Sora Sfornabontà

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Per i palati più fini l’anticipo della dodicesima giornata di SuperLega. Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” la BioSì Indexa Sora e la Kioene Padova hanno offerto in diretta Rai Sport1 uno spettacolo pallavolistico dall’alto contenuto tecnico ed emotivo racchiuso in un 3-2 che premia la squadra di casa con 2 importanti punti in vista Coppa Italia che potevano essere 3 pieni, ma che sicuramente lascia l’amaro in bocca agli ospiti sempre in vantaggio in fatto di conteggio set ma ben inseguiti e battuti.

Terza vittoria consecutiva per i ragazzi di coach Bagnoli e un bottino di 8 punti nelle ultime quattro gare per un totale di 11 lunghezze che li rilanciano in classifica in attesa che le altre scendano in campo nella giornata di domenica. Padova invece, dopo la sconfitta casalinga, non riesce a cambiare rotta neanche in trasferta, su un campo che conosce benissimo e dove ha battagliato, negli anni della Serie A2, contese importanti.
Con la faccia fatta a scacchi dalla rete, ha dovuto fare i conti con l’ex Mattia Rosso che, alla prima volta da avversario, ha dimostrato tutto il suo valore come atleta e come professionista della serie, disputando la gara ai suoi soliti livelli combattendo per la sua maglia. Accanto a Rosso, terminali offensivi sono stati tutte le bocche da fuoco sorane con Miskevich ancora MVP decretato unanimemente, con Gotsev re dei muri, 6 per lui, e Kalinin a dare sicurezza in ricezione con il 69% di positività.
Ha puntato sulla battuta Sora e con quest’arma ha messo in difficoltà la ricezione avversaria che ha costretto uno strepitoso Shaw a giocare spesso distante dalla rete, così la prima linea locale ha potuto sbarrare a muro tutte le vie d’accesso agli attaccanti avversari che soprattutto nel secondo e quarto set hanno visto spegnersi li i loro attacchi.

La gara è stata difficile ma la BioSì Indexa ha puntato al risultato, spinta anche da un PalaGlobo bellissimo autore di una festa senza precedenti cornice ideale che farebbe invidia anche alle migliori tifoserie. Per la vittoria finale dunque, l’affiatamento è stato duplice, sia in campo che sugli spalti, e tutto questo ha prodotto uno splendido e degno risultato. Spettacolo arricchito dalla presenza di Sua Eccellenza Mons. Gerardo Antonazzo, e dalla Tiger Crew, pluricampionesse italiane di hip hop della Scuola Felix Factory Dancing.

“Oggi abbiamo giocato un’altra bella partita coronata dal risultato – dice coach Bagnoli al termine del match -, merito anche dei nostri tifosi che ci hanno dato una grandissima mano. Nonostante un set regalato agli avversari, prevale la felicità dei due punti conquistati in una partita che si è dimostrata molto difficile. Grazie alla battuta salto flottante ci siamo costruiti non poche occasioni con Gotsev imperioso a muro e in battuta e Kalinin che ci ha dato un equilibrio incredibile. Miskevich, poi, nonostante non fosse la sua serata migliore col suo attacco ha contribuito a portare a casa questo match. Faccio quindi i complimenti ai ragazzi perché è stata veramente una bella partita”.

“In questa partita abbiamo fatto troppi errori – spiega invece mister Baldovin -, ma Sora è stata brava ad approfittarne. Dobbiamo essere un po’ più attenti alle distrazioni perché, soprattutto in battuta, oggi abbiamo combinato un disatro, e questo ci dispiace”.

Allo starting players coach Bruno Bagnoli schiera Seganov opposto a Miskevich, Sperandio e Gotsev al centro della rete, Rosso e Kalinin in posto 4 e Santucci libero. Mister Badovin risponde con la diagonale Shaw-Giannotti, la coppia di centrali Volpato e Koncilja, i martelli Fedrizzi-Marr, e il libero Balaso.

Il servizio di Kalinin apre il match nel quale Padova si propone subito con un gioco veloce che spiazza i locali solo però fino al 2-5 quando Kalinin in attacco e a muro rimette tutto in equilibrio, 5-5. Giannotti e Miskevich fanno camminare la contesa di pari passo, è Gotsev a sbloccare la situazione con l’ace che vale il sorpasso dell’11-9 ma dopo il time out discrezionale richiesto da coach Baldovin, Shaw di seconda intenzione apre il contro break che Volpato chiude con l’ace dell’11-13. Pareggia i conti Sora con il suo capitano, e dopo una serie di battute sbagliate per parte che fanno salire il tabellone sul 17-18, è Padova a dare la sferzata decisiva al set prima indovinando la chiamata del video check e poi aprendo il gas con il parziale di 4-0 che decreta il 18-25 e il vantaggio Kioene.

Il secondo game si avvia con gli ospiti alla guida 3-5 ma la BioSì lavora bene per il cambio palla che manda Sperandio al servizio dove resterà per 4 turni. Padova soffre la rotazione con il suo palleggiatore in zona 1 con la battuta del centrale che lo costringe a spostarsi molto e con la prima linea di coach Bagnoli che sale bene a muro con Kalinin e Gotsev a inchiodare rispettivamente Maar in attacco da posto 2 e Giannotti da 4. Il vantaggio è quello del +3 che dopo un’azione solitaria di Fedrizzi si trasforma nel +7 del 14-7 con Sora che chiude definitivamente la saracinesca all’attacco avversario bloccando sulla rete ogni sua intenzione. Kalinin e Miskevich attaccano a tutto fuoco mentre Gotsev continua a leggere benissimo il gioco del palleggiatore patavino. 17-11 e a salire in cattedra è il turno di Seganov che prima di seconda intenzione beffa la difesa avversaria, e poi a muro dice a Milan che non si passa per il 20-11. Trova spazio dal centro la Kioene ma Miskevich risponde immediatamente per il 22-13. Il diagonale prepotente del capitano sorano regala ben 9 set ball al PalaGlobo che subito festeggia il 25-15.

1-1 in fatto di conteggio set e tutto da rifare per le squadre in campo con il livello di difficoltà del gioco che cresce a vantaggio dello spettacolo. Padova torna sul rettangolo con Milan al posto di Giannotti e con Volpato dai nove metri e Maar sulla rete sale sull’1-6 che non impensierisce i padroni di casa che interrompono la serie con Miskevich e poi con l’insidioso servizio di Gotsev la pareggiano 6-6. Un punto per parte costruito e finalizzato da azioni di bella pallavolo accompagnano il game per tutta la sua parte centrale e anche oltre fino al 19-19 con l’opposto locale in grande spolvero sulla rete e Kalinin all’ace. Si costruisce un bel vantaggio la BioSì con due mini break positivi che, con Rosso a giocare sulle mani del muro avversario, portano la contesa al set ball, 24-20. Sora ha praticamente in tasca il set ma un paio di disattenzioni lo mettono pericolasamente in dubbio 24-23. L’ace di Maar porta tutti ai vantaggi e con Miskevic i locali hanno la prima possibilità di chiuderli, invece Fedrizzi l’annulla. Volpato mura le intenzioni dell’opposto avversario per il 25-26 e poi lo fa nuovamente per l’archiviazione del set 25-27.

Mentre la Kioene ha già conquistato un punto classifica, Sora si rimette testa bassa e lavorare ripartendo dal 4-4 mantenuto in equilibrio fino al 7-8. Gotsev ottiene il cambio palla, Miskevich a tutto fuoco segna il doppio passo e poi lo stesso centrale il vantaggio del 10-8. 11-9 e i patavini rispondono con un vantaggio rimesso subito in parità 15-15. La nuova accelerata la da Sora con Seganov al servizio e Kalinin e Miskevich a muro a intercettare le palle che Padova prova a piazzare d’astuzia. Utilizza entrambi i time out discrezionali a sua disposizione la guida tecnica ospite ma Sora è avanti 19-15. La pipe di Rosso e il diagonale stretto nei tre metri del suo compagno di posto 2 portano il game alla resa finale con gli avversari che provanoa restarci dentro fino al 22-19. Il rigore a porta vuota di Sperandio servito dalla ricezione lunga su battuta di Miskevich, si traduce in 5 set ball che questa volta però basteranno ai bianconeri di corso volsci ad archiviare il set 25-20 e giocarsi tutto al tie break.

L’occhio lungo di Rosso, che vede un buco nel campo e d’astuzia ci piazza la palla, segna sul tabellone il 3-1. Dice la sua anche Padova con il parziale di 4-0 guidato dal centrale Koncilja a muro per il sorpasso del 3-5 ma Sora detta le regole in casa sua e va al cambio di campo in vantaggio 8-7. La decisione arbitrale invertita dall’occhio elettronico tiene il punteggio in equilibrio ma con Miskevich a tutto braccio e Mattei a farsi sentire dal centro della rete, Sora si concede un doppio passo 13-11. Nulla è scritto ancore con il quinto set che va ai vantaggi. Konciljia offre ai suoi la prima possibilità di chiusura ma Rosso ribalta la situazione 16-15. Due battute a rete segnano il 17-17 e anche il 18-17. A far esplodere il PalaGlobo è il capitano con il 19-17 che archivia la vittoria per 3-2.

BIOSÌ INDEXA SORA – KIOENE PADOVA 3-2

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 3, Miskevich 25, Kalinin 8, Rosso 11, Gotsev 12, Mattei 1, Santucci (L), Marrazzo, Sperandio 7, Tiozzo n.e., De Marchi, Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Bruno Bagnoli; II All. Maurizio Colucci. B/V 4; B/P 18; Muro 11.

KIOENE PADOVA: Shaw 11, Giannotti 3, Volpato 12, Koncilja 8, Fedrizzi 15, Marr 11, Balaso (L), Bassanello, Zoppellari, Koncilja 8, Averill 3, Milan 7, Link n.e., Sestan. I All. Valerio Baldovin; II All. Nicola Baldon. B/V 4; B/P 34; Muro 8.

ARBITRI: Rapisarda, Pozzato.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: De Orchi.
SEGNAPUNTI: Lisi.

PARZIALI: 18-25 (’22); 25-15 (‘21); 25-27 (’33); 25-20 (’27); 19-17 (’27).

MVP: Miskevich.
SPETTATORI: 1.830.
INCASSO: €10.091.