Alla scoperta della tifoseria bianconera: i capi ultras Gulia e Germani

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Prosegue il cammino alla scoperta del settimo uomo in campo per la Biosì Indexa Sora: se nella scorsa puntata abbiamo avuto il piacere di conoscere il trombettista Daniele Loreti, stavolta la palla passa a coloro che invece intonano i cori, i cosiddetti “capi ultras” a strisce bianconere. Noti a tutto l’ambiente e apprezzati per l’entusiasmo con cui seguono la loro squadra del cuore, ideano coreografie, organizzano assieme agli altri componenti dell’Armata Volsca le lunghe trasferte della SuperLega, loro sono Samuel Gulia e Marco Germani. Due storie diverse, ma la stessa passione attuale: la loro Sora sportiva, la pallavolo d’eccellenza.

“Mi sono avvicinato alla pallavolo grazie al mio amico Davide che, dopo la partita dello scorso anno contro Perugia che vide arrivare tantissimi tifosi avversari a Sora, mi chiamò una notte intorno all’una e mi disse che gli sembrava di giocare sempre fuori casa – spiega Samuel. Esordì dicendo: “So che tu di tifoseria ne capisci, quindi vorrei che ci dessi una mano a far nascere un gruppo che possa fare da spalla ai giocatori partita dopo partita”.

Discorso invece diverso per Marco, da sempre interessato al mondo del volley:

“La passione per la pallavolo nasce da lontano – dice Germani. Dagli anni in cui vivevo ad Arce e conoscevo un certo Giuseppe Patriarca. Eravamo ragazzi allora, lui mi parlava di questo sport meraviglioso ed io vedevo, in tv, le gesta dei vari Zorzi, Giani, Lucchetta. Poi sono tornato a vivere a Sora e ho iniziato a seguire l’allora Globo, prima saltuariamente, poi con più costanza grazie a mio figlio Michele, il vero tifoso di casa e ne sono rimasto stregato”.

Samuel ci racconta quindi come è nata la tifoseria organizzata sorana:

“L’Armata Volsca è figlia di due diversi gruppi di tifosi: quando sono arrivato, l’ho fatto sotto il nome dell’Armata Bianconera, assieme ad altri ragazzi. C’era già un altro collettivo presente, i Guerrieri Volsci e sebbene all’inizio le nostre idee differissero un po’, così come il modo di fare tifo, abbiamo presto trovato punti in comune e un unico obiettivo. Ci siamo quindi uniti sotto il nome di Armata Volsca e abbiamo creato questo grande gruppo, che si presenta alle altre tifoserie come una realtà giovane ma di grande mentalità”.

A differenza di Gulia, Germani è stato uno del nucleo dei Guerrieri Volsci, la prima organizzazione di fan a supporto del Sora:

“Sono entrato nei Guerrieri Volsci grazie a Daniele Mora e Marco D’Orazio e non smetterò mai di ringraziarli per avermi introdotto in questa situazione di appartenenza e condivisione. Oggi il mio ruolo, all’interno di questo gruppo stupendo, è quello di responsabile dei rapporti con le altre tifoserie e cerco di portarlo avanti sempre con fierezza e dedizione”.

Quella di Samuel è invece una figura che si pone un po’ come motivazionale e d’azione:

“Il mio ruolo è lanciare i cori. Faccio parte poi anche del direttivo, quindi prendo assieme agli altri determinate decisioni. Non vedo quasi mai cosa accade durante la partita, anzi, a volte mi giro e osservo più i tifosi avversari cosa stanno facendo. Mi piace guardare la nostra curva negli occhi quando lanciamo i cori per dare la carica ai giocatori. In quel momento provo un’emozione importante, un senso di responsabilità, perché per me e per noi fare una bella figura sugli spalti è come farla in mezzo al campo, è come se stessimo giocando un’altra partita, un campionato tra tifoserie. Quando le persone sono abbattute per il risultato sportivo, il mio compito è quello di fargli guardare oltre, verso ciò che potremmo raggiungere incitando i giocatori dal primo all’ultimo minuto, all’ultimo punto. Non dobbiamo mai lasciarli soli e dare sempre il massimo, indipendentemente dal risultato”.

Sono quindi davvero tante le emozioni che provano i supporters sugli spalti; le conosce fin troppo bene Germani, oramai un veterano del tifo volsco:

“Le emozioni sono tante e speciali. Domenica scorsa, ad esempio, abbiamo battagliato sugli spalti, a suon di cori e tamburi con i Sirmaniaci e ci siamo fatti valere. Certe sensazioni sono diverse ma egualmente profonde di partita in partita; vedere quei colori, i colori della mia città, e affrontare i mostri sacri del volley…cosa volere di più? Sono sensazioni uniche. Così come vedere una curva piena di famiglie, bambini che si divertono. Questo il nostro desiderio più grande: vedere una curva sociale!”

Conclude Samuel, spiegando come il loro apporto sia un tassello fondamentale per lo spettacolo stesso della partita e per la routine di un club sportivo:

“Il fatto di essere riconosciuti perché diamo il nostro meglio nonostante il risultato, per noi è importante, ed il fatto che i nostri giocatori vengano sotto la curva ad omaggiarci per quello che abbiamo fatto, indipendentemente dal risultato, è motivo di orgoglio. E’ più difficile farlo quando si perde ma è così che si creano determinati legami, perché è lì che si pianta il seme per le vittorie che arriveranno. Il messaggio che vogliamo far passare è di non mollare mai”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Giovanili, Cocco convocato alla Selezione Regionale del CQR

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Ancora grandi soddisfazioni per il settore giovanile dell’Argos Volley. E’ arrivata, dopo l’ottima esperienza della passata stagione, la convocazione alla Selezione Regionale del CQR (centro di qualificazione provinciale) per il palleggiatore Mattia Cocco.
L’atleta, cresciuto nel vivaio dell’Argos Volley sotto l’ala protettrice di coach Vittorio Giacchetti, veste la maglia bianconera per la quarta stagione consecutiva, prendendo parte ai campionati Under16 e Under18 provinciali. Negli anni, Cocco ha sempre ben figurato nel suo ruolo, migliorando giorno dopo giorno, merito dell’impegno e della dedizione che contraddistinguono il suo lavoro, dentro e fuori dal campo, e della fiducia datagli dai propri compagni.
Dopo le numerose convocazione da parte del CQP (centro di qualificazione provinciale), e dopo essersi espresso sempre positivamente nella passata stagione, Mattia è stato chiamato alla corte dei selezionatori regionali Marco Dassi e Matteo Antonucci per un allenamento che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 6 novembre dalle ore 17.15 alle ore 19.45 presso la Palestra Comunale di Albano Laziale.

“Questa volta la convocazione un po’ me l’aspettavo. – ha dichiarato coach Giacchetti -. Quando è stato chiamato alla fine della stagione precedente insieme a Giuseppe D’amico ci siamo resi conto che i criteri di scelta, nel CQR sicuramente tengono conto dell’aspetto fisico, essendo sotto l’occhio delle selezioni nazionali, ma l’importanza del torneo è tale per cui il valore principale resta sicuramente quello tecnico, il gioco. Nessuno di noi, dunque, aveva dubbi sul fatto che Cocco venisse scelto di nuovo, anche perché crediamo in lui molto più di quanto non faccia egli stesso. Un consiglio che posso dargli è di volare basso ed avere i piedi per terra. E’ un po’ una testa calda, e questo per lui è un’arma a doppio taglio. Il fatto che impari tanto è consequenziale al fatto che gli piaccia molto osare e provare giocate difficili, ma non deve esagerare. Dovrebbe in parte seguire l’esempio di Seganov che, cotrariamente, a volte osa poco. E’ molto didattico ma con le mani che ha Georgi può fare tanto, è veramente molto bravo. Mattia, invece, è l’esatto contrario. La giocata d’effetto è sempre quella che predilige, ma ogni tanto dovrebbe semplicemente fare le cose basilari, che gli riescono tanto bene quanto quelle più complicate. L’augurio che posso fargli è che sia solo la prima vera convocazione di una lunga serie e che, quanto meno, arrivi a giocarsi il trofeo delle regioni da protagonista”.

“Questa nuova convocazione – dice un emozionato Mattia Cocco – per me è stata inaspettata e pertanto ne sono ancor più lusingato. Per me sarà un’esperienza davvero importante che potrebbe aprirmi le porte alla pallavolo giocata, quella che conta. Per questo mio traguardo devo sicuramente ringraziare Vittorio, un grande mister, con la M maiuscola. E’ stato lui a darmi questo ruolo e a crescermi sotto l’aspetto tecnico-tattico, giorno dopo giorno, guidandomi sulla strada giusta. Di una cosa sicuramente devo dargli atto: ha ragione, quando mi dice che sono una testa calda. Spero di poter dare il mio contributo ogni qualvolta ce ne sia bisogno, mettendo sempre il mio potenziale a disposizione di quelli che saranno, mi auguro, i miei compagni, giocando per loro e con loro, con la speranza di ricevere fiducia e appoggio”.

Sora-Perugia, le voci dei protagonisti

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Era un’impresa troppo grande per chiunque pensare di scalfire il primato della Sir Safety Conad Perugia, ma la Biosì Indexa Sora torna in palestra con un grande, grandissimo onore: essere riuscita a vincere il primo set contro una corazzata che fino a ieri aveva vinto tutti e cinque i turni per 3-0. Quello che i bianconeri hanno messo sul campo è stato sufficiente a capire che la squadra c’è, il gioco anche e finalmente è tornata anche la lucidità di cui avranno bisogno per portare avanti l’impegnativo percorso della SuperLega.

“Purtroppo ci ritroviamo qui a commentare ancora un’altra sconfitta – dice a caldo coach Mario Barbiero. Abbiamo giocato bene, ma facciamo ancora fatica. Oggi nel secondo set dovevamo fare meglio, avevamo il periodo in mano e lo abbiamo sprecato. Chiaramente dall’altra parte avevamo una squadra davvero competitiva, non c’è da discutere riguardo le qualità del Perugia. C’è però da discutere riguardo la nostra squadra. Mi aspetto ancora di più, perchè nei momenti importanti ancora mostriamo leggerezze. Da questi ragazzi voglio qualcosa in più. Gli faccio i complimenti perché ci hanno messo anima e cuore in questa gara, però ancora non basta; dovremo lavorare molto in palestra per migliorarci. Dal 20 in poi bisogna diventare grandi. Oggi, con questa cornice di pubblico qui a Frosinone, credo che potevamo fare meglio, però un passo avanti è stato fatto. Adesso abbiamo la partita con Civitanova, domenica prossima, e per noi sarà un altro banco di prova che ci dovrà lasciare insegnamenti per le partite successive. Questo è il mio augurio”.

Al suo allenatore si unisce il capitano, Mattia Rosso, reduce da una prestazione di classe contro la capolista umbra:

“Innanzitutto partiamo dagli aspetti positivi. Abbiamo fatto una bella partita. C’è grande soddisfazione per essere stata la prima squadra in questo campionato ad aver rubato un set al Perugia, e ripartiamo da qui. Siamo stati protagonisti di una grande prestazione, a differenza delle altre partite dove avevamo faticato un pò di più. Speriamo di riuscire a fornire questo tipo di performance anche contro rivali più abbordabili; solo in quel caso possiamo tirar fuori qualche punto e arrivare alla vittoria. Adesso guardiamo al match di domenica prossima contro Civitanova, un’altra grande formazione, ma se lo spirito è questo potremmo dargli del filo da torcere. C’è mancata un pò di esperienza: loro nei momenti decisivi hanno tirato fuori la stoffa dei campioni, sono più abituati rispetto a noi a disputare sfide molto delicate. Noi forse, presi un pò dalla frenesia, siamo stati poco lucidi e sul finale del secondo set ci siamo fatti scappare una grande occasione. Un punto sicuramente lo avremmo meritato, ma siamo comunque soddisfatti”.

Per i perugini è il Direttore tecnico Stefano Recine a commentare l’entusiasmante gara:

“Innanzitutto non è assolutamente vero che volevamo fare turnover. Abbiamo avuto un problema in mattinata con Zaytsev e abbiamo dovuto tenerlo fuori per precauzione, e di conseguenza è rimasto fuori anche Podrascanin. Quello che ci ha sorpreso di più è stata la qualità del Sora. Noi non eravamo venuti qui con la testa altrove. Oggi loro hanno avuto Petkovic che era in giornata di grazia, ci sta un risultato così. Direi che siamo andati bene, di solito un punto lo si perde in queste partite. Da noi qualcosina è mancato, avendo alcuni ragazzi in panchina, qualche meccanismo si è un pò inceppato, ma non ho nulla da rimproverare se non qualche disordine nel muro in un paio di occasioni. Comunque è proprio nei momenti decisivi che i miei giocatori sono riusciti a far vedere le migliori cose”.

La Biosì Indexa tornerà domani in palestra a preparare una partita ostica contro un’altra big: dopo aver affrontato a testa alta Modena e Perugia, tocca infatti togliersi il dente anche contro Civitanova , in trasferta, per la settima giornata di regular season.

Cristina Lucarelli – BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare

Sora a testa alta con la capolista

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Al PalaSport “Città di Frosinone” è stata tutta da vivere la sfida tra la BioSì Indexa Sora e la Sir Safety Conad Perugia. Lo show preannunciato è andato in scena in entrambe le metà campo e tutto quello che poteva essere scontato alla fine proprio tanto non lo è stato, a parte il risultato finale, il 3-1 che continua a confermare il club del Presidente Sirci in testa alla classifica.

Con una prestazione corale sempre allo stesso ritmo e ben amalgamata senza nessuna voce fuori dal coro, ma soprattutto con la sua esperienza, la Sir Safety Conad Perugia si conferma anche in questa giornata la regina della SuperLega. Sei vittorie su sei incontri, 18 punti classifica ma ora con una piccola macchia, il set lasciato a Sora, quello che finora non aveva concesso a nessuno.

Dal canto suo la BioSì Indexa, che tra le mura amiche guarda il suo avversario alla pari affrontandolo a testa alta, ha cercato di premere ancor più l’acceleratore sui suoi punti di forza, non solo lottando su ogni pallone, ma soprattutto gestendo e giocando al meglio quelli più importanti. Alla fine però la maggiore esperienza degli uomini di coach Bernardi, che sul 15-15 del quarto set ha messo in campo i suoi migliori, quelli del sestetto titolare, hanno scritto quel risultato che dà ragione all’aspettativa comune, ma entrambe le squadre hanno dato vita a un grandissimo spettacolo, quello degno della Serie A, quello che ogni tifoso vorrebbe vedere la domenica nei PalaSport.

“Purtroppo commentiamo un’altra sconfitta – dice coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato bene ma non è bastato: nei momenti importanti facciamo fatica e dobbiamo imparare dai nostri errori per non commetterli più in futuro. Dobbiamo crescere come squadra perché la pallavolo che conta si gioca dal 20 in poi e su quel punteggio ancora facciamo fatica. Volevo fare i complimenti però ai ragazzi che hanno giocato una buona pallavolo, anche se dobbiamo ancora crescere tanto”.

“E’ stato bellissimo giocare in questo palazzetto e soprattutto contro Sora – commenta un entusiasta Gino Sirci, presidente del Perugia -. La partita non era facile e lo sapevamo, perché Sora è una squadra che vuole realizzarsi. Sappiamo che alle grandi squadre italiane capita a volte di cadere anche con le piccole, come è successo a Civitanova con Latina. Abbiamo lasciato un set ma per fortuna poi il mister ha messo dentro i soliti titolari che aveva inizialmente deciso di lasciare in panchina. Con il loro ingresso la squadra è partita e siamo decollati verso la vittoria finale. Comunque bravissimo il nostro avversario e il pubblico che è stato correttissimo. Insomma, una società amica con un pubblico più che corretto”.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, e con Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Anzani e Ricci in posto 3, i martelli Berger e Russell, e Colaci libero.

Subito aggressiva la Sir Safety Conad Perugia con una battuta che fino al 2-11 lascia Sora fuori dai giochi con 3 ace di Atanasijevic e uno dell’ex Anzani. Coach Barbiero fa respirare i suoi richiedendo il time out discrezionale e poi da campo a Fey sostituendo Nielsen, e a Mauti per il giro dietro al posto di capitan Rosso. Con il neo entrato in prima linea e il suo opposto, i padroni di casa rosicchiano lunghezze importanti per entrare in partita ma i perugini continuano a spingere con tutte le bocche da fuoco per il 10-19. I bianconeri di coach Barbiero non ci stanno, non mollano, respirano e fanno bene il loro lavoro crescendo in attacco guidati da capitan Rosso e Petkovic e ben orchestrati da Seganov. Sale il livello del gioco con il mini break positivo che fa segnare sul tabellone il 18-23 ma a fare la differenza è De Cecco che permette al suo opposto, Magnum Atanasijevic, di giocare senza muro per il 20-25 finale.

Sotto di un set a zero la BioSì Indexa torna in campo con uno sguardo diverso, quello di chi affronta il suo avversario alla pari per il primo vantaggio gara del 5-2. Un errore però riporta la battuta nella metà campo ospite che con i suoi martelli inanella un filotto positivo di 5-0 che ribalta la situazione 5-7. Rosso e Petkovic rimettono subito tutto in equilibrio e il muro di Fey a bloccare Atanasijevic porta il nuovo vantaggio del 10-8. Si prosegue punto a punto con belle giocate da entrambe le parti e con Bernardi che sul 17-14 richiama a colloquio i suoi ragazzi ma al rientro in campo, nonostante la prima intenzione di Russell su ricezione lunga, Sora mantiene stretto il suo vantaggio 22-19 con Rosso che lo emula tirando il rigore che chiude il mezzo punto autografato da Caneschi al servizio. Ancora time out discrezionale per la panchina perugina con il sestetto che poi approfitta di qualche errore di tropo al servizio del suo avversario per l’equilibrio del 22-22. Il diagonale del capitano e l’ace di Petkovic regalano al PalaSport due set ball che fanno sognare, ma la Sir rimanda tutto ai vantaggi. La battuta a rete di Russell prima e la decisione arbitrale invertita dal video check dopo, mettono nelle mani della BioSì Indexa altre due opportunità set ma De Cecco sa a chi deve affidarsi per far continuare l’imbattibilità set della sua squadra. Così ci pensa Atanasijevic a mettere a referto il 26-28 che si traduce nel computo set 0-2.

Continua l’equilibrio in campo e la grande esultanza sugli spalti dell’Armata Volsca e i dei Sirmaniaci che cantano per il 13-13 che mette in mostra lo spettacolo di uno scontro tra due belle squadre. È il momento dei centrali: con Mattei all’ace e Caneschi a muro su Anzani, il mini break positivo dal parziale di 4-0 porta Sora avanti 17-15. Però fanno anche il loro cattivo tempo i padroni di casa per il 20-20 che continua a tenere tutti con il fiato sospeso ma comunque mettono sempre per primi il piede avanti. Così coach Bernardi ferma il gioco ma alla ripresa l’ace di Petkovic e il muro a uno di Rosso a bloccare graniticamente Atanasijevic, lo costringono a utilizzare anche il secondo time out discrezionale a sua disposizione per cercare di rimettere i suoi i corsa nonostante il 24-20. È Petkovic però a correre più forte di tutti per il 25-21 che fa vincere il terzo set a Sora e riapre il match.

Stesso copione del game precedente in avvio del quarto che dopo aver visto una bellissima Sora costruire con pazienza certosina il suo gioco e imporlo su quello avversario, vede anche sul 15-15, coach Bernardi decidere di schierare il suo sestetto titolare con l’ingresso di Zaytsev su Berger e Podrascanin per Anzani. Sale ancora il livello del gioco con scambi lunghi che infiammano l’ambiente e alla fine a fare la differenza è l’esperienza, quella dei bianconeri avversari. Così Sora saluta il match sul 21-25 e Perugia festeggia il 3-1 che gli frutta altri 3 preziosi punti classifica.

BIOSÌ INDEXA SORA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 32, Rosso 15, Nielsen, Mattei 2, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 11, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 6; B/P 22; muri: 5.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 20, Zaytsev, Russell 11, Podrascanin 3, Ricci 9, Colaci (L), Shaw n.e., Anzani 10, Siirila, Berger 9, Della Lunga, Andric n.e, Cesarini (L) n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 6; B/P 15; muri: 9.

PARZIALI: 20-25 (‘26); 26-28 (‘33); 25-21 (‘27); 21-25 (’26).

MVP: Dusan Petkovic.

ARBITRI: Maurizio Canessa, Gianluca Cappello.

SPETTATORI: 2.408.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare

Tutto pronto per Sora vs Perugia

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La grande attesa è terminata, i biglietti d’ingresso quasi; il PalaSport “Città di Frosinone” ha indossato il suo vestito migliore grazie all’infaticabile e ineccepibile lavoro dello staff Argos Volley; la madrina d’eccezione, Valeria Altobelli, riscalda la voce; la famosa Apetta BioSì Street ha messo in funzione l’estrattore; e Dolcemascolo da “La Scuola del Gusto” sforna delizie per la sala hospitality. E loro, le vere star sotto le luci dei riflettori, la BioSì Indexa Sora e la Sir Safety Conad Perugia, scalpitano a bordo campo in attesa del fischio d’inizio che daranno i signori Maurizio Canessa e Gianluca Cappello alle ore 18:00 di domani.

Una sfida tutta da vivere quella valida per la 6a giornata di andata del Campionato di SuperLega UnipolSai che sulla carta pare abbia già un destino scritto ma che poi in campo non si sa come girerà la palla.
Ovvio che la carta parla attraverso dati di fatto: Perugia è la prima della classe a punteggio pieno, quota 15 conquistata con cinque gare vinte 3-0, bottino con il quale vive un testa a testa con l’Azimut Modena. Sora invece ha nel suo forziere una sola lunghezza conquistata nel derby infrasettimanale terminato al tie break. Ergo, sfida tra la testa e la coda della classe.
La Sir Safety Conad ha indubbiamente dalla sua parte la maggiore qualità tecnica, la maggiore esperienza in tutti i suoi uomini, oltre che appunto, la carta. Ma i favori del pronostico dovranno vedersela e scontrarsi con una BioSì Indexa che se in trasferta finora ha accusato qualche problema, sul quale lo staff tecnico ha già posto l’accento e sta lavorando, tra le mura amiche, davanti al suo bellissimo pubblico, ha sempre lottato con le unghie e con i denti restando attaccata al match con Modena fino alle battute finali di ogni set, e ribaltando completamente la situazione di svantaggio nel derby dove sotto di 2-0, si è arresa solo al quinto.

L’obiettivo di Sora per questo confronto lo spiega coach Mario Barbiero:

“La Sir Safety Conad Perugia si descrive da sola: grandi atleti, grande squadra, grande tecnico. Per noi sarà un altro momento di verifica, mi aspetto una risposta dalla squadra e dai singoli, ma soprattutto che vengano superati alcuni traguardi intermedi. Il maggior punto di forza del nostro avversario è la potenza in battuta e in attacco, ma quest’anno giocano molto più di squadra e ciò li rende spesso inavvicinabili. Le difficoltà che incontreremo sono evidenti, Perugia e poi Civitanova rendono complicato il nostro percorso a breve termine. La strada che seguiremo sarà quella di lavorare sui nostri punti di forza, e dunque non solo lottare su ogni pallone, ma soprattutto su quelli che contano. Questo ora è il nostro obiettivo”.

Il team del presidente Gino Sirci arriva a Frosinone, e dunque ad affrontare Sora, dopo il doppio turno casalingo con Milano e Monza risolto positivamente in 6 set con le energie risparmiate che saranno investite oltre che nella gara di domani, anche per la trasferta in Bielorussia dove mercoledì 8 scenderanno sul campo del Palace of Sport “Uruchje” di Minsk per l’andata del turno preliminare di Champions League contro i padroni di casa dello Shakhtior Soligorsk.
Ma la stagione dei perugini era iniziata con una grande conquista che ha scritto una magnifica pagina della loro storia sportiva, la vittoria del primo trofeo, la Del Monte SuperCoppa. Fino all’8 ottobre infatti, in bacheca avevano solo la vittoria del campionato di Serie A2 (2012), oggi invece i bianconeri laziali troveranno nei bianconeri umbri dall’altra parte della rete, un team di professionisti della serie guidati da coach Lorenzo Bernardi e con al centro della rete l’ex Simone Anzani, a Sora nella stagione 2012-2013 (Serie A2). Durante il mercato la Sir Safety si è mossa in più direzioni confermando comunque la sua artiglieria pesante, quella formata dalla diagonale De Cecco-Atanasijevic; dagli schiacciatori di posto 4, lo “Zar” Zaytsev, l’esperto marchigiano Della Lunga, lo statunitense Russell, e l’austriaco Berger. Unico superstite della passata stagione al centro, il nazionale serbo Podrascanin al quale sono stati affiancati appunto Anzani, Ricci e il finlandese Siirila. Altre new entry nel roster dei Block Davils il libero Colaci, ex bandiera della Diatec Trentino; il palleggiatore statunitense Shaw, in arrivo dalla Kioene Padova; il libero Cesarini, reduce da una buona stagione in Serie A2 UnipolSai con la Emma Villas Siena. Dal torneo polacco, invece, è arrivato il giovane opposto Leo Andric.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Dolcemascolo, la “Scuola del Gusto” della sala hospitality

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Si è tenuta questa mattina, presso il locali dell’azienda Dolcemascolo a Frosinone, la conferenza stampa di presentazione del nuovo accordo commerciale che lega il marchio noto nel mondo della ristorazione – pasticceria, panificazione ecc – a quello dell’Argos Volley e della Biosì Indexa Sora. Il brand frusinate, conosciuto ai più per la professionalità, il dinamismo e la qualità indiscussa dei propri prodotti, accompagnerà per la prima volta il club bianconero sotto i riflettori della SuperLega. Il brand del capoluogo, in particolare, provvederà con la propria esperienza a deliziare gli avventori della sala hospitality, come spiega lo stesso proprietario Simone Dolcemascolo:

“Ci tenevamo in particolar modo all’accordo che abbiamo siglato perchè nasce da un affetto e una stima reciproca tra la famiglia Dolcemascolo e quella Giannetti. Sono lieto, quindi, di fare quest’annuncio e di rappresentare la nostra organizzazione. Con questo accordo siamo quindi vicini allo sport e la pallavolo è uno di quelli che penso, in questo momento, possa non solo rappresentare una disciplina ma proprio l’essenza del “sano”. La nostra partecipazione sarà concreta perchè faremo un servizio banqueting all’interno dell’area Hospitality del palazzetto dello Sport, e cercheremo di farlo nel migliore dei modi, con qualità, attenzione e soprattutto con una selezione di prodotti enogastronomici locali. Questo è un pochino quello che sarà la nostra attività di quest’anno e ci tenevo a fare la presentazione qui dentro, in una sede un po’ insolita in quanto siamo circondati da forni ed attrezzature, e tutto ciò che è legato al mondo del food perchè da un po’ diamo vita a quell’attività legata al mondo della formazione che si unisce bene a quelli che sono i valori dello sport. Insieme alla famiglia Grossi ed alla famiglia Petrucci abbiamo ideato la scuola del gusto, che è un’attività che vuole fare formazione ma anche divulgare questi lavori. Con Marta Bazzanti ci siamo trovati subito ed il buon auspicio, nell’arco di un paio di settimane, si è subito tramutato in fatti. Le ho presto detto che siamo una piccola realtà ma che avrei fortemente voluto una partenership. Con la Biosì Indexa l’obiettivo era quello di una vera e propria collaborazione. Non di vedersi, quindi, solo a fine mese o a fine anno, ma di legarsi perchè, da una relazione così, avremmo potuto sviluppare grandi cose e creare un connubio vincente”.

Per il club volsco è patron Ivan Giannetti  ad esprimersi:

“Legare il nostro marchio al brand Dolcemascolo significa alzare la qualità della nostra società. Questo perchè la Biosì Indexa Sora è alla continua ricerca di qualità e valorizzazione del territorio. E’ un punto su cui, da sempre, abbiamo cercato di lavorare e vogliamo ottimizzare tutte le realtà del comprensorio attraverso un’attività sana come quella sportiva, coniugandola ad una sana e corretta alimentazione per piccoli e grandi. E’ per questo che siamo orgogliosi di questa partnership che abbiamo molto desiderato e che, attravero Marta, abbiamo concretizzato, trovando un accordo in maniera veloce. Auguro quindi a tutti un’ottimo proseguimento di stagione nel mondo della pallavolo con questo nuovo sponsor”.

Conclude per tutti capitan Mattia Rosso, che volge lo sguardo anche all’impegno probante della prossima domenica, 5 novembre contro Perugia:

“Domenica ci aspetta una partita dura. Arriva la capolista che ha vinto 5 partite su 5, tutte con il risultato di 3-0. SI annuncia quindi come un vero e proprio rullo compressore del campionato. Noi, dal canto nostro, stiamo crescendo come squadra anche se i risultati non si sono ancora visti, ma essendo una squadra giovane dobbiamo guardare sul lungo periodo, confrontandoci con grandi campioni per vedere a che punto siamo nella nostra crescita. Invito quindi tutti a venire al palazzetto e tifare per noi”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Coach Mario Barbiero: “L’unica strada da seguire è il lavoro quotidiano”

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È stato duro il rientro dalla Kione Arena di Padova per i ragazzi della BioSì Indexa Sora, ma il coach Mario Barbiero, uomo di esperienza e vera guida non solo tecnica, ha saputo parlare loro utilizzando anche il metodo del bastone e della carota.
Insieme hanno fatto il quadro dell’accaduto, hanno tirato fuori le criticità, e poi hanno scelto la strategia da seguire per le prossime durissime due settimane, quelle che portano il nome di due avversari devastanti al solo pensiero, Perugia e Civitanova.
Nessuno si scoraggia, nessuno si tira indietro, ma tutti seguono le indicazioni dello staff tecnico che prima di loro ha studiato situazioni, avversari, e definito allenamenti, e dunque testa bassa e lavorare.

“A Padova potevamo e dovevamo fare di più – spiega coach Mario Barbiero -. Nel primo e terzo set siamo stati sempre in partita e abbiamo avuto le opportunità per fare meglio, ma siamo mancati proprio li, nei momenti che contano. Dobbiamo crederci di più e accumulare esperienza per gestire meglio alcune situazioni nei momenti delicati della gara”.

Cosa ha detto ai suoi ragazzi al termine del match patavino?
Come avete analizzato quanto espresso in campo?

“Ho detto che possiamo e dobbiamo fare meglio, l’unica strada da seguire è il lavoro quotidiano, che nel tempo da certezze tecniche e tattiche le quali ci consentiranno di crescere sia a livello individuale che di squadra, e tutto ciò lo dobbiamo a noi stessi, alla Società che ci mette sempre nelle migliori condizioni e ai nostri sostenitori che ci seguono e ci sostengono ovunque”.

Con pochissimo tempo a disposizione, solo tre giorni prima del prossimo match, su cosa lavorerete?

“Continueremo il nostro programma di lavoro fisico-tecnico-tattico, credo che abbiamo tutti i margini e le potenzialità per crescere nell’arco della stagione. Mi dispiace per questi risultati, ma credo fermamente nel lavoro che stiamo facendo, sarà il tempo a darci ragione o torto. Ogni domenica per noi sarà momento di verifica, e a ognuna di queste mi aspetterò sempre una risposta diversa e comunque migliore da parte della squadra e dei singoli. Ogni domenica dovremo superare alcuni traguardi intermedi con le prossime due che ci mettono davanti a difficoltà evidenti con Perugia e Civitanova a rendere complicato il nostro percorso a breve termine”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

“Facciamo Squadra”, Botteghino e promozioni

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Sale la febbre per il big match domenicale che vedrà la Biosì Indexa Sora fronteggiare nientemeno che la Sir Safety Conad Perugia dello zar Ivan Zaytsev. Alle ore 18.00, il parquet del capoluogo sarà teatro della sfida per eccellenza, contro i freschi vincitori della Supercoppa italiani, contro i “block devils” del presidente Sirci.

E così, la corsa per l’accesso al palasport “Città di Frosinone” si fa sempre più intensa, con la richiesta di ticket ad aumentare esponenzialmente di giorno in giorno: chi per tifare il suo Sora, chi per presenziare allo spettacolo offerto dalla serie A, con campioni del calibro del succitato Zaystev o di Atanasijevic o dell’ex di lusso Anzani.

L’Argos Volley si mette dunque a disposizione di ogni appassionato del “grande volley” aprendo le porte del palazzetto di Sora ogni pomeriggio fino a sabato, dalle ore 16.00 alle 19.00, mentre nella stessa giornata di domenica, sarà il botteghino frusinate ad esaudire le vare richieste a partire dalle ore 10.00.

I biglietti, come sempre, sono già acquistabili anche sul circuito on line www.liveticket.it con i seguenti prezzi: tribuna vip 50€ senza ridotto, tribune ovest ed est 25€ (20€ riduzione Under16), curve 14€ senza riduzioni.

Per coloro che si rivolgeranno alla biglietteria del PalaGlobo, in via Ruscitto, Carnello-Sora, l’Argos riserva una piacevole offerta dall’eloquente denominazione “Facciamo Squadra”: al costo di soli 28€ sarà possibile accedere alla combo Sora vs Perugia di domenica 5 e Sora vs Verona di domenica 19; la promozione è valida solo in tribuna est e fino ad esaurimento posti. Un’iniziativa imperdibile per ogni appassionato di pallavolo che, ad un costo, di pochissimo superiore a quello del titolo singolo, può assistere a ben due incontri di altissimo livello ed assicurarsi il posto in un impianto che, questa domenica, si preannuncia facilmente sold out.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Valeria Altobelli madrina d’eccezione di Sora-Perugia

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Domenica al Palasport “Città di Frosinone” la BioSì Indexa Sora ospiterà i campioni della Sir Safety Conad Perugia e ad accogliere entrambe le squadre e i tantissimi tifosi che arriveranno per seguire i propri beniamini da ogni parte della provincia e anche oltre, come anche da Perugia, ci sarà una madrina d’eccezione, Valeria Altobelli.

La conduttrice, attrice, cantante e modella ma soprattutto Sorana doc, attualmente impegnata nel fortunato varietà del sabato sera di Rai Uno, Tale e Quale Show, non perde mai occasione per sostenere tutte le attività dell’Argos Volley. Chi non ricorda il video messaggio dello scorso agosto 2016 quando da Rio, dove si svolgevano le Olimpiadi, fece arrivare attraverso i social il suo messaggio in sostegno della BioSì Indexa Sora dando appuntamento a tutti al PalaGlobo “Luca Polsinelli” dove poi si recò assieme alla sua famiglia, il marito Simone Venier e il figlio Gioele in occasione proprio dell’incontro tra Sora e Perugia? O la sua presenza sul palco in piazza Santa Restituta in veste di presentatrice accanto allo speaker Pietro Di Alessandri in occasione della festa della promozione in SuperLega?

“Alla Argos Volley mi lega una grande passione per lo sport, una grande passione per Sora, e la stima per Gino Giannetti che è stato capace di credere e scommettere su qualcosa che fino a qualche tempo fa poteva sembrare utopia, difficile da realizzare. Ha avuto la forza di scommettere su un settore in grandissima crescita, e lo hanno dimostrato le prime serate di Rai1 trasmettendo con grande audience la pallavolo. Solo un grande sognatore, un grande visionario come lui poteva rendere possibile una cosa del genere perchè non è assolutamente semplice spingersi in un settore totalmente diverso dal proprio, per questo lo stimo a livello professionale. Neanche i problemi all’ordine del giorno con il cambio di “casa” sono riusciti a fermare una persona che crede fermamente in ciò che fa, nel territorio sorano e in tutti quei ragazzi e atleti che ha ingaggiato e che stanno calcando il palcoscenico della Serie A. E’ una serie d’eccellenza, e se anche tu non lo sei non puoi raggiungerla. Quindi tanto di cappello a Gino che ha dato l’opportunità di eccellere tra le eccellenze soprattutto a persone del territorio”.

Nonostante il grande impegno televisivo del momento, la Altobelli ha voluto fortemente trovare il tempo per passare un pomeriggio al Palasport “Città di Frosinone”.

“Gino mi aveva invitato alla partita del debutto casalingo con Modena, alla quale purtroppo per impegni di lavoro non sono riuscita ad esserci. Ma non sarei potuta mancare per niente al mondo: mi piace sostenere la mia città soprattutto attraverso una squadra d’eccellenza come quella dell’Argos Volley proprio perchè sono legata a Gino, a questi ragazzi e alla mia Sora che porta la maglia della Biosì Indexa. Ho pieno rispetto e amore per loro, bisogna seguire e sostenere questi ragazzi che ci mettono la faccia e portano il nome della nostra città, perchè se crescono loro cresce anche il nostro territorio, e questa è una cosa che dobbiamo capire, ossia che Sora è rappresentata da una squadra di pallavolo ed è la cosa più importante che abbiamo, e parallelamente, in questo momento, è rappresentata da me in prima serata su Rai1”.

Sora vs Perugia è anche l’occasione per Valeria e la tua famiglia di rivedere tanti amici, sia sorani che quelli ai quali il destino oggi fa indossare la maglia umbra.

“Sarà anche l’occasione per rivedere coach Bernardi e sua moglie con i quali siamo grandissimi amici, per rivedere Ivan Zaytsev sperando ci sia anche la moglie, ma soprattutto per vedere tutti i ragazzi e le persone che sono legate alle sport, un mondo fatto assolutamente di belle persone. Non sarà campanilismo, non sarà tifo perchè sicuramente Perugia sulla carta parte avvantaggiata, ma sono certa che i ragazzi della BioSì Indexa lotteranno seriamente contro un grandissimo avversario. Poi potrebbe anche arrivare il risultato, perchè come diceva mio nonno, la palla è tonda e certe cose non si possono mai prevedere”.

Per una donna di spettacolo come te, che spettacolo è la SuperLega? E cosa significa esserne madrina di un evento così importante?

“La SuperLega è un grandissimo spettacolo perché oltre ad essere il campionato più bello e più ricco di valore al mondo, chi ne fa parte ha capito che oramai si vive di comunicazione e la decisione di rende ogni evento-gara un vero e proprio spettacolo ne è la dimostrazione. Per me dunque è una grandissima gioia poter essere artefice dello spettacolo dell’evento-gara Sora-Perugia. Il fatto che Gino mi riconosca l’onore di essere la madrina di un incontro del genere, forse l’appuntamento più importante per la Biosì Indexa Sora, mi inorgoglisce, mi sento privilegiata e stimata.
Spero di arrivare con tutta me stessa al pubblico delle grandi occasioni che domenica sarà sugli spalti allo stesso modo in cui ho raggiunto quelle persone che sono venute in trasmissione con lo striscione “Valeria, Sora è con te”. Quando semini bene, raccogli bene; quando ami, sei amata; quando rispetti, sei rispettata; quando non ti tiri mai indietro per la tua città, il riscontro arriva sempre, quando meno te lo aspetti e nelle modalità che neanche immagini. Sono sicura che la nostra gente ancora una volta non ci deluderà e che il detto “nemo profeta in patria” per noi non esisterà”.

“Prima di darvi appuntamento a domenica alle ore 18:00 presso il PalaSport “Città di Frosinone” voglio lasciare alcuni messaggi importanti.
Il primo è per chi ha già comprato i biglietti: bravi! La previdenza vince sempre. Soprattutto nel caso di un bellissimo evento come quello di domenica, è davvero inutile rischiare di rimanere a bocca asciutta, quindi complimenti ai previdenti che si sono già garantiti il loro posto nel grande spettacolo di Serie A.
Un altro è per quelli che devono ancora acquistare il biglietto, fatelo! Perchè se un intero pianeta si ferma per guardare le Olimpiadi, alcuni di quegli atleti che hanno fatto ciò domenica saranno in campo a Frosinone, giocheranno contro la nostra squadra del cuore, e allora, quale occasione migliore?
Le mie ultime parole, ma non in ordine di importanza, le rivolgo ai ragazzi della BioSì Indexa Sora: siete l’orgoglio di una città. E mi riferisco anche ai ragazzi stranieri che condividono veramente delle immagini bellissime del nostro territorio sui social, del loro modo di stare insieme anche con persone di zona, del loro modo di integrarsi e imparare l’italiano.
Per me qualsiasi risultato sarà la vittoria, perchè il solo scendere in campo e affrontare alla pari qualsiasi avversario e giocarsela, è una grandissima vittoria. La vittoria del match magari arriva, ma il solo fatto di essere in SuperLega, è un grandissimo orgoglio per loro, per le loro famiglie e per Sora che è la loro famiglia adottiva”.

Carla De Caris – Responsabile BioSì Indexa Sora

Padova-Sora, le voci dei protagonisti.

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Ancora a mani vuote contro la Kioene Padova, la Biosì Indexa Sora ora farà un esame di coscienza e dovrà applicarsi soprattutto per ritrovare il morale e l’agonismo che l’avevano contraddistinta con Modena o Latina. I problemi emersi nel corso dell’ultimo match serviranno a coach Barbiero per lavorare sui suoi ragazzi e tirare fuori quel che serve per dire “basta” a questo momento sfavorevole ai bianconeri, come spiega la stessa guida tecnica:

“Della mia squadra non sono tante le cose che mi sono piaciute perché abbiamo di nuovo approcciato la partita male e sottotono dal punto di vista mentale – commenta a caldo Mario Barbiero. Non riusciamo a venirne fuori; probabilmente le motivazioni sono sia di origine tecnica che mentale, ma cercheremo di lavorarci. Nelli ha fatto la differenza al servizio, mettendoci sempre in grossa difficoltà ed aprendo solchi importanti all’interno dei set, per cui uscire da lì, per noi, attualmente era veramente difficile. Sicuramente mi preme sistemare l’aspetto morale. Fisicamente e tecnicamente c’è quello che c’è. Sono convinto che con i mezzi che abbiamo possiamo competere per giocare meglio, sicuramente. Dal punto di vista mentale, però, ho visto i miei atleti un po’ sottotono. Ho cercato di scuoterli in settimana ma i match riavvicinati non ci aiutano. Il campionato è questo e bisogna gestirlo. Adesso avremo due turni durissimi, Perugia e Civitanova, per cui cercheremo di riemergere”.

Che Nelli abbia fatto realmente la differenza per i suoi, lo dicono anche i dati statistici, che riportano ben 6 ace per l’opposto patavino, la cui forza è raccontata anche da capitan Mattia Rosso:

“Nelli ha spaccato la partita nel secondo e nel terzo parziale al servizio. La differenza, principalmente, è stata tutta lì. Noi attualmente non siamo ancora abituati a giocare con certi tipi di battute ed andiamo un po’ in difficoltà, situazione che ha maturato questo risultato. Non ci aspettavamo, francamente, di perdere 3-0 a Padova, quindi ci rifletteremo su. Noi siamo una squadra estremamente giovane, quindi abbiamo un obiettivo che dura tutto l’anno, ed è quello di migliorare partita dopo partita. Ora abbiamo una gara in casa domenica, ed è contro Perugia, e sarà un altro incontro difficilissimo. E’ chiaro, poi, che dobbiamo mettere a segno anche qualche risultato che ci da entusiasmo per lavorare meglio. Dobbiamo crescere e cercare di fare punti per smuovere la classifica”.

Per i padroni di casa della Kioene, analizza la sfida lo stesso Mvp Nelli, che dice:

“Sicuramente non era una partita molto facile da interpretare, ma siamo stati bravi. Abbiamo avuto dei cali, siamo una squadra che deve crescere ancora e tutti abbiamo bisogno di continuità, ma il risultato finale ci ha premiato. Siamo riusciti a portare a casa la vittoria: io ho dato una grossa mano in battuta, mentre in attacco sto facendo fatica, ma lavorando in palestra riuscirò a fare più punti. Sicuramente giocare in casa, con un pubblico così, mi piace tantissimo e mi carica. Cerco di caricarli anche io, alcune volte ci riesco ed altre no, ma l’importante è giocare forte”.

Ora la Biosì dovrà raccogliere tutta la concentrazione di questo mondo, ritrovare un po’ di serenità e lavorare alacremente perché domenica sarà di nuovo una “bolgia” al Casaleno: arriva il Perugia dello zar Zaytsev e la battaglia sarà senza esclusione di colpi.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora