Dopo quattro meravigliose stagioni, arriva il momento di salutare Federico Marrazzo

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Ci sono addii più freddi e addii più sentiti e quello che l’Argos Volley comunica quest’oggi è uno dei secondi. Dopo quattro meravigliosi e intensissimi anni vissuti insieme, si separano le strade della società e del palleggiatore Federico Marrazzo.

Il regista romano è arrivato a Sora, tra le fila della Globo Banca Popolare del Frusinate, giovanissimo, quattro anni fa e fin da subito è stato uno degli atleti più amati dai tifosi. Con la maglia bianconera ha fatto il suo ingresso nel mondo del professionismo, in A2 e poi è stato uno di quegli ‘eroi’ che hanno vissuto la storica promozione in SuperLega e qui è rimasto ancora a lavorare sodo, con tanta serietà, con professionalità, per continuare a crescere e a migliorarsi.

Federico è stato uno di quei ragazzi sempre pronti al confronto, al dialogo, umile, disposto al sacrificio. Federico è stato uno di quei ragazzi che non si è mai lamentato della panchina e che quando è entrato sul parquet si è fatto trovare pronto, agguerrito. Federico è stato uno di quei ragazzi che tanto in allenamento quanto in partita, ha sempre fatto il proprio dovere, fino alla fine. Federico è stato uno dei beniamini del pubblico volsco, per la grande simpatia, il sorriso genuino e l’immensa disponibilità.

Dopo quattro anni, però, di gioie (tante) e dolori (fortunatamente pochi), di traguardi raggiunti insieme, è ora di provare anche nuove avventure, mettere a disposizione il bagaglio accumulato in queste annate di professionismo, in queste annate di massima categoria, in altre realtà e testare sé stessi in maniera diversa, con nuovi stimoli. Chissà, poi, il destino cosa deciderà…nel frattempo, però, l’Argos Volley tutta, dalla proprietà alla dirigenza, dallo staff alla squadra, fa il suo più grande in bocca al lupo a Marrazzo, gli augura il meglio per la propria carriera futura, e nel contempo lo ringrazia per il lavoro svolto e la passione profusa in queste quattro stagioni braccio a braccio, cuore a cuore.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Torna “Radzo” Miskevich

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La sua casacca bianconera l’aveva riposta nell’armadio e ogni tanto la guardava, ora può toglierla dai cassetti dei ricordi e indossarla nuovamente perché Radzivon Miskevich torna a essere l’opposto della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

“Radzo”, nella stagione 2016/2017, la prima del club volsco in SuperLega, scelse di mettersi in gioco investendo su se stesso nonostante altre proposte per acquisire la nazionalità russa. Così l’atleta bielorusso a 21 anni, dal VK Minsk arrivò a Sora per prendere parte al campionato più bello del mondo nel quale si è ben messo in mostra vincendo anche il premio di Lega come MVP del mese di novembre. Grazie alle tre nomination conquistate in occasione della 9a, 11a e 12a giornata del girone di andata infatti, il brillante opposto bielorusso nei tre match disputati nell’ordine contro Latina, Vibo Valentia e Padova, totalizzò rispettivamente 33, 29 e 25 punti, mettendo a segno ben 28, 25 e 23 attacchi vincenti a gara, e prima del fischio d’inizio della prima giornata del girone di ritorno in casa contro Modena, ritirò il prestigioso premio.

In poco tempo ha dimostrato di adattarsi al meglio alle richieste del campionato italiano, di essere futuribile e di avere doti e qualità atletico-tecniche in continua crescita. Alla base di tutto però c’era una sua grande motivazione e voglia di lavorare, la stessa che oggi lo riporta con orgoglio a Sora.

“Ringrazio la società per la fiducia che ha sempre riposto in me – dice un sempre sorridente Miskevich -, per quella che continua a darmi e per quella che mi darà il prossimo anno. Sono stato accolto come un figlio e di questo avevo bisogno per stare bene lontano da casa, in un ambiente nuovo, un paese nuovo e soprattutto un campionato nuovo dall’altissimo livello. È una grande soddisfazione poter tornare a Sora e giocare e lottare ancora con questa maglia e con i colori bianconeri. Nella prossima stagione avremo, io e la società, un pochino di esperienza in più che sfrutteremo per raggiungere risultati e traguardi migliori”.

Torna dunque Radzo dopo due stagioni nel massimo campionato russo tra le fila dell’Ural Ufa vissute, a suo dire, con l’esperienza sorana nel cuore.
Una stagione da ricordare davvero quella 2016/2017, nella quale Sora ha avuto il merito di eliminare dalla Del Monte Coppa Italia la Calzedonia Verona e, dopo la chiusura della regular season, iniziare il proprio sogno nei Play off 5 Posto dove agli ottavi ha incontrato Padova e dopo aver ceduto il passo in trasferta, in molti la davano per spacciata ma così non è stato. Con il passaggio del testimone da coach Bagnoli a coach Colucci la situazione si è ribaltata con Miskevich e compagni dritti ai quarti di finale. In questo turno la squadra si è trovata nuovamente faccia a faccia con Verona che questa volta, sudandosela però fino al tie break in tutti e tre i match disputati, l’ha fatta franca. Alla fine del percorso regolare e della post season, Radzo in 34 incontri ha totalizzato 639 punti di cui 53 ace e 28 muri, con il suo nome più volte sul podio delle statistiche di rendimento stilate dalla Lega Pallavolo Serie A.

“Razzo” è stata la nostra scommessa vinta – spiega coach Maurizio Colucci ben soddisfatto di averlo tra le sua fila -. Arrivato a Sora nel nostro primo anno di SuperLega, ha messo subito in mostra le sue qualità fisiche tecniche e caratteriali. Nelle due stagioni che ha vissuto in Russia all’Ural Ufa, ho avuto modo di seguirlo e comprendere le caratteristiche del suo rendimento che in un campionato ostico per via degli spostamenti come quello russo, ha molti fattori a influire.
Sono contentissimo di riaverlo a Sora perché penso che sia l’ambiente e la squadra giusta per lui, quella che possa farlo esprimere al suo massimo livello.
L’atleta ha voglia di fare molto e bene, di crescere ancora e di lavorare duramente per raggiungere i nostri e i suoi obiettivi. Ho molta fiducia in lui, ci conosciamo molto bene a vicenda data l’esperienza già vissuta a pieno insieme, per cui quando si è palesata la sua volontà di voler tornare con noi, tutti ci siamo adoperati per riportarlo a Sora”.

Miskevich dunque è un ragazzo che ha dimostrato ogni giorno di tenerci moltissimo alla sua maglia, è entrato molto velocemente nei ritmi e nelle dinamiche della SuperLega da vero campione nonostante la giovanissima età, e nel cuore di tutti i tifosi. La società Argos Volley è certa che potrà continuare a fare bene, anzi, ancora meglio, per la squadra, per il club e per tutti quelli che la sosterranno.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Kupono Fey, una conferma guadagnata sul campo

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La prima conferma in casa Argos Volley non poteva essere altra se non quella del martello-ricettore Kupono Fey. Se l’è guadagnata sul campo dimostrando che crescita e futuribilità sono nel suo dna e che perfettamente si legano con il progetto da sempre sostenuto dalla società di Patron Giannetti.

“Sono molto eccitato all’idea di una nuova stagione in Italia – fa sapere l’atleta Hawaiano -, ma soprattutto di poter continuare la mia carriera professionale a Sora. Abbiamo giocato molto bene l’anno scorso e raggiunto tutti insieme risultati importanti sia per il club che per i singoli. Sono convinto che dando continuità al lavoro intrapreso fin qui, miglioreremo ancora. Non vedo l’ora di incontrare i nuovi compagni di squadra, rivedere i vecchi amici, e iniziare insieme a loro e allo staff tecnico a preparare la prossima stagione. Go Sora!”.

Quando è arrivato nella cittadina lirense, nella stagione 2017/2018, Kupono Fey era un nome sconosciuto in Italia e di esperienze pallavolistiche ne aveva vissute solo nell’Hawaii University.
Accusò molto l’impatto con la nuova realtà, ma la reazione fu immediata e portò a una svolta positiva che lo mise nelle condizioni ottimali per poter lavorare. In quell’anno migliorò sotto ogni punto di vista, dimostrò forza di volontà, disponibilità, sacrificio e ovviamente qualità atletiche e tecniche, tanto che società e staff decisero di riconfermarlo, e fecero assolutamente la scelta migliore. Nella stagione seguente, ovvero quella da qualche mese conclusa infatti, è esploso Fey, conquistandosi di diritto un posto da titolare. Il suo apporto è stato fondamentale per l’economia della squadra soprattutto in ricezione e difesa, ma con il tanto lavoro mirato è emerso anche negli altri fondamentali.

Così, l’hawaiano prima identificato come “il cugino di Micah Christenson”, ha fatto conoscere a tutti la propria identità diventando Kupono Fey – schiacciatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

“Prima di farlo arrivare a Sora – racconta Coach Maurizio Colucci -, abbiamo seguito Kupono durante i suoi due ultimi anni di college apprezzando le sue doti tecniche che poi, nelle due stagioni tra le nostra fila, lavorando con noi in palestra e confrontandosi con il campionato di SuperLega, hanno avuto una buona evoluzione.
Sulla sua conferma dunque, per quello che è stato il suo percorso, la scelta da parte della società, dello staff e dell’atleta stesso, è stata unanime. La sicurezza che Fey ci dà è quella della crescita in quanto sono sicuro che potrà fare ancora un notevole salto di qualità grazie alla sua massima disponibilità al lavoro, sempre dimostrata con positività ed entusiasmo”.

Sulla base delle stesse motivazioni dello scorso anno, avvalorate dalle ottime attitudini al lavoro di squadra che si sono rispecchiate poi in buone prestazioni nelle gare ufficiali di campionato, Kupono Fey vestirà per il terzo anno consecutivo la maglia sorana, con la società a credere sempre di più nelle sue capacità e prospettive tanto da non avere alcun dubbio nel rinnovargli la fiducia.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Ad maiora Dusan Petkovic

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È arrivato uno di quei momenti che non si vorrebbe arrivassero mai, la società Argos Volley deve salutare ufficialmente il suo opposto Dusan Petkovic.

Dopo due esaltanti annate, record e numeri da capogiro per il capocannoniere di sempre dell’A1, l’uomo entrato nella storia con il più alto numero di marcature in massima serie dall’introduzione del rally point system (1999/2000), che in questa stagione ha sbaragliato ogni concorrente allo scettro mettendo a terra 590 palloni, è arrivato il momento dei saluti.

Nessun divorzio, soltanto un arrivederci che permetterà a Dusan di vivere altre esperienze con Sora nel cuore e una porta sempre aperta, come lui stesso ha affermato sui social:

“È difficile esprimere quanto sono felice di aver trascorso due stagioni con l’Argos Volley, durante le quali siamo diventati tutti una grande famiglia di pallavolo e insieme abbiamo raggiunto i migliori risultati. Grazie per tutto fratelli miei! Spero che collaboreremo ancora, e fino ad allora vi auguro tanto successo e felicità”.

Dusan, arrivato a Sora tra le fila della Globo Banca Popolare del Frusinate nella stagione 2017/2018, si è presto guadagnato l’amore di una città, l’ammirazione del pubblico, la fiducia di tecnici e compagni nonché la corte spietata di tante società pronte a sognare il suo braccio armato.

Il club di patron Giannetti gli resterà sempre legato e riconoscente per l’estrema professionalità dimostrata in questi due anni, dentro e fuori dal campo, per i tanti traguardi raggiunti assieme e per tutte le soddisfazioni guadagnate mano per mano.

Certi che per l’atleta, che ha espresso il desiderio di non escludere un giorno un ritorno nella terra bagnata dal Liri, sia lo stesso, l’Argos Volley tutta, dalla dirigenza, allo staff e ai compagni di squadra, gli augura le migliori fortune per il proseguo affinché possa continuare a esprimersi ai suoi altissimi e consueti livelli in una longeva e brillante carriera.

Bonami sveste la maglia sorana per immergersi in altre avventure

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La società Argos Volley saluta il libero Federico Bonami. Il giovane atleta, già noto al pubblico per il suo passato in casacca lirense e tornato in bianconero nella scorsa stagione, prenderà un’altra direzione per il prossimo campionato.

Dopo gli ottimi risultati ottenuti assieme, in questi mesi vissuti da Federico in veste di protagonista sul campo della SuperLega con i compagni della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, fino ad arrivare alla soddisfazione della convocazione in nazionale, l’unione di intenti finisce qui. Ma non terminano il rispetto, la stima, la gratitudine, la felicità e l’orgoglio di essersi trovati in un anno pazzesco, per entrambe le parti.

Federico, classe 1993, aveva già sperimentato il calore della piazza laziale ai tempi dell’A2, nella stagione 2013/2014 ed è poi tornato a difendere la seconda linea sorana al livello massimo, in SuperLega. Raggiunta la salvezza e una forte crescita personale, il giocatore, adesso, proseguirà il proprio percorso immergendosi in altre avventure.

A lui il club volsco tutto, a partire dalla proprietà, passando per la dirigenza e lo staff, fino alla squadra, fa il suo miglior in bocca al lupo per un futuro ricco di successi, certo che il pensiero sia gradito e ricambiato.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Condoglianze alle famiglie Ciccotti e Giannetti

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La società Argos Volley si stringe attorno al dolore della signora Federica, moglie del Patron Ivan Giannetti, per la perdita dell’amato padre, Angelo Ciccotti.
Ai nipoti, Giacomo e Tommaso, e alle famiglie Giannetti e Ciccotti, le più sentite condoglianze.

#RoadTo20192020, in regia Murilo Radke

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La scorsa domenica, con la conferenza stampa di presentazione di coach Maurizio Colucci, si è aperto il sipario sulla nuova stagione dell’Argos Volley, e oggi ne viene presentato il primo nuovo attore protagonista della SuperLega Credem Banca 2019/2020. La regia del grande spettacolo della pallavolo di Serie A che offrirà Sora, è affidata al brasiliano Murilo Radke.

Il palleggiatore brasiliano classe ’89 arriva dalla Turchia dove, con la maglia dell’Arkas Izmir, qualche settimana fa ha lottato fino a gara 5 della Finale Play Off Scudetto e ha partecipato alla 2019 CEV Volleyball Champions League inserita, nel primo turno, nella Pool E assieme alla Sir Colussi Sicoma Perugia, alla Dinamo Mosca e al Tour VB.

“Murilo è il palleggiatore ideale per la nostra squadra – dice un soddisfatto coach Maurizio Colucci -. Appena ho avuto modo di conoscerlo meglio non ho avuto dubbi. E’ un ottimo atleta con grandi qualità sia tecniche, tattiche, che fisiche. E’ un leader che può far crescere e maturare i tanti giovani che avremmo in rosa.
Sono convinto che anche in un campionato impegnativo come la SuperLega, potrà farà molto bene. Ringrazio la società per averlo portato a Sora”.

Radke infatti è al suo esordio in Italia, nella sua carriera pregressa ha avuto modo di mettersi in mostra nella sua nazione natale fino alla stagione 2013/2014, per poi trasferirsi in Montenegro, in Polonia, tornare in Brasile e in fine approdare in Turchia per due anni e in due diversi club. Ora, nel pieno della sua maturità sportiva, dopo una stagione davvero di livello, arriva alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

“Sono davvero molto contento di venire a giocare per Sora – ci tiene a far sapere Murilo -, un club molto serio che negli anni di Serie A ha fatto molto bene. Ringrazio la società per aver pensato a me come palleggiatore della sua squadra con la quale sono davvero entusiasta di esordire nel massimo campionato italiano.
Sarà un anno intenso nel quale lavoreremo duro tutti i giorni in palestra. Non vedo l’ora di iniziare, di arrivare a Sora, conoscere il gruppo e costruire insieme a loro e allo staff tecnico, la nostra stagione in SuperLega.
Un saluto a tutti i tifosi: aspettatemi, ci vediamo presto”.

Il vertice societario dell’Argos Volley lo teneva d’occhio già da qualche tempo e l’ha seguito in Turchia durante la fase Finale Play Off Scudetto vedendolo, sotto 2-0 nella serie, rimontare gare 3 dallo svantaggio di 2 set a 0, portare il Fenerbahce Istanbul al tie-break, salvare 3 palle scudetto e riaprire la contesa, dominare gara 4 ma poi, nel match decisivo, lo scudetto se l’è cucito sul petto il Fenerbahce che, alla fine della stagione, ha centrato l’accoppiata dell’Efeler Ligi, campionato-coppa.

Nato a Porto Alegre il 31 gennaio 1989, il palleggiatore brasiliano che attualmente con i suoi 198 centimetri e 90 chilogrammi di peso tocca uno Spike Reach di 343 centimetri e un Block Reach di 315, è entrato presto anche nel giro della Nazionale verdeoro vincendo l’oro ai Campionati del Mondo Under 21 disputati nel 2009 in India. Presenze importanti anche con la formazione seniores, voluto in rosa sia da coach Bernardo Rezende con il quale ha aggiunto al suo palmares due trofei conquistati ai Giochi Panamericani, l’altro oro guadagnato nel 2011 a Guadalajara e l’argento del 2015 a Toronto, e sia dal suo successore a partire dal 2017, mister Renan Del Zotto, che l’ha convocato per la World League 2017 chiusa sul secondo gradino del podio.

A Radke, oltre alla gestione dei suoi attaccanti, piace anche andare a punto e lo ha dimostrato molto bene nelle ultime due stagioni in Turchia. In quella 2017/2018, con la maglia del Jeopark Kula, ne ha totalizzati ben 97, di cui 43 in attacco, 27 a muro e 27 direttamente dal servizio. Stesso totale realizzato in quella stessa stagione dal primo palleggiatore della SuperLega, come da classifica finale stilata dalla Lega Pallavolo al termine della regular season, Simone Giannelli, con 97 pt/tot di cui 21 ace e 43 muri.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

#OasiDeiSaporiVolleyCup, una meravigliosa giornata di festa

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Una giornata di festa, a dispetto del tempo, quella vissuta la scorsa domenica al PalaGlobo ‘Luca Polsinelli’ di Sora da una moltitudine di ragazzi e famiglie. Grazie ancora all’impegno dell’Argos Volley, la giornata conclusiva della sesta edizione del torneo interscolastico ‘Oasi dei Sapori Volley Cup’, ha richiamato l’attenzione di tutti gli attori sociali coinvolti nel progetto. Non solo scuole, ma anche le parrocchie. Perché se da una parte la scuola intesa come istituzione è stato il primo fulcro dei progetti sociali bianconeri, da tre anni gli stessi si sono allargati in un altro luogo di incontro e formazione dei giovanissimi, appunto la sede parrocchiale, la comunità religiosa e catechistica. Così nasce anche una competizione riservata proprio ai piccoli parrocchiani, anche loro ‘impegnati’ a giocare e divertirsi sui campi allestiti dallo staff volsco. L’attività, così come porta la pallavolo e gli atleti nei plessi del territorio, porta la stessa disciplina e gli stessi giocatori negli spazi diocesani e ha la stessa ambizione di espandersi e far conoscere a più ragazzi possibili gli ideali comuni alla pallavolo e al vivere civile.

Un momento particolarmente sentito è stato quando il Vescovo della diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo, monsignore Gerardo Antonazzo è intervenuto tra i giovani e ha partecipato all’evento. Ed è proprio Sua Eccellenza a raccontare l’importanza dell’accordo firmato con la società lirense:

“Il progetto con l’Argos è nato da un interesse comune riferito al benessere dei giovani. Il punto di convergenza è stato ed è l’attività sportiva, come meccanismo di elaborazione e crescita a livello educativo. Noi siamo convinti che attraverso la promozione dell’attività sportiva si possano condividere valori importanti come il rispetto reciproco, l’inclusione, l’assenza di pregiudizi, il rispetto per il prossimo. Imparare a fare squadra con persone che non scelgo e che non mi scelgono è un valore eccezionale e che porta al successo, non solo sul campo ma nella vita. I pregiudizi sono un veleno e lo sport aiuta a superarli, lavorando assieme ad ogni tipologia di persona. Questo è un insegnamento dall’alto valore educativo per la nostra stessa vita quotidiana. Rendiamoci conto di quanto è importante vivere il mondo dello sport. Io lo sto ripetendo continuamente alle parrocchie, alla diocesi, agli spazi pastorali. Quest’ambiente, se abitato, aiuta ad uno scambio reciproco con la realtà umana più profonda e anche con quella cristiana. Questo accordo, iniziato 3 anni fa, cresce, lentamente, ma lo fa e scardina i vecchi sistemi pastorali ma si fonda sulle relazioni. Lo afferma anche il Papa, i processi sono più importanti degli spazi, il tempo è più importante dello spazio. La relazione, l’incontro, le esperienze sono processi formativi che hanno bisogno di più tempo ma portano a risultati migliori. E lo sport è un luogo di relazioni e con esso si può crescere assieme, fortificando il proprio essere e aiutando i giovani a diventare adulti consapevoli. Insistere su queste idee, come comunità cristiana, e dire il mondo dello sport rientra a pieno titolo tra i progetti formativi e catechistici. Questa è la mia convinzione. Non è un orpello. Bisogna andare proprio dove la gente si incontra e tra la gente, così come fa lo sport”.

Enormemente soddisfatto anche patron Gino Giannetti, che dice:

“Questa giornata ci dà enorme soddisfazione. E’ questo il momento più importante dell’anno e ci dà gioia vederne la riuscita. Confermiamo che l’obiettivo per il prossimo anno è raddoppiare gli sforzi. Durante la settimana, i nostri atleti, con tutte le loro diversità di religione, nazionalità ed altro, entrano nelle parrocchie per interloquire e dialogare con i ragazzini. Questi contatti forniscono un contato, un incontro, uno scambio vicendevole. Grazie a questo, la domenica riusciamo ad avere i giovanissimi anche al palazzetto. Questo format sta davvero dando i frutti sperati, valoriali e di crescita. Siamo felici di coltivarlo e portarlo avanti. Ci crediamo davvero e intendiamo fare ancora di più per questi ragazzi”.

A raccontare la genesi di questa collaborazione, il Responsabile delle attività con la Diocesi Orlando Polsinelli:

“Il progetto con le Diocesi è nato da uno spunto, un’idea di cui parlavamo io e patron Gino Giannetti di ritorno da una trasferta della prima squadra. Vista la grande adesione e l’enorme entusiasmo derivanti dalle attività nelle scuole, abbiamo deciso di estenderlo in altri luoghi di ritrovo per i ragazzi e abbiamo subito pensato alle parrocchie e al catechismo. Immediatamente abbiamo contattato il Vescovo che si è subito mostrato disponibile. Monsignor Gerardo ha compreso quanto fosse importante la condivisione degli stessi valori e così abbiamo iniziato a lavorare nelle prime parrocchie, realizzando materialmente qualcosa per le stesse. Oggi, nel clima festante del PalaGlobo abbiamo un doppio onore: la presenza di Sua Eccellenza e diversi ragazzi provenienti da case famiglie, pronti a divertirsi con noi. Questo non può che darci un’ulteriore spinta a fare ancora meglio. L’iniziativa è più giovane rispetto a quella riguardante le scuole, ma quest’anno siamo entrati in contatto anche con altre diocesi e siamo sicuri di poter implementare ancora il lavoro e le soddisfazioni che ne derivano”.

La Responsabile delle attività sociali ed educative, Antonella Evangelista, fa invece il punto sull’intera manifestazione dell’”Oasi dei Sapori Volley Cup”:

“Questo progetto nasce da un’invenzione di mister Maurizio Colucci, che ha sempre avuto l’obiettivo di veicolare la passione per questo sport, con tutti i suoi valori etici, tra i giovani e soprattutto nelle scuole. Con questo torneo non si premia l’eccellenza sportiva ma si punta a veder nascere lo spirito di gruppo, di squadra, la solidarietà tra compagni. Con questa giornata siamo arrivati nella fase conclusiva, dopo i due step precedenti di sfide all’interno prima di ogni plesso e poi tra istituti diversi qui al palazzetto. Più che pensare alla vittoria stessa, si pensa a vincere insieme. In questa finalissima il progetto si rispecchia in tutta la sua atmosfera di gioia, colore, collaborazione e coesione sociale. Entrato a pieno diritto nell’offerta formativa scolastica, con tale iniziativa quest’anno abbiamo allargato il nostro raggio di azione, arrivando a incontrare circa 6mila bambini del comprensorio. Oltre le scuole di Sora, Isola del Liri, Broccostella, Castelliri, Monte San Giovanni Campano, Ceccano, Frosinone, Veroli. I ragazzi vengono qui emozionati: sentono il palazzetto, sentono la competizione, vogliono fare bella figura, prendersi la coppa. Con la prossima edizione miriamo a consolidare ancora di più questo lavoro tra i giovanissimi, espanderlo, aumentare numeri già soddisfacenti. Vedere il PalaGlobo pieno di studenti, vivo e pregno di felicità e cooperazione ci ripaga di tutti gli sforzi”.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

#OasiDeiSaporiVolleyCup, ecco i vincitori della VI edizione del torneo interscolastico

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Cala il sipario sulla sesta edizione dell’”Oasi dei Sapori Volley Cup” che ha visto coinvolti numerosi ragazzi del circondario tenersi testa fino all’ultimo pallone davanti al pubblico delle grandi occasioni accorso ieri al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per le finalissime con i giovanissimi a dimostrare, ancora una volta, di avere qualcosa da insegnare, prima tra tutti la sana competizione.

Trionfa l’Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano con le proprie classi, dalla prima alla terza media, battere i pari età dell’Istituto Comprensivo Sora 1 G. Rosati in tre gare al cardiopalma. Ad aprire la kermesse la sfida tra la IIA sorana e la IIA monticiana, terminata per 0-2 (12-25; 10-25). Gli altri due match invece, hanno rappresentato l’atto conclusivo della giornata. Alle ore 16:30, sono scese in campo la IIIC della prof. Visciano contro la IIIA del prof. Fraioli, in un incontro conclusosi 0-2 (23-25; 13-25). Alle ore 17:30 invece, è stato il tempo dei più piccoli, gli alunni della IC di Sora e della IC di Monte San Giovanni Campano, gara anche questa chiusa 0-2 (19-25; 12-25).

Oltre alle scuole medie, presente alla fase finale della manifestazione, anche il biennio degli istituti di istruzione superiore di Sora, Arpino e Ceccano. Alle 14:30 a dare il “la” al pomeriggio, ci hanno pensato i ragazzi della II A dell’Istituto di Istruzione Superiore “Tulliano” di Arpino e i ragazzi della IIA del Liceo Scientifico di Ceccano. Il match, finito 0-2 (9-25; 17-25), ha visto i ceccanesi aggiudicarsi il gradino più alto del podio, così come è successo, nella gara delle ore 15:30, quando la IC del Leonardo da Vinci ha battuto la IB dell’ITAS Biologico di Sora per 2-0 (25-15; 25-19).

Tanta la felicità da parte dei ragazzi, ma altrettanta la soddisfazione da parte dei professori che hanno visto, anno dopo anno, i loro alunni avvicinarsi allo sport sempre di più, in maniera competitiva ma sana.

“Siamo molto contenti dei risultati ottenuti – dichiara al termine la professoressa dello scientifico di Sora, Rosanna Marra -. I ragazzi sono stati bravissimi, competitivi, ma allo stesso tempo sportivi. La manifestazione è molto bella e soprattutto ben organizzata. Riesce a trasmettere ai ragazzi il senso del Fair Play, dello sport, del rispetto delle regole e dei compagni. Insomma, tutto ciò che cerchiamo di trasmettere loro a scuola, lo abbiamo vissuto attraverso questo torneo. Faccio quindi i complimenti a tutti gli organizzatori e a tutti coloro che hanno contribuito affinché questa giornata riuscisse nel migliore dei modi”.

Il capitano della IC del “Da Vinci” di Sora, Giulia Silani, ha dichiarato

“Sono molto contenta della mia classe, per come ha giocato, ma soprattutto dello spirito con cui ha vissuto tutta la manifestazione. Per me, personalmente, è il quarto anno consecutivo che partecipo e arrivo in finale, sul gradino più alto del podio. Insieme alla mia squadra abbiamo messo in campo un’ottima pallavolo e siamo stati molto sereni. Non ci aspettavamo la vittoria anche se ovviamente, la sognavamo. Ci eravamo ripromessi di giocare bene, poi tutto il resto sarebbe venuto da sé. In alcuni momenti gli avversari ci hanno dato davvero del filo da torcere, ma ora ci godiamo la coppa. Siamo rimasti molto contenti inoltre, di aver avuto come allenatore in questa importante partita, il libero della Serie A, Pierpaolo Mauti. E’ stato un coach bravissimo, e ci ha dato tantissimi consigli”.

Alle loro parole fanno eco quelle del capitano della IIA del Liceo Scientifico di Ceccano, vincitore di categoria

“Per noi è la seconda partecipazione alla manifestazione, e ogni volta l’emozione è tanta. Quest’anno finalmente ce l’abbiamo fatta a portare a casa l’ambita coppa. Entrare in questo palazzetto e giocare, è stato davvero bellissimo, complimenti a chi dedica il proprio tempo all’organizzazione. Un ringraziamento speciale anche al nostro allenatore di eccezione che, anche quest’anno, ci ha dato il suo apporto. E’ stato davvero prezioso ai fini del risultato, avere i suoi consigli, indicazioni da Serie A”.

Anche il professore dell’istituto monticiano, Rocco Fraioli, che può vantare ben tre squadre vincitrici nell’edizione, ha ribadito:
“Un bel torneo davvero. Le squadre sono state bravissime, così come i ragazzi singolarmente. Si sono davvero appassionati alla pallavolo, e la cosa mi fa molto piacere. Ho notato infatti, che da quando a scuola abbiamo iniziato a partecipare al torneo organizzato dall’Argos Volley, molti più ragazzi si sono avvicinati alla pallavolo, e di questo non posso che esserne fiero. Manifestazioni come queste sono lo spot ideale per il movimento pallavolistico”.

Roberta Velocci – Argos Volley

Coach Colucci: “L’obiettivo che mi pongo, far raggiungere alla squadra un livello di gioco idoneo per la SuperLega”

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Giorno importante quello di ieri in casa Argos Volley perché, se sul campo del PalaGlobo “Luca Polsinelli” è andato in scena l’ultimo atto della stagione sportiva 2018/2019 con la Finalissima del torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup”, nella sala stampa si è aperto il sipario sulla nuova, quella 2019/2020. E per inaugurare la IV partecipazione al campionato di SuperLega Credem Banca, non ci poteva essere assolutamente occasione migliore se non la presentazione ufficiale del nuovo primo allenatore, coach Maurizio Colucci.

“Sono felicissimo di questo nuovo incarico, della promozione alla guida di questa nuova esperienza che il vertice societario ha voluto affidarmi – queste le prime parole della nuova guida tecnica -. Stima e fiducia da tantissimi anni è cosa reciproca come anche l’impegno. L’obiettivo che mi pongo è quello di far raggiungere alla squadra un livello di gioco idoneo per la SuperLega.
Spesso ho sognato questo ruolo, ma non l’ho mai cercato. Non l’ho mai fatto perché credo che uno staff di SuperLega debba avere due grandi allenatori, il primo e il secondo. E dato che è più facile trovare all’esterno un primo allenatore, ho sempre assolto nel migliore dei modi il mio ruolo di assistant. Lungi da me quindi, aver cercato, a tutti i costi questo ruolo.
Spesso sono stato spinto dallo staff tecnico a prendere questa decisione, ma non l’ho fatto e anche quando Gino Giannetti me lo ha proposto, ho tentennato parecchio. Ci siamo incontrati più volte, ho sempre capito dove voleva andare a parare ma ci ho sempre girato attorno fino a quando mi ha fatto la domanda secca, e alla fine ho detto si, forte del fatto di avere uno staff di alto livello al mio fianco, come è stato al fianco degli altri allenatori. Con loro ci conosciamo da anni, lavoriamo insieme, e c’è un rispetto e una fiducia che vanno oltre. Le discussioni, le telefonate in piena notte per risolvere problemi ci sono sempre state e continueranno a esserci, però la partenza è buona, anche rispetto alla composizione della squadra per la quale le idee sono un po’ più chiare. La tipologia della rosa è simile a quella dello scorso anno, ma il livello tecnico in qualche ruolo si è alzato, con giocatori giovani e promettenti.
Per quanto riguarda il secondo allenatore ci sono dei nomi che stiamo valutando”.

Patron Gino Giannetti ha spiegato la scelta della guida tecnica collocata all’interno del progetto societario:

“Siamo felicissimi di inaugurare questo nuovo percorso che è il naturale proseguimento di tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo seminato tanto e cercato di far crescere un gruppo di lavoro coeso. Abbiamo dunque uno staff di primissimo ordine.
Non abbiamo difficoltà nel dire che coach Colucci ci darà sicuramente bellissime soddisfazioni. E’ una scelta condivisa e fatta con naturalezza, insieme a tutto il vertice societario. Abbiamo aspettato che ci dicesse di sì perché è una persona molto umile.
La società è convinta che Colucci abbia le capacità per fare questo salto che non è un salto nel vuoto, ma è una certezza.
Usualmente il secondo allenatore, così come il primo, è sempre stato scelto dalla società, ma questa volta lo sceglierà Maurizio Colucci, per un motivo molto semplice: voglio che lavori con serenità e senza alcun retro pensiero”.

Il presidente Enrico Vicini e il vice presidente Ubaldo Carnevale pongono l’accento sul percorso ultra ventennale di Colucci all’interno della società volsca:

“Oggi si conclude la mia 25 stagione da presidente dell’Argos Volley – dice Enrico Vicini -, e mi è tornata alla mente la mia prima visita da presidente alle mie giovanili. Era un under 16. Entrai in palestra e trovai una ventina di ragazzini di 15 anni che si allenavano in perfetto silenzio e ne rimasi molto sorpreso. Naturalmente l’occhio andò all’allenatore che era Maurizio Colucci, e in mano aveva una mazza, l’asticella che si usava per la lavagna, e andava dietro dietro i ragazzi. Ho pensato “Questo è un buon inizio per diventare un buon allenatore”.
Piacevoli ricordi a parte, ci tengo a dire che lo staff tecnico, tanto quanto quello dirigenziale, è di primissimo livello e soprattutto tutto tesserato Sorano. Gli stessi ragazzi che stavano con noi 5, 8, 10, addirittura 15 anni fa, sono ancora con noi. Le loro competenze, la loro professionalità, le hanno acquisite in questa società, ed è davvero straordinario. In primis, ovviamente, Maurizio Colucci, che ne è da esempio per tutti”.

“Maurizio Colucci era un mio giocatore – ricorda un emozionato Ubaldo Carnevale -. Ho sempre sperato che per lui arrivasse questa enorme soddisfazione perché lo merita. Una grandissima dote che ho sempre apprezzato in lui è la straordinaria capacità di lettura della partita, oltre alla modestia e l’umiltà lo contraddistinguono”.

La conferenza è stata chiusa dal General Manager Adi Lami che si è soffermato su altri aspetti importanti dell’incarico al coach:

“Maurizio Colucci primo allenatore: una decisione unanime, condivisa da tutti, partendo dalla proprietà che ha avuto l’idea, passando per ogni componente del direttivo societario e dello staff tecnico dell’Argos Volley. Per quanto riguarda le sue capacità, a questa società ne ha dato dimostrazioni negli anni.
E’ una società che lavora passo dopo passo e contribuisce alla crescita di ognuno. Ogni persona dello staff ne è la dimostrazione, ognuno nel proprio ruolo. Tutte persone valide, ambiziose e che hanno lavorato sodo per arrivare oggi a essere uno staff di altissimo livello.
Mettiamo alla guida un coach come Maurizio che ha grandi capacità non solo umane ma anche di conoscenza di pallavolo e di tutte quelle componenti che, a questa società, fino ad oggi, sono servite e che serviranno. Iniziamo quindi con lui un ciclo, spero infinito, dove tutti daranno una mano, e dove lui saprà indicare a ognuno quale è la giusta strada da percorrere. Sono enormemente contento e gli auguro di raggiungere e superare gli obiettivi che la società si prefisserà. Sono sicuro che le soddisfazioni arriveranno da ambe le parti, società e tecnico”.

Carla De caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora