La Biosì Sora ospite dell’Olimpiade Victoria

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E’ dal 1970 che l’estate frusinate si anima e lo fa attraverso i colori e i valori dello sport, soprattutto quello dedicato ai più piccoli, e anche la Biosì Sora, emigrata appunto in provincia per la nuova avventura in SuperLega, partecipa come oramai da tradizione, alla manifestazione che inizierà quest’oggi. Non poteva essere diversamente per una società, come quella di patron Giannetti, da sempre attenta ai giovanissimi, per i quali mette in campo risorse umane ed economiche, progetti a loro dedicati e che, di anno in anno, vengono implementati da una serie di iniziative che giocano sempre dalla parte di ragazzi e bambini; proprio a loro si rivolge la tradizionale Olimpiade Victoria.

Dal 1° al 10 settembre, centinaia di bambini si cimenteranno in gare di atletica, sport di squadra e giochi popolari. Per questa edizione sono state previste delle novità e inserite queste nuove discipline: basket, scherma, beach volley e ciclismo (gimkana sprint). Nel giorno di apertura, venerdì primo settembre, i bianconeri presenzieranno al particolarissimo evento che richiama, ogni anno, centinaia e centinaia di visitatori da tutto il territorio: rappresenteranno la Biosì i due veterani del club, capitan Mattia Rosso e il libero Marco Santucci, accompagnati dal nuovo head coach Mario Baribiero. Un’occasione unica, questa, per fare una prima immersione nel tessuto sociale di Frosinone e assistere ad una kermesse che quest’anno ha come ulteriore scopo rilanciare la dimensione sociale contro quella virtuale, il gioco, lo sport anche ludico e ricreativo, il movimento all’aria aperta, contro il mondo fittizio di internet e console varie.

Giunta alla sua 43° edizione ed organizzata dalla Parrocchia Santuario Madonna della Neve, l’Olimpiade Victoria assume i connotati di un evento dove la spiritualità incontra la disciplina sportiva e si riscopre il contatto umano, attraverso uno spazio per il confronto, proprio come nella filosofia Argos, nel suo progetto-parrocchie e nel protocollo d’intesa che ha legato indissolubilmente i volsci alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Dopo l’inaugurazione, le gare vere e proprie inizieranno il giorno seguente: le diverse sfide si svolgeranno nel pomeriggio, ad eccezione dei weekend durante i quali saranno effettuate anche di mattina.

Sabato 9 si terrà la giornata d’eccezione dedicata a Pompieropoli, che vedrà protagonisti i più piccoli e i vigili del fuoco, al termine della quale verranno rilasciati attestati di partecipazione. Il giorno seguente, invece, si svolgerà la tradizionale pedalata. Nel Villaggio Olimpico troveranno però spazio anche attività culturali e culinarie: tra gli appuntamenti più attesi quelli con le tribute band di Vasco Rossi, con Spazio Vasco, e di Ligabue con il Club Mario, che si esibiranno rispettivamente il 2 e il 9.

Cristina Lucarelli – Biosì Sora

Ai nastri di partenza le attività del settore giovanile.

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Ai nastri di partenza anche le attività del settore giovanile dell’Argos Volley.
Mentre la prima squadra targata Biosì Sora si prepara per disputare il campionato di SuperLega 2017/2018, la dirigenza della società volsca si è messa in moto per dare a bambini e ragazzi la possibilità di tornare a riempire il PalaGlobo “Luca Polsinelli”.

La società del presidente Enrico Vicini per questa nuova stagione prenderà parte a molti dei campionati di categoria giovanile indetti dalla FIPAV, sia nel settore maschile che in quello femminile. I tornei nei quali saranno impegnati sono quelli Under 13, Under 14, Under 16 e Under 18, mentre per le atlete uscenti dal campionato Under18, coadiuvate da elementi di esperienza che hanno già vestito la casacca bianconera, ci sarà la possibilità di disputare un campionato di categoria.

Tutti gli atleti saranno seguiti da allenatori esperti e qualificati pronti a trasmettere ai propri ragazzi l’amore per la pallavolo e per lo sport in generale, cercando di bissare quanto di buono fatto nella precedente stagione.
Le redini del settore femminile saranno ancora una volta affidate ai coach Salvatore Pica e Martina Cancelli. La coppia, ormai molto affiatata, lo scorso anno ha fatto grandi cose portando le ragazze dell’Under14B a disputare la finale del campionato provinciale di categoria come non accadeva ormai da tempo.

Al timone di quello maschile invece, sempre Vittorio Giacchetti, allenatore esperto e navigato che nelle ultime battute della scorsa stagione di SuperLega ha vestito anche i panni di Assistant Coach affiancando in panchina e negli allenamenti mister Maurizio Colucci, e Chiara Ottaviani, studentessa in scienze motorie che ha da poco conseguito il grado di allievo allenatore.

L’Argos Volley però, come sempre, dedica particolare attenzione ai più piccini. Per tutti i bambini dai 5 agli 11 anni, avranno luogo presso il PalaGlobo dei corsi di minivolley tenuti dalla coppia di coach Giacchetti-Ottaviani così da avvicinarli alla pallavolo attraverso momenti ludico-didattici, facendo sì che i piccolini possano approcciare alla propedeutica del volley e imparare a fare gruppo, valore fondamentale del nostro sport.

Le attività stanno per partire e già ieri, lunedì 28 agosto presso il PalaGlobo M.llo Capo Luca Polsinelli, alle ore 16:00 si sono radunati tutti i ragazzi del settore maschile (under 13, 14, 16 e 18); a seguire, alle 18:30, le giovani quote rosa dell’under 13, 14 e 16; mentre per le veterane dell’Under 18 che disputeranno il campionato di categoria, l’appuntamento è stato quello delle ore 19:30.

Per maggiori informazioni circa corsi, orari, e modalità di partecipazione, è possibile rivolgersi alla segreteria del PalaGlobo “Luca Polsinelli” aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle 18:00, oppure contattare i seguenti numeri telefonici 339.8015169 – 347.8298722.

Il quartiere di Pontrinio in festa, l’Argos Volley inaugura il campo donato alla parrocchia del Divino Amore

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Giornata ricca di emozioni, per l’Argos Volley, la domenica appena trascorsa: in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Divino Amore è stato infatti inaugurato un campo di pallavolo donato dalla società di patron Giannetti al quartiere di Pontrinio.

Figlia dell’essenza stessa di quel protocollo d’intesa firmato dal Vescovo Antonazzo e dallo stesso patron durante la stagione passata, la donazione è il simbolo dello spirito che anima quest’attività e ogni iniziativa della società bianconera che prende sottobraccio i giovani del comprensorio con lo scopo di fare qualcosa per loro, qualcosa di tangibile come appunto un campo a scopo ludico e ricreativo, ma anche qualcosa di spirituale, arricchendo la loro anima con la testimonianza di vite felici e sane, come quelle degli atleti della Biosì Sora.

Alle ore 17.00, Don Francesco e la Responsabile delle Attività Educative e Sociali dell’Argos, Antonella Evangelista, si sono guardati orgogliosi e commossi per un attimo, la forbice ha tagliato il nastro ed è stato fatto il primo ingresso nel nuovo campo del rione: alla presenza di molti fedeli, di parte dello staff volsco e di quattro giocatori della SuperLega – i neoacquisti Fey, Duncan, Nielsen e del giovanissimo Farina, in squadra per il periodo della preparazione – è stato ufficialmente aperto al pubblico il campo, poco dopo benedetto dal parroco.

 

“Questa è la tangibile e gradita dimostrazione di quanto la comunione d’intenti tra diocesi ed Argos sia fruttuosa per tutto il nostro territorio. Ringraziamo la società per quanto fatto per i nostri giovani, perché lo sport è soprattutto ideali e collaborazione, benessere psicofisico che sposa la spiritualità della nostra realtà. Faccio un grande in bocca al lupo al club per la disputa del prossimo campionato e ci adopereremo il più possibile per portare i nostri ragazzi a vedere la Biosì e i suoi campioni anche a Frosinone”, dice un orgoglioso Don Francesco.

Alle parole del religioso si unisce la dirigente Evangelista:

“Oggi è una giornata bellissima e importante per noi perché, come società, siamo abituati alle sfide e quest’anno ce ne siamo posti una nuova: dopo quella che ci ha portato nelle scuole e che si traduce nel quarto anno di progetto Oasi dei Sapori, abbiamo pensato di avvicinare i ragazzi delle parrocchie perché pensiamo ai giovani a tutto tondo, in tutte le loro agenzie educative. I ragazzi sono appunto nelle parrocchie, sono nelle scuole, sono nelle piazze e noi vogliamo esserci quali portatori delle caratteristiche tipicamente valoriali della pallavolo quali l’aggregazione e il fare squadra, prima ancora che la competizione. Nella parrocchia di Don Francesco, durante l’anno catechistico appena concluso, siamo venuti a fare delle visite portando gli atleti della serie A. Sono stati incontri pieni di emozione, con i bambini che li guardavano e domandavano loro ogni tipo di curiosità così come solo i bambini i sanno fare. Aver realizzato il primo campo, di una lunga serie, ci ha dato la misura di quanto sia giusta la strada intrapresa. Perché noi siamo anche questo, siamo l’eccellenza della SuperLega, ma siamo anche tanto altro, siamo impegno sociale, siamo presenza sana e professionale in tutto quello che ruota intorno ai ragazzi e da quest’anno pronti ad intraprendere lo stesso percorso anche fuori da Sora, visto che le partite di SuperLega si giocheranno a Frosinone. La soddisfazione di vedere questo campo va oltre. Come ha detto il vescovo, noi siamo una società integra, che dal 75 lavora sul comprensorio, lavora sulla persona e punta alla crescita corretta e completa dei suoi piccoli atleti: li facciamo divertire in un ambiente sano e cerchiamo di inculcare loro le regole del saper vivere insieme, del vivere sportivo che, di fatto, significa lavorare sull’individuo in tutta la sua totalità. Voglio concludere ringraziando a nome della società tutte quelle persone che hanno reso possibile la giornata odierna e la condivisione progettuale con la Diocesi, come Orlando Polsinelli che attivamente si è occupato di questi incontri, oltre ad essere uno degli ideatori del progetto. Ringrazio tutti i nostri volontari e dirigenti che lavorano con noi, in particolare il signor Ennio Soccodato che, con la sua azienda, ci ha aiutato materialmente con i lavori per la realizzazione del campo, e il sig. Giacchetti che ha predisposto misure del campo e tracce. Noi siamo tutto ciò e ne siamo fieri!”.

Al termine della presentazione, gli stessi giocatori volsci si sono cimentati con qualche palleggio a siglare, con lo speciale inchiostro della sportività educativa, una giornata indimenticabile per la comunità sorana.

Cristina Lucarelli – Biosì Sora

La Biosì Sora pronta per la quarta settimana di preparazione, Duro: “Buoni i test fisici, ora ritmi molto intensi”

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Terminata la terza settimana di preparazione, i ragazzi della Biosì Sora, sotto l’efficiente guida di coach Maurizio Colucci e dello staff preposto, continuano l’importante fase di allenamento pre-season per non farsi cogliere impreparati al loro secondo anno di SuperLega. Una delle figure che compongono questo entourage e che insieme ad altre, come lo stesso Colucci o lo scoutman Frasca, è una risorsa storica del club bianconero, è il massaggiatore Luigi Duro. Anche per quest’anno, infatti, il solerte “Gigi” – come viene chiamato in società – presterà le proprie attenzioni ai volsci e metterà a loro servizio la comprovata esperienza e il “tocco” di cui gli atleti si fidano ciecamente.
“Lavoro con la società Argos Volley da 10 anni – racconta Duro -, da quando si giocava nella struttura tensostatica e militavamo in serie B. Ho vissuto direttamente la crescita di questa realtà con tutti i suoi traguardi più importanti, cosa che ha permesso anche la mia di maturazione, personale e professionale. Con l’Argos c’è un rapporto di stima e fiducia reciproche e sono orgoglioso della considerazione che ripone nei miei confronti”.
Ma come si sviluppa il lavoro di un massaggiatore sul campo?
“All’inizio della preparazione svolgo la funzione di monitoraggio dell’attività e della forma fisica degli atleti – prosegue Duro -, lavoro di concerto con lo staff tecnico e con quello medico per i test muscolari e articolari, affinché gli atleti possano esprimersi al massimo delle loro possibilità fisiche durante tutta la stagione. Sono inoltre presente sul campo di allenamento e da gioco per tutto l’anno, prestando il primo soccorso sugli infortuni e gestendo le problematiche fisiche croniche comuni alla pallavolo. Negli ultimi anni di serie A2 avevamo uno standard organizzativo molto alto, ma in Superlega ci sono stati ovviamente degli ulteriori miglioramenti in tal senso. Il cambiamento per quanto riguarda la mia figura consiste nella necessità della mia presenza anche nelle sedute di pesi, in modo da tener efficacemente sotto controllo gli atleti”.
Il ruolo di Luigi Duro è così una specie di collante tra il reparto tecnico e quello medico, come lo stesso massaggiatore spiega:
“Al  palazzetto sono il referente dello staff medico; sono in costante contatto con il Fisioterapista/Osteopata Antonio Ludovici e lo studio Fisioterapico Fisioglobal, dal quale abbiamo il supporto specialistico ortopedico del  Dott. Cortina. E’ inoltre molto importante la costante presenza in sede del Dott. Quaglieri, il nostro medico sociale. C’è grande sintonia, poi, con tutto lo staff tecnico con il quale ci scambiamo incessantemente feedback sullo stato fisico degli atleti”. Duro conclude con un occhio a questa fase di training:
“La preparazione atletica procede a ritmi molto intensi, in quanto abbiamo giocatori molto giovani e ben predisposti al lavoro fisico. Dai test effettuati non risultano carenze e problematiche al livello fisico, pertanto, in questo step, il mio compito consiste nella gestione di patologie da sovraccarico e nell’ottimizzare il fisiologico recupero fisico”.
Con l’ingresso nella quarta settimana di preparazione c’è anche qualche cambiamento nel planning di allenamento per Santucci e colleghi: da martedì si diranno terminate le sedute di piscina e beach volley e si proseguirà con l’allenamento classico, tra pesi e tecnica. Nello specifico questi saranno gli orari: lunedì, a partire dalle ore 9.00 si lavorerà in palestra, mentre alle 17.00 la franchigia sorana saluterà la sabbia del complesso sportivo “Trecce”; martedì ultima volta in acqua, alle 9.15, presso il “Giardino dello sport” ad Isola del Liri, alle ore 17.45 tecnica al PalaGlobo; ancora doppio appuntamento mercoledì, con la pesistica del mattino alle 9.00 e la tecnica pomeridiana alle 17.45; giovedì mattina riposo, mentre al pomeriggio, sempre alle 17.45, si toccherà palla in via Ruscitto; la doppia seduta si riprende al venerdì, con la ghisa mattutina dalle ore 9.00 e la tecnica al pomeriggio alle ore 17.45; ancora tecnica sabato mattina alle 10.30 per poi riposare al pomeriggio e l’intera domenica.
Cristina Lucarelli – Biosì Sora

Gli impegni del Comune per la SuperLega: Sala Hospitality, Parcheggio e Curve.

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Il racconto sulle verità Argos Volley continua arrivando quasi ai giorni nostri ossia, dopo aver conosciuto e capito il motivo per il quale la compagine di Patron Giannetti ha potuto tornare a giocare a Sora la sua Serie A2 e a quale prezzo, alla storica promozione nella massima categoria nazionale.

Domenica 15 maggio 2016, in un PalaValentia gremito in ogni ordine di posto (quasi tremila i presenti di cui oltre 300 sorani) la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora conquista la promozione in SuperLega UnipolSai 2016-17. Un risultato fantastico che arriva alla settima stagione di Serie A2 e che chiude il cerchio di un’annata giocata sempre ai massimi livelli tra le rincorse continue in Campionato con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia e la disputa della Finalissima della Del Monte® Coppa Italia Serie A2 al Forum Assago, persa sempre contro i vibonesi sul filo di lana al termine di un tie break da cardiopalma.
L’arrivo di Sora in SuperLega è il bell’epilogo di una storia cominciata nel 1975: tutto nasce da una piccola società fondata da un gruppo di amici che veleggia tranquilla nelle serie provinciali e arriva in Serie C. La svolta arriva col patron attuale, Gino Giannetti e la sua azienda Globo s.p.a., prima sponsor e poi vero e proprio volano manageriale ed economico della società. Una scalata pianificata che inizia con la promozione in B2 e in tre anni, dal 2005 al 2008, la salita alla B1. La società in questa categoria ci resta un anno solo perché in quella successiva, la 2008/09, conquista la Serie A2. Alla settima partecipazione al Campionato Nazionale di Serie A2, quella 2015/16, arriva appunto la promozione sul campo in SuperLega.

Subito dopo la festa promozione a Sora si è votato per le Comunali e la nuova giunta insediata si è ritrovata tra le mani la SuperLega. A fine giugno 2016 l’Argos Volley ha presentato regolare domanda di iscrizione al Campionato di SuperLega 2016/17 e come campo da gara ha richiesto l’omologazione del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.
Grazie alla neo nata Amministrazione del Comune di Sora che ha posto la firma sul protocollo contenente i requisiti richiesti dalla Lega Pallavolo Serie A in merito ai campi da gioco, la società è riuscita nei termini stabiliti a consegnare opportuna documentazione alla Commissione Ammissione Campionati.
Firmando tale documentazione, il Comune di Sora si è impegnato alla messa in opera degli adeguamenti necessari alla struttura di via Ruscitto affinché potesse essere omologata per il Campionato Nazionale più importante. Il Patron Gino Giannetti si dichiarò felicissimo ringraziando pubblicamente l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Roberto De Donatis e tutto il suo entourage, per aver lavorato tanto tempestivamente da poter permettere a Sora e ai sorani di continuare a vivere il sogno conquistato un mese e mezzo prima e dunque poter disputare il primo campionato in Serie A nella città bianco-nera.

“In conferenza stampa – racconta il Patron Gino Giannetti -, il sindaco dimostrò il suo interesse e la conoscenza dei fatti dichiarando che sarebbero stati fatti dei lavori per permettere a Sora di giocare a Sora il primo campionato di SuperLega, consapevoli del fatto che si sarebbero dovuti fare ulteriori lavori nel giro di un anno per raggiungere i 3000 posti. L’impegno che si prese il comune era quello delle Curve per arrivare ai 2000 posti, della Sala Hospitality e di un parcheggio, ma da subito si capì che ci sarebbero state delle difficoltà, per questo abbiamo passato un’estate intera a cercare di capire il da farsi. Ci siamo dovuti barcamenare e ingegnare abbastanza per trovare soluzioni agli impegni non mantenuti ma anche per quelli mantenuti a metà, per i quali solo la benevolenza della Lega ha fatto in modo di non farci spostare di campo già lo scorso anno.

Per quanto concerne le tribune, il Comune ha provveduto al noleggio di due strutture già pronte e dunque non ovviamente concepite ad hoc per gli spazi del PalaGlobo, e queste durante la stagione si sono rivelate problematiche in fatto di posti con conseguenti carenze importanti.

Tutti poi ricorderanno anche la pessima figura che stavamo per fare con l’Hospitality in quanto, secondo l’amministrazione, avremmo dovuto farla in due teloni posti all’esterno del PalaGlobo. Tralasciando le condizioni fatiscenti di quelli che venivano chiamati gazebo, forse non si era capito fino in fondo il significato, il funzionamento e l’utilizzo che in SuperLega se ne fa della sala Hospitality. Così anche a questa esigenza-mancanza abbiamo dovuto sopperire con le nostre forze inventando spazi e creando bellissime opportunità con le risorse del territorio. Gli alunni e i docenti dell’IIS Cesare Baronio, nello specifico dei settori “Enogastronomia” e “Ospitalità Alberghiera”, durante ogni gara casalinga si sono occupati operosamente dell’Accoglienza-Hospitality, lavorando sodo sia nell’allestimento stesso della sala di ristoro, sia nella preparazione di deliziosi menù, senza dimenticare la grande professionalità con cui il pasto lo hanno servito e la cura nello sgomberare, a fine servizio, la stessa area. Ogni volta che la BioSì ha calcato il parquet casalingo, la sala Hospitality si è animata di giovani volenterosi di mettere alla prova le loro abilità e i talenti curati dall’Istituto Alberghiero, facendo conoscere ai loro ospiti le bontà del nostro territorio confezionando ogni piatto secondo le ricette più tipiche utilizzando prodotti della nostra terra perché l’Argos Volley è da sempre sinonimo di attaccamento e passione per le proprie origini.

Per quanto riguarda il parcheggio abbiamo invano aspettato tutto l’anno sportivo assieme ai nostri 30.000 spettatori che ricorderanno l’intera fase del periodo invernale nella quale si è preceduto alla bonifica del terreno. Ci è voluto il periodo di marzo-aprile per avere quell’area brecciata che comunque non è mai potuta essere adoperata. Forse in occasione dell’ultima partita qualcuno ha avuto il coraggio di rimanere impantanato lì dentro…
Quindi, sentirsi dire che si sono spesi dei soldi per la pallavolo per l’anno scorso, non corrisponde a verità. O meglio, a onor del vero, gli unici soldi che possono essere completamente additati alla pallavolo sono il noleggio delle due tribunette che, se non erro, sono rendicontate con una cifra pari a €24.000. Tutto il resto, o non è di competenza, o non è imputabile a noi, come il parcheggio che comunque è, e resta, patrimonio della struttura del palazzetto e dunque della città di Sora”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Sora

Mondiale U19: per gli azzurrini di coach Barbiero svanisce il sogno di una medaglia

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Si arrende agli ottavi di finale del Campionato Mondiale la Nazionale Under 19 guidata dal coach della BioSì Sora, Mario Barbiero, che a Riffa Bahrain cede il passo alla Korea. Dopo la medaglia d’oro meritatamente conquistata agli European Youth Olympic Games disputatisi a fine luglio a Gyor, Ungheria, il sogno Mondiale invece si infrange con un 3-0 agli ottavi.

La formazione vicecampione continentale di Mario Barbiero, impegnata in Bahrain dal 18 al 27 agosto, ha esordito con il piede giusto contro la Repubblica Ceca superandola 3-1, ha proseguito cedendo solo al quinto set di un match molto combattuto all’Iran, e ritrovando poi senza alcuna difficoltà la vittoria contro il Messico che le ha permesso di fare un ulteriore passo avanti verso il proprio obiettivo della prima fase ossia il secondo posto nella pool. Il girone, i ragazzi di coach Barbiero, l’hanno chiuso nel migliore dei modi con un altro 3-1, questa volta alla Cina, che gli ha regalato il centro dell’obiettivo, proprio quel secondo posto in pool tanto desiderato.

Negli ottavi di finale, primo turno a eliminazione diretta, Cortesia e compagni si sono trovati di fronte alla Corea del Sud, terza classificata nella sua pool. Un match non facile che andava affrontato con la massima concentrazione e pazienza invece gli azzurrini non ne hanno avuta abbastanza incappando in tanti errori.
Così il sogno medaglia della Nazionale Under 19 guidata da coach Mario Barbiero nel Mondiale Under 19 maschile, è svanito.

La formula del torneo ha previsto la suddivisione delle formazioni partecipanti in quattro gironi da cinque affrontarsi con la formula del round robin. Le ultime classificate, giocheranno per i piazzamenti dal 17esimo al 20esimo posto sempre con la stessa formula, le restanti 16 si sono sfidate in playoff (1Avs4B, 2Avs3B, 3Avs2B, 4Avs1B con incroci A-B, C-D). Le vincenti dei play off hanno accesso ai quarti, semifinali e finali per la classifica dal 1° all’8° posto, mentre le perdenti, con lo stesso principio giocheranno per i piazzamenti dal 9° al 16°esimo posto. L’obiettivo tricolore dunque ora è il nono posto che gli azzurrini dovranno inseguire da oggi alle ore 18 quando affronteranno la perdente della gara tra Egitto e Cuba.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Sora

La Biosì nel ranking mondiale: Sora spiazza circa 1700 concorrenti

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Dal 1975 al 2017 ne ha fatta di strada l’Argos Volley: in 42 anni di vita ha collezionato tanti momenti emozionanti ed è arrivata a disputare la massima serie nazionale, partita dopo partita, stagione dopo stagione. Li ha vinti tutti i campionati per accedere alla SuperLega, senza fusioni, senza titoli acquistati, ma sul campo, dalle […]

Coach Maurizio Colucci alla guida della preparazione della Biosì

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Nonostante tutte le problematiche che stanno tenendo banco in questi giorni circa la migrazione della Biosì Sora a Frosinone, i bianconeri continuano ininterrottamente e con zelo il lavoro della preparazione. A guidarli, in assenza dell’head coach Barbiero – impegnato con la nazionale under 19 – c’è ancora una volta lui, il secondo allenatore Maurizio Colucci.
Imprescindibile punto di riferimento del club volsco, Colucci non è solo un mister altamente professionale e dalle indubbie capacità, ma un’icona, il simbolo per eccellenza della pallavolo sorana, colui che, con anni di lavoro e passione, si è preso cura di tantissimi gioielli targati Argos, dalle giovanili alla prima squadra. Colucci incarna il volley lirense e le tante vittorie, tra cui quella più bella, l’indimenticabile galoppata che condusse la Biosì alla SuperLega e che gli valse il soprannome “sindaco di Sora”. Averlo nuovamente al timone è una garanzia di risultato, umano e sportivo, con il grande impegno collaterale che lo porta nelle scuole di tutto il comprensorio ad avvicinare tantissimi giovani allo stile di vita sano che la pallavolo, con la sua anima pulita, rappresenta.

“Sono orgoglioso della riconferma nel mio ruolo da parte della società – racconta il mister sorano -, per la fiducia reciproca ottenuta dentro e fuori dal campo da parte mia, dei dirigenti e della proprietà di questa grande società, per il lavoro svolto e i risultati raggiunti ma soprattutto per la sinergia di pensiero e di lavoro che ci unisce. Per me parte tutto dalla passione e dall’amore per questo sport: dietro c’è un lavoro mentale e tecnico indescrivibile ai non addetti, con ore e ore di studio e preparazione. Con questa società ho avuto tante soddisfazioni ma quelle che sento maggiormente stanno nel vedere i piccoli miglioramenti, giorno dopo giorno, in ogni gesto che un’atleta compie, oltre chiaramente alla buona prestazione in gara e all’apprezzamento dei componenti dello staff, dei dirigenti e dei tifosi”.

Lo stesso Colucci continua esponendo gli obiettivi per questa stagione, frutto dell’esperienza della passata:

“Dal mio punto di vista è molto importante, vista anche la giovane età degli atleti, aiutarli a crescere mentalmente, tecnicamente e tatticamente. Essere ambiziosi, combattere in ogni partita per fare più punti possibili: bisogna fare in modo che ognuno di loro dia sempre il massimo in partita ed in allenamento. Siamo convinti di aver allestito una bella squadra e sono pienamente appagato del materiale tecnico e umano a disposizione. Ho visto tutti i ragazzi in buone condizioni dal punto di vista fisico, mentre tecnicamente ci attende un bel lavoro”.

E il “bel lavoro” è già in atto:

“In queste settimane stiamo dando più spazio alla preparazione fisica con sedute di pesi, piscina, beach volley, ma non mancano quelle tecniche, sebbene di condizionamento fisico – prosegue Maurizio. Posso dire che stiamo svolgendo un’ottima preparazione ed i ragazzi stanno rispondendo con grande motivazione, entusiasmo ed impegno. I nuovi innesti si stanno inserendo molto bene e tutto procede come da programma”.

Un ultimo sguardo, mister Colucci lo volge allo staff di cui fa parte, ovviamente quello tecnico, di cui dice:

“Sono molto contento del lavoro della società che ha subito riconfermato tutti e preso un grande allenatore come Mario Barbiero, che conosco da sempre e per il quale nutro rispetto e fiducia; sono sicuro che sia la persona giusta per Sora e per il tipo di squadra che abbiamo costruito. Alla base del nostro progetto c’è il coinvolgimento di tutta l’equipe, ognuno per le proprie competenze, perché siamo convinti che sia il modo migliore per lavorare in serenità e raggiungere risultati positivi. Concordare il lavoro è di fondamentale importanza sia per l’omogeneità delle esercitazioni proposte dallo staff che per la comprensione dei giocatori. Ogni figura dell’entourage ha il suo campo di intervento, ma le varie componenti, dalla tecnica alla tattica passando per quella atletica, devono andare nella stessa direzione e questo è un compito di regia, di organizzazione, che Mario saprà svolgere al meglio”.

 

Cristina Lucarelli – Biosì Sora

Il consigliere Bruni sulla Biosì Sora: “Ricaduta economica zero!” ma intanto si sono registrati 30mila visitatori…

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Una puntata dopo l’altra, emergono tutti i tasselli di un copione surreale, fatto di situazioni che indignano, di frasi che offendono l’intelligenza, di una mancanza di tutela di una ricchezza comune che rammarica, amareggia. Giorno dopo giorno, bisogna fare il punto su quanto detto pubblicamente da patron Gino Giannetti ai microfoni di Pasquale Mazzenga e di Nuova Rete, bisogna fare un ritratto fedele del frangente che sta vivendo la Biosì Sora e del perché lo stia vivendo per far comprendere quale sia la verità, anche se fa male.

Dal consiglio comunale del 21 luglio, quello richiesto ad hoc sulla querelle riguardante il PalaGlobo, emerge un quadro clinico assurdo:

“Qualcuno parla di ricaduta economica sul territorio, ma avete degli elementi in tal senso? La verifica l’ha fatta il sottoscritto, girando ristorante dopo ristorante, alberghi, hotel, B&B di Sora. Non c’è stata un’attività che ha dichiarato di aver avuto benefici o, se ci sono stati in qualche paese vicino Sora, dovremmo fare un consiglio comunale allargato. Quindi, la ricaduta è pari a zero”,

questa è la sconcertante dichiarazione del consigliere Massimiliano Bruni, che dunque liquida l’apporto valoriale, commerciale e d’immagine di una SuperLega equiparandosi a istituti d’indagine e svolgendo la sua personalissima inchiesta con la superficialità di poche ore. All’amministratore, Giannetti risponde così:

Quando Massimiliano Bruni dice che non c’è stata ricaduta economica, io vorrei che questa cosa fosse analizzata: non si può asserire che siccome un gruppo di persone è andato magari ad alloggiare presso un albergo che per puro caso fa comune di Isola del Liri, oppure ha mangiato ad Arpino, allora non c’è stato un solo euro speso sul territorio. Qualcuno dovrebbe spiegargli che siamo in Europa, nel pieno della globalizzazione, e che Garibaldi ha fatto l’Italia mentre noi non riusciamo a definire come comprensorio un’area che spazia tra Sora, Isola del Liri ed Arpino. Forse queste persone sono inadeguate”.

Ed invece, come messo a referto dalla stessa Lega, 30mila appassionati, tra sorani e visitatori provenienti tanto da Modena quanto da Vibo Valentia, tanto da Trento quanto da Latina, sono passati nella città volsca a lasciare traccia di come una serie A abbia il potere di muovere le masse in ogni dove. Ottimo punteggio ottenuto dopo le analisi di qualità e performance realizzate da società specializzate nel settore  e che hanno sottoposto l’Argos Volley anche ad una Ghost Visit con il massimo dei voti o quasi in ogni settore analizzato. Inoltre il PalaGlobo è stato protagonista di un’altra cifra da record: coefficiente di riempimento del 96%, pari ad una media di 1915 posti occupati in ogni gara casalinga, posti occupati anche da quei famosi 30mila di cui prima. Per non parlare dell’entourage che si trincea dietro i marchi Argos e Biosì, gente che lavora grazie alla pallavolo, da chi si sostenta a chi percepisce comunque un rimborso in un momento particolarmente triste dal punto di vista professionale. Anche questi devono pagare dazio? E poi le testimonianze degli stessi gestori, riportate giusto qualche mese fa in seguito all’accordo “Incoming”, un pacchetto che combinava l’evento partita ad una cena o una degustazione in una varietà di locali del comprensorio, oppure ad un pernotto, o ancora ad un’attività caratteristica. Forse l’errore del club bianconero è stato cercare di promuovere realtà anche al di fuori del proprio orticello, come l’Hotel Mingone di Arpino, per citarne uno. Però le dichiarazione, ci arrivarono anche dagli stessi sorani, di cui riportiamo degli stralci: Giovanni Sabatini, proprietario della pizzeria Doppio Zero disse

“Da quando Sora è in SuperLega, più di qualcosa è cambiato, un po’ per tutti. La visibilità e il lustro dati dalla massima categoria nazionale di uno sport che sta prendendo sempre più piede in Italia, cominciano a farsi sentire. Il seguito del pubblico avversario è notevole ed è rincuorante vedere nuovi volti a passeggio tra i locali della nostra città. Personalmente, presso la mia attività, ho avuto modo di servire vari tavoli che hanno approfittato del momento-gara per restare qui ad assaggiare una buona pizza”;

oppure Alberto Vitale, proprietario della Taverna Re Fuoco raccontò che

Sicuramente l’avvento di questo sport a Sora, unica serie A cittadina, ha determinato un influente incremento della clientela presso il nostro locale nelle giornate di campionato; clientela di tifoseria ospite e nostrana, soprattutto, ma anche delle varie dirigenze che si alternano ai nostri deschi”.

Allora ci verrebbe da chiedere: vuoi che queste 30mila persone non abbiano consumato nulla? Non abbiano preso un caffè o un panino? E, ancora: ma gli stessi atleti, dove pagano gli affitti? Dove vivono, mangiano, comprano, si vestono, escono? E gli stessi sorani che si recheranno a Frosinone a tifare la loro squadra del cuore, ad oggi, dove si tratterranno per il post partita? Questi soldi spesi tra gli esercizi commerciali, i nostri esercizi commerciali, possono davvero corrispondere a zero, come dichiara Bruni? No. La matematica non è un’opinione. Quindi no.

To be continued…

Cristina Lucarelli – Biosì Sora

Gino Giannetti e la “scelta politica” che allontana la Biosì Sora dalle scuole, dalle parrocchie, dai giovani

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Un’intervista piena di amarezza, la delusione dovuta alla poca tutela di un patrimonio che non era unicamente sportivo, ma anche sociale ed educativo e di contro, l’orgoglio, la consapevolezza di aver lasciato un’impronta che niente e nessuno potrà cancellare. Questo è quanto emerge chiaramente dalla testimonianza che il patron della Biosì Sora, Gino Giannetti, ha rilasciato al direttore di Nuova Rete, Pasquale Mazzenga, a cui ha raccontato il percorso Argos Volley, da dieci anni a questa parte, da Sora a Frosinone, da Frosinone a Sora e poi nuovamente dalla città bianconera a quella gialloblu. Perché la Biosì è costretta a lasciare la sua città, le sue scuole, le sue parrocchie, a salutare il suo habitat naturale e a confinarsi in un nuovo spazio, che certamente non è quello dei suoi natali, ma l’unico che ne consente la sopravvivenza. Se Sora non ha saputo fare nulla per proteggere una sua ricchezza, l’Argos ha invece fatto tanto per questo territorio:

“Ci rimango male quando ascolto in consiglio comunale che il minigolf è una scelta politica, che è stato deciso di fare qualcosa sostenendo uno sport per tanti piuttosto che uno per pochi – spiega Gino Giannetti. Evidentemente queste persone non hanno avuto modo di andare nelle scuole perché credo siamo gli unici a portare attrezzature nei plessi. Abbiamo normalmente avvicinato a questa pratica gratuita almeno 9500 ragazzini quest’anno, e dovremmo fare ancora meglio. Penso che questi signori non siano entrati ultimamente in una parrocchia, dove noi abbiamo portato il nostro piccolo contributo. Abbiamo creato un protocollo d’intesa con la diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e siamo stati ricevuti dal Papa per il modello operativo completamente innovativo che abbiamo proposto, un modello che adesso sta per essere copiato dalla Lega in tutta Italia: noi andiamo nelle nostre parrocchie, con i nostri atleti a capire la realtà quotidiana che ci circonda, e parlare di religione e di valori a tutto tondo. Ascoltare questo tipo di dichiarazioni da parte del nostro sindaco Roberto De Donatis fa veramente male, non solo a me o alla società Argos, ma penso faccia male a tutti quelli che ci hanno finora sostenuto e che credevano nelle nostre iniziative”.

Forse in corso Volsci, tra le mura dell’aula consiliare, non tutti sanno che le attività Argos Volley per i più giovani hanno generati fatti, non parole, numeri concreti, non chiacchiere: 2/3 visite a settimana in tutte le scuole del comprensorio, per un totale di circa 50 appuntamenti che hanno visto gli atleti della SuperLega portare la loro testimonianza di sportivi in tutta la valle di Comino; circa 1200 alunni e circa 500 bambini delle parrocchie invitati a vedere le partite della Biosì Sora; 3 progetti in essere per i ragazzi del comprensorio – “Progetto Oasi dei Sapori Volley Cup”-“Progetto Diocesi”. “Progetto Accoglienza Hospitality” – per un totale di 9500 studenti; 14 esercitazioni svolte dagli alunni dell’Alberghiero di Sora, corso Ricevimento-Sala-Cucina, per la sala Hospitality e “accoglienza pubblico” nel palazzetto (per le quali l’ente scolastico ha riconosciuto crediti formativi) per un totale di oltre 100 alunni coinvolti. Questo apporto è una tangibile e netta dimostrazione dell’amore che il club lirense ha per i suoi luoghi di appartenenza, dove opera quotidianamente, mettendo in campo risorse umane ed economiche per raggiungere questi risultati e regalare una possibilità di sano sviluppo al futuro. Perché il futuro sono quei ragazzetti che hanno parlato con Rosso di religione, che hanno palleggiato con Mattei, che si son fatti spiegare da Santucci come vive un giocatore professionista, che hanno sognato di fare la stessa strada di Lucarelli; quei ragazzetti che adesso, nello stesso posto dove si accingono alla lezione di catechismo, poi possono divertirsi a giocare a pallavolo con il kit regalato dall’Argos Volley. Ma la scelta politica è stata quella di allontanare questa realtà. Scelta politica”.

Cristina Lucarelli