudentescapontecorvo ed i coetanei del Real Piedimonte Volley Club.

Capitan Iafrate e soci hanno portato a casa l’intera posta in palio, grazie ad una netta vittoria per 0-3 (9-15; 6-15; 6-15) contro i locali e ad un 3-0 a tavolino sui pedemontani, presentatisi con un numero insufficiente di atleti al fine della disputa ufficiale della gara.

Il risultato maturato contro pontecorvesi è stato frutti di un match breve e senza storia, merito della grinta e del carattere dei piccoli sorani che non hanno mai abbassato la guardia, coadiuvati da un’attenta coppia di tecnici, pronta sempre a dare le giuste indicazioni ai ragazzi in campo.

A disposizione della coppia Ottaviani-Giacchetti c’erano: Iafrate Lorenzo (K), Bottoni Alberto, Marsella Federico, Mazza Lorenzo, Tomassi Luca. Oltre a questi, menzione speciale per il piccolo Di Maio Alessandro, membro effettivo del gruppo, ma non impiegabile poichè sotto quota minima di età, che apporta quotidianamente un ottimo contributo nelle sedute di allenamento, mostrando doti di assoluto pregio.

Alla fine del concentramento coach Ottaviani ha dichiarato:

“Sono molto soddisfatta dei miei ragazzi. Nonostante fossero al loro esordio stagionale, infatti, non si sono lasciati cogliere impreparati, anzi, sono scesi in campo molto uniti e con la grinta giusta. A livello tecnico hanno risposto tutti molto bene. Bottoni, per esempio, nonostante fosse alla sua prima esperienza agonistica, avendo iniziato ad allenarsi solo 4 mesi fa, ha mostrato importanti doti al palleggio, dando così la possibilità ai propri compagni di giocare al meglio. Mazza si è rivelato fondamentale in attacco, insieme a capitan Iafrate e Marsella che hanno fatto della difessa e del contrattacco il proprio punto di forza. Chiave di volta del match è stato, invece, il servizio di Tomassi, molto preciso anche in ricezione. Sono quindi fiera della loro prestazione e soprattutto del fatto che, nonstante siano sempre stati in vantaggio, non hanno mai abbassato la guardia e non hanno mai permesso agli avversari di rifarsi sotto e tenergli testa. Sono sicura, quindi, che questi ragazzi ci daranno molte soddisfazioni”.

Al PalaGlobo il CT Blengini attento spettatore di Sora vs Padova

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Ospite d’onore a sorpresa al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Pallavolo Maschile, Gianlorenzo Blengini, attento spettatore della gara tra la BoSì Indexa Sora e Kione Padova.
La scorsa domenica a partire dalle ore 18:00, entrambi i sestetti hanno avuto modo di lottare per i propri obiettivi e di farlo mostrando anche al CT le loro capacità tecnico-tattiche, la loro importanza nel gruppo e per il gruppo, la loro forza mentale e personalità in campo.
Ma cosa ha portato veramente coach Blengini e tutto il suo staff tecnico nel palazzo bianconero, lo abbiamo chiesto a lui:

“Credo fermamente che parte del mio ruolo sia anche quello di andare direttamente a vedere i giocatori, e quindi non solo di guardarli in televisione o sentirli telefonicamente. Per questo cerco di essere presente nei palazzetti, e dove possibile andrò anche a seguire gli allenamenti, ovviamente in quei Club dove ci sono più giocatori eleggibili per la nazionale in quanto mi sarebbe materialmente possibile assistere alle sedute di tutte le squadre per via della scarsità di tempo a disposizione.
Però, nonostante le varie difficoltà che possono esserci, credo che la mansione del CT sia quella di andare sui campi a guardare i giocatori per continuare anche d’inverno un lavoro che per me è di 12 mesi e non solo ridotto ai 4 estivi. Sfruttando tutto questo arco temporale posso avere modo di relazionarmi con i colleghi sulle varie panchine e direttamente con i ragazzi, capire e parlare delle varie problematiche tecniche, fisiche, dei problemi medici, ma anche ascoltare sensazioni, convinzioni, aspettative, dubbi, difficoltà, perché è soprattutto così che si può guardare e valutare il rendimento.
Credo che le convocazioni in Nazionale debbano essere una risposta al rendimento dei giocatori in campionato, e non solo se hanno giocato bene in nazionale nella stagione precedente”.

Nominato Commissario Tecnico della Nazionale Italiana il primo agosto del 2015 con il compito di guidarla nella World Cup e nel Campionato Europeo di quell’anno, è ai Giochi Olimpici del 2016 che Blengini porta l’Italia alla conquista della medaglia d’argento cedendo il passo in Finale al Brasile. Al termine della stagione 2016/17, dopo aver portato la Lube Civitanova alla vittoria scudetto e della Coppa Italia, in entrambi i casi in lotta contro la Diatec Trentino, ha cominciato a dedicarsi interamente al gruppo azzurro confermato dal Presidente Federale, Bruno Cattaneo, guida della Nazionale Italiana e Direttore Tecnico delle Nazionali Maschili.

“Sin dal primo giorno della mia presidenza – spiegò all’epoca il Presidente Cattaneo – ho sempre detto che l’intenzione del Consiglio federale era quella di avere due ct a tempo pieno e così è stato fatto. Analizzando la mole di lavoro e gli impegni che investono i tecnici delle nazionali non riteniamo opportuno il doppio incarico. Siamo fermamente convinti che questa scelta in termini futuri sia la migliore sia dal punto di vista della gestione delle nazionali maggiori, che per quanto riguarda la programmazione dei rispettivi settori”.

D’obbligo verso l’ospite d’eccezione del PalaGlobo, la richiesta di un’analisi del match dall’altro delle sue competenze:

“Una partita molto combattuta quella tra Sora e Padova, soprattutto nei primi due set che sono stati decisi davvero da un pallone. In questi frangenti la Kione ha mostrato qualche cosa in più soprattutto nella gestione delle palle lente, mi viene in mente ad esempio l’ultimo pallone del primo set quando Nelli ha giocato molto bene contro un muro ben schierato. Nel finale del secondo set invece, Sora ha avuto buone possibilità di chiusura ma su due situazioni di palla lenta non è riuscita a trovare il punto subendo muro. E’ stata brava Sora a portare a casa il terzo, giocando poi bene anche nel quarto dove, nonostante Padova sia partita forte, è riuscita a colmare il divario e portarsi avanti sul 15 pari. Poi forse gli ospiti hanno dato qualcosa in più in termini di esperienza nel campionato generale, ma credo sia stata una partita molto combattuta, una partita giocata con un buon atteggiamento e con voglia di vincere da parte di tutte e due le squadre”.

Sempre dal punto di vista tecnico, come vede invece la BioSì Indexa?

“Sora è in crescita. E’ una squadra che, rispetto all’inizio del campionato ha messo a segno qualche risultato che migliora la fiducia e da un po’ più di buon umore per andare in campo e giocare anche i momenti meno positivi delle partite. Vedo una squadra che sta in campo con automatismi sempre migliori e che sviluppa il gioco con più continuità, e quindi credo che stia facendo un cammino in linea con quella che era la consapevolezza di un campionato duro anche dal punto di vista tecnico”.

Un campionato che con la sua durezza tecnica diventa anche importante saper affrontare mentalmente:

“Il campionato italiano, a differenza degli altri, impone in maniera più assoluta la capacità di stare nella sofferenza oltre alla parte tecnica, in quanto il nostro è uno sport molto tecnico, ma la differenza con gli altri campionati la fa il fatto che devi giocare senza respiro sempre, e questo vale per le grandi e per le meno ambiziose. La capacità di stare nella sofferenza con l’atteggiamento giusto, che magari per Sora implica qualche sconfitta consecutiva, credo sia imprescindibile, come credo anche che lo stia facendo, e bene”.

Prima di tornare alle sue attività, sia lavorative e dunque ai colloqui con gli allenatori e i giocatori, sia ludiche per soddisfare tutte le richieste dei fai tra selfie e autografi, “Chicco” Blengini ci tiene a far sapere e a ringraziare:

“Al PalaGlobo mi sono trovato bene. Una grande ospitalità con tanta eleganza e gentilezza da parte di chi ci ha accolto mettendoci a nostro agio e a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Giovanili: l’Under18 conquista il derby

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Tutto facile per la formazione dell’Under18 maschile di marca Biosì Indexa che si è aggiudicata in scioltezza il derby sorano contro l’Olimpia, guadagnando l’intera posta in palio con un secco 3-0 (27-25, 25-14, 25-20).
Nel palazzetto di via Ruscitto, la coppia Giacchetti-Ottaviani ha schierato Cocco al palleggio opposto a Florio Federico, Natalizio e Monticelli di banda, Cerrone ed Abballe dal centro e la coppia di liberi Costantini-Iafrate.

Il primo periodo vede due facce dello stesso Sora. Nella prima parte, infatti, gli ospiti si portano davanti fino al 9-21, complici alcuni errori di troppo nella metà campo della Biosì Indexa, con la panchina locale che prontamente blocca il gioco e richiama all’attenzione i propri ragazzi, mischiando le carte in tavola con l’ingresso di Caschera per Monticelli, D’Amico per Natalizio e Florio Filippo per Florio Federico. Al rientro sul parquet, la grinta e la tenacia fanno sì che tutto vada nel verso giusto, tanto che gli atleti dell’Argos mettono a segno ben 17 punti, contro i soli 3 refertati dagli ospiti, ribaltando così la situazione e portandosi sull’1-0 trascinati dall’esplosività di un Caschera mai domo.

Nel secondo parziale le guide tecniche locali scendono in campo con Cocco in cabina di regia, Florio Federico opposto, Natalizio e Caschera in posto quattro, Cerrone e Sili dal centro e la solita coppia di liberi Costantini-Iafrate.
Il divario tecnico tra le due squadre continua a palesarsi, con la retroguardia del sestetto di coach Anna Fabrizio che non riesce a contenere gli attacchi di un Cerrone in grande spolvero, merito anche della sinergia tra prima e seconda linea, con la coppia di liberi Costantini-Iafrate che continua a rappresentare una sicurezza per la propria squadra, permettendo a Cocco di smistare al meglio palloni. La Biosì continua quindi, caparbia e forte, ciò che aveva iniziato nel set precedente e, con l’innesto di un ritrovato D’Amico per Caschera, referta un netto 25-14 che sugella il 2-0.

Stessa formazione e stesso copione per il terzo tempo, con i padroni di casa che sprintano e subito mettono il naso avanti, ponendo break importanti tra loro e gli avversari. A pesare sul bilancio del set sono anche gli attacchi di Cerrone, che ben figura assieme al collega di reparto, Sili, alla prima stagione in Under18. La formazione del presidente Vicini, però, fa il bello ed il cattivo tempo e, a causa di qualche indecisione, lascia accese le speranze dell’Olimpia Volley che continua però ad arrancare. Gli atleti dei coach Giacchetti ed Ottaviani, allora, premono con il piede sull’acceleratore mettendo a terra ogni palla utile, impartendo così il 25-20 che decreta la fine del match con un netto 3-0.

Al termine della partita, coach Giacchetti ha dichiarato

“Sono molto fiero della prestazione dei miei ragazzi, soprattutto del modo in cui hanno ripreso un primo set che sembrava esserci scappato via. Il fatto di essere riusciti in una rimonta che, agli occhi di tutti, poteva risultare impossibile, ci ha resi ancora più consapevoli delle nostre capacità e ci ha permesso di fare nostro l’ennesimo derby di categoria. Abbiamo siglato un’importante vittoria ritrovando uno dei nostri fiori all’occhiello, Giuseppe D’Amico, assente sui campi da gioco per ben tre mesi. Molti dei miei ragazzi, poi, hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di poter dire la propria all’interno del campionato. Basta pensare, ad esempio, alla coppia di centrali Cerrone-Sili. Cerrone è decisamente il miglior centrale di categoria in quanto attacca con percentuali altissime, circa l’80-85%. Inoltre lavora e si impegna ogni giorno in palestra e sul campo da gioco, ed i risultati si vedono. Sili, invece, è alla sua prima esperienza nel campionato di Under 18 in quanto 2003. La scorsa stagione ha disputato, infatti, il campionato di Under 14 ma, nonosante questo, non si lascia intimorire e dice la sua in ogni match, con quel briciolo di ignoranza di cui ogni giocatore avrebbe bisogno. Tra i migliori giocatori dell’incontro c’è sicuramente Caschera che, non appena è stato chiamato in causa, ha risposto a gran voce, trascinando i propri compagni verso la rimonta. Christian è cresciuto in maniera esponenziale rispetto alla passata stagione, e sono i risultati a parlare per lui. Mi preme fare, però, una menzione speciale per la coppia di liberi Costantini-Iafrate. Sono ormai tre anni, infatti, che si avvicendano in ogni gara, in ogni set, suppotandosi l’uno con l’altro, nonostante la classica competizione tra pari ruolo. E’ entusiasmante la collaborazione che c’è tra i due che si aiutano, si sostengono, si incoraggiano, non dimenticando, poi, che sono entrambi bravissimi”.

Rosso: “Credevamo nella vittoria e meritavamo il tie break”

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E’ stata davvero una sfida tribolata quella tra la Biosì Indexa Sora e la Kioene Padova, ma alla fine la spuntano i veneti che chiudono la bagarre sull’1-3. I set sono stati tiratissimi, come evidenziano i risultati parziali, purtroppo per i volsci, i patavini hanno allungato il passo emergendo di “testa”, complice l’ottima regia di Travica:

“La colonna sonora è sempre la stessa. Combattiamo nel primo set perdendolo ai vantaggi, così come nel secondo – spiega il coach locale Mario Barbiero. Queste sono situazioni che generano un dispendio di energie enorme, nello stare sempre a inseguire e a lottare su ogni pallone e poi non essere premiati, soprattutto per inesperienza. Noi finora ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo perché abbiamo ancora tante giornate davanti e strada da percorrere. Il gruppo risponde, si allena bene, e più di così a questi ragazzi non me la sento di chiedere; in ogni partita stanno dando il meglio di loro stessi. Oggi al posto di Santucci ha giocato Mauti che ha fatto molto bene il suo dovere, e pertanto non abbiamo patito in quel ruolo. Come al solito utilizziamo 7/8/9 giocatori perché questa formazione ha bisogno di utilizzare tutti i giocatori, nelle varie pieghe dei set abbiamo la necessità di cambiare qualcosa, quindi complimenti anche a chi è subentrato, come Mattia Rosso, in campo a metà del primo periodo. Il capitano ha giocato una buona partita, ed è anche questo lo specchio del lavoro che si sta facendo. Per noi tanti avversari sono di livello più alto, ma nel complesso, non nei singoli. Siamo abituati a fronteggiare squadre che giocano una pallavolo con un’intensità diversa rispetto a noi”.

Il verdetto, che non ha premiato i sacrifici sul taraflex dei casalinghi, ha lasciato un po’ di amarezza a capitan Rosso, che in questa vittoria ci sperava davvero, come asserisce in intervista:

“Questa è stata una partita molto equilibrata, credevo molto nella vittoria perché stavamo venendo da un buon periodo, e per noi lo è ancora, forse non tanto per loro. Sapevamo di avere un po’ di problemi fuori casa a livello di prestazione, quindi ci speravamo in questa chance. Forse nel primo set siamo stati un po’ contratti, e lo abbiamo regalato. Partire già con un set di svantaggio diventa dura. Poi però siamo stati bravi a rimanere attaccati al match, e sono stati dei piccoli dettagli a fare la differenza per loro. Forse con qualcosina in più da sistemare, non tantissimo, avremmo meritato il tie break. Quando si arriva a giocare in tempi molto tirati ci vuole un po’ di grinta, e questa dovremo imparare a tirarla fuori al momento giusto, quello che hanno fatto loro. Vincendo quel game hanno incanalato la gara”.

Per gli ospiti è il martello Randazzo a dare la sua lettura dell’incontro:

“Questa per noi era una partita fondamentale perché servivano punti. Giocare a Sora è tortuoso, c’è un tifo molto caloroso. La Biosì Indexa, in casa, gioca molto bene. Il nostro obiettivo era fare 3 punti e ci siamo riusciti. C’era il CT della nazionale Blengini ad osservarci, sta girando molto per i campi, e poi farà le sue scelte. Questo naturalmente è uno stimolo in più. Tutti stiamo correndo ed è giusto che corra anch’io”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora