Arriva la riconferma anche per lo schiacciatore Marco Lucarelli

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La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora tinteggia di verde il proprio roster confermando il giovanissimo schiacciatore Marco Lucarelli.
L’atleta classe ’96 è il cuore pulsante del petto bianconero, l’unico sorano doc in prima squadra e che rappresenta la materializzazione del sogno di tanti ragazzi. Dalle giovanili alla SuperLega, restando nella propria città d’origine e conquistando di anno in anno la fiducia di tecnici e dirigenti, Marco è diventato uno dei giocatori più amati tra i più piccoli e nelle scuole dove ha assolto anche l’altro compito che l’Argos Volley affida ai suoi professionisti, diffondere la cultura dello sport.

Terzo anno dunque, per Lucarelli sulla panchina della prima squadra volsca: nemmeno 20 anni di età, 190 centimetri di altezza e tanta determinazione e umiltà per il “virgulto” sorano che a ogni chiamata ha risposto “presente” nelle passate stagioni e che oggi vuole ripetersi e continuare a crescere nella squadra di casa sua.

“Bello de nonna” – così lo chiamano tutti – è pronto a seguire le direttive di coach Bagnoli, mentre la sua famiglia è pronta a seguirlo in giro per l’Italia nelle lunghe trasferte che attendono la rosa.
Nonna Giancarla infatti, salita agli onori della cronaca “sportiva e non” per la sua lasagna divenuta famosa persino in quel di Vibo Valentia cucinata e offerta in occasione della trasferta di gara 5 dei play off Promozione, sta già confezionando nuove bandiere per la prima stagione di Sora e Marco in SuperLega:

“Bello de Nonna, la mia fantastica nonna Giancarla mi chiama così da che io ne abbia memoria; non è legato a un evento particolare ma solo all’amore enorme che nutriamo l’uno verso l’altra. Nonna è da sempre la mia tifosa numero uno, quella che non è mai mancata alle trasferte, nemmeno durante gli anni delle giovanili. Durante quest’ultima stagione è venuta al seguito della squadra ovunque, da Milano a Vibo Valentia e l’anno prossimo giura che le sue lasagne continueranno a fare furore in lungo e largo per l’Italia! E’ lei il personaggio di casa Lucarelli!

Queste le prime parole dell’atleta dal cuore tenero che subito però esprime tutta la sua felicità, gratitudine e il proprio senso del dovere.

“Sono estremamente contento e orgoglioso per la fiducia che l’Argos Volley ripone in me e nelle mie capacità – prosegue emozionato il più giovane tra i riconfermati. Nonostante la mia poca esperienza voglio ricambiare come ho sempre cercato di fare, con tutto l’impegno e il sacrificio mostrato anche negli anni passati. Ho ancora tanto da imparare e solo con il lavoro in palestra e sul campo so di poter dire grazie a chi crede in me.
Sarà un anno molto intenso durante il quale con il giusto lavoro spero di migliorare molto in modo da dare il mio migliore contributo ai miei compagni in allenamento e in ogni momento in cui il coach lo riterrà opportuno. Gli impegni saranno notevoli e ognuno sarà chiamato a dare tutto se stesso affinché tutto vada come deve”.

Marco, nato e cresciuto pallavolisticamente a Sora, ha avuto Colucci come allenatore prima nelle giovanili e poi come vice in prima squadra conquistando con lui il traguardo della SuperLega.

“Conosco bene mister Colucci e a lui devo moltissimo sia sul piano professionale che umano. Come allenatore mi ha formato, forgiato e fatto crescere in questi cinque anni di lavoro fianco a fianco; è una persona straordinaria, uno che ci mette il cuore in tutto ciò che fa, che mette tutta la passione di cui è capace nella sua professione e, umanamente anche, so di poter contare sempre su di lui. E’ il mio punto di riferimento e non posso che ringraziarlo, sia a parole che con i fatti sul campo, per aver sempre creduto in me”.

Ti senti pronto ad affrontare le responsabilità di una competizione tutta nuova e campioni di livello mondiale?

“Sicuramente per me è una grossa opportunità quella di far parte di una squadra di SuperLega; cercherò in tutti i modi di essere all’altezza delle responsabilità. Lavorerò sodo anche per riuscire a integrarmi con i giocatori che verranno e per apprendere da loro il più possibile”.

Qual è il momento della passata stagione che ricordi con più piacere?

“Ce ne sono moltissimi, ma forse quello che non dimenticherò mai è quello vissuto nell’ultima partita a Vibo, la voglia di vincere a tutti i costi da parte dei giocatori in campo, di chi era in panchina, e di tutto il pubblico sugli spalti. E poi la vittoria, la promozione, le lacrime di gioia, l’urlo di chi ce l’aveva fatta, quell’entusiasmo travolgente che sicuramente ci animerà anche in questo nostro esordio in massima serie. E se potrò vivere un’altra magnifica esperienza di pallavolo e di vita devo ringraziare tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di arrivare fino a qui e ora di andare ancora oltre, il Presidente Enrico Vicini, i Patron Giannetti e il General Manager Adi Lami”.

Anche lo schiacciatore Nicola Tiozzo e’ pronto a onorare la maglia

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Aggiunge un altro tassello importante al reparto schiacciatori la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora convocando alla corte di coach Bagnoli il giovane ventitreenne Nicola Tiozzo.

Carico, grintoso, con la voglia di aiutare la squadra e di fare gruppo, così si mostra subito il posto 4 nato a Chioggia il 26 maggio del 1993.

“Sora mi ha dato un’opportunità molto importante e sono sicuro che non deluderò le aspettative della società perché è da molto tempo che lavoro sodo per guadagnarmi una possibilità del genere e adesso che mi è stata data ce la metterò tutta per giocarmela al meglio”.

Parole sincere queste, dette da un ragazzo che nella sua carriera sportiva ha vissuto tante prime volte in esperienze che contano. Cresciuto nelle giovanili della Sisley Treviso dove è approdato nel 2007, nella stagione 2011/2012 lo stesso club lo ha inserito nella rosa della B2. Neanche un anno di esperienza che subito la Pallavolo Conselice lo ha chiamato a schiacciare nella categoria superiore. Si capisce subito che Tiozzo può vivere la B1 da protagonista e infatti coach Luca Cantagalli pensa bene di assicurarselo tra le fila del Volley Tricolore Reggio Emilia che in quella stagione 2013/2014 vince tutto quello che c’era in palio. La gavetta di Nicola in Serie B dunque, termina e culmina con la promozione in A2 e la vittoria della Coppa Italia. Coach Luca Bazooka ripone così tanta fiducia nel suo posto 4 che lo conferma per l’avventura nel secondo campionato Nazionale di Lega dove, dopo la stagione del debutto, Nicola ha messo le sue qualità al servizio di Cantù.
E ora un nuovo esordio lo attende, quello in SuperLega con Sora.

“Esordire in Superlega ha un significato enorme per me, ma soprattutto mi ripaga del lavoro e della fatica fatta negli anni tanto dal punto di vista fisico quanto in quello tecnico. Non posso quindi, che esserne contentissimo. Farlo con Sora poi sarà bellissimo: insieme affronteremo la nostra prima volta nell’Olimpo del volley italiano, l’obiettivo Superlega entrambi ce lo siamo sudati tanto, ragion per cui io cercherò di onorare il più possibile la maglia che indosserò e il club sta facendo altrettanto per consacrarsi nella Serie che gli appartiene. Per cui a Sora mi presenterò molto carico, grintoso e con la voglia di aiutare la squadra ogni giorno, facendo gruppo il più possibile con i miei compagni.
Riguardo la mia carriera passata, ossia la strada fatta per arrivare fin qui, devo dire che ho avuto davvero molte grandi opportunità che credo anche di aver meritato, non dimenticando mai di ringraziare chi ha creduto in me come coach Barbon che ai tempi delle giovanili della Sisley Treviso mi ha selezionato per il Trofeo delle Regioni; il club trevigiano e anche quello della Conad Reggio Emilia.
Grazie a queste buone opportunità sono cresciuto davvero molto dal punto di vista fisico, tecnico e della mentalità, e dopo il fantastico campionato di B1 e la Coppa Italia ho cominciato a rendermene conto. Si sa che più si va avanti di categoria, più si incontrano persone competenti nel loro ruolo e più è difficile tenergli testa in quanto riescono a trovar soluzioni molto in fretta grazie alla loro esperienza, questa è un’ottima palestra per crescere ecco perché credo che con i consigli del mio nuovo coach, imparerò moltissimo anche quest’anno”.

Un’altra prima volta di Tiozzo è stata quella con la Nazionale di Marco Bonitta con la quale ha vinto in Turchia il bronzo nel Campionato del Mondo Under 21.

“Un’altra bellissima avventura quella coach con Bonitta e i miei compagni: entrare in Nazionale in maniera un po’ inaspettata e salire sul terzo gradino del podio, neanche nei migliori sogni ero riuscito a immaginarmelo”.

Tiozzo si definisce un giocatore che da equilibrio soprattutto nella fase di ricezione e la percentuale di perfezione nel fondamentale con la quale ha chiuso la scorsa stagione ne da conferma facendolo risultare tra i migliori della Serie A2 anche con un totale di 353 punti messi a segno in 105 set disputati di cui 15 ace e 32 muri: questo il biglietto da visita di Nicola Tiozzo.

Tre anni fa scrivevano di lui “Un ragazzo di vent’anni che nel beach volley è quasi un mostro sacro, due volte campione d’Italia, due volte campione europeo e due volte campione mondiale sempre in ambito under, ma che nella pallavolo indoor sta muovendo i primi passi verso un futuro che potrebbe regalargli parecchie soddisfazioni”.

“Sono nato in una località marittima e il beach volley lo giocavo ancora prima di iniziare a giocare a pallavolo, ragion per cui resterà sempre la mia grandissima passione. Con il beach di livello ho iniziato con il Trofeo delle Regioni del 2010 vincendo lo scudetto Under 18 e successivamente anche quello Under 20. Ho disputato Campionati Europei e Regionali classificandomi sempre tra le prime nove posizioni. Il mio compagno storico nelle categorie giovanili è stato Giorgio Vanin, ex Sisley Treviso anche lui, mentre quest’anno gioco le tappe del Campionato Italiano con Eugenio Amore.
Tra beach e Indoor preferisco un po’ di più l’Indoor ma la differenza è sottile tanto che le metterei sullo stesso gradino. Differenze tra i due sport sicuramente ci sono, nel beach ad esempio bisogna calcolare il vento e tener conto delle condizioni meteo, ma soprattutto essendo in due bisogna saper fare tutto, quindi non ci sono ruoli eccetto per quanto riguarda i fondamentali di muro e difesa, invece la pallavolo è molto più fisica e ci sono movimenti e situazioni diverse, gioco compreso, anche se a volte può non sembrare così”.

Nato a Chioggia il 26 maggio 1993, gli ex compagni di Treviso lo hanno soprannominato “el ciosoto” perché sanno quanto sia fiero delle proprie origini chioggiotte. Amare la propria terra e le proprie radici è davvero importante e sicuramente per questo Nicola sarà ancor più apprezzato dai suoi concittadini. Anche nel pubblico sorano c’è tanto orgoglio di appartenenza:

“Sono sempre stato fiero di rappresentare il mio paese e per questo riesco a immaginare a pieno la mentalità patriottica che possa esserci in una cittadina come Sora. Sono sicuro infatti, di entrare a far parte di un ambiente dalle caratteristiche affini a quelle del paese da dove provengo e di trovare gente che tiene a certi valori quanto me. Non vedo l’ora di incontrare tutti al palazzetto e di vivere insieme un anno importante nel quale tutta la squadra e la società avrà bisogno del supporto di tutta la provincia e anche di quelle limitrofe. Non mi resta altro dunque che fare un grande in bocca al lupo a me stesso, ai miei compagni e a tutta la società”.

Il nuovo volto dell’Area Marketing è quello di Marta Bazzanti.

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Al via la Campagna Marketing dell’Argos Volley, quella che si occuperà e preoccuperà di far vivere al meglio la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora nella sua prima stagione in SuperLega. Per riuscire in questo grande obiettivo, alla guida dell’area è stata chiamata Marta Bazzanti.

La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora dunque dà il benvenuto alla nuova Responsabile di Settore: Marta è il primo arrivo “esterno” nello staff Argos Volley ma è già stata accolta con entusiasmo dai suoi nuovi colleghi e da quanti hanno avuto modo di conoscere questa giovane donna che guiderà le iniziative legate alla sponsorizzazione del club del presidente Vicini.

La Bazzanti si è presentata a Sora carica di entusiasmo e con ottime referenze: da Cortona in provincia di Arezzo dove è nata, ha presto spiccato il volo facendosi strada in realtà di prim’ordine come l’A.C. Siena, squadra di calcio allora, tra il 2012 e il 2013, militante in serie A e la Porto Robur Costa formazione pallavolistica Ravennate per la quale ha curato gli interessi in SuperLega fino a oggi.

Sarà lei dunque, il nuovo volto che incontrerà l’imprenditoria sorana affinché sia possibile creare quella collaborazione fruttifera per il nostro territorio di cui il patron Gino Giannetti ha in più occasioni ribadito vantaggi e importanza:

“Mi aspetto un coinvolgimento dirompente, straripante, superiore già agli ottimi livelli raggiunti nelle passate stagioni.
Mi piacerebbe che le piccole, medie e grandi attività del territorio capiscano la grossa opportunità che l’A1 offre a tutti, un’opportunità forse unica più che allettante e di cui anche il privato stesso può approfittare per far conoscere la propria opera. Il massimo campionato in cui ci apprestiamo a competere può essere il sano volano del luogo, chance di rilancio di un’economia in stasi, strumento attraverso il quale l’imprenditore locale può rendere visibile la propria attività e incrementare insieme le risorse della nostra città. Come amo definirla io, sul piano economico, la nostra sarà un’industria al rovescio, un’attività che attrae un numero importante di persone, le quali, attraverso il diletto di una partita di pallavolo, arrivano nella nostra città per soggiornarvi. L’incremento di questo “turismo sportivo” si paleserà da una semplice consumazione, al pernottamento nelle strutture cittadine, allo shopping nei nostri negozi. E se il visitatore occasionale, accorso qui per l’A1, verrà soddisfatto nei suoi bisogni in toto, potrebbe benissimo tornare per altri motivi non legati puramente al volley. È questo un esempio di forza motrice accesa dal passeggero, una spinta ad aumentare il pil sorano”.

Marta infatti, presentandosi come riferimento marketing del club volsco, si occuperà di cogliere preventivamente tutte queste occasioni e trasformarle in opportunità da trasmettere e condividere con le aziende del territorio.

“In sostanza – spiega la Bazzanti -, il mio lavoro consiste nel valutare le migliori possibilità che la società Argos Volley può offrire e rimetterle ad hoc a chiunque voglia sposare il nostro progetto. L’idea che abbiamo condiviso da subito con la proprietà è stata quella di trovare un modo affinché tutti possano partecipare con il proprio contributo, di qualsiasi tipo, anche minimo. La squadra è della città di Sora e di questo territorio, e tutti devono sentirsi parte integrante di tale progetto. Non parlo solo dell’aspetto economico, ma anche di presenze all’interno del palazzetto e di tifo per incoraggiare i nostri ragazzi. Questo deve diventare il plusvalore nelle partite casalinghe e, seguendo dall’esterno la magnifica cavalcata culminata con la promozione dall’A2 in SuperLega, non posso che augurarmi di vivere in prima persona quello stesso clima”.

Che risposta ti aspetti dalla città di Sora e quali opportunità offri come referente della società?

“Quello che mi aspetto è sicuramente molto entusiasmo e tanta voglia di “esserci”. La massima categoria impone degli standard molto alti sia in termini di budget che di presenza spettatori, quindi abbiamo bisogno della presenza di tutti. Ciò che offro in quanto responsabile di settore, è il vaglio di programmi di marketing ad hoc per ogni situazione, customer care, rapporti sempre diretti e puntuali con i miei interlocutori e l’affidabilità nel dirimere qualsiasi problematica possa competermi.
Negli ultimi anni l’evoluzione degli standard dello sport di alto livello ha portato, per necessità, a un importante impegno economico da parte dei club; conseguentemente, a oggi è necessario avere partnership con sponsor importanti. E’ diventata quindi fondamentale la figura del responsabile marketing il quale, insieme ai dirigenti, cerca il modo di soddisfare le esigenze economiche richieste dai nuovi standard”.

Come sei entrata in contatto con la realtà sorana e perché hai scelto di partecipare a questa nuova avventura?

“Diciamo che è stato un caso, o forse buona sorte! Ho conosciuto il dirigente Adi Lami lo scorso anno in Lega in occasione di alcuni corsi, e mi ha detto che la società stava cercando una figura come la mia. Sono venuta a Sora per conoscere la realtà e la proprietà e abbiamo trovato subito l’accordo. Per questo devo ringraziare i patron Gino ed Ivan Giannetti che hanno reso possibile l’inizio di questa nuova esperienza ed il mio “sponsor” Adi”.

Venendo da una diversa realtà socio-economica, quali credi possano essere le difficoltà per te in questo nuovo progetto e quali invece i punti a favore da cui partire per il tuo attuale incarico?

“Lo svantaggio è sicuramente quello di essere una persona esterna, la fatica maggiore in questo momento infatti, sta nel farmi conoscere e conquistare la fiducia dei partner dell’Argos Volley. Sono stata però molto fortunata nel trovare la più completa disponibilità da parte della dirigenza che mi sta aiutando a superare celermente questa fase di startup, è proprio la solidità societaria il punto fermo da cui partirò per mettere a frutto il mio lavoro”.

Quale pensi sia il valore aggiunto che la tua professionalità possa portare in società?

“Il valore aggiunto è sicuramente il grande entusiasmo che mi porta a iniziare un percorso assolutamente nuovo, con un gruppo che affronta per la prima volta questa esperienza”.

Perché l’imprenditoria locale dovrebbe dire si a Marta Bazzanti?

“Diciamo che non dice si a me personalmente, ma accetta di entrare a far parte di un progetto importante per l’intera città. La SuperLega ha un palcoscenico nazionale e dunque ampio spazio di visibilità; con l’obiettivo che ci siamo posti di riempire il palazzetto, principalmente con persone del territorio, diventa un’evidente chance di pubblicità per le attività locali che possono farsi conoscere nel luogo dove operano e dagli utenti con cui lo fanno, in un contesto che ha ampissimi margini di crescita”.

Marta Bazzanti vi aspetta all’indirizzo mail marketing@argosvolley.it per illustrarvi il fantastico palcoscenico della SuperLega e creare per la vostra attività un piano di visibilità ad hoc.

Dalla Russia arriva lo schiacciatore Denis Kalinin

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È Denis Kalinin l’altro schiacciatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

L’atleta russo classe ’84, arriva dal club sovietico dell’Ural Ufa e nei suoi quindici anni di professionismo ha sempre disputato il campionato di SuperLega Russa.

Il vertice dell’Argos Volley assieme a coach Bagnoli ha cercato a livello internazionale un giocatore completo e molto motivato a confrontarsi nel Campionato Italiano, e infatti Kalinin ha scelto l’Italia per la metodologia di allenamento e Sora per svilupparla al meglio.

“Dopo aver parlato con la Società per impostare la nuova squadra di SuperLega partendo dal presupposto di confermare i migliori giocatori della passata stagione, nella fattispecie Mattia Rosso come posto 4 con propensione offensiva – spiega coach Bagnoli -, abbiamo cercato a livello internazionale un giocatore completo che potesse da un lato supportare bene la ricezione insieme a Santucci e dall’altro fosse comunque in grado di ben figurare negli altri fondamentali. Questo è il ruolo certamente più difficile da ricoprire e pertanto non appena siamo stati in grado di andare alla firma lo abbiamo fatto perché le alternative di livello erano veramente poche e non ci convincevano più di tanto”.

Comincia così a rinforzarsi e a prendere sempre più forma e sostanza la squadra volsca, con il Patron Giannetti, il GM Lami e il coach Bruno Bagnoli a lavorare alacremente per ben figurare nella Serie. Ed è proprio la guida tecnica Sorana a spiegare chi è Denis Kalinin, perché è stato scelto, e che tipo di valore può portare alla nuova Globo.

“Denis è un atleta che ho incontrato per la prima volta a livello internazionale nel 2007 in Final Four di Top Teams Cup, con una decina di campionati di alto livello alle spalle e qualche convocazione nella rosa allargata della Nazionale Russa allenata da mio fratello Daniele. È stato allenato anche da Tomaso Totolo, attuale vice-allenatore della Dinamo Kazan e della Nazionale Russa, che è stato mio grande collaboratore a Verona dal 2003 al 2006, e questo certamente ha inciso.
La scelta è caduta su di lui proprio perché si tratta di un giocatore molto completo e, venuta meno per Kalinin la possibilità di andare alla Dinamo Kazan come cambio di Leon o Anderson, si è dimostrato molto motivato a confrontarsi nel Campionato Italiano. Oltre a ciò, le affidabili referenze che abbiamo avuto su di lui erano lusinghiere e pertanto, nella logica di sviluppare un gioco veloce come nella passata stagione ma a un livello più alto, lo abbiamo messo sotto contratto nella convinzione di aver costituito così una buona diagonale.
Mi aspetto che dia sicurezza alla linea di ricezione, che partecipi allo sviluppo di un gioco offensivo rapido con pipe e quick in banda e che al tempo stesso giochi con saggezza la palla alta, che, sfruttando le sue capacità di lettura del gioco, contribuisca allo sviluppo di un muro solido che sappia esaltare le capacità di un giocatore come Sperandio e che, con la sua varietà di colpi in battuta, possa essere una spina nel fianco per la ricezione avversaria”.

“Difficilmente – continua la guida tecnica -, nei primi anni di SuperLega si potranno portare a Sora giocatori che facciano la differenza a livello individuale ed è proprio per questo che Denis all’interno di un gioco di squadra evoluto potrà fare quello che fece Romolo Mariano ad un livello più alto. Se riusciremo ad aggiungere altri due giocatori completi che conoscano già questo livello di gioco sono sicuro che ci potremo divertire a patto però che l’equilibrio di squadra venga raggiunto attraverso una credibilità offensiva su tutti e nove i metri della rete”.

Kalinin ha esordito nella pallavolo che conta nel 2001 nell’MGTU di Mosca e, passando dal Lunch Moscow (2004-2006) all’Iskra Odintsovo (2006/2007 – 2010/2011 e 2012/2013), dalla Dynamo Moscow (2011/2012) fino alla Dynamo Kaliningrad (2013-2015), ha sempre giocato in club importanti della sua nazione.
Sarà un esordio dunque per Denis quello nella SuperLega Italiana con la maglia della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, ma quali potranno essere le difficoltà che potrebbe incontrare e quali invece i vantaggi che potrebbe avere nel disputare per la prima volta un campionato di vertice diverso da quello Russo?

“Denis si sposterà con la sua stupenda famiglia – spiega ancora Bagnoli -, e penso che a Sora potrà trovarsi benissimo come clima, alimentazione e relazioni sociali, così come potrà apprezzare la nostra metodologia di allenamento, ulteriore importante motivo per il quale ha scelto l’Italia. Le difficoltà potranno insorgere un po’ all’inizio per la lingua, ma noi tutti aiuteremo lui e la sua famiglia da subito con grande dedizione, e in seguito per il livello tecnico del campionato che il prossimo anno sarà mediamente più alto di quello russo; poi è chiaro che sarà determinante vedere come completeremo la squadra”.

Quali sono le differenze tra il campionato di vertice Russo e quello Italiano?

“Nel campionato russo ci sono maggiori differenze fra le prime e le ultime della classe, la parte tattica è meno sviluppata e le giocate estrose che escono dagli schemi sono meno valorizzate che da noi e rappresentano talvolta un problema”.

Kalinin è un atleta di scuola Russa, quali sono le particolarità atletico-tecniche di questo movimento?

“Gli atleti della scuola russa parlano poco e pensano a giocare. Sono abituati ad una fisicità importante e quindi si adattano rapidamente a battute molto veloci e a gestire palle alte contro muro a tre”.

La Globo resta a Sora

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La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ha presentato regolare domanda di iscrizione al prossimo Campionato di SuperLega e come campo da gara ha richiesto l’omologazione del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
Grazie alla neo nata Amministrazione del Comune di Sora infatti, che ha posto la firma sul protocollo contenente i requisiti richiesti dalla Lega Pallavolo Serie A in merito ai campi da gioco della Superlega, l’Argos Volley è riuscita nei termini stabiliti a consegnare opportuna documentazione ora al vaglio della Commissione Ammissione Campionati.
Con tale firma appunto, il Comune di Sora si è impegnato alla messa in opera degli adeguamenti necessari alla struttura di via Ruscitto affinché possa essere omologata per il Campionato Nazionale più importante, quello di SuperLega.

Il Patron Gino Giannetti si dichiara felicissimo e ringrazia pubblicamente l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Roberto De Donatis e tutto il suo entourage, per aver lavorato tanto tempestivamente da poter permettere a Sora e ai sorani di continuare a vivere il sogno conquistato un mese e mezzo fa e dunque poter disputare il primo campionato in Serie A nella città bianco-nera.

“La firma non è una promessa – dice Gino Giannetti -, ma è la certezza che continueremo a giocare a Sora. In questo momento così importante per tutta la famiglia Argos Volley, ci tengo a ringraziare l’Amministrazione del Comune di Frosinone che si è resa fin da subito disponibilissima a ospitarci, qualora ce ne fosse stato bisogno, nel palasport che aveva dato i natali alla nostra ormai ex Serie A2 quando ancora il Palazzetto a Sora non c’era. Ma ora abbiamo una bella struttura e presto anche tutti gli adeguamenti del caso”.

“Per adeguare il palazzetto “Luca Polsinelli” alle prescrizioni chieste dalla Lega Volley – rende noto il Sindaco De Donatis -, si necessita di una spesa di duecentomila euro per reperire i quali il Comune sta valutando due soluzioni: una tramite un finanziamento e l’altra attraverso un l’accensione di un mutuo presso un istituto di credito. Per quanto riguarda l’atto specifico per consentire l’iscrizione della squadra, è stato firmato”.
E’ scaduto alle ore 12,00 di oggi il termine ultimo per la presentazione alla Commissione Ammissione Campionati della opportuna documentazione per la partecipazione alla Serie A UnipolSai targata 2016/2017, sia per la SuperLega che per la Serie A2.

I Club aventi diritto hanno effettuato la loro iscrizione e ora dovranno attendere circa dieci giorni per conoscerne l’esito. La Commissione Ammissione Campionati terminerà il proprio studio documentale sabato 9 luglio e in questa stessa data invierà per ratifica alla Federazione, l’elenco dei Club partecipanti ai prossimi Campionati di Serie A.

Il Genaral Manager Adi Lami si è recato personalmente a Bologna presso gli uffici della Lega Pallavolo per consegnare brevi manu il plico contenente la decisione di partecipare per l’ottavo anno consecutivo alla Serie A UnipolSai e per la prima volta alla SuperLega.

Al vertice societario dell’Argos Volley dunque non resta altro che rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro per far si che la SuperLega diventi un’opportunità per tutti. Ora infatti che il passo importante è stato fatto dall’Amministrazione Comunale, la palla passa al territorio, unica, vera importantissima risorsa per dar vita al progetto che può valorizzarlo.
La SuperLega offre all’interland una vera e propria chance sociale e commerciale ed è intenzione dell’Argos Volley coinvolgere tutte le attività della piccola, media e grande impresa locale che sicuramente vorranno far parte di questo ambizioso progetto di rilancio economico.

Il Si di Gigi alla sua Chiara e alla Globo

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Emozionante confettata in casa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora per il “Si” di Luigi Duro e la sua Chiara.

Sabato pomeriggio ai piedi dell’altare della chiesa di San Lorenzo Martire a Isola del Liri, il massaggiatore e la sua dolcissima metà hanno coronato il loro sogno d’amore, un sentimento che coltivano oramai da quasi un quindicennio e che ora si rinnova e si apre a un nuovo corso di vita.

La società Argos Volley non può che condividere questo momento di gioia di uno dei suo migliori, più importanti e più fedeli uomini. Luigi infatti fa parte dello staff medico del club da nove anni, periodo durante il quale ha sempre dimostrato il suo valore e la sua efficienza. Competenza e professionalità sono cresciuti giorno dopo giorno e sono sempre stati messi a disposizione della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

Negli anni l’infermeria sorana si è trovata a fronteggiare tantissime situazioni anche gravi, e non ce n’è stata neanche una alla quale il dottor Duro non abbia dato il suo prezioso contributo. È sempre tutto passato attraverso le sue mani, delle quali atleti e medici si sono sempre fidati ciecamente.
Spalla fissa dell’ortopedico, del dottore e del fisioterapista, nonché raccordo e punto fermo tra lo staff medico e la squadra, questo è il massaggiatore Luigi Duro. Presenza fissa sulla panchina sorana oramai da quasi un decennio ma soprattutto ogni giorno al palazzetto senza saltare mai un allenamento.

Luigi, per tutti Gigi, è da tempo oramai che nel suo lavoro è capace di camminare da solo. Non c’è mai bisogno che nessuno gli dica cosa fare, quando o perché, Gigi è una sicurezza per lo staff medico e per gli atleti con i quali da subito riesce a stringere un rapporto di fiducia reciproca tale che ogni giocatore si rimette completamente nelle sue mani senza indugio alcuno. Lavora tantissimo soprattutto in trasferta dove non manca mai, carica sul pullman tutto quello di cui ha bisogno per “curare” gli atleti e il sabato sera nella sua stanza d’hotel manipola i ragazzi anche fino a tarda notte per poi ricominciare con le terapie l’indomani mattina di buon ora.

Tra le sue doti spicca senza ombra di dubbio la disponibilità: soddisfa sempre tutti con la calma e la tranquillità che lo contraddistinguono trovando soluzione a ogni richiesta, un modo di operare o un trattamento adatto. È anche un buon collante tra squadra e staff ma soprattutto un ragazzo che con tanta umiltà svolge tantissimo lavoro fondamentale per una squadra.

Anche la promozione in SuperLega è passata per le sue mani e il risultato raggiunto è stato la giusta ricompensa per tutto il lavoro svolto in questo decennio di onorato servizio.

Nell’augurare a Gigi e Chiara che la gioia di questo momento li accompagni per tutta la vita, la società Argos Volley non ha dubbi, per la SuperLega vuole avvalersi ancora di questo preziosissimo uomo. A Gigi dunque, non resta altro che pronunciare un altro Si.

Sarà ancora… Rosso di Sora

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Sarà ancora Mattia Rosso il numero 9 della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Arriva la riconferma per lo schiacciatore cuneese che in breve tempo è passato da nemico più temibile a idolo indiscusso del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.

E come non perdere la testa per un campione come lui, un ragazzo dalla faccia d’angelo, semplice, educato, sempre a modo, ma che in campo diventa Thor il Dio del tuono che con la sua arma, il martello di Thor, scaglia fulmini in ogni dove.

E proprio il suo ultimo lampo, quello che ha squarciato il PalaValentia di Vibo per il 28-30 della vittoria di gara 5, farà parte dei ricordi indelebili di tutti quelli che amano Sora e la pallavolo indistintamente. È proprio da lì che ripartiranno i Guerrieri Volsci, da quell’urlo di gioia infinita, per continuare a tifare il loro Mattia Rosso.

Anche, e ovviamente non solo per questo, il vertice societario dell’Argos Volley ha condotto una lunga e impegnativa trattativa con l’atleta, che alla fine si è conclusa nel miglior modo possibile per entrambe le parti, con la riconferma per la stagione sportiva 2016/2017, la prima nella massima Serie per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
La società non nasconde la soddisfazione per l’operazione conclusa e sente che con questa pedina nel suo scacchiere, posizionata accanto alle altre preziose riconferme già ufficializzate, quelle di Sperandio e Santucci, la SuperLega ha già un sapore diverso.

Lo scorso anno l’arrivo di Rosso è stata la notizia bomba del mercato sorano, ora quella della riconferma lo è sicuramente di nuovo. La trattativa è stata lunga, ma alla fine…

“La trattativa si è dilungata, sia per l’inserimento di un’altra società, sia per dettagli contrattuali, ma alla fine il cuore comanda, e il mio ha detto Sora”! – sono queste le prime parole dello schiacciatore dopo la firma -. L’anno scorso non trovavo posto in SuperLega così decisi di scendere per l’ennesima volta in A2 e provare a riconquistarla sul campo. Scelsi Sora per portare avanti il mio progetto perchè aveva già un’ossatura di squadra forte e rodata, un ottimo staff, e poi la società mi fece una corte sfrenata fin dal primo giorno di volley mercato. Adesso, undici mesi dopo, il mio obiettivo che poi coincideva perfettamente con quello societario, si è concretizzato, e quindi la scelta di rimanere a Sora è il naturale proseguimento di un percorso iniziato insieme.
La superlega è la massima ambizione per qualsiasi giocatore professionista di pallavolo, e quindi anche il mio. Credo di poterci stare e perciò farò di tutto per giocare al meglio le mie carte. In più disputarla a Sora, dove era attesa e cercata da anni, ha un sapore molto particolare. Le persone in città sono molto fiere e orgogliose, così come la società, e noi giocatori dovremo essere dei validi rappresentanti sul campo di tutto questo entusiasmo che ci circonda. A livello di roster probabilmente saremo inferiori a più di qualche club che da sempre è al vertice di questo campionato, e sarà dura vincere tante partite come abbiamo fatto quest’anno, ma sono convito che le nostre soddisfazioni ce le leveremo”.

Delle conferme dei tuoi compagni cosa ne pensi?

“Sono contento per tutti i miei compagni rimasti, è un giusto premio per loro e per quello che hanno fatto durante la stagione. Per me sono innanzitutto degli amici con cui ho condiviso tante emozioni, dei grandi uomini di sport e bravi giocatori. Sarebbe stato bello proseguire tutti insieme perché il gruppo dello scorso anno aveva dei valori e delle alchimie al suo interno davvero eccezionali, ma purtroppo lo sport è così e le strade spesso si dividono per motivi vari”.

Hai già avuto modo di confrontarti con il tuo nuovo allenatore?

“Bagnoli lo conosco solo da avversario, ho avuto modo di scambiarci più di qualche parola al telefono e, oltre a essere molto affabile mi è parso veramente super motivato e la motivazione è il carburante giusto che dovremo avere tutti quanti durante l’arco della stagione. È un nome altisonante della pallavolo italiana, e quindi il suo ingaggio ha dato lustro alla nostra società facendo capire che c’è tanta voglia di fare bene”.

Mattia Rosso era il peggior incubo dei tifosi locali per via del passato da avversario terribile e indomabile, per questo quando sei arrivato a Sora la prima promessa che hai fatto loro è stata “alla luce delle numerose battaglie combattute da avversario, spero di fare altrettanto bene con la maglia di Sora per far si che questa squadra si tolga le soddisfazioni che merita”.
Dopo aver vinto il campionato, aver schiacciato per tutti loro l’ultima palla di gara 5 e dunque averli portati in SuperLega, sei cosciente del fatto che oramai sei il loro idolo?

“Sono davvero contento di essere un idolo per la tifoseria sorana, i complimenti e i “grazie” che mi hanno rivolto si sono sprecati e mi rendono molto felice. Alla fine il nostro scopo è anche quello di far divertire il pubblico e direi che ci siamo riusciti.
Aldilà dell’ultima palla di gara 5 che sarebbe potuta capitare ad altri, sono soprattutto contento per aver conquistato i tifosi insieme ai miei compagni con la nostra grande tenacia e la costanza di rendimento. Poi, vedere il PalaGlobo in gara 4 stracolmo, e una marea bianco-nera a Vibo, sono immagini indelebili”.

In questa stagione vissuta a Sora hai conosciuto qualche nuovo aspetto della pallavolo e del modo che la circonda? Dal punto di vista sportivo e sotto quello umano di cosa ti sei arricchito? Cosa ti porterai nel cuore?

“Mi porterò dentro il gruppo. Sembra scontato ma in un lavoro come il nostro per funzionare bene ci si nutre anche e soprattutto di rapporti umani, e quest’anno è stato il top. Quindi mi sono arricchito sicuramente di tante e belle conoscenze in più di persone eccezionali.
A Sora si vive bene, l’aria è pulita, le montagne sono vicine, si mangia bene e la vita costa poco. Il palazzetto piccolo ma accogliente, la società seria e puntuale nei pagamenti. Tutti ottimi ingredienti per poter vivere in serenità assoluta l’annata sportiva. A me piace andare a spasso in bicicletta, e spesso lo facevo. Oltre a delle bella passeggiate in montagna in mezzo alla natura”.

“Ci tengo a fare un grande saluto a tutti i tifosi sorani e a ringraziare pubblicamente la proprietà per la stima manifestata nei miei confronti. Il sentirsi amato, al giorno d’oggi, è un valore fondamentale per uno sportivo. E dico anche che quest’anno ci sarà bisogno di ancora più coesione e partecipazione, l’asticella delle difficoltà si alza di molto e ci sarà bisogno di grande maturità da parte di tutto l’ambiente per affrontare con grande carica e serenità questa nuova avventura chiamata SuperLega”.

“The Wall” blindato per il terzo anno consecutivo.

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Al centro della rete non poteva mancare lui, “The Wall”, a rassicurare la panchina e il pubblico volsco. La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora infatti, blinda così per il terzo anno consecutivo Matteo Sperandio, atleta giovane, futuribile ma già di grande esperienza e spessore. A soli 24 anni il centrale di Treviso si è reso pedina indispensabile dello scacchiere di patron Giannetti confermando il suo valore tecnico attraverso la formalità numerica – miglior muratore di stagione con 83 block realizzati in 98 set giocati e terzo nella classifica di rendimento per ruolo con 243 punti totali messi a segno – e quello umano con la disponibilità e l’umiltà che lo contraddistinguono, facendone un esempio di professionismo.

Terzo anno con la maglia bianco-nera, quanto la società crede in te? e quanto tu credi nel suo progetto futuro?

“Personalmente ho creduto fin da subito nel progetto dell’Argos Volley, da quando due anni fa ho firmato per provare a vincere il campionato di Serie A2.
Dopo una prima stagione brillante cui però è mancato il coronamento finale, questo si è dimostrato l’anno giusto, quello della classica ciliegina sulla torta. Il sogno è stato sempre quello di poter giocare in SuperLega e dunque credo che il proseguimento del mio percorso proprio qui, dove c’è una società che ha creduto in me, sia la naturale e diretta conseguenza di ciò che un gruppo fantastico ha prodotto”.

Lo scorso anno durante l’intervista per la tua riconferma hai detto che “è arrivato il tempo di svestire i panni del giovane giocatore”; oggi ti senti di averlo fatto? che giocatore sei diventato?

“Si, ormai credo di aver smesso i panni del giovane atleta, un po’ per l’età e un po’ per l’esperienza maturata sul campo. Oggi sono un giocatore che sicuramente ha ancora bisogno di crescere sotto molti punti di vista, ma che almeno in A2 ha dimostrato il suo valore e si è imposto tra i migliori del ruolo. Certamente la SuperLega sarà una sfida tutta nuova e so che il confronto che mi aspetta sarà con atleti e con livelli per ora visti solamente da spettatore”.

La tua prima volta in SuperLega, che esordio sarà?

“Sono molto carico per questa grande opportunità e proverò a sfruttarla al massimo. Le curiosità sono molteplici e vanno dal potermi confrontare con alcuni tra i giocatori più forti del mondo, al ritrovare vecchi compagni e poter testare il loro cambiamento, passando attraverso palazzetti nuovi, parquet mai calcati, diverse e più numerose tifosi, insomma, scenari sa SuperLega”.

Saluti la Serie A2 come miglior muratore della stagione 2015/2016, ci fai un bilancio delle tue prestazioni in generale e in che misura hanno contribuito al raggiungimento della vittoria finale?

“Quest’anno per la prima volta sono riuscito a vincere la classifica dei muri ed è stata una grande soddisfazione personale. Credo che tra alti e bassi – spero più alti – in generale la mia sia stata una stagione molto positiva e le prestazioni sono state il risultato dell’ottimo lavoro che il gruppo ha svolto durante tutto l’anno sportivo. Sono cresciuto molto sotto l’aspetto mentale, soprattutto attraversando dei momenti di difficoltà in cui magari le cose mi venivano meno bene. Spero però di essermi riscattato a dovere nelle ultime tre gare di finale paly off dei momenti “no”, mettendo in campo tutto l’apporto di cui sono capace e che la squadra si aspettava da me”.

Hai qualche rimpianto? Mentre il ricordo più bello di questa stagione che ti porterai nel cuore qual’è?

“Ovviamente l’unico rimpianto della stagione è la finale di Coppa Italia, una partita il cui ricordo ancora mi tormenta di tanto in tanto. Avrei voluto fare meglio, ma anche la sconfitta fa parte della crescita in un giocatore.
Il ricordo più bello? Sicuramente i miei genitori in tribuna al PalaGlobo durante gara 4 di finale e ovviamente i primi momenti dopo l’ultimo punto di gara 5…un’esplosione di gioia nel cuore”.

Coach Bagnoli racconta che…

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Al termine della conferenza stampa di presentazione e del buffet biologico a chilometri zero offerto l’Azienda Agricola-Agriturismo “Oasi dei Sapori”, godendosi la tranquillità del paesaggio offerto dal Colle le Vicenne di Posta Fibreno, coach Bruno Bagnoli si è piacevolmente intrattenuto in una interessante conversazione conoscitiva.

“Negli ultimi due anni ho guardato tanta pallavolo, sia di serie A1 che A2, e dopo tanto tempo il turno Finale dei Play Off dell’A2 mi ha fatto davvero appassionare. Vedere la Globo giocare una pallavolo stupenda nei momenti importanti, nel vederla esprimere la sua massima forma nei momenti topici, mi ha convinto ad andare nei palazzetti, sia quello di Sora che di Vibo a vedere dal vivo lo spettacolo. Ecco perché la chiamata del General Manager Adi Lami è arrivata molto gradita. La mia strada con quella di Sora si è unita immediatamente già al primo incontro: in un paio d’ore abbiamo condiviso un progetto da svilupparsi in un paio di anni e in cinque minuti ci siamo accordati”.

La sua gavetta da allenatore l’ha portata per meritocrazia a diventare il professionista che è oggi. La sua esperienza e competenza cosa possono dare a Sora e come la possono far diventare?

“Se c’è un rapporto franco tra l’allenatore, lo staff tecnico e la società, la crescita non può essere altro che reciproca. Io cercherò di mettere a disposizione tutta la mia esperienza, da parte della società ho visto tanta disponibilità e questo mi porta a pensare positivo per il futuro. Abbiamo sicuramente una grande sfida da affrontare insieme, ma sono convinto che riusciremo giorno dopo giorno e mese dopo mese a costruire un qualcosa di solido e duraturo. Sappiamo perfettamente qual è il nostro punto di partenza, cercheremo di fare meno errori possibili ma vogliamo crescere, non solo dal punto di vista tecnico ma anche sotto tutti gli altri che possono far parte della società”.

Del progetto che la società le ha illustrato cosa le è piaciuto di più?

“Sicuramente la professionalità, il fatto di voler assegnare a ognuno le proprie competenze e dunque dare le proprie responsabilità, oltre al fatto di essere arrivato in un territorio abbastanza “vergine” con un palazzetto molto bello che andrà a essere implementato e che in un paio d’anni diventerà una bomboniera della SuperLega. Questo perché io ho sempre puntato molto anche sul rapporto con i tifosi: mi è piaciuto fare il tutto esaurito a Mezzolombardo, a Trento, Verona e poi anche a Modena, e credo che riusciremo in questo anche a Sora”.

Oggi è ufficialmente l’allenatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, da dove inizierà il suo lavoro?

“La prima cosa sarà quella di confermare tutto lo staff tecnico e coordinarmi bene con loro. La seconda sarà prendere in carico pian piano tutti i giocatori che andremo a confermare rispetto alla passata stagione, che saranno almeno cinque o sei, e in terza battuta ma non per ordine di importanza, confrontarmi bene con il vertice della società per fare tre o quattro acquisti che consentano alla squadra dal punto di vista tecnico di ben figurare in categoria”.

Che SuperLega si immagina? Come è cambiata dalla sua ultima presenza nella stagione 2012/2013?

“Ho avuto modo di allenare in SuperLega per tantissimi anni, soprattutto quando la Serie A1 era il campionato più bello al mondo quando tutti i migliori giocatori russi, brasiliani, cubani, ne facevano parte. Poi c’è stata la crisi e il nostro campionato si è un pochino impoverito. Adesso però c’è un ritorno di fiamma nel senso che negli ultimi due o tre anni il livello si sta alzando di nuovo e possiamo contare su parecchie formazioni veramente molto interessanti. E non è un caso che anche a livello Europeo siamo presenti con la Calzedonia Verona ha vinto la Coppa, Trento che è arrivata in Finale di Champions League. Pertanto questa SuperLega di Sora sarà sicuramente di grande qualità”.

Ricco di contenuti e di bellissimi racconti il momento di relax condiviso con coach Bagnoli, un allenatore che sicuramente ha vissuto tanta pallavolo che conta nei momenti d’oro del nostro sport, e che certamente saprà guidare Sora nelle sue esperienze nella Serie. La chiacchierata la conclude così:

“Il primo impatto è molto buono, sono tanto carico e altrettanto motivato”.

Allora Guerrieri Volsci e non solo, preparatevi a stupirlo e a farvi stupire.

Presentato coach Bruno Bagnoli e la Sora che sara’

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È Bruni Bagnoli il primo allenatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Inaugura così la nuova era la società Argos Volley, con una conferenza stampa presso l’Azienda Agricola-Agriturismo “Oasi dei Sapori”, in località Colle le Vicenne a Posta Fibreno, dove in tavola vengono messi gli argomenti più importanti, quelli che preannunciano la Sora che sarà.

Come sempre i progetti sono ambiziosi e ben strutturati, curati nei minimi dettagli e suddivisi per aree di competenza. Per questo il vertice dell’Argos Volley sta lavorando alacremente e parallelamente su due fronti, quello puramente sportivo, e quello societario, per raggiungere in entrambi il professionismo necessario per ricoprire al meglio il suo posto in SuperLega.

“Questo sarà un anno importantissimo e impegnativo – dichiara Patron Gino Giannetti -, ma noi stiamo curando ogni aspetto e dettaglio cercando di cavalcare le novità della SuperLega per non farci trovare impreparati.
Ancora una volta mi sento di esprimere la mia gioia, la mia soddisfazione per quanto conquistato, ma ora è il momento di levarci dagli allori che ci siamo meritati e profondere l’impegno e la passione che ci contraddistinguono nelle prossime responsabilità che ci attendono. Dobbiamo pensare al futuro e strutturare sia la società che la parte sportiva: la prima con tutte le innovazioni che apporteremo iniziando dal concetto di marketing, passando per quello di media, stampa e comunicazione, fino ad arrivare al sociale, un settore su cui ci siamo sempre concentrati e che intendiamo continuare a portare avanti più di prima; spostando l’attenzione sul versante puramente sportivo mi preme esprimere la contentezza dell’Argos Volley nel poter contare sulla presenza, in questa nuova avventura, di Bruno Bagnoli, con il quale ci siamo trovati sin da subito per obiettivi, programmazione e scopi. Siamo consapevoli di aver lasciato un mondo, quello dell’A2, e di trovarne ora uno completamente differente, ma al contempo sappiamo di avere la forza e la volontà di poter prendere parte al meglio anche a questo”.

E dunque, la prima importante novità, il primo punto fermo ufficializzato, riguarda il significativo ingresso nello staff tecnico della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora della guida tecnica Bruno Bagnoli con un contratto biennale che potrebbe anche essere prolungato.

“E’ da qualche anno che seguo le vicende dell’A2 – inizia a raccontare coach Bagnoli -, e anche in questa stagione ho avuto modo di ammirare il lavoro svolto da un grande Sora sia sul campo che fuori, sia dagli atleti che dallo staff. La Globo si è sempre fatta trovare pronta e ha avuto il grande pregio di essere presente fisicamente bene nei momenti topici esprimendo, proprio quando era necessario, la sua miglior pallavolo. Questo ha subito palesato la professionalità e il lavoro che ci sono dietro a questo grande risultato. Dopo l’addio di Soli, cui faccio i miei complimenti per quanto raggiunto, si è aperta per me la possibilità di approdare a Sora. Io sono molto motivato perché ho visto, fin dal primo momento, una società valida, disposta a investire non solo sui giocatori ma su tutto l’apparato. Io sono un allenatore di progetto, sono stato diversi anni nella stessa città e, per esperienza, posso affermare che quando la base è solida e la struttura possiede continuità, i risultati arrivano. Reciprocità, fiducia e possibilità di confronti sono termini indispensabili per crescere insieme, componenti che ho ravvisato fin dal primo incontro.
Dal perseguimento di obiettivi comuni è così scaturito un contratto biennale che potrebbe anche essere prolungato in futuro: la nostra idea è costruire una realtà futuribile e che possa competere con tutte le altre realtà pallavolistiche italiane, non solo sotto il punto di vista sportivo-agonistico, ma di società stessa. Credo che questo possa essere un matrimonio fruttuoso sia per me che per il club, nonostante le difficoltà di un campionato complicato come quello di SuperLega dove incontreremo tanti campioni olimpici e dove dovremo fare i conti con tanti talenti, ma ciò che ci preme maggiormente è mettere i mattoni per il domani, approntare un roster robusto, con cinque o sei conferme della passata stagione e con degli innesti mirati che diano risultati ma che siano spendibili nel futuro. Dobbiamo concepire questo momento come tempo di evoluzione di una società con uno zoccolo compatto e aspirare a farne una macchina perfetta per il domani”.

Al tavolo dei relatori anche il Presidente dell’Argos Volley Enrico Vicini, il vice Ubaldo Carnevale, il General Manager Adi Lami e l’altro Patron Ivan Giannetti, pienamente in accordo con quanto già dichiarato e con le maniche rimboccate per lavorare in prima persona su tutti i progetti che insieme hanno ampiamente condiviso ed elaborato. Ha dare sostegno alle idee esposte, il direttivo della Banca Popolare del Frusinate che continuerà a essere una delle colonne portanti della struttura Argos Volley.