Parte ufficialmente la nuova epoca della pallavolo sorana

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Nella magnifica location dell’Agriturismo “Oasi dei Sapori” si è tenuta la Conferenza Stampa che ufficializza una nuova epoca per la pallavolo sorana: dal cambio di denominazione a una serie di progetti che ne caratterizzeranno il primo anno di SuperLega.

Perché BioSì Indexa Sora non è solo sport, non lo è mai stata, così fortemente intrecciata nel tessuto sociale del proprio territorio, presente ovunque il contesto educativo-culturale lo chiedesse. Basti pensare al percorso dell’Argos Volley all’interno delle scuole del comprensorio e non solo, a fare da collante tra l’istituzione pubblica, l’istruzione stessa, l’esempio di uno stile di vita sano, lo sport e quei ragazzini che domani saranno uomini e cittadini consapevoli.

Proprio sulla base di una presenza che regala al sorano una chance di crescita e sviluppo attraverso il grande regalo della SuperLega, prende il largo l’attività dei fratelli Giannetti, a oggi protagonisti dello switch di aziende del loro marchio a sostegno delle attività Argos Volley: dalla Globo alla Biosì, accompagnando così l’avvicendamento dell’altro title sponsor, dalla Banca Popolare del Frusinate, che comunque continuerà a dare linfa al club bianconero, all’Indexa Group, azienda leader nel settore dell’ingegneria, installazione e manutenzione impianti, da sempre comunque partner ufficiale del club volsco.
Il gruppo di Michele Mancini diviene così il modello dell’imprenditoria volsca, quella che per alzarsi dalla stagnante situazione attuale dovrebbe rispondere alla chance che la visibilità internazionale della massima serie nazionale pallavolistica sta dando a Sora; l’Indexa come precursore rampante di quanti vorranno salire sulla grande giostra di rilancio che è l’A1.

Tante davvero, le idee che questa nuova BioSì Indexa Sora propone durante il meeting: per l’imprenditore del comprensorio si parla del vantaggio derivante dal far conoscere la propria impresa in giro per l’Italia, attraverso un turismo che parte da base sportiva e che poi si struttura su vari step, o semplicemente attraverso un’attività promozionale e di sponsorizzazione, il tutto grazie a una compartecipazione minima degli enti comunali.
Pietro Di Alessandri, Presidente del CTS Frosinone, ha elaborato e presentato un progetto per raggiungere il pubblico della SuperLega sia incoming che outgoing, il quale può nascere e svilupparsi dalla collaborazione del club, gli enti e gli sponsor.

“Da oggi la campagna acquisti parte per noi! Non giocatori ma turisti, perché la Superlega è un’occasione unica per il turismo sportivo di spettacolo e di esperienza. Per questo tutte le persone impegnate a promuovere questo territorio non potranno che approfittare di questa possibilità per far conoscere al resto dell’Italia il nostro territorio. Abbiamo tutte le potenzialità per farlo, tanto dal punto di vista della storia quanto dal punto di vista delle persone e dei luoghi, sta solo a noi dunque giocare al meglio le nostre carte.
Turismo di spettacolo in quanto è legato al pubblico live dello sport, sia a livello amatoriale che professionistico. Turismo di esperienza vuol dire non chiudersi dentro la segmentazione. Dobbiamo generare infatti anche turismo di cultura, religioso, enogastronomico. Il nostro obiettivo sarà quindi quello di esaltare il nostro territorio e scavare al suo interno così da trovare ciò che il pubblico si aspetta. Dobbiamo generare nel pubblico l’idea che il nostro non è un semplice territorio da vedere ma un’esperienza da vivere, dobbiamo far sì che tutti coloro che verranno a vedere la partita, poi porteranno con se un pezzettino del nostro territorio, che sia esso qualcosa da mangiare o una bella foto scattata in uno dei tanti bei posti che ci circondano. Abbiamo quindi individuato tre canali principali cercando di trovare tre arie di interesse: enogastronomico, storico-religioso ed ecosostenibile-biologico; e da qui vogliamo partire per sviluppare insieme questo funzionale progetto”.

Il patron Gino Giannetti, che condivide pienamente il progetto presentato e per primo lo ha sposato mettendone al centro il suo gruppo di aziende con l’agriturismo “Oasi dei Sapori” e BioSì, evidenziando nuovamente le motivazioni per le quali è avvenuto lo switch nella denominazione della squadra, pone l’accento anche sulla collaborazione delle aziende del territoeio.

“La nostra è un’azienda familiare che ha sempre lavorato nell’ambito dell’ortofrutta e quest’anno ha puntato tutto su un concetto nuovo di lavoro: vendita online di frutta biologica lavorata, tagliata e “portata a chi un orto non lo ha” grazie al BioSì Box. Tutto questo non può che essere il giusto connubio col mondo sportivo e con tutto ciò che ne consegue. Abbiamo pensato quindi, di sostituire il marchio Globo con quello Biosì, in quanto siamo consapevoli della grandissima visibilità che la SuperLega ci porterà. E’ stata una scelta di forza e di amore perché il marchio Biosì è sicuramente ciò che, all’interno della nostra azienda, custodiamo più gelosamente.
A seguito delle mie dichiarazioni, sinceramente mi aspettavo una riposta più importante da parte dell’imprenditoria locale, anche se siamo ancora in tempo per rimediare. Penso che una Superlega, conquistata facendo parlare tutta Europa, meriti un team di imprese più cospicuo perché potrebbe rappresentare un vero e proprio strumento di crescita per se stessi e non un semplice contributo. Abbiamo sempre dimostrato di saper costruire, attorno alla squadra, una serie di persone che tra volontariato e pseudo lavoro hanno dato il massimo permettendoci di creare un mix grazie al quale fare cose egregie. L’altro giorno riflettevo sul fatto che, alla fine della scorsa stagione, dissi che abbiamo preso dei ragazzi e li abbiamo presi eccellenze, a Bologna poi abbiamo scoperto che anche le ragazze da donne sono diventate eccellenze perchè Carla De Caris ha ricevuto il premio Stracca, dedicato al miglior Uffici Stampa d’Italia. Vedere una nostra ragazza vincere su base nazionale un premio simile, per chi sa cosa significa, penso sia veramente bello e importante. Ecco, questa è sicuramente la nostra forza!”.

Sulla base di queste convinzioni, l’altro Patron Ivan Giannetti, ci tiene a sottolineare:

“Biosì è una risorsa che la nostra famiglia ha costruito nel tempo e di cui siamo abbastanza gelosi. In questo periodo abbiamo fatto la grande scelta di passare da Globo a Biosì perché siamo convinti che tale marchio, in qualche anno nella massima categoria, possa fare passi da gigante, e a testimoniarlo sono anche alcuni investimenti che abbiamo fatto o gli incontri recenti che abbiamo avuto con i nostri competitor nazionali, i quali hanno voglia di creare con noi qualcosa di importante. Tutto questo non può che voler dire che abbiamo lavorato bene e che cercheremo, ovviamente, di lavorare ancora meglio e che la SuperLega è un ottimo viatico per raggiungere obiettivi aziendali importanti”.

Delle stessa ferma idea è l’altro title sponsor, Indexa Group, che ha preso l’importante decisione di essere al fianco del club in maniera più importante rispetto al passato, e ha scelto di farlo con la massima coscienza che hanno i fratelli Giannetti:

“Per me è un piacere associare il mio marchio a questa squadra di pallavolo – spiega Michele Mancini. A parte l’amicizia, tanto professionale quanto reale, che mi lega alla famiglia Giannetti, ho preso questa decisione perché la Serie A ha una grandissima visibilità a livello internazionale. Per quanto ci riguarda lavoriamo tantissimo in Italia e all’estero, purtroppo non nel nostro comprensorio che, a livello industriale, paga ancora lo scotto dalla crisi. Questa è quindi un’occasione per pubblicizzare ancora di più il nostro nome con l’augurio, poi, in un avvenire magari prossimo, di poterlo fare anche in Europa grazie ai buoni risultati del club. Per noi questa è una grande occasione e, con la certezza di non aver sbagliato treno, faccio i miei più grandi auguri alla società che spende tutta se stessa per riuscire bene”.

La conferenza è chiusa dal General Manager Adi Lami:

“Faccio l’in bocca al lupo all’Indexa che ci accompagna ormai da molti anni, tanto dal lato sportivo quanto dal lato aziendale. L’ingresso di aziende importanti come questa tra i nostri sponsor è fondamentale, ma è anche una responsabilità per la società che deve ripagare la fiducia datale tramite i risultati a livello sportivo. Veniamo da una stagione entusiasmante ma adesso ci aspetta un campionato nuovo e sconosciuto che ci vedrà competere con squadre che partecipano a questo torneo da moltissimi anni. Noi abbiamo determinato una linea guida che ci ha aiutato poi a muoverci nel mercato. A oggi pensiamo di aver fatto un roster che speriamo ci porti a fare un campionato che rispecchi le nostre aspettative. Sappiamo bene che le programmazioni iniziali poi dovranno trovare riscontro sul campo, ma questo lo vedremo durante il campionato, intanto stiamo portando a termine il progetto che volevamo e di questo ne siamo soddisfatti. Quello che vorrei adesso è sensibilizzare il territorio affinché si riesca a portare alto il nome di questa città lavorando di pari passo con i cittadini”.

Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto di Mirko Saccucci e Laura Di Manno

A Carla De Caris il premio “Roberto Stracca” – miglior Ufficio Stampa della Serie A2

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“Abbiamo preso dei ragazzi e ne abbiamo fatto degli uomini e delle eccellenze del nostro territorio; così dissi poco tempo fa durante i festeggiamenti per l’appena conquistata SuperLega – ricorda il patron della BioSì Indexa Sora, Gino Giannetti – e ora vorrei aggiungere che abbiamo preso anche delle ragazze e ne abbiamo fatto donne ed eccellenze, come ha dimostrato la nostra Carla De Caris”.

Con queste parole il padrone di casa Argos Volley esprime l’orgoglio di un’intera società e la soddisfazione che deriva dall’ultima grande vittoria volsca: dopo le promozioni dettate dal verdetto del campo è tempo che anche la “penna” esprima chi è il “migliore”. E quest’anno la migliore tra tutti gli addetti stampa della Serie A2, colei che in occasione del Volley Mercato ha ritirato direttamente dalle mani di Daniele Dallera (Resp. Sportivo del Corriere della Sera) il prestigioso Premio “Roberto Stracca”, intitolato alla memoria del giornalista del Corriere della Sera prematuramente scomparso, è proprio Carla De Caris. Da 7 anni Responsabile dell’Ufficio Stampa, Carla si è guadagnata questo prezioso riconoscimento con il lavoro, il sacrificio e la dedizione che le competono, ed ora, dopo aver raccontato attraverso i media le gesta della compagine bianconera in giro per l’Italia, aver intervistato atleti e dirigenti un po’ ovunque, tocca a lei raccontarsi al pubblico e stare dall’altra parte del “microfono”.

“In questo premio è racchiusa tutta la mia passione, quella che nonostante tutto è riuscita a portarmi fino al riconoscimento del “Premio Stracca” – esordisce Carla De Caris. L’ho desiderato e sognato tanto. I sogni costano fatica e perseguirli richiede sacrificio, e forse ho vinto questo premio perché sono testarda, romantica, e passionale. Testarda perché nonostante tutto non ho mai mollato; romantica perché nonostante tutto ci ho sempre creduto; e passionale perché la forza di andare avanti nonostante tutto è data dal vivere irrazionalmente questa passione”.

Cosa hai provato nel momento in cui sei stata decretata vincitrice del premio Stracca? Ti aspettavi questo riconoscimento?

“Il Premio Stracca è sempre stato uno stimolo a fare meglio: sapere di essere “valutata” tutto l’anno ti fa lavorare in maniera diversa e sicuramente mette più benzina nel motore, il che, per una perfezionista con un forte senso del dovere come me, si traduce in – testa bassa e lavorare fino a quando non sono soddisfatta. È ovvio che quando c’è il risultato sportivo c’è anche più visibilità di tutta la comunicazione che fa l’ufficio stampa, la quale non è solo scritta, per cui più la realtà diventava importante e più il mio lavoro acquista visibilità.
A votare per l’assegnazione di questo premio è una giuria di giornalisti professionisti che occupano le pagine più importanti dei media nazionali e, il mio nome scritto su questo riconoscimento intitolato alla memoria di uno dei più grandi del settore, Roberto Stracca, mi riempie di orgoglio e mi lusinga ma soprattutto mi fa sentire che assieme alla società Argos Volley e alla squadra targata 2015/2016, anche io ho contribuito a scrivere un pezzo indelebile della storia pallavolistica di una città e di una nazione intera”.

C’è qualcuno a cui dedichi questo premio o che vuoi ringraziare?

“Ringrazio Gino Giannetti che 7 anni fa mi ha dato la possibilità di iniziare a fare le mie prime esperienze credendo nelle mie potenzialità e spero di averlo ripagato ogni giorno trasformandole in competenze al servizio della società”.

Raccontaci chi è Carla De Caris e come si è avvicinata alla pallavolo

“Carla era una ragazza qualsiasi che amava sopra ogni cosa la pallavolo e il giornalismo e dal suo paese, Veroli, partiva ogni week and per andare a vedere partite ovunque e al rientro a casa passava le nottate intere a scrivere e descrivere cosa aveva visto. A 6 anni ha scoperto l’amore per la pallavolo frequentando casualmente un corso di minivolley; a 7 è rimasta affascinata delle telecronache dei match, a 12 è scappata di casa con lo zainetto in spalla alla ricerca di Andrea Giani. Dopo le nottate di Atlanta ’96 davanti la tv, ha iniziato a guardare partite senza audio giocando a fare la telecronista. Dopo la maturità Magistrale ha deciso di continuare gli studi cercando di acquisire competenze per perseguire quello che più amava conseguendo prima la Laurea in Lettere Moderne all’università di Cassino e poi quella in Competenze Linguistiche e Testuali per Editoria e Giornalismo a RomaTre con una tesi sperimentale sul linguaggio delle telecronache della pallavolo, seguite nel 2009 da un master in Marketing e Comunicazione. Nel 2006 ha cominciato a frequentare il Pallone tensostatico di Sora e a tifare la Globo in serie B2 seguendo anche in trasferta e dando una mano all’Ufficio Stampa fino alla promozione in Serie A2. Ad agosto del 2009 è arrivata da parte di Gino Giannetti la proposta di entrare a far parte dello staff e dopo due mesi Carla aveva realizzato tutti i suoi sogni nel cassetto. Ovviamente non si è accontentata e ha cominciato a lavorare e studiare per creare dal nulla una professione, e giorno dopo giorno, attraverso sudore, lacrime, sacrifici, gioie e paure, l’esperienza si è trasformata in competenza al servizio della società. Ovviamente Carla non si sente arrivata perché ora c’è una grandissima sfida che l’attende, quella della SuperLega, che è pronta ad affrontare con la professionalità e l’entusiasmo che la contraddistinguono”.

Qual è stato il tuo percorso professionale all’interno della Globo?

“Appena arrivata il mio compito era quello di “coccolare gli sponsor” aiutando il Responsabile dell’Area Marketing Carlo Saccucci. L’ho fatto, ma di li a pochissimo la passione si è fatta strada così mi sono divisa tra marketing e ufficio stampa. Ho iniziato a seguire la squadra ovunque, allenamenti, palestra, piscina, eventi, trasferte, gare, amichevoli, e parallelamente a diventare parte integrante della società Argos Volley per la quale ho cominciato a curare rapporti di competenza con Lega, Media, e altri organi, a specializzarmi per questo attraverso corsi di formazione del settore ma soprattutto vivendo quotidianamente la realtà. Le mansioni e le responsabilità sono cresciute giorno dopo giorno, ma quando cominci a sentire il senso di appartenenza ti viene naturale caricartene. Ora in SuperLega dovremmo strutturarci diversamente, o meglio essere più strutturati, per questo l’Ufficio Stampa non sarò più solo io ma sto cercando di allestire uno staff degno della categoria e già ho trovato delle persone validissime e soprattutto mosse dalle mie stesse passioni. Non vi anticipo i loro nomi perché vorrei avessero una presentazione alla Carla De Caris maniera”.

Com’è la vita di un addetto stampa sportivo? Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi del tuo lavoro?

“È una vita di devozione mossa dalla passione! Dove la domenica non è il giorno del Signore ma quello della gara; dove il lunedì non è traumatico in quanto giorno in cui si rientra a lavoro ma perché si rientra dalla trasferta è c’è anche il lavoro post gara da fare; il giovedì non è mercato e gnocchi, ma è il giorno nel quale si lavora al pre-gara; il 26 dicembre non è Santo Stefano ma è giorno di gara in cui il palazzetto scoppierà di gente e di giornalisti e ti dice bene se giochi in casa altrimenti il 25 non è Natale e pranzerai in un autogrill assieme a persone che non sono tue parenti e così via. Una vita in cui può entrare solo chi ha le tue stesse passioni e soprattutto non ti metterà mai di fronte a una scelta del tipo o me o la pallavolo perché potrebbe perdere… con me sicuro! È uno stile di vita che adoro! È l’unica vita che so vivere! Ho provato a viverne altre ma questa mi è sempre mancata. La pallavolo e scrivere di pallavolo per me è linfa vitale. È la cosa che mi riempie le giornate, le nottate; quella che mi fa provare una gamma di sentimenti sconfinata; è la cosa senza la quale non riesco a stare neanche una giornata; è la mia distrazione, la mia croce, la mia delizia, la mia soddisfazione”.

Condivideresti con noi un momento di esaltazione nel quale ti sei detta che eri esattamente dove volevi essere?

“L’ultimo anno e mezzo è stato davvero duro perché ho avuto dei problemi seri di salute abbinati alla necessità di fare un altro lavoro a tempo pieno per vivere per cui a un certo punto sembrava non ce la facessi più a sostenere tutto. Qualcuno ha cominciato a mettere in dubbio la mia disponibilità e possibilità di coprire l’ufficio stampa, ma io davanti alla scelta non ce l’ho fatta a dire stop alla pallavolo e non potendo neanche togliere l’altro lavoro che mi dà da vivere, ho trovato la forza per farli entrambi, lavorando la sera e la notte se necessario e togliendo altre cose dalla mia vita come ad esempio la palestra, la salsa, il caffè con le amiche. Tutto questo per raccontarvi che nel palazzetto di Vibo, appena vinto gara 5 e il campionato in modo epico, tutto quello che riuscivo a pensare e urlare seduta nella mia postazione, davanti al pc e non in mezzo al campo a festeggiare, era che “l’unico posto dove volevo essere in quel momento e per sempre era quello, davanti a uno schermo con una tastiera sotto le dita a scrivere di pallavolo. Però la vita è dura, e purtroppo la mia passione non corrisponde con il mio lavoro. Certo è che non smetterò mai di essere testarda, romantica e passionale, e chissà… forse un giorno raggiungerò anche questo obiettivo come accaduto con il Premio Stracca”.

Cristina Lucarelli

Venerdì la Conferenza Stampa di presentazione dei nuovi title sponsor

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La società Argos Volley indice per il prossimo venerdì 22 luglio una conferenza stampa per presentare i nuovi title sponsor che ne sosterranno le attività nel suo primo anno di Campionato in SuperLega UnipolSai.

Alle ore 19,00 presso l’Agriturismo “Oasi dei Sapori”, in località Colle le Vicenne a Posta Fibreno, il presidente Enrico Vicini e i patron Gino e Ivan Giannetti comunicheranno ufficialmente il cambio di denominazione per il club volsco: il pubblico avrà così il piacere di conoscere la nuova Biosì Indexa Sora.

Ospite della kermesse ovviamente il vertice societario dell’Indexa Group, ma a presenziare ci saranno anche alcune tra le autorità del territorio oltre ad altre aziende partnership dell’Argos Volley.

La società volsca dunque, annuncia questa storica metamorfosi che da una parte vede lo switch per il gruppo di Patron Giannetti con BioSì, marchio della Globo Spa che subentra, e dall’altra il nuovo ruolo dell’Indexa. In realtà queste due aziende hanno sempre sostenuto la prima squadra dell’Argos Volley legando il loro nome alla pallavolo sorana da oltre un decennio, ma oggi hanno deciso di incrementare il proprio impegno divenendo le maggiori investitrici del progetto bianconero, attestandosi come aziende di riferimento per tutto il territorio. Un esempio, il loro, per tutte quelle imprese alla ricerca di una chance di rilancio, di uno strumento attraverso cui rendere visibile la propria attività e rifiorire nella nostra terra.

La società Argos Volley è dunque lieta di invitare tutti quanti volessero conoscere l’importante cambiamento d’abito che l’ha vista protagonista a Bologna nei giorni di Volley Mercato, a prendere parte alla conferenza stampa nella quale il vertice societario parlerà anche del futuro che l’attende in SuperLega e dei progetti ai quali sta lavorando infaticabilmente per una partecipazione degna della categoria.

Appuntamento dunque per venerdì alle ore 19,00 presso l’Agriturismo “Oasi dei Sapori”, in località Colle le Vicenne a Posta Fibreno.

L’opposto è Radzivon Miskevich

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Non tarda davvero ad arrivare la notizia dell’ultima ora, Radzivon Miskevich è l’opposto della BioSì Indexa Sora.

Il posto 2 è rimasto vacante per pochissimo tempo, l’acquisto già bolliva in pentola ed ora è ufficiale, il classe ’95 Miskevich è il nome che si attendeva per completare la rosa che tra qualche mese difenderà i colori bianco-neri in SuperLega.

L’atleta bielorusso arriva dal VK Minsk e con la sua nazionale, con la quale è in ritiro, ha vissuto esperienze importanti.
L’allenatore Bruno Bagnoli ci guida alla scoperta de nuovo terminale d’attacco della BioSì Indexa Sora:

“E’ un giocatore bielorusso di 21 anni di prospettiva futura che, a fronte di proposte per acquisire la nazionalità russa, ha scelto invece di mettersi in gioco accettando la nostra proposta, investendo quindi su sé stesso”.

Quali sono le sue caratteristiche atletiche e tecniche?

“È un giocatore rapido, dotato di ottima elevazione che dovrebbe con il tempo adattarsi bene alle richieste del campionato italiano”.

Che tipo di attaccante è?

“Dispone già di una discreta manualità in attacco anche se dovrà certamente consolidare il suo bagaglio tecnico migliorando le sue direzioni sulle palle rapide e acquisendo maggiori variazioni di colpo sulle palle alte”.

Quali delle sue doti apprezzi di più?

“Certamente le sue doti fisiche, che abbinate a una grande motivazione possono, con grande dedizione nell’allenamento e un giusto periodo di apprendimento, fargli tenere il ritmo della SuperLega”.

Perché la scelta è ricaduta su di lui?

“Stiamo cercando di costituire una base di giocatori di prospettiva futura sui quali poter innestare anno dopo anno nuovi tasselli sempre più mirati e lui è perfettamente funzionale a questo tipo di progetto”.

All’interno del roster sorano quale sarà il ruolo di Miskevich e che contributo può dare alla squadra?

“Il suo ruolo sarà determinato dalla conclusione della campagna acquisti ove vedremo come chiudere il nostro roster. Sicuramente sarà determinante negli allenamenti e troverà ampio spazio in campionato.

Con Seganov che diagonale sarà?

“Sarà certamente la diagonale più giovane del campionato con tutti i pro e contro che ne derivano”.

Arriva dal VK Minsk, che stagione ha vissuto?

“Certamente ha vissuto una stagione da protagonista in un campionato però di basso livello. Pertanto, ancora più del regista, essendosi con la nazionale confrontato poco con realtà di alto livello, bisognerà vedere come reagirà di fronte alle altissime pressioni che sanno imporre i sistemi di muro-difesa in Italia”.

Che percorso pallavolistico ha vissuto per crescere e affermarsi come professionista a soli 21 anni appena compiuti?

“Oltre a giocare con continuità nella sua squadra di club ha potuto partecipare all’attività della sua nazionale dove ha migliorato il suo bagaglio di esperienza ma dove dovrà velocemente ritagliarsi un posto da titolare”.

Come pensi possa affrontare questa nuova sfida nel campionato Italiano?

“Sono convinto che abbia i mezzi per affermarsi nel medio-lungo periodo. Il ruolo di opposto è molto difficile da interpretare e lui dovrà da subito essere un riferimento preciso per lo sviluppo del cambio palla con giocate rapide e credibili per poi affinare con il tempo la capacità di gestire le palle alte. L’unica cosa che non mi piace è che per gli impegni con la sua nazionale salterà le prime sette settimane di preparazione incidendo così negativamente sull’intesa con il palleggiatore e nello sviluppo delle amichevoli e dei tornei ove parteciperemo”.

Mercato chiuso, ufficializzato il roster 2016/2017

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Tesseramenti chiusi per la BioSì Indexa Sora che entro il termine ultimo, previsto per le ore 17,00, ha regolarizzato gli atleti inseriti nella rosa 2016/2017 presso l’Ufficio FIPAV spostato in occasione del Volley Mercato da Roma a Bologna.

Il lavoro del vertice societario circa la compra vendita di atleti in uscita ma soprattutto di quelli che ufficialmente sono entrati a far parte del roster sorano si è concluso, ma solo per il momento. Resta infatti ancora un posto vacante, quello dell’opposto, per il quale gli addetti ai lavori promettono a breve novità importanti.

Nel frattempo l’Argos Volley ufficializza le trattative portate a termine:

In entrata

Georgi Seganov (palleggiatore) dal CSKA Sofia (Bul);
Denis Kalinin (schiacciatore) dal Ural Ufa (Rus);
Nicola Tiozzo (schiacciatore) dalla Cassa Rurale Cantù – Serie A2;
Svetoslav Gotsev (centrale) dallo Shahrdari Tabriz;
Andrea Mattei (centrale) dalla Ninfa Top Volley Latina – SuperLega;
Marco Corsetti (schiacciatore) Pallavolo Andria – Serie B2.

In uscita

Hoogendoorn (opposto) a Caloni Agnelli Bergamo – Serie A2;
Pierlorenzo Buzzelli (schiacciatore) alla Pallavolo Tuscania – Serie A2;
Romolo Mariano (schiacciatore) alla Monini Spoleto – Serie A2;
Marco Fabroni (palleggiatore) alla Emma Villas Siena – Serie A2;
Roberto Festi (centrale) alla Monini Spoleto – Serie A2;
Pierpaolo Mauti (schiacciatore);
Daniel Bacca (schiacciatore) ;
Emiliano Giglioli (centrale).

Questa la nuova BioSì Indexa Sora targata 2016/2017 allenata dai coach Bruno Bagnoli e Maurizio Colucci:

Palleggiatori: Georgi Seganov, Federico Marrazzo.

Schiacciatori: Mattia Rosso, Denis Kalinin, Nicola Tiozzo, Marco Lucarelli, Pierpaolo Mauti; Marco Corsetti.

Centrali: Matteo Sperandio, Svetoslav Gotsev, Andrea Mattei.

Liberi: Marco Santucci.

BioSì Indexa Sora

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Cambia denominazione la squadra dell’Argos Volley, e nel suo primo anno di SuperLega si chiamerà Biosì Indexa Sora.

La notizia che stupisce tutti i presenti al Volley Mercato e chi da casa attendeva di rimanere a bocca aperta leggendo il nome di un acquisto importante, riguarda invece la denominazione della squadra: Sora nel suo primo anno di SuperLega si chiamerà Biosì Indexa Sora.

Cambio dei title sponsor, e dunque delle aziende che daranno linfa vitale alla squadra e all’organizzazione intera per affrontare il prossimo campionato nel massimo livello italiano.

La società Argos Volley dunque annuncia questo storico cambio della guardia che da una parte vede lo switch per il gruppo di Patron Giannetti con BioSì, marchio della Globo Spa che subentra, e dall’altra il nuovo ruolo dell’Indexa.

In realtà queste due aziende hanno sempre sostenuto la prima squadra dell’Argos Volley e non solo legando il proprio nome al club da oltre un decennio, ma ora il loro impegno aumenta e cresce fino a far diventare queste due importanti realtà del territorio, le maggiori investitrici nel progetto sorano tanto da esserne i title sponsor.

Proprio preso lo Zanhotel Centergross di Bentivoglio, location del Volley Mercato 2016/2017, il vertice dirigenziale dell’Indexa e quello della BioSì hanno ufficialmente annunciato di essere diventati i primi veri sostenitori della squadra di SuperLega legando il proprio nome a quello del club.

Per il gruppo Giannetti lo switch guarda al futuro, su BioSì infatti investe per progetti che lanceranno l’azienda su nuovi mercati per i quali già innovazioni importanti sono state apportate.

“Questo cambio è un ulteriore testimonianza dell’importanza che diamo alla società sportiva – spiega il Patron Gino Giannetti. Biosì rappresenta quello che sarà il futuro della Globo Spa per quanto riguarda i prodotti biologici, e il nuovo modo di commercializzarli sul web attraverso lo shopping online dei Biosì Box, ossia frutta e verdura lavata, tagliata e direttamente consegnata a casa, adatta per uno sportivo, per l’ufficio e anche per l’uso scolastico, è perfetto per quello che sarà il nostro nuovo campionato di SuperLega in quanto tutto questo ben si sposa con il concetto di sport, dei palazzetti, della famiglia, argomenti tipici della pallavolo”.

Indexa Group, da sempre partner ufficiale e importantissimo dell’Argos Volley, oltre che azienda leader sia in Italia che all’estero nella massimizzazione dell’efficienza degli impianti produttivi riducendo i rischi delle imprese attraverso l’implementazione di sistemi di manutenzione all’avanguardia, nella persona del signor Michele Mancini spiega le motivazioni fondamentali per le quali si è deciso per questa importante partenship:

“La visibilità che la pallavolo offre a livello internazionale e la qualità di quello che è il campionato più bello al mondo ci hanno davvero ingolosito è hanno fatto da traino alla nostra decisione finale. Ma quello che ci ha convinto di più è stata la valorizzazione delle risorse umane che la regina degli sport di squadra, ossia la pallavolo, mette in primo piano e questo rappresenta anche il punto di forza della nostra azienda”.

“Avere l’Indexa Group come title sponsor e partner – continua il Patron Giannetti -, mi rende molto orgoglioso in quanto si tratta di un’azienda importantissima a livello internazionale che ha subito il fascino della SuperLega e ha colto al volo l’occasione di visibilità che questa offre.
L’aspetto che più mi fa piacere sottolineare è che con questo grande passo dell’Indexa Group cominciamo ad avere importanti risposte dal territorio per poter arrivare a creare un vero gruppo che veda la squadra come mezzo utile alla promozione del proprio brand e/o della propria attività.
Detto questo devo anche aggiungere che rinunciare alla denominazione Globo dopo tutti questi anni è stato molto difficile soprattutto a livello emotivo, però ci siamo resi conto che la Superlega è veramente un’esperienza nazionale eccezionale per cui è giusto lavorare in prospettiva futura utilizzando il trampolino di lancio. Alla Globo resterà comunque l’intitolazione commerciale del palazzetto “Luca Polsinelli”, il tempio del nostro sport, in quanto è l’azienda che ha partorito e partorisce quotidianamente queste attività”.

Maurizio Colucci, l’assistant coach con la passione per i giovani

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Il “Sindaco” resterà ancora sulla panchina della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora: anche per il sorano doc Maurizio Colucci arriva la riconferma ufficiale come assistant coach di Bruno Bagnoli.

Non poteva essere altrimenti perché la società Argos Volley non si sarebbe mai potuta privare di un uomo così importante come il condottiero, dai più oramai conosciuto come “Il Sindaco”, che l’ha presa per mano durante le ultime tre partite di play off, quando tutto sembrava perduto, e l’ha spinta oltre ogni limite e previsione, a valicare quello che sembrava un ostacolo insormontabile e che invece alla fine ha lasciato il posto in vetta proprio al club bianconero.

Coach Colucci è stato tra gli artefici più operativi della promozione in massima serie e la Globo gli rinnova la meritata fiducia per una collaborazione che diviene storica: quarta stagione come seconda guida tecnica in categoria nazionale e un intenso passato in casa Argos Volley in vari ruoli sempre sostenuti con la professionalità che gli competono; da mister in serie B2 a Direttore Tecnico del Settore Giovanile Maschile per poi tornare sulla panchina dell’A2 e ora in SuperLega, senza dimenticare tutte le varie attività che porta avanti con dedizione per la promozione della pallavolo nel territorio entrando, accolto a braccia aperte, in tutte le scuole.

“Le riconferme fanno sempre piacere – dice un contento Maurizio Colucci -, anche quando potrebbe sembrare scontata, ricevere la dimostrazione palese di una fiducia riposta e rinnovata è enormemente soddisfacente, soprattutto in virtù dell’impegnativo campionato che ci accingiamo a disputare in SuperLega. Anche per questa stagione la società ha le idee ben chiare circa il percorso che ci aspetta e io non posso che condividere i nuovi progetti in collaborazione con il coach Bruno Bagnoli e le figure tecniche che si sono distinte nella passata stagione, anche loro riconfermate da un club che sa tenersi strette le proprie eccellenze”.

Una vita, quella di mister Maurizio, spesa sui campi di pallavolo per la sua città. Ora la SuperLega:

“Sin da giovanissimo ho capito che a Sora ciò che mancava nel panorama pallavolistico era una figura tecnica che avesse tempo, voglia e passione per dedicarsi al settore giovanile e che fosse in grado di coinvolgere i più piccoli, insegnando questo sport con semplicità e gioia. Così all’età di 20 anni ho iniziato ad allenare i primi gruppi giovanili e ad avviare la pratica del minivolley nelle scuole, passando successivamente anche alla guida della prima formazione sorana dalla prima divisione alla B2. Quindi, per uno che come ma ha allenato migliaia di ragazzini tra scuola e società sportiva, essere per loro un punto di riferimento anche in SuperLega mi riempie di orgoglio, mi stimola a far bene e mi auguro possa essere da sprono a tanti per avvicinarsi e conoscere una disciplina meravigliosa come lo è il volley”.
Come ti aspetti il prossimo campionato?
“Abbiamo finora allestito una buona squadra, formata da atleti che siamo convinti confermeranno tutto il loro valore e di altri che, attraverso il lavoro tecnico e tattico e il giusto sacrificio, ci aspettiamo riescano a ben figurare anche in SuperLega. Attualmente la collocazione della nostra compagine dipende molto dalla scelta dell’opposto: in base ad essa si potrebbe alzare notevolmente il valore tecnico”.
Quali pensi siano i punti cardine da cui partire per i prossimi impegni di serie A1?
“Bisognerà essere bravi a incrementare il tasso tecnico di ogni singolo giocatore per poi trasferire ciò al gioco di squadra, costruendo un gruppo allenato a reagire e a venir fuori con determinazione e volontà da tutte le situazioni difficili che si verranno a creare, sia in gara che in preparazione, così come si è verificato nella passata stagione”.
Hai guidato la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora alla promozione in massima serie assumendoti un grosso carico di responsabilità nelle ultimissime partite di post season, quanto credi che ciò abbia influito sul tuo bagaglio di esperienza come coach e che cosa hai tratto dalla bellissima avventura di questa stagione?
“Mi sono assunto determinate responsabilità con consapevolezza: eravamo sotto di 2 a 0 in finale playoff, ma ho lavorato con piacere e tranquillità perché mi sono trovato a gestire un gruppo straordinario fatto di uomini prima che di giocatori. La forza di un gruppo coeso e lucido che ha affrontato le criticità con la legittima risolutezza ha fatto si che tutti insieme riuscissimo in ciò che era dato per impossibile. E’ naturale che quanto accaduto abbia arricchito il mio bagaglio esperenziale, insegnandomi a venire fuori anche nei momenti più bui. E’ stata una situazione formativa professionale e caratteriale e per questo ringrazio anche coach Soli, per la fiducia che ha riposto in me in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato fianco a fianco”.
Tu che da sempre sei stato parte fondamentale nelle attività giovanili, in che misura pensi questo settore si possa sviluppare con questo salto di categoria e quali obiettivi pensi si possano raggiungere?
“La società si sta già muovendo per riorganizzare tutte le attività giovanili; penso che a piccoli passi si possano incrementare i vari roster con i migliori atleti presenti in un primo momento sul nostro comprensorio per poi guardare ad ampio raggio. Credo fortemente che questo settore, gestito dallo staff che si sta attualmente formando, sia in grado tra qualche anno di primeggiare nei campionati nazionali giovanili”.
Questo è Maurizio Colucci, l’assistant coach con la passione per i giovani.

In regia Georgi Seganov

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Ultimi movimenti di mercato per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che a due giorni dalla chiusura dei tesseramenti annuncia la sua regia: a orchestrare il gioco sorano sarà Georgi Seganov.

Classe 1993 per il palleggiatore bulgaro nato a Razlog, cresciuto pallavolisticamente tra le fila del CSKA Sofia club che lascia per approdare a Sora, e che quest’anno ha esordito in World League da titolare con la sua Nazionale.
“E’ un giocatore completo, dotato di buon talento al palleggio con ampi margini di crescita – dice un entusiasta coach Bruno Bagnoli -. Ha buone mani e grandissima motivazione al miglioramento pertanto penso possa crescere insieme alla società e a tutti noi”.

Seganov fa parte di quel progetto di futuribilità dal quale è partita la società Argos Volley per affrontare le stagioni che l’attendono in SuperLega e che coach Bagnoli ha sposato in pieno lavorando in tal senso fin dal primo giorno da sorano, infatti alla domanda – perché hai scelto un palleggiatore così giovane? – la guida tecnica risponde:

“Ottimizzando le risorse a nostra disposizione, di comune accordo con la Società, abbiamo optato per questa scelta di prospettiva futura in considerazione del fatto che è meglio avere un opposto affidabile e un palleggiatore giovane, molto motivato con ampi margini di crescita, piuttosto che un palleggiatore esperto e un opposto incerto che incida negativamente su tutto lo sviluppo del cambio palla di squadra”.

Che tipo di regia è quella di Georgi?

“Fino ad ora la sua regia in nazionale è stata abbastanza scolastica poiché arrivava da un campionato di basso livello e non è stato aiutato da una ricezione sufficientemente costante e precisa ma sono convinto che, in presenza di una ricezione di qualità, con una batteria di schiacciatori che possa essere credibile per una pallavolo veloce su tutti e nove i metri della rete, possa tranquillamente competere con i palleggiatori giovani del nostro campionato”.

Arriva dallo Cska Sofia, una delle società più titolate della Bulgaria che milita nel massimo campionato del paese con una bacheca ricca di numerosi trofei nazionali ma anche Coppe dei Campioni e Coppe delle Coppe, che stagione ha vissuto?

“Il campionato in Bulgaria è un po’ povero quindi certamente ha potuto allenarsi bene sulla tecnica individuale ma difficilmente ha potuto confrontarsi con realtà di livello simili alla SuperLega”.

All’interno del roster che Sora sta allestendo quale sarà il suo ruolo e che contributo può dare alla squadra?

“Se riusciremo ad accaparrarci un opposto con le giuste caratteristiche sono convinto che riuscirà a farci lottare con le squadre della nostra fascia e in virtù dei miglioramenti possibili a gioco lungo possa darci le migliori soddisfazioni”.

La diagonale non è ancora completata, che tipo di opposto ci vorrebbe accanto Seganov e all’interno del sestetto allestito?

“Servirebbe certamente un opposto abituato al livello della SuperLega, quindi quello delle migliori nazionali, che sappia giocare alla grande la palla veloce, con buone capacità di adattamento sia di gambe che di braccio, per aiutare lo sviluppo di gioco in primo tempo e sulla pipe grazie alla sua credibilità”.

Continua a scegliere atleti di scuola bulgara, perché li preferisce?

“Essenzialmente perché all’interno di un rapporto qualità prezzo eccellente hanno buone capacità ma soprattutto grande voglia di lottare ed emergere; in sintesi vogliono venire a Sora alla Globo! Mi piacciono i giocatori affamati e Gotsev e Seganov lo sono; in più certamente Gotsev con la lingua potrà aiutare Seganov a inserirsi molto velocemente”.

Che percorso pallavolistico ha vissuto il giovane palleggiatore per crescere e affermarsi come professionista a soli 23 anni appena compiuti?

“Si è evoluto nel CSKA di Sofia, una squadra che ha buone tradizioni in campo pallavolistico”.

Nonostante la giovane età, Seganov è già parte integrante della sua Nazionale, quali sono le esperienze più significative che ha vissuto e i traguardi raggiunti con la maglia del suo paese?

“Ha partecipato con la sua nazionale al Mondiale nel 2014 e quest’anno, dopo essere stato premiato al Memorial Wagner come miglior palleggiatore, ne ha preso in mano le redini”.

Come pensi possa affrontare questa nuova sfida nel campionato Italiano?

“Il rendimento di un palleggiatore dipende molto dalle situazioni che gli gravitano intorno; dal punto di vista ambientale sono certo si troverà molto bene, speriamo allo stesso modo che anche l’equilibrio di squadra lo possa premiare”.

Al via la sedicesima edizione del Volley Mercato, l’ottava per l’Argos Volley

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La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora avrà un bel lavoro da fare quest’anno al Volley Mercato.

L’evento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A che aprirà ufficialmente la stagione 2016/2017, in programma dal 19 al 21 luglio presso l’Hotel Centergross – Zanhotel & Meeting di Bentivoglio (Bo), allarga le sue proposte formative arricchendo il planning di incontri utilissimi agli addetti ai lavori.

Così, nella sedicesima edizione dell’ouverture alla nuova stagione della Serie A UnipolSai, l’ottava per la delegazione sorana che arriverà a Bologna tra lunedì e martedì, il direttivo sorano utilizzerà le ultime ore a disposizione per concludere altre trattative di mercato ma anche per assolvere i restanti atti burocratici oltre la partecipazione alle attività promosse dalla Lega Pallavolo Serie A e alla lettura dei calendario del 72° Campionato Serie A UnipolSai.

La ciliegina sulla torta della splendida kermesse sarà “La Prima Battuta” con la quale giovedì 21 si darà l’inizio ufficiale alla nuova Stagione con l’evento che sarà trasmesso a partire dalle ore 10.30, in diretta da Lega Volley Channel (Sportube.tv).
A fare gli onori di casa il giornalista RAI e conduttore della “Domenica Sportiva”, Alessandro Antinelli, accompagnato per il secondo anno consecutivo dalle esilaranti incursioni del “fantasista” Max Paiella, il noto musicista, comico, cantante, attore teatrale e imitatore che collabora con Radio RAI 2 per la trasmissione “Il Ruggito del Coniglio” e recentemente ospite della serie televisiva “Dov’è Mario”, scritta e interpretata da Corrado Guzzanti.

Il vernissage, curato e diretto dal direttore artistico e regista Marco Caronna, vedrà protagonisti sul palco i Club di Serie A, le Società neopromosse dalla B1, i vincitori del premio “Roberto Stracca” per il migliore ufficio stampa di entrambi i Campionati. Il tutto arricchito da momenti di spettacolo, grazie anche all’intervento dei cantanti Fabrizio Voghera e Claudia Paganelli che arrivano a Bologna dal tutto esaurito dei grandi palchi dei musical “Notre Dame de Paris” e “Romeo e Giulietta”, scritti da Riccardo Cocciante, appositamente per accompagnare live le immagini dei video dedicati ai momenti principali della stagione appena conclusa.
Occasione di particolare commozione sarà quella della prima assegnazione del Premio “Passione per il Volley”, dedicato all’indimenticato giornalista Adelio Pistelli, scomparso lo scorso novembre: il premio è destinato a un atleta, arbitro, allenatore, tifoso, giornalista o Società che abbia sempre testimoniato la propria passione per il nostro sport, la grande passione per la pallavolo che caratterizza proprio la firma lasciata dal cronista Adelio Pistelli.

Nei giorni di martedì e mercoledì invece, come di consueto, in occasione di questo abituale appuntamento di luglio, la Lega ha programmato assieme alla FIPAV il trasferimento dell’Ufficio Tesseramento di questo organo federale da Roma a Bologna. L’Ufficio Tesseramento a disposizione delle società per la definizione dei trasferimenti dei giocatori, aprirà i suoi sportelli martedì alle ore 15,00 e li chiuderà per la SuperLega alle 17,00 di mercoledì 20 luglio. Questi dunque i tempi a disposizione per il Presidente Enrico Vicini e il General Manager Adi Lami per sbrigare tutte le formalità del caso, mentre i club di Serie A2 avranno a disposizione due ore in più.

La giornata di martedì si aprirà con una novità, una tavola rotonda fra i Responsabili della “Segreteria Generale”. Al Workshop “L’attività della Segreteria Generale” dei Club di SuperLega, per la società Argos Volley prenderà parte la dirigente Antonella Evangelista.
Nel pomeriggio il programma prevedrà l’incontro Settore Nazionale Ufficiali di Gara, Dirigenti e Allenatori – Video Check, e l’altro dedicato ad allenatori e dirigenti, “Math&sport: strumenti innovativi per il mondo dello sport” (la matematica al servizio dello sport nello studio e miglioramento della tecnica individuale e nell’analisi della tattica di gioco avversaria) – presentazione a cura di Moxoff. Presenti per l’Argos Volley coach Bruno Bagnoli e il GM Adi Lami.

Nella seconda giornata, quella di mercoledì, spazio alle attività dedicate a Media e Marketing. Per quanto riguarda il settore Media due gli appuntamenti ai quali prenderà parte la responsabile di area Carla De Caris, uno alle ore 9,30 durante il quale l’incontro sarà dedicato ai nuovi Responsabili ufficio stampa, e l’altro alle ore 15,30 il “Workshop Media Day”, una tavola rotonda fra i Responsabili degli Ufficio Stampa.
Per l’area Marketing/dirigenziale invece, due saranno i moduli ai fini dell’iscrizione all’Albo dei Dirigenti di Serie A 2016/2017 ai quali assieme ai dirigenti Lami, Evangelista, De Caris, prenderà parte anche Marta Bazzanti: “Digital experience e fan connection: percorsi evolutivi”. Salvatore De Angelis – Manager Digital & Social Solutions – Repucom a Nielsen Company, in planning alle ore 11,30; “Il valore dei mezzi sportivi in un mondo che cambia – Nuovi modelli di valutazione della sponsorizzazione per attrarre e fidelizzare gli investitori” – Giovanni Palazzi – Presidente StageUp, a partire dalle ore 14,30.

Storie Italiane di Successo, BioSì e DHL insieme.

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“Ancora una volta l’eccellenza italiana sceglie l’esperienza di DHL”, titola così la sua news l’azienda che offre soluzioni per un numero quasi infinito di esigenze di logistica e dunque leader mondiale dei trasporti, e l’eccellenza italiana in questione è BioSì, l’azienda sorana della famiglia Giannetti gioiello e fiore all’occhiello dell’imprenditoria locale per la nazione intera.

All’interno del circuito “Live”, la piazza virtuale della DHL Community, luogo di condivisione di idee, esperienze e contributi per crescere insieme, dedicato a tutti coloro che guardano il mondo senza confini, DHL si dichiara decisamente al fianco della Biosì sposando e condividendo a pieno l’innovazione e la tradizione che da sempre l’azienda sorana mette in testa al suo lavoro.

La DHL ha condiviso con BioSì un progetto innovativo, quello che ha già cambiato il modo di acquistare i migliori prodotti biologici certificati facendoli recapitare direttamente a casa o sul posto di lavoro con un semplice click – www.biosi.it – sul BioSì Box che più fa al proprio caso scelto tra una vasta gamma di formati ma soprattutto di prodotti sani e genuini che la terra propone a seconda delle sue stagioni e che la DHL garantisce in consegna entro 24 ore, preservando tutta la freschezza e la bontà del prodotto grazie ad un network capillare sul territorio e a un servizio dedicato al Food a temperatura controllata.

BioSì è un’azienda che fa della natura e della genuinità il suo cuore pulsante e dell’innovazione la sua specialità. Con passione e dedizione si occupa ogni giorno di soddisfare le esigenze di tutti coloro che comprendono l’importanza di un’alimentazione sana ed ecosostenibile, e lo fa in quattro modi, attraverso il servizio BioSì Street; Vending per scuole e uffici; l’ospitalità nell’Agriturismo “Oasi dei Sapori”; e offrendo dei modernissimi box di frutta e verdura biologica certificata sfusa o confezionata in pratiche bustine monodose, già lavata e pronta da gustare, con consegne sul posto di lavoro o direttamente a casa.

E proprio quest’ultimo punto ha colpito il colosso mondiale che tra le sue mission mette in primo piano la volontà di stare al fianco di chi fa business per indicare nuove opportunità di mercato, proporre soluzioni adatte alle esigenze delle piccole e medie imprese e dei clienti.

Così la DHL ha legato il suo nome a quello della BioSì, marchio della Globo Spa, azienda a carattere familiare operante nel settore della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli per la ristorazione collettiva pubblica e privata con un’esperienza sulle spalle lunga sessantacinque anni che ha mosso i primi passi e si è fatta conoscere negli anni ’50 grazie a Nonno Gino, e che è cresciuta a livello nazionale con i nipoti Gino, Ivan e Sabina, da anni oramai imprenditori affermati. L’attuale struttura di proprietà conta 20.000 metri quadri di cui 10.000 interamente condizionati con una capacità di stoccaggio pari a circa 3.000.000 di chili in 22 celle frigo di 10.000 metri cubi.

Una partnership che ruota intorno alla riscoperta dei sapori di una volta e alla promozione di valori come la protezione della natura e la salute della persona. DHL riconosce infatti l’innovazione e lo sviluppo sostenibile come fattori chiave e la famiglia Giannetti a sua volta non intende assolutamente far perdere il rispetto delle tradizioni:

“I prodotti BioSì – spiegano i fratelli Gino, Ivan e Sabina Giannetti -, nascono in risposta al bisogno sempre più diffuso di nutrirsi con cibi naturali, privi di sostanze chimiche che ledono la nostra salute e l’ambiente. Sfusi o confezionati in comode monodosi, seguono il normale andamento delle stagioni e contengono un maggior quantitativo di antiossidanti e sostanze utili per le nostre difese immunitarie.
Abbiamo un’attenzione particolare per tutta la nostra filiera, una filiera corta che garantisce sicurezza dei prodotti con continui controlli. L’unione di diversi agricoltori permette di ottenere frutta e verdura unica, poiché ogni particolare prodotto viene coltivato nell’area geografica che presenta le migliori condizioni microclimatiche alla sua crescita. L’impegno e la passione profusa in questa missione generano un alimento sano e genuino, che permette la riscoperta dei sapori autentici di un tempo”.

Parte da questa condivisione di idee, obiettivi, innovazione, crescita e mission il progetto che BioSì e DHL hanno studiato e messo a punto per soddisfare le esigenze dei loro clienti:
DHL Italia lo ha racchiuso in un fantastico video disponibile su YouTube (https://youtu.be/ptdC7f6cIhQ) dove a parlare più che l’entusiasmo che colpisce subito ascoltando le parole e vedendo il sorriso di Gino Giannetti, sono gli occhi di chi ama il proprio lavoro, crede in quello che fa e ci mette l’anima. Tutte emozioni e sentimenti astratti che si possono leggere solo negli occhi.