Coach Barbiero: “I nostri elementi essenziali saranno motivazione, voglia di fare e determinazione”

, ,

Lavora senza sosta la società e lo staff tecnico dell’Argos Volley per la BioSì Indexa Sora che sarà nella prossima stagione di SuperLega targata 2017/2018, e lo fa in una doppia direzione che al centro però mette sempre la preoccupazione di far vivere al grande pubblico un bellissimo spettacolo di serie A.
Dal punto di vista tecnico, coach Mario Barbiero è stato il primo passo mosso da Patron Giannetti e il General Manager Adi Lami. Qual è il progetto societario che ha sposato e quale la scelta comune per affrontare il nuovo anno sportivo, lo spiega proprio lui, il capo allenatore della BioSì Indexa Sora.

“Il progetto societario che ho sposato è quello che parte da lontano. Questa è una società che ha radici profonde e una storia importante. Sono venuto qui ed ho conosciuto la dirigenza e la società ed ho capito che c’è competenza e ci sono conoscenze approfondite riguardo il movimento della pallavolo italiana, quindi credo che ci siano i presupposti per fare bene. Vogliamo sicuramente fare una squadra molto giovane con prospettive non solo per questo anno ma anche per il futuro, ma che già da questa stagione deve dare il suo contributo per far bene e per entusiasmare il movimento, per la città e per la gente che verrà a vederci. Gli elementi essenziali saranno la motivazione, la voglia di fare e la determinazione che dovremmo dimostrare ogni domenica”.

Prima esperienza da capo allenatore in un club di Lega ma soprattutto di SuperLega, quali le differenze nella gestione di atleti professionisti rispetto a giovani sui quali lavorare per lo sviluppo del talento?

“Lavorare con i giovani significa creare i presupposti per renderli dei professionisti, ed è un percorso complesso e articolato. Mi troverò a Sora con atleti che hanno già fatto questo percorso ma credo che la disponibilità di un atleta professionista unita alla mia siano un mix prezioso per far bene e poter condividere un progetto ambizioso”.

Per la FIPAV cosa continuerà a fare, e dunque quale sarà il suo impegno federale durante la prossima stagione 2017/2018?

“Intanto continuerò ad allenare la Nazionale Under19 con la quale questa estate ho impegni molto importanti, e continuerò a fare il formatore per quello che è il tempo che ho a disposizione. Sarà un’attività che porterò avanti ma credo, anzi ne sono certo, che questa l’attività che svolgerò a Sora mi prenderà molto e non vedo l’ora di iniziare”.

Per quanto riguarda la BioSì Indexa Sora invece come si svolgerà in senso pratico il suo lavoro?

“Stiamo ragionando su quelli che possono essere i nuovi giocatori su cui puntare, ma abbiamo già un gruppo di atleti da riconfermare che possono dare continuità. La valutazione ricade su quelli che possono essere giovani di prospettiva e vedo che c’è tanta voglia e tanta motivazione, per questo credo che riusciremo a fare bene”.

In occasione della giornata #CuoreFedePassione dello scorso 21 maggio, è venuto per la prima volta a Sora e al PalaGlobo “Luca Posinelli”, le sue prime impressioni?

“È stato meraviglioso arrivare e trovare tanti ragazzi, bambini e bambine che giocavano intorno e dentro il palazzetto. Credo questa sia la vera essenza della pallavolo, è da qui che si parte. Dopo si può percorrere tanta strada, si possono perseguire progetti ambiziosi come quello di Sora, ma per me questo è un momento veramente bello ed entusiasmante perché è una cosa che conosco e faccio da una vita, per cui è come se mi trovassi a casa”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

I grandi numeri del PalaGlobo “Luca Polsinelli”

, ,

La voce dei numeri, a volte, è più potente di qualsiasi messaggio, come ben sa la Biosì Indexa Sora, al termine del suo primo anno di SuperLega. La franchigia lirense di patron Giannetti si è saputa distinguere in questa sua “prima volta” e non lo ha fatto solo sul campo, grazie ai propri talenti, ma lo ha fatto anche all’interno del suo palazzetto. Tifosi, supporters avversari, semplici curiosi, hanno riempito gli spalti del PalaGlobo “Luca Polsinelli” in una maniera che nessuno, nemmeno in società, poteva prevedere, sottolineando il concetto che Sora è una piazza sportiva d’eccellenza e un punto di riferimento per ogni appassionato di volley del territorio.

Secondo i dati ufficiali diramati dalla Lega Pallavolo Serie A, 1915 è la cifra media degli spettatori presenti durante la stagione 2016/2017 alle gare interne della compagine volsca: tradotto, vuol dire praticamente il “sold out” per ogni partita. Il palasport di via Ruscitto, la piccola bomboniera sorana, ha difatti una capienza di 2000 posti e averne mediamente 1915 occupati significa occupare tribune e curve con un coefficiente di riempimento del 96%. Con tali dati significativi, alla mano, non può che esprimere soddisfazione il presidente dell’Argos Volley Enrico Vicini:

“La presenza del pubblico, quest’anno, è andata oltre ogni più rosea aspettativa, sorprendendoci positivamente. Abbiamo avuto il palasport praticamente sempre pieno e questo è frutto di una fidelizzazione che abbiamo curato negli anni e del nostro essere oramai fortemente radicati nel comprensorio, cosa avvenuta grazie alle tante attività educative e sociali che portiamo avanti con entusiasmo. 1915 spettatori per incontro vuol dire avere un pubblico numeroso, che segue con piacere le sfide della Biosì Indexa e che ha superato abbondantemente persino la percentuale indicata dalla Lega dell’80 %. Abbiamo presentato il coefficiente di riempimento più alto di tutta la SuperLega e ciò vuol dire essere riusciti nell’impresa di tenere vivo l’affetto dei nostri tifosi ma anche aver portato qui tanti appassionati della zona. Un altro numero a cui vorrei dare risalto è quello degli abbonati: ben 700 i ticket stagionali staccati durante il campionato, cifra che mai avevamo raggiunto prima. Tutto questo non può che farci ben sperare per il prossimo anno e per la nuova campagna abbonamenti alle porte; già in tantissimi quelli che ci hanno chiesto per i prossimi titoli d’ingresso e dunque abbiamo la possibilità concreta di migliorare ancora questi dati già così favorevoli. Ogni paragone con gli anni precedenti è superfluo; sebbene abbiamo sempre avuto una bella fetta di pubblico, con la promozione in A1 in moltissimi si sono avvicinati alla nostra realtà, complice anche una visibilità di massima categoria non solo per la società ma anche per la stessa città e per le località limitrofe”.

Difatti, come ha sottolineato Vicini, a breve l’Argos Volley svelerà i dettagli della prossima campagna abbonamenti che per la nuova stagione presenterà molte novità, diversificando le proprie tipologie di accasamento al PalaGlobo, sempre più centro nevralgico della quotidianità sportiva bianconera.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Tra pochi giorni il lancio della Campagna Abbonamenti 2017/2018

, ,

Ultimi ritocchi alla Campagna Abbonamenti 2017/2018 che a breve prenderà il via e comincerà ad animare il PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
La società Argos Volley ha già le idee chiare su come accogliere i propri ospiti nel palazzo bianconero e circa le varie possibilità che potrà dare loro per godersi il grande spettacolo di Serie A, quello targato SuperLega 2017/2018.
A giorni dunque il lancio della nuova Campagna Abbonamenti che partirà con il diritto di prelazione del quale potranno godere tutti gli abbonati della passata stagione, che prima di tutti gli altri potranno rinnovare l’ abbonamento confermando il proprio posto a sedere. Per questi e per i nuovi che vorranno sottoscrivere i titoli di ingresso validi per le gare casalinghe della BioSì Indexa Sora, l’unico luogo in cui sarà possibile farlo è il PalaGlobo “L. Polsinelli” in quanto l’Argos Volley intende come sempre mettere al primo posto il territorio e dunque, aprendo prima e per un periodo prestabilito la vendita solo in loco, e non avvalendosi di quella online, dà la possibilità all’hinterland di godere di questo privilegio.

Il nuovo vestito del PalaGlobo sarà la novità di questo anno sportivo, con le tribune divise in settori a dare diverse possibilità di scelta al pubblico. La “vecchia” Tribuna Ovest, quella spalle alle panchine e difronte all’arbitro, è stata ora divisa in un settore centrale denominato “Vip” dai nuovi seggiolini con schienale; ai lati di questa i “Distinti”, con posti di più ampia seduta al costo di €250,00 c.d.; e ancora più esterni quelli della “Tribuna Ovest Laterale” con un costo pari a €180,00 c.d..
Rimane invece, come nella scorsa stagione, settore unico ma sempre numerato, la Tribuna Est, quella alle spalle dell’arbitro che avrà un costo complessivo e indistinto pari a €150,00 c.d..
Per abbonarsi in “Curva” invece, con posti non numerati, la quota è pari a €130,00 c.d..

La prospettiva dunque, dalla quale vivere e godere del grande spettacolo di Serie A, può essere decisa tra questi vari settori che in ogni caso garantiscono un posto, riservato e numerato a eccezione della “Curva”.
L’offerta Argos Volley prevede anche abbonamenti “Ridotti” per i ragazzi dai 6 ai 16 anni che potranno usufruirne in tutti i settori eccetto “Vip” e “Distinti”, al prezzo di €70,00 c.d..
Fino ai 6 anni invece l’ingresso al PalaGlobo per ogni evento di SuperLega è gratuito con il bimbo che dovrà occupare lo stesso seggiolino dell’accompagnatore.
Comincia a immaginare il nuovo campionato e a decidere da quale prospettiva intendi viverlo!

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Buon viaggio nel mondo della pallavolo Matteo “The Wall” Sperandio

, ,

Matteo Sperandio non vestirà più la maglia della BioSì Indexa Sora: da pochi giorni, anche se i suoi colori continueranno a essere bianconeri, il vessillo che difenderà e per il quale si batterà sarà quello della Pallavolo Padova.

Di solito i comunicati con i quali una società sportiva saluta e ringrazia un suo uomo per il lavoro e l’impegno profuso, si aprono con “si dividono le strade tra” ma il cammino che Matteo “The Wall” ha fatto assieme all’Argos Volley dal 2014 a oggi, ha scritto un pezzo di storia importante del quale Matteo ne è stato vero e indiscusso protagonista nonché artefice. A ricordarcelo e a sottolineare che quei momenti sono e saranno sempre ben custoditi dentro di lui, proprio il centralone nel post di saluti che ha lasciato su Facebook:

“Trovare le parole in questi momenti è sempre difficile, soprattutto per una persona riservata come me che difficilmente si apre per esternare i propri stati d’animo. Dopo 3 anni le nostre strade si dividono, per me ora inizia una nuova avventura che finalmente dopo tanto tempo mi riporta a casa. E per chi come me vive lontano da casa da tanti anni sa cosa può significare.
Lascio nella vostra piccola cittadina tanti tifosi e amici. Tutte persone innamorate dello sport e soprattutto dei colori della propria città. VOI tutti che ogni domenica, anzi ogni giorno, con la vostra voce le vostre idee e i vostri colori fate da motore per tutto il movimento pallavolistico sorano e non. Sentirvi incitare la squadra tutte le domeniche, in tutti i momenti, sia quelli buoni che quelli meno buoni… Beh, quello lo porterò sempre dentro di me. Di ricordi me ne porto dietro tantissimi e sono contento di averli condivisi con tutti voi. La nostra è stata una avventura fatta di prime volte. La prima finale di Coppa Italia al Forum persa per un pelo… La prima storica promozione in Superlega e il primo anno nella massima serie. Queste cose ci legheranno per tutta la nostra vita e sono fiero di essere stato parte di queste fantastiche imprese.
Ringrazio tutti, i tifosi, la società, i miei compagni di squadra, lo staff tecnico, lo staff medico (per avermi sopportato), tutte le persone invisibili che lavorano al palazzetto e che credetemi meriterebbero una citazione in ogni intervista. E sperando di non aver dimenticato nessuno, ringrazio alla fine la città di Sora e tutti voi Sorani per questi anni passati insieme.
Auguro alla società e a tutti voi le migliori cose. Sono sicuro che dopo questa prima stagione in Superlega, col passare degli anni saprete affermarvi a livello nazionale e chissà anche europeo.
Buona pallavolo a tutti!”
Matteo Sperandio – “The Wall”

Lo abbiamo visto murare, schiacciare, battere, sudare in palestra, incitare i compagni, sostenere la squadra, intrattenersi con i tifosi, vivere la città, “muovere la colita” e cimentarsi nell’Hip Hop accettando la #KChallenge lanciata proprio da Padova. E poi esultare, piangere, e divertirsi con i bambini delle scuole e delle parrocchie, lo abbiamo visto con la medaglia al collo e sollevare il “piatto” della vittoria. Lo abbiamo visto lasciare spazio ad altri compagni ed essere prontissimo a riprenderselo nel migliore dei modi, mettersi al servizio di squadra e allenatori e fare gruppo sia in campo che nello spogliatoio.
Questo e tanto altro è stato Matteo Sperandio per l’Argos Volley, buon viaggio nel mondo della pallavolo “The Wall”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Sentite condoglianze alla famiglia Pandozzi

, ,

Tutta la società Argos Volley si stringe attorno al dolore di Patrizio Pandozzi per la perdita dell’amato papà Giuseppe.
A uno degli uomini più importanti dello Staff Societario e a tutta la sua famiglia, giungano le più sentite condoglianze.

Vescovo Antonazzo: “L’accordo tra Diocesi e Argos Volley, una bella scelta strategica dal punto di vista educativo”

, ,

#CuoreFedePassione, la grande festa targata Argos Volley dedicata alla chiusura di tutte le attività sociali e scolastiche della stagione 2016/2017 e organizzata all’insegna dei bambini, la scorsa domenica 21 maggio ha vissuto tanti eventi nell’evento che si sono avvicendati al PalaGlobo “Luca Polsinelli”. Tra questi, accanto alle Finali del torneo interscolastico “Oasi dei Sapori Volley Cup” e alla Tappa di MiniVolley Provinciale, la prima edizione del Torneo delle Diocesi. Tanti i bambini del comprensorio che hanno calcato i campetti allestiti all’esterno del palazzo bianconero, accompagnati dalle loro famiglie, dai catechisti e dai parroci. La loro gioia era immensa, e il loro sorriso nel giocare a pallavolo su campi veri con i giocatori della serie A come guida e supporto, e nel tornare a casa con una medaglia al collo, ha illuminato l’intera giornata. Entusiasti anche i genitori che, all’interno dell’organizzazione perfetta della macchina Argos Volley, non hanno dovuto fare altro che godersi il bello dei loro piccoli. A suggellare quanto di meraviglioso questa manifestazione ha offerto, e anche a coronamento del progetto tra società e Diocesi partito qualche mese fa, la presenza del Vescovo Gerardo Antonazzo.
“Questa giornata che celebra la conclusione di una stagione sportiva, per noi implica la conferma dell’accordo che abbiamo voluto stipulare insieme, e di tutto il suo valore. E’ una giornata che viene a sigillare la verità di questo accordo, e che ci fa dire che non ci eravamo sbagliati.
Abbiamo fatto una scelta strategica dal punto di vista educativo soprattutto nel credere a questo profondo legame tra il mondo dello sport e quello dell’esperienza della fede e nello specifico delle parrocchie. Due mondi che potrebbero sembrare un po’ estranei, invece tutto ciò che lo sport deve proporre necessita dell’abbraccio della fede, mentre la fede, per proporre grandi contenuti dell’esperienza religiosa, ha bisogno anche dello sport. Se noi pensiamo che per una certa letteratura cristiana, e mi riferisco soprattutto alle lettere di San Paolo, per parlare delle esperienze della fede usa delle categorie di natura sportiva quali la corsa, la lotta, la tenacia, la perseveranza, ciò significa che anche San Paolo per annunciare la fede ha usato categorie, e anche che l’uno fa passare l’altro, si abbracciano e si affratellano in modo dinamico e reciproco. Sono due mondi che non sono assolutamente estranei l’uno all’altro, il cui incontro non è una forma di migrazione forzata ma proprio un riconoscimento reciproco di ciò che è connaturale”.
L’Argos Volley ha voluto chiamare questa giornata #CuoreFedePassione, e il vescovo delle diocesi di Sora-Cassino-Aquino e Pontecorvo spiega quanto cuore, fede e passione ha visto metterci da parte del club di Patron Giannetti nel dare vita e portare avanti il progetto comune.
“Bisognava esserci per vedere la verità di questa trilogia Cuore, Fede, Passione, lo abbiamo constatato tutti, io in primis nelle volte in cui mi è stato possibile.
Ho visto molto cuore, e il cuore alimenta sia la Fede che la Passione che si incontrano dentro questo organismo vitale. Metterci il cuore lo diciamo sia per la Fede che per la Passione sportiva perché la vera motivazione del nostro agire implica sempre un successo, al di là del risultato. E’ sempre il cuore ad assicurare il successo in ogni esperienza della Fede. Quindi dove c’è la fede o la passione sportiva e si partecipa con il cuore, comunque quell’esperienza segna un successo perché segna qualcosa di valido e di positivo in cui qualcuno si è cimentato e si è messo alla prova, facendo quello che ha potuto con un risultato che può essere o meno di successo, ma ciò non implica che non sia un’esperienza di successo per la persona che la vive. Anche nella fede ci sono gli insuccessi, lì dove c’è una ricerca che non sempre risolve dubbi, non sempre diventa esperienza vissuta e sentita e si resta un po’ nel limbo delle cose non acquisite, può sembrare un insuccesso, ma dove c’è una ricerca che sia di natura sportiva o di fede, dove c’è un percorso, dove c’è un cammino e una fede, la persona cresce. Per la persona rappresenta quindi sempre una qualità di vita che si migliora, che si accresce”.
Che emozioni e sensazioni ha provato arrivando al PalaGlobo nel vederlo inondato e colorato da tantissimi dei suoi piccoli fedeli e dei loro genitori?
“Quando lo sport diventa quell’agonismo che chiude ai vertici alcune esperienze e lo isola, serve a ben poco. Quando invece lo sport sposa il territorio e tutti quelli che sono i valori di chi lo esercita a certi livelli e vengono poi trasmessi, testimoniati e condivisi con una realtà più diffusa sul territorio e lo coinvolge, asseconda la sua natura evocativa. Un agonismo senza anima, spento, che non tocca e non coinvolge quanti nella stessa esperienza sportiva potrebbero essere davvero coinvolti e chiamati in causa come piccoli protagonisti, non è intelligente e tanto meno educativo”.
Don Gerardo più volte durante la stagione si è seduto in tribuna per assistere alle gare di SuperLega della BioSì Indexa Sora, un altro tipo di spettacolo rispetto a quello di domenica ma che fa bene ai suoi fedeli allo stesso modo.
“Sono stati momenti in cui abbiamo esultato e sofferto, abbiamo atteso l’ultimo punto che avrebbe deciso il risultato, ma alla fine è un’esperienza umana molto bella perché la persona partecipa con tutto quello che ha, con il cuore, con il corpo, con gli affetti, i sentimenti, con l’esultanza, le paure, le ansie, la frustrazione. Tutta la persona viene coinvolta e chiamata in causa. Il coinvolgimento delle gare è molto pressante e bello: oltre alle squadre che si sono sfidate c’è tutto un insieme di tifosi che hanno rappresentato un vero e proprio spettacolo di passione, partecipazione e coinvolgimento profondo per i quali, chi era presente, in un palazzetto pieno, ha potuto dimostrare il grande affetto sportivo che avvicina le persone. Nel momento in cui uno è presente e partecipa, è impossibile che non si senta coinvolto. Può essere anche la persona più estranea, capitata per caso a vedere la partita, ma è impossibile non sentirsi partecipi di questo tifo dii passione e di cuore che coinvolge”.
Monsignor Antonazzo ci tiene particolarmente anche a evidenziare il buon lavoro e l’impegno di quanti hanno reso possibile la parte operativa del progetto e la bellissima giornata #CuoreFedePassione.
“A volte, quando troviamo un progetto ben definito e preparato ci sembra tutto semplice, ma dietro le quinte c’è sempre grande lavoro. La gratitudine è per tutti coloro che credono in questo valore, si adoperano per renderlo possibile e sono convinti di doverlo promuovere il più possibile perché portano con se valori veramente straordinari. La gratitudine è quini dovuta perché poi i risultati sono il frutto di questo grande sacrificio condiviso con tante persone partecipi di questo progetto. Il mio auspicio è quello di saper gioire anche quando i risultati non tornano secondo le attese. In fondo, quando si gioca, bisogna saper vincere e perdere. Ma io dico che nello sport, se vissuto secondo i valori che lo rappresentano, non si perde mai. Il mio augurio è che in ogni esperienza sportiva, in ogni manifestazione, le persone capiscano che, anche quando non si vince, il coinvolgimento non è mai una sconfitta.
La proposta educativa dell’Arogs Volley merita tutta la mia stima in quanto è qualcosa di prezioso. Aver avvalorato insieme sia il lavoro della diocesi che quello della società sportiva, è un valore aggiunto che riqualifica l’uno e l’altro. Di questo siamo profondamente contenti e convinti, pur consapevoli che siamo ancora agli inizi e quindi il futuro è lontano e dobbiamo ancora crescere e migliorare la nostra esperienza. Però, il fatto di aver già messo su strada questo accordo ci lascia contenti perché non ci siamo sbagliati e crediamo fortemente in questo, con la speranza che tutte le motivazioni non siano solo confermate ma anche potenziate cercando di coinvolgere il territorio della diocesi che è molto ampio. Ringrazio anche Don Mimmo, Responsabile dell’Ufficio Sport Pastorale e del Tempo Libero che, con i suoi collaboratori, sta cercando di condividere questo messaggio per poter passare dalle carte firmate alla vita vissuta e quindi contaminare le parrocchie con questa idea. Non è semplice perché non si è mai fatto, è una proposta importante che viene calata nelle realtà delle parrocchie dove questo tipo di esperienza risulta inedita. Mediare quindi aiuta a passare da un accordo scritto a un accordo reale”.

Carla De Caris – Resposabile Ufficio Stampa Argos Volley

Questione palazzetto, Mons. Antonazzo: ”Qualunque esigenza di natura tecnica non deve obbligare a delocalizzare le attività dell’Arogs Volley”

, ,

Calato il sipario su una stagione entusiasmante, l’Argos Volley comincia a sollevare il telo per la nuova e a prepararsi per i palcoscenici che si è duramente guadagnata sul campo. Sudore e lavoro sono oramai messi a referto dai verdetti sanciti sul terreno di gioco, la SuperLega è stata meritata per impegno e professionalità, ma c’è un tarlo che rosicchia, nemmeno troppo di nascosto, la gioia e l’orgoglio di aver portato un territorio alla ribalta ed è una questione logistica, che purtroppo prescinde da talenti e virtù.

Spunta nuovamente la “questione palazzetto”: dopo una proroga concessa per la promozione nella massima divisione italiana, Sora potrebbe rischiare di perdere il suo fiore all’occhiello, la serie A e la Biosì Indexa. Difatti, l’imminente campionato richiede tra i requisiti di partecipazione l’omologazione di una struttura da tremila posti, qualità che il PalaGlobo “Luca Polsinelli” non detiene. Dopo aver faticosamente ottemperato agli adeguamenti richiesti per lo scorso anno (duemila posti), il problema torna a farsi sentire, con tutti gli annessi e connessi che ne derivano. A fare un lucido e chiaro punto della situazione lo stesso patron, Gino Giannetti, che dice:

”All’interno dell’indizione al campionato, tra i tanti altri parametri bisogna anche palesare quello di capienza del palasport, quindi bisogna aspettare per vedere cosa si scriverà. Noi avevamo semplicemente chiesto la rivisitazione di queste regole, credendo anche che poi le regole vadano rispettate tutte. Ad oggi, quindi, fino al campionato finito, la regola diceva duemila spettatori, normativa che Sora ha rispettato appieno. Domani, se intendono fare un’indizione a tremila posti, il PalaGlobo non sarebbe più in regola come almeno altre quattro strutture; difatti, con l’avvento in SuperLega di Castellana Grotte, le società che non hanno questo requisito al momento dovrebbero essere cinque. Noi abbiamo chiesto un’audizione in consiglio d’amministrazione di Lega per poter portare ai nostri colleghi, con molta onestà e semplicità, questo problema. La Lega ci ha ricevuto e si è innescato un meccanismo di confronto. Allo stesso contempo abbiamo chiesto alla Federazione, associazione suprema a cui poi spetterà l’onere di ratificare l’indizione ai campionati, di ascoltarci perché sarebbe opportuno sentire le società coinvolte; le abbiamo preannunciato che se dovesse ratificare quel tipo di capienza potrebbero esserci dei danni. Noi abbiamo vinto tutto sui nostri campi, quindi pensare di fare selezione contando i seggiolini in un ambiente sportivo non mi sembra il massimo e, se proprio dobbiamo farlo, cerchiamo di seguire delle regole ben più importanti, ed è questo il motivo per cui Sora, insieme con le altre tre società in difficoltà, Castellana Grotte esclusa in quanto ancora non aveva conquistato l’accesso alla massima serie, ha chiesto l’intera documentazione dell’attività Lega degli ultimi 10 anni. Siccome, giustamente, ci viene chiesto il rispetto di alcune regole, crediamo che per coerenza bisogna verificare la legittimità di tutte le situazioni che riguardano gli attori in causa, in un regime di piena trasparenza”.

A difesa dell’attuale situazione bianconere è intervenuto anche il Vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo:

”Qualunque esigenza di natura tecnica non deve obbligare a delocalizzare le attività sportive dell’Arogs Volley, sia per la serietà della società sia per questo ulteriore valore dell’accordo con la Diocesi con cui sposa tutto questo nostro territorio. Spostare altrove questa realtà penalizzerebbe il territorio. Il mio auspicio è che si trovi una soluzione comune in loco, nel rispetto dei valori che non sono prettamente tecnici ma che devono guardare a 360 gradi a tutto ciò che lo sport, per finalità proprie e non aggiunte da agenti estranei a quelle che lo sport deve rappresentare. Tra tutte le discipline, la pallavolo è quella che meglio sposa i valori umani a fondamento della fede. Per noi sarebbe una privazione grande, un’iniquità. Il Vangelo non si trasmette solo con un’omelia ma anche attraverso l’insistenza su delle regole di gioco che si rifanno a valori importanti come l’educazione della persona. Se andiamo a rompere anche questa intesa educativa, per noi sarebbe una perdita anche sotto l’aspetto della dinamica reciprocità”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

#CuoreFedePassione, coach Colucci “Siamo andati oltre le nostre aspettative”

, ,

#CuoreFedePassione, un titolo che la dice lunga su quanto sentimento e quanto impegno ci metta l’Argos Volley Sora in tutte le cose che fa, soprattutto se si tratta di giovani e bambini. E’ il quarto anno che il club bianconero mette piede nelle scuole del comprensorio, dove “il nostro futuro” si va formando, cresce e si sviluppa sotto la tutela e gli insegnamenti dell’esperienza, esperienza che proprio i “grandi” devono cercare di trasmettere con i mezzi più adatti e comprensibili alla sensibilità di un ragazzino. In tutto questo lo sport si fa veicolo efficace e veloce, portatore dei passeggeri più onesti, come quei valori che ognuno di noi definisce “universali”, “eticamente corretti”, quegli ideali da cui non può prescindere uno stile di vita sano. L’evento che la scorsa domenica ha animato le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli” affonda le sue radici in queste profonde convinzioni e lo fa grazie anche alla tenacia di figure societarie impagabili, che dedicano il loro tempo ai progetti che interessano i fanciulli del territorio. Ce ne fornisce un quadro generale proprio la Responsabile delle Attività Educative, Sociali e Scolastiche dell’Argos Volley, Antonella Evangelista:

”La giornata di domenica è stata la conclusione di un percorso che quest’anno è stato ancora più ambizioso. Abbiamo ampliato il progetto Oasi Dei Sapori, allargandolo a tutte le scuole della provincia. Durante l’anno sono state ottime le risposte anche in termini di visita e  di approcci. Abbiamo quindi consolidato il progetto, affiancandolo ad un cammino che è stato per noi una scommessa: oltre che nella scuola, i nostri ragazzi vivono nelle parrocchie, con il catechismo e altre iniziaive similari, vivono dunque realtà dove si ragiona in termini di condivisione e rispetto degli altri. #CuoreFedePassione ha quindi incrociato tutti i momenti di quotidianità del bambino, concentrandosi sul suo benessere psicofisico, che va dall’attività ludico-ricreativa a quella educativa. Vedere il palazzetto gremito dentro e fuori di persone felici, bambini piccolissimi portati qui dalla mattina alle 9 fino al tardo pomeriggio, che hanno giocato, mangiato, si sono rilassati, è stato meraviglioso: è questo il nostro concetto di sport. La pallavolo arriva alla famiglia. Forse siamo una delle poche realtà che lo fa, ma ci sono i genitori che lasciano i loro figli qui, con noi, in tutta tranquillità e poi li vengono a riprendere. Ed è proprio la tranquillità a fare la differenza, una tranquillità che solo uno sport come il nostro può ancora garantire, e non solo nei tornei dei bambini ma anche durante le partite della SuperLega. Questa è una cosa su cui riflettere. Quando disputiamo  i nostri match non abbiamo mai problemi ; ci sono sempre le forze dell’ordine ma restano lì e guardano lo spettacolo, dentro e fuori dal campo”.

Alle parole di Antonella Evangelista si unisce l’assistant coach della Biosì Indexa Sora, nonché Responsabile Tecnico del “progetto-Oasi” e coordinatore della giornata che ha celebrato la chiusura delle attività volsche giovanili, Maurizio Colucci, “l’uomo in più”:

”Siamo andati oltre le nostre aspettative, tanto per quanto riguarda il numero di atleti che si sono cimentati nelle varie gare, quanto per quanto riguarda l’affluenza degli spettatori. Come in tutte le cose che faccio sono parte molto attiva: curo e seguo tutta la prima fase, quella interscolastica, e poi l’intero percorso fino ad arrivare allo step conclusivo, dove cerco di occuparmi di ogni aspetto della giornata. Tutto lo staff mi è stato molto vicino e di grande aiuto e ci tengo a ringraziare tutta la società, tutti i collaboratori che hanno partecipato attivamente alla riuscita di questa manifestazione dai numeri sempre più chiari. Per il prossimo anno non possiamo fare altro che prefiggerci nuovi obiettivi e puntare a rendere ancora più coinvolgente un evento che quest’anno è stato già di grandissima portata”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Mercato stelle e strisce, da Honolulu arriva Kupono Fey.

, ,

Parte dall’America, e più precisamente dalle isole Hawaii, il mercato dell’Argos Volley: da Honolulu arriva Kupono Fey.
Nome sconosciuto in Italia quello del martello-ricettore nato il 21 gennaio del 1995 che dunque arriverà nel nostro paese e nel nostro campionato per la prima volta ma che in SuperLega ritroverà da avversario un pezzo importantissimo della sua famiglia, il cugino Micah Christenson fresco vincitore dello scudetto con la Lube Cucine Civitanova Marche.

La sua ultima esperienza pallavolistica è stata quella nell’Hawaii University mentre nel 2012 ha anche fatto parte della Nazionale Americana Juniores.

196 centimetri d’altezza per 92 chilogrammi di peso, 344 cm di spike e 324 block:

“Talento americano – spiega coach Mario Barbiero -, dotato di ottime capacità di salto ed efficienza in attacco. Stesse qualità tecniche anche nei fondamentali di seconda linea soprattutto per quanto riguarda la ricezione, e dunque un atleta completo.
Assieme al vertice societario abbiamo scelto Kupono Fey perché ha delle ottime prospettive di crescita che ben si sposano con il nostro progetto di futuribilità. Inoltre, le sue qualità possono dare alla nostra squadra un maggiore equilibrio nelle dinamiche di gioco”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

“Oasi dei Sapori Volley Cup”: i vincitori.

, ,

Nel più ampio contenitore sportivo, educativo e sociale che ha rappresentato la giornata #CuoreFedePassione, festa ultima di tutte le attività giovanili dell’Argos Volley Sora, ampio spazio è stato dato all’evento portante, ossia la fase finale del torneo interscolastico “Oasi dei Sapori Volley Cup”.

Il progetto, giunto alla quarta edizione, ha preso vita come ogni stagione fin dall’inizio dell’anno scolastico e dell’agonismo dei professionisti della Biosì Indexa Sora che hanno seguito i giovani studenti in qualità di coach. Dopo un’entusiasmante seconda fase della competizione, avvenuta sul parquet del PalaGlobo “Luca Polsinelli”, sono emerse le dieci finaliste per categoria, le stesse che il 21 maggio, sempre sul terreno di gioco della serie A, hanno battagliato per il trofeo finale. La mattina è stato il biennio delle superiori a scendere in campo: primo match tra le classi prime superiori con la I^D dell’IISS Nicolucci-Reggio che si è imposta sulla I^A del Liceo Scientifico “Da Vinci” per 2-0 (25-18, 25-22); la partita successiva ha visto i ragazzi del II^A del Liceo Linguistico “Gioberti” sfidare i pari del II^A del Liceo Classico “Simoncelli”, con quest’ultimi a segno per 0-2 (15-25, 12-25).

Dopo un piccolo break, lo spettacolo pallavolistico è ripreso nel pomeriggio con le scuole medie: hanno iniziato le seconde e la gara tra la II^C della “Rosati” e la II^B di “San Rocco” è terminata ad appannaggio dei primi per 2-0 (25-11, 25-21); è stata dunque la volta delle classi prime, con la I^A di M.S.G.C. che ha superato per 2-0 la I^C della “Rosati” (25-18, 25-13); chiudono le finali le classi terze con la III^B della “Alighieri” che vince sulla III^A della Rosati per 2-0 (25-21, 25-17). Ogni incontro è avvenuto sotto la tutela e i consigli dei campioni bianconeri della SuperLega: Marco Santucci, Mattia Rosso, Marco Lucarelli, Andrea Mattei, Marco Corsetti e Pierpaolo Mauti che non solo si sono cimentati nel ruolo di allenatore, ma a turno hanno maneggiato il microfono in qualità di speaker dei match, proprio come accade quando sono loro a battagliare sui taraflex di tutta Italia.

Oltre ogni risultato, però, la celebrazione ultima è quella dello sport e dei valori che porta con sé, perché tutti gli alunni presenti si sono divertiti, hanno lasciato il palasport senza nessun rammarico, anzi vogliosi di ripetere un’esperienza che gli ha insegnato qualcosa che va oltre la pratica motoria e le regole del gioco: l’iniziativa Argos, portata avanti da coach Maurizio Colucci, referente del piano assieme alla responsabile delle attività sociali, educative e scolastiche societarie, Antonella Evangelista, ha lasciato nei giovanissimi la consapevolezza delle proprie capacità, il significato di condivisione e collaborazione, l’importanza di svolgere un’attività ricreativa e insieme sana, in un ambiente pulito e amichevole. Questo e molto altro è emerso dalle parole degli stessi protagonisti:

”Siamo molto felici. La mia classe si è comportata da squadra vera e propria e questo ha fatto la differenza – spiega Mattia del Nicolucci-Reggio. C’è stata una prima fase a livello scolastico in cui abbiamo vinto tutte le sfide, arrivando così al secondo step, disputatosi al palazzetto. Qui abbiamo giocato altre due partite, la cui vittoria ci ha portato alla finale. E poi eccoci qui, abbiamo vinto. Avere Marco Lucarelli come allenatore per noi è stata una bella esperienza. E’ un mister eccezionale e la sua esperienza ci ha aiutato a fare bene” ;

”La collaborazione tra la società Argos Volley Sora e la scuola partorisce un’ottima realtà e noi siamo contenti di aderire a questo progetto perché i ragazzi sono molto coinvolti e si confrontano con i loro pari, facendo gruppo e imparando il significato di sano agonismo. E’ una bellissima esperienza, formativa tanto per i ragazzi quanto per noi insegnanti” – aggiunge il docente di M.S.G.C. Rocco Fraioli.

Per tutti conclude l’atleta della Biosì Marco Santucci, che dice:

”E’ stata una giornata entusiasmante e ricca di grinta, passione e voglia di giocare e divertirsi da parte dei ragazzi. C’era abbastanza carica agonistica in diverse partite, con gli studenti che già avevano avuto modo di sfidarsi nelle scorse edizioni. Dal punto di vista di noi giocatori è sempre stimolante aiutare i più piccoli a prendere maggior confidenza con la pallavolo, cercare di insegnare qualcosa e lasciargli un po’ del nostro bagaglio. Sono sicuro che, dopo gli eccellenti risultati di quest’anno, alla prossima faremo ancora meglio!”

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora